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Una partita da giocare punto a punto

Deprimente, veramente deprimente il ciarpame che continua a soffiare sul vento della
discordia sociale in barba all’emergenza che stiamo vivendo

Fortunatamente non sono la
maggioranza, direi una minima parte tremendamente rumorosa e decisamente fastidiosa. Odiosa
nella sua inconsistenza e totale ignavia.

Minoranza che si distribuisce equamente in tutte le classi sociali, tra la gente e tra le cosiddette
classi dirigenti. Politici, industriali ed anche sindacati. Vogliono guardare solo il loro ombelico, il
loro presunto tornaconto.

Dai poveretti che fanno dieci spese al giorno ai politici che falsano le notizie utilizzandole a uso
proprio. Stupidi che ci credono ci sono sempre e sempre ci saranno. Ma, appunto, sono oramai
una infima minoranza. La maggioranza è come Salizzoni ed i medici in pensione presentatisi in
servizio. E Conte che afferma: mai più tagli alla sanità. Sono Mario Draghi: unica alternativa
è spendere ed indebitarsi per rilanciare  l’economia. E sicuramente il nostro Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella che è decisamente intervenuto contro le piccolezze di certi Stati
europei che si pensano più furbi degli altri.

E sui cinesi che risiedono e lavorano da anni ci sono
notizie? Sì,  ma in positivo. Insultati da ragazzotti , anche nella nostra città, razzisti come untori,
loro  organizzandosi non hanno fatto sviluppare la pandemia nello loro comunità. Anche a Biella dove
il sarto cinese ha chiuso per tempo e non ci sono casi in questa realtà. Studentesse che si
sono messe in quarantena in tempi non sospetti. Anche i giovani volontari che fanno la spesa
per anziani e chi non può proprio uscire di casa. Ora l’ ultimo fronte della guerra si sposta nelle
case di riposo per anziani. Tamponi per tutti.

Si rincorre, vero, ma come in tutte le partite di Basket ci sono 4 tempi da giocare. Non penso di
essere un inguaribile ottimista ma mi sembra che l’ Italia sia in fase di recupero. Magari ancora
sotto, in una partita che si giocherà punto a punto, ma con il fattore campo dalla parte nostra.
Ora la maggioranza degli italiani è dalla parte del governo.

Superata la crisi poi si vedrà. Magari come con Winston Churchill che dopo aver vinto la guerra
ebbe il benservito per poi vincere le successive. Trovare 50 miliardi non sarà uno scherzo.
Chi si oppone non è l’Europa. Sono alcuni paesi europei capitanati dalla Germania, con la
Merkel in grossa difficoltà. Cederanno? Tutti ce lo auguriamo ed il fatto che siano intervenuti il Presidente del
Consiglio Conte ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa ben sperare in un positivo
risultato. Soprattutto il decisivo intervento di Mario Draghi. Decisivo non solo per la sua indubbia
competenza, ma anche perché è uomo con mille ed importanti relazioni internazionali. Ciò che
hanno capito i cinesi e, forse sta capendo anche Trump che non si esce da questa emergenza
nei singoli stati.

Ed i tedeschi non hanno fatto i conti bene, anche per se stessi. Speriamo che la logica prevalga.
In molti ricordano ai tedeschi la solidarietà che hanno avuto dalla comunità internazionale dopo
la seconda guerra mondiale. Solidarietà anche se la guerra l’avevano scatenata loro. Ce la faremo.

Patrizio Tosetto

La cultura non si ferma: stiamo insieme con un click

Museimpresa si unisce al coro di tutti coloro che coi teatri, con la musica, con le iniziative culturali tengono vivo questo Paese. In questo difficile momento di crisi, è essenziale e indispensabile il contributo della cultura

MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA PROPONGONO TOUR VIRTUALI E ARCHIVI DIGITALI. IN PIEMONTE ARCHIVIO NAZIONALE CINEMA D’IMPRESA, FONDAZIONE FILA MUSEUM, CASA MARTINI, MUSEO LAVAZZA, MUSEO DELLA BIRRA MENABREA E CASA ZEGNA APRONO VIRTUALMENTE LE LORO PORTE AI VISITATORI.

Come tutti i luoghi d’arte e cultura, anche i musei e gli archivi di impresa sono chiusi al pubblico, nel rispetto delle disposizioni di contenimento dell’emergenza COVID-19 in corso. Ma la cultura non va in quarantena e non si ferma: così gli associati di Museimpresa – l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa – propongono tour virtuali dei loro musei d’impresa e degli archivi digitali, un’esperienza immersiva oltre che negli spazi espositivi anche nella storia di queste realtà imprenditoriali e in quella del nostro Paese.

