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Fino a San Valentino apre lo store Adisco

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UN’OCCASIONE PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE CONTRIBUENDO ALLA REALIZZAZIONE DI REPARTI DI SERVIZIO PER L’OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA

 Lo Store Adisco Piemonte di via Lagrange 5D a Torino riapre da  martedì 1° febbraio in occasione della festa di San Valentino. L’apertura si aggiunge ai tradizionali appuntamenti di Adisco Piemonte legati al Natale e alle festività pasquali.

 

Un nuovo importante appuntamento per i sostenitori di Adisco Sezione Piemonte, che potranno trovare all’interno dello shop tante idee regalo in un allestimento rinnovatoTante le novità disponibili in occasione della festa degli innamorati: bouquet di rose, scatole con composizioni floreali, cioccolatini e tanti accessori a tema, oltre a gioielli, bijoux e capi di abbigliamento, per offrire un regalo speciale (e solidale) alle persone amate.

 

L’intera somma raccolta dagli acquisti sarà infatti destinata alla realizzazione di reparti di servizio  per l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

 

Lo Store sarà aperto fino al 14 febbraio, con orario continuato dalle 10:30 alle 19; domenica 6 e domenica 13 febbraio il negozio rimarrà chiuso.

Torino Airport sa ascoltare i clienti

PRIORITÀ ALL’ASCOLTO DEI PASSEGGERI.

RICEVUTO PER LA SECONDA VOLTA IL RICONOSCIMENTO ‘THE VOICE OF THE CUSTOMER”

Torino Airport è stato insignito da parte di ACI World, l’associazione mondiale degli aeroporti, di uno speciale riconoscimento nell’ambito dell’iniziativa ‘The Voice of the Customer’ per l’attività di ascolto dei passeggeri svolta nel 2021.

 

Con questa attribuzione che l’Aeroporto di Torino riceve per il secondo anno consecutivo, l’Airports Council International riconosce a livello mondiale l’impegno degli scali che, nonostante il perdurare delle difficoltà dovute alla situazione pandemica, nel 2021 hanno continuato a dare priorità ai propri passeggeri e alla loro esperienza aeroportuale, garantendo che le loro istanze fossero ascoltate.

 

ACI World ha infatti riconosciuto che l’Aeroporto di Torino, pur in un contesto sfidante a causa delle difficoltà dovute al Covid-19, ha continuato a compiere sforzi significativi per raccogliere il feedback dei passeggeri attraverso il programma Airport Service Quality (ASQ): tale programma ha l’obiettivo di comprendere meglio i propri clienti, acquisendone le opinioni ed ascoltandone le esigenze, al fine di fornire sempre un servizio di eccellenza.

 

‘The Voice of the Customer’ è un riconoscimento che ACI World ha aggiunto ai premi annuali per la Qualità del servizio aeroportuale, sulla base del programma specifico introdotto nel 2006 e attesta l’impegno degli aeroporti di tutto il mondo per migliorare continuamente la passenger experience.

 

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Siamo lieti di ricevere per il secondo anno consecutivo questo riconoscimento da parte di ACI World, che testimonia il costante impegno del nostro team nell’ascolto dei passeggeri: nonostante le circostanze difficili, il miglioramento dell’esperienza del cliente rimane uno dei nostri obiettivi prioritari, coniugando qualità ed efficienza insieme all’attenzione per la sostenibilità”.

 

Padel per le gang, attesa per i poveri. I dubbi di Torino

Le gang di giovani, spesso immigrati di prima e seconda generazione, che imperversano nelle periferie di Torino (ma anche in centro, dove le stesse bande rapinano coetanei isolati) stanno cominciando a diventare un problema anche per i politici della Ztl, dei “quartieri bene”, del politicamente corretto. 

Non che siano davvero interessati alla sorte dei sudditi torinesi costretti a convivere con spacciatori, rapinatori, violenti di ogni tipo. Ma anche i sudditi di periferia possono votare e, ogni tanto, bisogna dare un contentino anche a loro.

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Padel per le gang, attesa per i poveri. I dubbi di Torino

Animali d’affezione e legge, un convegno in Regione

Il Consiglio Regionale del Piemonte e il Garante regionale per i Diritti degli Animali organizzano il Convegno online che si terrà Venerdì 11 febbraio alle ore 14

“trent’anni dalla legge 281 – Analisi e prospettive future”.