Museimpresa si unisce al coro di tutti coloro che coi teatri, con la musica, con le iniziative culturali tengono vivo questo Paese. In questo difficile momento di crisi, è essenziale e indispensabile il contributo della cultura, per continuare a stare insieme anche se lontani fisicamente”- dichiara Antonio CalabròPresidente di Museimpresa – “Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito ricchezza lavoro e relazioni sociali. Questi racconti li troverete sulla rete di Museimpresa e sui siti dei nostri quasi 100 iscritti. Questo Paese ha conosciuto stagioni drammatiche nella sua storia, ci siamo sempre rialzati perché tra gli elementi della nostra forza c’è la creatività, una straordinaria solidarietà e l’essere capaci di produrre una cultura larga, popolare, fortemente legata ai nostri territori”.

 

Ecco una selezione di iniziative promosse dagli associati Museimpresa della provincia di Torino e Biella, che hanno realizzato, oltre a tour virtuali e archivi accessibili online, anche video tour sui social e sul proprio canale YouTube. Nei prossimi giorni sono in arrivo altre segnalazioni, molti infatti sono gli associati Museimpresa al lavoro per produrre nuovi contenuti digitali.

 

ARCHIVIO NAZIONALE CINEMA D’IMPRESA

L’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e con il contributo della Compagnia di San Paolo ha realizzato un canale YouTube sul cinema d’impresa. Oltre a proporre una selezione di film conservati a Ivrea (tra gli altri AEM, Borsalino, Breda, Birra Peroni, Edison, Ferrovie dello Stato, Fiat, Olivetti, Martini & Rossi, Marzotto, Necchi, Venchi e Rancilio) presenta anche produzioni realizzate da altri archivi di impresa come Ansaldo, Barilla, ENI, Piaggio, Pirelli e Same.

FONDAZIONE FILA MUSEUM

Il Museo FILA nasce nel 2010 con lo scopo di far conoscere l’atipica evoluzione di questo marchio sportivo, che porta con sé una storia, una tradizione, un prezioso background dello stile italiano. Il percorso di visita si articola in nove sale, dedicate alla nascita dell’azienda e del brand, alla storia creativo-pubblicitaria di Fila e a tutti gli sport che l’azienda ha incontrato lungo la sua strada. L’archivio storico si distribuisce, invece, in sei sale, due delle quali aperte al pubblico, dove sono conservati i campionari e i documenti dell’azienda.

CASA MARTINI

Martini, una storia d’avanguardia da quasi 150 anni. Un Tour virtuale alla scoperta di Casa Martini – Martini&Rossi, tra il Museo di Storia dell’Enologia e la Galleria Mondo Martini. Oggetti, immagini, documenti che raccontano persone, passioni e progetti che hanno contrassegnato l’affermarsi del marchio Martini nel mondo.

 

MUSEO LAVAZZA

Con oltre 1100 mq di allestimento e 5 sale, il Museo Lavazza celebra la nascita dell’espresso italiano, avvenuta nel 1884 proprio a Torino, a cui la famiglia Lavazza è legata da 4 generazioni. Storia del caffè e dell’azienda, produzione, rituali di consumo, comunicazione.

Con un video tour diffuso sul canale Facebook appena inaugurato, un assaggio dell’esperienza unica e imprevedibile che si vive visitando il museo.

MUSEO DELLA BIRRA MENABREA

Il Museo dedicato ai 170 anni di storia della birra Menabrea propone un tour virtuale che mostra i macchinari originari del 1846, gli utensili d’officina, gli attrezzi degli antichi bottai, le bottiglie, i boccali, le illustrazioni, le fotografie patinate del tempo, ma anche i libri commerciali e le immagini pubblicitarie. Il video mostra il percorso del museo, testimonianza di vitale attualità.

 

CASA ZEGNA

Grazie alla collaborazione con Google Arts & Culture, è possibile visitare le mostre di Casa Zegna in un viaggio virtuale alla scoperta del patrimonio archivistico tra immagini, progetti, tessuti, storie ed esperienze. Foto d’epoca, bozzetti, progetti, taccuini, stoffe: un archivio che racconta 110 anni di storia è ora disponibile online. Sfogliando le gallerie fotografiche si entra in un percorso virtuale che racconta la visione di Ermenegildo Zegna che nel 1910 fonda a Trivero l’omonimo Lanificio e, di pari passo, sviluppa sul territorio importanti azioni che preservano e valorizzano l’ambiente e le comunità locali. Da quella visione, per volontà dei suoi eredi, nasce nel 1993 l’Oasi Zegna.

Gli altri capitoli – o storie – raccontano l’evoluzione dello stile Zegna nei decenni, la sapienza artigianale e l’innovazione che si nasconde dietro i vari tessuti, da quello che porta il n. 1, ideato e disegnato da Ermenegildo Zegna in persona, fino a quelli eco-compatibili ad alto contenuto tecnologico. Ci sono poi i capitoli dedicati alle campagne pubblicitarie e alle mostre d’arte che negli anni sono state ospitate a Casa Zegna.

Altri associati in altre regioni:

 

ABOCA MUSEUM

Il tour virtuale di Aboca Museum permette di immergersi in un affascinante viaggio nel passato, col racconto della storia delle erbe nei secoli. Un suggestivo percorso tra scienza, arte, storia e saperi popolari. Un viaggio alla scoperta dell’antica tradizione delle piante medicinali attraverso le fonti del passato.

MUSEO ARCHIVIO STORICO DEL BANCO DI NAPOLI

Oltre 100 documenti e il percorso multimediale dell’Archivio Storico del Banco di Napoli possono essere ammirati online su Google Arts & Culture dalle persone di tutto il mondo. Gli utenti possono ammirare gli enormi faldoni dell’Archivio, i kebab di carta e passeggiare virtualmente tra i corridoi del Museo. Un tesoro di memorie lungo 450 anni che riguarda aspetti economici, artistici e sociali raccontato al pubblico in un rimando continuo tra passato e presente.

 

ARCHIVIO STORICO BARILLA

Un portale-museo che conserva le testimonianze di 141 anni di vita dell’azienda di Parma. Migliaia di fotografie, filmati, oggetti promozionali, confezioni, pubblicazioni e opere bibliografiche testimoniano il viaggio del Gruppo Barilla, icona del Made in Italy alimentare, e i cambiamenti della società italiana. Oltre 35.000 i documenti catalogati, 150 manifesti, 2.700 filmati pubblicitari, migliaia d’immagini dell’azienda dal 1913 ad oggi.

 

MUSEO BIRRA PERONI

Una passeggiata virtuale attraverso la grande storia di Birra Peroni. Tre le chiavi di lettura con immagini di alta qualità, pannelli informativi, oggetti, reperti e documenti provenienti dall’archivio storico, tra la crescita industriale, la storia dei prodotti e della comunicazione dei brand, senza dimenticare il mito delle “Bionde Peroni”.

 

MUSEO DUCATI

Storia e futuro, sfide e successi, visione e determinazione:  il Museo Ducati propone un viaggio virtuale nel mito che ripercorre i 90 anni dell’Azienda, celebre nel mondo per stile, performance e ricerca della perfezione.

 

ARCHIVIO STORICO ENI

Il patrimonio archivistico di ENI racconta l’industria petrolifera italiana dalle sue origini, nell’appennino emiliano, fino alle conquiste dei luoghi più remoti della terra, con documenti, immagini e testimonianze dei protagonisti.

 

ARCHIVIO STORICO FONDAZIONE FIERA MILANO

18.000 fotografie, 100 manifesti, 200 schede tra riviste e cataloghi, tutti consultabili online: l’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano racconta la storia del polo fieristico milanese con i documenti prodotti dell’Ente Fiera fin dal 1920.

 

FONDAZIONE FS ITALIANE

Un tour virtuale tra i padiglioni del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che custodiscono la storia delle Ferrovie Italiane. Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni, in 180 anni di storia delle Ferrovie italiane.

KARTELL MUSEO

Il Kartell Museo è custode e narratore di uno dei più affascinanti capitoli della storia del design italiano. Una mostra permanente, progetti speciali, installazioni si inseriscono nella cornice in un emozionante progetto curatoriale e di allestimento, visibile anche attraverso un App dedicata e un tour virtuale.

FONDAZIONE MANSUTTI

Con oltre 6.000 tra manoscritti, volumi e libri la Fondazione Mansutti racconta la Storia dell’Assicurazione. È possibile visitare il patrimonio della Fondazione e consultare la Biblioteca grazie a un tour virtuale e ai documenti online.

MUMAC – MUSEO DELLA MACCHINA PER CAFFÈ di Gruppo Cimbali

Una mostra online promossa da Mumac – Museo della Macchina per Caffè per raccontare attraverso le immagini la storia del “Cimbalino” e un tour virtuale dell’esposizione museale su Street View di Google Maps. MUMAC racconta non solo l’evoluzione di oltre 100 anni di storia dell’azienda ma, soprattutto, l’evoluzione della tecnologia e del design di un intero settore del Made in Italy, esponendo macchine di tutti i brand.