Il 14 agosto 1991 veniva emanata la legge quadro n. 281 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, sicuramente una legge innovativa e all’avanguardia, ancora oggi molto importante in un mondo trasformato rispetto a trent’anni fa.
La Regione Piemonte è stata tra le prime a legiferare il recepimento della legge nazionale.
La sensibilità delle persone nei confronti degli animali nel tempo si è incrementata e il convegno vuole essere un motivo di confronto, di nuove proposte e progettualità future riguardo la legge n. 281/91, con particolare riferimento alle problematiche ancora presenti relativamente alla tutela degli animali di affezione.
Aprirà il Convegno:
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte.
Interverranno:
Anna Maria Procacci, Consigliere nazionale ENPA Ente Nazionale Protezione Animali;
Ilaria Innocenti, Referente LAV Lega Anti Vivisezione;
Cristina Cellerino, Dirigente medico veterinario ASL Città di Torino;
Sara Turetta, Presidente e fondatrice Save the Dogs and others Animals;
Alessandro Ricciuti, Presidente Animal Law Italia;
Marco Francone, Responsabile LAV Lega Anti Vivisezione sede di Torino;
Enrico Moriconi, Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte.
Modera:
Rosalba Nattero, Giornalista, autrice e conduttrice televisiva, presidente SOS Gaia.
Il Convegno è online.
Per partecipare:
https://csipiemonte.webex.com/wbxmjs/joinservice/sites/csipiemonte-it/meeting/download/cffbe63d7ca840db9846c0e200bc4044?siteurl=csipiemonte-it&MTID=m91f8c5ffa15167ab4932fb3e4ac31491

Il Convegno si terrà Venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 14.

Tel. 011.57.57.178 • garante.animali@cr.piemonte.it • www.cr.piemonte.it

Gianna Sassone, la prima majorette. Una storia appassionante 

Come le grandi showgirls dello spettacolo, Gianna Sassone (1953-2020) realizzò i propri sogni con passione, sacrificio, coraggio e intuito.