 

FONDAZIONE PIRELLI

Oltre 3,5 km di documenti tra fotografie, bozzetti e materiali pubblicitari custoditi negli spazi di Fondazione Pirelli testimoniano la storia di un’azienda che non ha smesso di raccontare la propria cultura d’impresa. Consultabili online grazie all’archivio storico e alle biblioteche digitali, dove poter richiedere, anche da remoto, materiale per prestiti, mostre e pubblicazioni.

 

ARCHIVIO STORICO TOURING CLUB ITALIANO

Si viaggia tra immagini, storie, volti e avventure di 125 anni di storia del Touring Club Italiano e del costume della nostra nazione. Una vera e propria esplorazione dell’archivio storico attraverso 10.400 immagini digitalizzate, percorsi tematici e una biblioteca digitale.

 

Informateci ma non opprimeteci

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni     L’informazione televisiva continua ad essere concentrata quasi esclusivamente  sul virus in modo quasi  ossessivo. Poi si aggiungono le trasmissioni serali anch’esse principalmente, se non esclusivamente, dedicate  al Coronavirus. E’ ovvio che le altre notizie vengono escluse o minimizzate, senza fornire al telespettatore l’informazione a cui avrebbe diritto. Anche la televisione commerciale segue gli stessi criteri, se eccettuiamo le piccole televisioni che continuano con il solito palinsesto per mancanza di mezzi

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Possibile che in Rai e in Mediaset non venga in mente la necessità di rivedere i programmi inserendo dei film che consentano un minimo di svago durante la giornata trascorsa agli arresti domiciliari?
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Quando c’è un film è quasi sempre di violenza, con morti, sparatorie e feriti, secondo i gusti  perversi che hanno invaso la tv da anni. Dai morti a causa del virus si passa a quelli provocati da omicidi di tutti i tipi. I giornali di carta sono anch’essi pieni di articoli angoscianti che non danno  una buona informazione, ma cavalcano l’onda e non rendono un servizio al lettore che, comprando il giornale, avrebbe diritto ad un’ informazione completa,  riguardante l’Italia, l’estero, la regione, la città dove si vive. Già prima le notizie erano lasciate alla scelta  discrezionale dei giornalisti e non commisurate al dovere di informare, ma oggi, nel tentativo di vendere qualche copia in più, i giornali rincorrono la Tv. Manca un equilibrio informativo, anche se i giornali rivendicano a sè  un ruolo di competenza  professionale che sinceramente si stenta a vedere. Il tutto potrebbe essere giustificato dalla necessità di far sì che la gente, spaventata, stia in casa e non vada a cazzeggiare, come fanno alcuni irresponsabili, vittime a loro volta  della minimizzazione da parte del governo e dei politici fino ad un mese fa del contagio. Adesso il governo minaccia provvedimenti severissimi a chi trasgredisce le norme non sempre chiare e univoche, emesse dal governo centrale e dalle regioni . A volte i Comuni vogliono dire anch’essi la loro.
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Il problema che emerge gravissimo è la mancanza di senso civico da parte di troppi cittadini . Una società fondata sui consumi, sul possesso di tv, di elettrodomestici e di automobili , ha smarrito per strada i valori civici, indispensabili nelle grandi tempeste nazionali. Si evocano Caporetto e l’ 8 settembre , ma in quei frangenti c’era un senso nazionale che non c’è più da tempo, anche se dovrebbero soprattutto, in tempi pandemia, prevalere valori umanitari anch’essi oscurati da un individualismo nichilistico impressionante. La stessa Europa non ha saputo o non ha voluto affrontare insieme il virus, dimostrando una insipienza drammatica di cui stiamo pagando e pagheremo  i costi. C’è il rischio che la pazienza dei cittadini finisca e la tragedia si drammatizzi ancora in termini di conflitto  sociale. Sembra che a Roma  e a Bruxelles non ne siano pienamente consapevoli. Stiamo vivendo la pagina più terribile della nostra vita. Informateci, ma non opprimeteci. Sappiate governare con una comunicazione oculata. Lo chiedono milioni di  Italiani chiusi in casa anche a causa delle insipienze, delle sottovalutazioni e degli errori di alcuni. La classe politica, e non solo quella , si è rivelata davvero inadeguata di fronte alla prova difficile che stiamo vivendo.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Come spiegare il coronavirus ai bimbi

“In questi giorni particolari può essere molto difficile per gli adulti spiegare ai più piccoli la nuova realtà che si trovano a vivere con parole chiare, semplici e il più possibile rassicuranti”

Lo sostiene la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra, che si propone di divulgare il decalogo elaborato a livello nazionale per aiutare i genitori a illustrare l’emergenza senza spaventare, a dialogare sui rischi e sui comportamenti da tenere.

Il decalogo fornisce una serie di spunti per affrontare argomenti di stringente attualità: che cosa sia il Coronavirus, perché non sia possibile andare a scuola, far visita ai nonni o frequentare gli amici, perché sia necessario lavare con frequenza le mani o prestare particolare attenzione quando si starnutisce e quale sia il corretto atteggiamento da mantenere nei confronti degli animali domestici e della vita all’aria aperta.

“Usiamo questo periodo – suggerisce la garante – non solo per trascorre più tempo con i figli, ma anche per migliorare qualitativamente le relazioni con loro”.

“Un pensiero particolare – conclude – va ai minori che, a diverso titolo, vivono situazioni difficili e che soffrono più di altri l’attuale emergenza: le istituzioni e i servizi territoriali stanno facendo quanto in loro potere per provvedere alle loro necessità e ai loro bisogni. E un grazie alle istituzioni scolastiche che si stanno impegnando per assicurare la didattica, contribuendo ad assicurare e mantenere una sorta di normalità”.

E al Sant’Anna di Torino aumentano le nascite

Rispetto al medesimo periodo del 2019. Nasce “In contatto”: un Servizio di supporto psicologico telefonico per donne in gravidanza o in puerperio, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino

 

Nonostante l’emergenza da Covid-19 all’ospedale Sant’Anna di Torino aumentano i nati rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. I parti dal 23 febbraio (circa l’inizio dell’emergenza) al 17 marzo di quest’anno sono stati: 462 (249 maschi e 229 femmine) rispetto ai 394 dello stesso periodo del 2019. I nati sono stati 478, mentre nello stesso periodo dell’anno  scorso erano stati 409, quindi 69 bambini in più. I nomi più gettonati sono Leonardo, Lorenzo, Gabriele, Mattia per i maschi, Alice e Matilde per le femmine. 

In questo momento storico legato all’emergenza del Covid-19, a questo proposito nasce “In contatto”: il Servizio di supporto telefonico e via mail per tutte le donne in gravidanza o in puerperio afferenti all’ospedale Sant’Anna di Torino. Il Servizio é stato attivato da parte della Psicologia Clinica della Città della Salute di Torino, che si é organizzata per seguire le proprie pazienti in remoto a domicilio, senza farle andare in ospedale e senza metterle a rischio contagio. Insomma se la paziente non può venire in ospedale per motivi precauzionali e di sicurezza, é l’ospedale che va a trovarla a casa.

La gravidanza ed il puerperio rappresentano una fase delicata nel ciclo di vita della donna e delle coppie. L’attuale situazione di emergenza COVID-19 può esporre le donne ad un incremento dei vissuti di stress, preoccupazione, ansia e solitudine, correlate all’isolamento imposto dalle restrizioni necessarie ed al limitato accesso ai Servizi esistenti sia presso l’ospedale che sul territorio.
Il supporto psicologico è rivolto alle donne che sono costrette nella difficile condizione di isolamento domiciliare a causa della situazione attuale legata al Covid-19, perchè la situazione di emergenza e di rischio può esporre a reazioni emotive e di forte disagio psicologico, in fasi del ciclo di vita della donna così delicate, complesse e ad elevato impatto emotivo.

Il servizio di consulenza ed eventuale successiva presa in carico telefonica può fornire uno spazio di ascolto, accoglienza e condivisione delle emozioni, che accompagnano la gravidanza e di sostegno importante nel percorso della genitorialità. Per accedere al Servizio le donne interessate possono inviare una mail all’indirizzo: psicologiaperinatale@cittadellasalute.to.it indicando un recapito telefonico a cui essere contattate. Il team è costituito da psicologhe con esperienza nell’ambito dell’ostetricia e della perinatalità, che contattano telefonicamente entro 48 ore dei giorni feriali le donne che ne hanno fatto richiesta via mail. Dopo il  primo contatto telefonico potranno seguire ulteriori colloqui supportivi che verranno concordati con le dottoresse.

Quanto vale una vita per l’Europa che sputa sugli aiuti russi e cinesi

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Di fronte ai numeri terribili che anche oggi hanno flagellato l’Italia, con altri 712 cittadini deceduti e 4.492 positivi in più, imperversano le polemiche sugli aiuti che stanno arrivando dalla Cina e dalla Russia

Si moltiplicano gli articoli che il mainstream sforna per fomentare i sospetti sull’autenticità di questi soccorsi e per suscitare negli italiani l’idea che essi siano solo il paravento per perseguire certi interessi geopolitici. È la solita odiosa macchina del fango che viene attivata per far dimenticare che i nostri principali alleati – pardon, coloro che tali si definiscono – e cioè i membri dell’Unione Europea e della NATO, compresi dunque gli Stati Uniti, per settimane non hanno mosso un dito per aiutarci concretamente. Noi a soffrire, loro a deviare i percorsi delle mascherine, a requisirle, ad acquistarle, a fare calcoli sulla nostra solvibilità. Sembravano i parenti-serpenti intorno al letto dello zio moribondo col pezzo di terra e due appartamenti da spartirsi.

È incredibile vedere accusare Russia e Cina di esercitare il loro soft power per ingraziarsi l’opinione pubblica italiana e mondiale, quando in realtà hanno semplicemente risposto a un invito partito dal Governo italiano a prestare aiuti umanitari al nostro Paese, visto l’isolamento in cui eravamo incastrati. Qualcuno si ricorda quando è esploso nel lodigiano il primo focolaio di coronavirus? Ebbene, in Europa eravamo diventati subito gli untori da accusare e sbeffeggiare. L’Austria chiuse unilateralmente il Brennero, la Slovenia mise i blocchi di cemento alla frontiera, Parigi minacciava di farlo, mentre l’emittente televisiva Channel Plus ci derideva con il suo vergognoso video sulla “nuova specialità italiana, la pizza corona”. E le 200mila mascherine “prese in ostaggio” dalla Turchia? E quelle fermate alla dogana dalla Germania e dalla Repubblica Ceca? Che razza di solidarietà era stata dimostrata all’Italia dai “fratelli europei” fino a quando il Conte non ha dovuto chiamare i Presidenti delle grandi potenze?

Intorno a noi solo un silenzio assordante, rotto dalle risatine delle èlite europee: “Eccoli i soliti italiani, che si lamentano e che non vogliono lavorare” era il pensiero che attraversava i palazzi di cristallo di Bruxelles. Quando poi l’emergenza è deflagrata, vi ricordare l’uscita di Christine Lagarde sullo spread? Qualcuno l’ha giustificata come “un’uscita ingenua”, ma crediamo che una signora con tale esperienza sappia sempre esattamente quello che dice e sappia qual è l’effetto delle sue parole: in quel caso è stato appena di 68 miliardi di capitalizzazioni perse dall’Italia e l’affondamento della Borsa di Milano con il -16,9%, la maggiore perdita della sua storia. E lo spread volava quasi a quota 300. Ecco la solidarietà europea che non si smentisce neppure in queste ore, in cui Olanda e Germania si stanno mettendo di traverso rispetto alla richiesta del Governo italiano di mettere sul mercato gli Eurobond.

E a fronte della fraterna e meravigliosa solidarietà europea, stridono gli aiuti rapidi e concreti dei “cattivissimi” Cina e Russia. La narrazione ufficiale per ora resta sempre la solita: l’Unione Europea è la nostra unica possibile salvezza, mentre fuori di essa ci attende la schiavitù alla quale bramano di soggiogarci le dittature euroasiatiche. Soltanto il Washington Post ammette che “la Cina e la Russia sono scese in campo per aiutare le nazioni colpite. Un ruolo svolto dagli USA sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma a cui ora la Casa Bianca ha abdicato”. Il dramma è che questa propaganda sta ostacolando la solidarietà di questi Paesi. La Polonia ha vietato agli aerei provenienti da Mosca di attraversare il proprio Paese, e così hanno fatto le Repubbliche Baltiche, costringendo gli aerei russi ad allungare il tragitto di 2mila chilometri. Il materiale proviene dai ministeri dell’Industria, della Difesa, della Sanità russi e da numerosi donazioni private, e include circa 600 ventilatori polmonari, 326 mila mascherine FFP2, mille tute protettive, 10mila tamponi a risposta veloce, 100mila tamponi standard e due macchinari in grado di analizzare 100 tamponi in due ore. A questo si aggiungono otto squadre composte da dieci medici ciascuna, tra cui un epidemiologo, un terapeuta e un anestesiologo, oltre che personale tecnico e traduttori. Tutto a titolo gratuito.

Ci vorrebbe un po’ di real politik, in questo momento così delicato. Apriamo gli occhi: la Cina ha aiutato l’Italia anche perché Croce Rossa e Stato italiano avevano inviato i loro dispositivi di sicurezza per medici e infermieri quando era scoppiata l’epidemia a Wuhan. Alla solidarietà ha risposto con la solidarietà. Invece nell’Unione Europa e negli USA chi vive e chi muore lo decide la grande finanza. Pensiamo alla lentezza con cui l’OMS ha dichiarato la pandemia, a causa dei Pandemic Bond emessi dalla Banca Mondiale con sede a Washington. Era palese da settimane che si fosse di fronte a una potenziale catastrofe, ma hanno cercato in tutti i modi di non dichiarare l’emergenza, per evitare le perdite ai grandi fondi di investimento e agli stessi USA, i quali tengono in pancia questi titoli ora diventati tossici, ma che dal 2017 ad oggi hanno assicurato interessi dal 7 al 15%. Viene spontaneo domandarsi quanto valga una vita in Occidente…. e forse un’idea del suo valore ce l’ha suggerita il premier britannico Boris Johnson, che voleva rallentare la pandemia invocando l’immunità del gregge. Per carità, alla fine ha fatto un passo indietro, ma che fatica gli è costata mettere da parte il Dio Denaro.

Marco Fontana

Le risposte individuali e collettive faranno la differenza

Che botta ci siamo presi ! Una gigantesca sberla all improvviso, minimamente non prevista. E non è finita, e non finirà a breve. Mi sa proprio che chi ha minimizzato, cercando di far rientrare tutto nella normale amministrazione ha toppato decisamente

Come non dare ragione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che i partiti debbono essere uniti come lo sono stati nel primo dopoguerra, come lo dovranno essere per la ricostruzione del dopo virus.

Anche chi era contrario ai vaccini è stato spazzato via da dirompenti fatti. C’ è chi ha avuto
tragicamente ragione e chi tragicamente torto. In tutti, penso proprio tutti  alberga la domanda: perché?
La scienza, studi epidemiologici e statistiche si incaricheranno nello stabilire il come e perché è avvenuto.

Capiremo fino in fondo come si è scatenato il virus, anzi capiranno e ci spiegheranno. E quasi
ovviamente ci saranno più interpretazioni sulla quantità e qualità dei numeri. Avere diverse
interpretazioni è il sale della democrazia. Ci sono e ci saranno quelli che dicono: piove governo
ladro. Depistatori seriali. Conte qualcosa ha toppato, come del resto alcuni governatori. 150
provvedimenti diversi dal’ inizio della crisi lo testimoniano. Io direi non per cattiveria o malafede.
Più per un problema di quasi totale impreparazione sul come combattere il nemico. Nemico subdolo
ed invisibile.

Più di un milione di virus possono stare sulla testa di uno spillo. Il virus non conosce confini,
distanze,  ceti e ruoli sociali. Colpisce dai Principi al sottoproletariato. Poi c’è chi, nella
tradizione gattopardesca sostiene che nulla cambierà. Anzi i ricchi saranno sempre più ricchi
ed i poveri sempre più poveri. Non ne sono convinto. Cambierà moltissimo, se in meglio ed
in peggio questo (evidentemente) si capirà nel mentre. E nel mentre avverrà e come avverrà,
daremo un senso esistenziale al perché è avvenuto. Cerco di spiegarmi. Sono e saranno le
nostre individuali e collettive risposte che faranno la differenza dando un significato a quello
che è avvenuto. Insomma, dobbiamo metterci testa oggi come domani che la paura è lecita e
comprensibile. Guai se non ci fosse. La paura è nostra compagna di vita, ma non può essere e
non deve essere la nostra padrona.

E gli untori seriali continuano e si perfezionano. Il video RAI
del 2015 fatto girare per dimostrare il complotto. E scienziati che si sono incaricati di spiegare che
i due virus sono diversi. Razionalità scientifica contro il terrore irrazionale. Nel mentre Conte
fa sapere all’ Europa che non ci sta e quello che hanno deliberato è insufficiente. È gravemente
e colpevolmente insufficiente. E subito la solita domanda: stiamo imparando la lezione di
questi mesi? Mi sembra che la maggioranza degli italiani  l’abbia capito. Non la maggioranza
dei politici europei, come viceversa in Cina, mi pare, l’ abbiano capito e la loro solidarietà verso il
nostro Paese lo dimostra. Io non sono ottimista. Io voglio essere ottimista, cosa radicalmente
diversa.

Molto bella la storia della foresta che bruciava:  il leone che
scappava chiede al piccolo colibrì cosa stesse facendo .
Vado al lago per prendere acqua e spegnere l’incendo. Il leone: cosa credi di ottenere con le cinque
gocce? Spegnere  l’incendio? Il colibrì: io faccio la mia parte. Stupendo. Stupendo per oggi e
stupendo per domani. Se non abbiamo fatto prima  il nostro dovere lo stiamo facendo oggi e dovrà
continuare. E magari saremo un po’ migliori di ieri e di oggi.

 

Patrizio Tosetto

Testimoni di Geova tra coronavirus e persecuzione

Riceviamo e pubblichiamo / I Testimoni di Geova di Torino dell’area metropolitana, noti per la loro opera di evangelizzazione di casa in casa e per la consistente presenza alle riunioni di studio biblico settimanali nelle Sale del Regno delle rispettive zone, hanno accolto con molta serietà e attenzione i recenti decreti governativi per arrestare il propagarsi dell’epidemia in atto

È stata adottata la sospensione di riunioni di culto e l’annullamento delle attività di evangelizzazione a diretto contatto con la popolazione. Attraverso lettere, posta elettronica e social, è rivolto l’invito ad accedere al sito ufficiale JW.ORG, da cui è possibile scaricare video, pubblicazioni e leggere la Bibbia online.
Non meno preoccupazione suscita nei Testimoni locali le notizie provenienti dalla Federazione Russa . Secondo fonti autorevoli, oltre 300 loro confratelli sarebbero sotto processo per estremismo, 163 già agli arresti, di cui alcuni condannati da tre a sei anni; 200, fra i 18 e gli 89 anni, inseriti nell’elenco dei sospettati. Alcuni sarebbero stati picchiati selvaggiamente e torturati. Agli arresti si aggiunge la perquisizione in circa 900 abitazioni, da parte di agenti armati e incappucciati, licenziamenti e revoche della pensione.
Le ragioni di un tale trattamento? Riferisce Luca Brocchin anziano della congregazione di Volpiano, “ La Chiesa Ortodossa Russa e il governo si sono alleati per eliminare tutto quello che è percepito come antagonista. Dopo aver varato nel 2016 una discutibile legge che consente di bollare come “estremista” tutto ciò che contraddice gli insegnamenti delle religioni tradizionali, è stata messa in atto una persecuzione “legalizzata”; anche se quella dei Testimoni è, finora, l’unica comunità religiosa cristiana colpita. Centinaia di migliaia di persone pacifiche possono essere ora considerate sgradite e addirittura pericolose.”
CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA
Ufficio Stampa di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta

Ponte aereo Cina-Italia, Fondazione Crt per gli ospedali

Si è messo in moto il ponte aereo fra la Cina e l’Italia finanziato da Fondazione CRT per rifornire di materiale sanitario ospedali e Rsa ( residenze sanitarie per anziani) piemontesi e Lombarde

Un primo carico di oltre 2 tonnellate tra tute protettive, mascherine e guanti donati da fondazioni cinesi è già stato ripartito al 50% tra la Regione Piemonte e la Regione Lombardia, per il tramite della Protezione Civile e della Croce Rossa. Ulteriori consistenti donazioni, comprendenti anche ventilatori indispensabili per i malati, oltre a dispositivi individuali di protezione per gli operatori, arriveranno nei prossimi giorni con voli capaci di trasportare fino a 40 tonnellate di beni. Fondazione CRT contribuirà a sostenere i costi operativi di uno o più voli provenienti dalla Cina, dopo aver già attivato un primo pacchetto di misure da 3 milioni di euro per l’acquisto di una cinquantina di nuove ambulanze e mezzi per la Protezione civile, oltre ad attrezzature da destinare agli ospedali del Piemonte e della Valle d’Aosta.

“Accanto alle legittime esigenze del sistema ospedaliero in fortissima sofferenza, i prossimi arrivi dalla Cina di dotazioni medico-sanitarie terranno conto, anche delle gravi difficoltà che, in questo momento, sta vivendo il Terzo Settore. Vanno aiutate, ad esempio, le residenze sanitarie per anziani, le strutture di assistenza per le persone con disabilità, le mense per i più disagiati, i conventi e tutte quelle realtà del non profit impegnate nella cura di donne, uomini e bambini particolarmente fragili e svantaggiati”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, esprimendo “grande apprezzamento per l’iniziativa costruita a livello internazionale grazie al fondamentale contributo del Segretario Generale Massimo Lapucci”.

Una iniziativa umanitaria innovativa, resa possibile dalla cabina di regia Torino-Pechino istituita nell’ambito del China-Italy Philanthropy Forum e incentrata sul TOChina Hub, In prima fila nell’alimentare il “corridoio” italo-cinese, la Fondazione CRT (aderente al China-Italy Philanthropy Forum),