Infatti aveva dentro di sé una carica musicale in fermento che spiccava con l’originale modo di ballare durante i pomeriggi festivi nelle discoteche casalesi. Nel 1966 a soli 13 anni restò affascinata da una sfilata americana di ragazze trasmessa in Tv. Convinse il padre Giulio trombettista nella banda musicale casalese “la Mounfrin’a” a portarla nel proprio gruppo
per esibirsi con la mazza del maestro Fassio. L’idea fu accolta con entusiasmo dalla dirigenza della banda.
Così al carnevale del 1967 nasceva a Casale Monferrato il 1°gruppo assoluto in Italia di majorettes con 6 ragazze e Gianna come capitana. Il debutto non fu senza difficoltà sia per le coreografie necessarie che per la creazione delle divise nonostante la sua giovane età. Trovò il sostegno necessario in Ettore Berardi, cavaliere di gran croce della Repubblica italiana e sarto  casalese di fama nazionale detto ” la forbice d’oro” con ateliers a Casale e Torino, amico di Alberto Lupo, Enzo Tortora, Claudio Villa, Vittorio de Sica, Mike Bongiorno e Gianluigi Marianini.Nel 1968 mentre in Italia radio 2 trasmetteva Bandiera Gialla con Arbore e Boncompagni e si svolgeva il Cantagiro con Caterina Caselli e Gianni Morandi, prodigiosamente da Pippo Baudo a Settevoci si presentò Gianna con 24 ragazze.Sul 1° canale Rai quella domenica fu subito successo e per Gianna e le majorettes fu l’inizio di una brillante carriera.
Tra molti dubbi e qualche curiosità le majorettes portarono a Casale una ventata di movimento e risveglio musicale che non aveva precedenti. Le loro sfilate hanno aperto per diversi anni il famoso torneo internazionale giovanile di calcio Umberto Caligaris.Sull’onda del successo Gianna contattò l’ Anbima, associazione che affiliava numerose bande musicali.Si trovò così a preparare le formazioni delle majorettes per le bande del territorio nazionale come “le figlie del Po” di S.Mauro Torinese,di Settimo Torinese, Carrù, Occimiano, Oleggio, Monterotondo (Roma), Samassi (Cagliari) e molti altri gruppi.Il progetto innovativo di Gianna prendeva corpo.Nel 1970 frequentò a Marsiglia dei corsi di formazione tecnica twirling, disciplina agonistica con attrezzo sotto la guida del famoso insegnante Pier Bel.Acquisì anche nuove tecniche con le campionesse di Francia Cristine Bel, Maria- Ange Brillette e Chantal Cardonnet.
In qualità di campionessa italiana partecipò nel 1971 al campionato europeo di Blois (Parigi) organizzato dalle federazioni Fnms e Nbta, ottenendo un meraviglioso 3° posto con la medaglia di bronzo.Dai propri successi nacque così la Fim, prima federazione italiana majorettes poi diventata Fist,dove nel 1975 acquisì i diplomi di insegnante federale twirling e di giudice federale.Per 15 anni ottenne in Europa molti consensi intervenendo con numerosi gruppi a raduni, festivals e manifestazioni artistico-sportive.Dopo le affermazioni di Gianna,  Casale ospitò nel 1976 il 3° campionato nazionale con la partecipazione di 10 gruppi con 1500 majorettes e 15 bande musicali, presente il presidente nazionale Fist Maurizio Chizzoli.Per i propri 50 anni di carriera Gianna e la sorella Bruna organizzarono nel 2016 un raduno regionale sfilando per le vie cittadine.Erano presenti le “Vintagettes”di Casale,le “Azzurre” di Occimiano con la celebre filarmonica,le “Old”di Gattinara,le “Stelle Azzurre” di Settimo Torinese,le “Scarlet” di Peveragno (Cuneo),le “Panta Rei” di Robbio Lomellina, le “Majorettes” di Santhià, le “Senior figlie del Po” di S.Mauro Torinese,le “Cherry Twirl” di Cereseto e le “Reunion” di S.Felice al Panaro (Modena).
Oggi le associazioni svolgono attività didattiche, folcloristiche e agonistiche selezionando atlete per la nazionale che parteciperà a competizioni europee e mondiali.Sabato 8-2-2020 Gianna si spegneva; il giorno successivo in suo onore il gruppo di S.Mauro Torinese partecipava comunque alla sfilata di Oleggio con una rosa gialla sulle divise , proprio come avrebbe voluto lei . Avendo vissuto tra Casale, Torino e Cereseto fu un punto di riferimento per i gruppi e con la propria allegria contagiosa e sempre operativa entrò nella storia delle majorettes italiane.
Armano Luigi Gozzano

CPD partner di AccessiWay per promuovere soluzioni di accessibilità online

AccessiWay e CPD insieme per promuovere soluzioni di accessibilità web. Una collaborazione volta a rendere Internet maggiormente inclusivo, con l’obiettivo di una reale integrazione delle persone con disabilità.

L’unione fa la forza e, in alcuni casi, rende possibile anche l’abbattimento di barriere, seppur virtuali. Lo sanno bene CPD e AccessiWay, rispettivamente organizzazione di volontariato e software house. La Consulta per le Persone in Difficoltà Odv. da diversi anni offre servizi ai cittadini che si trovano in stato di difficoltà, fisica, psicologica o economica.

AccessiWay? Questa realtà è frutto di una joint-venture italo-israeliana con accessiBe, start-up leader nell’industria dell’accessibilità online.

Obiettivo comune? Rispondere a una importante esigenza: rendere i portali fruibili a tutti, anche a soggetti colpiti da disabilità che, diversamente, non avrebbero modo di navigare sul web.

I numeri di AccessiWay parlano chiaro: grazie ad una rete di numerosi partner internazionali, il software di AccessiWay ha reso accessibili circa 100.000 siti nel mondo. Una cifra importante che risponde alla sfida di rendere Internet un “luogo” per tutti entro il 2025.

Ma entriamo nel dettaglio: esistono dei fattori, spesso trascurati dai più, che portano alcuni soggetti a essere esclusi dal mondo del web. Tra questi: la mancanza di adeguati investimenti delle aziende digital a favore della disabilità, trascurando involontariamente le categorie di ipovedenti, di persone con forti disabilità motorie (non in grado di utilizzare arti superiori e mani), con dislessia, daltonismo ed epilessia.

Stop, dunque, alla cosiddetta “disuguaglianza digitale”: AccessiWay CPD diventano artefici del cambiamento del web, proponendo un nuovo software che sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare la vita di questa fascia di persone (secondo i dati mondiali, ben il 20% degli utenti del web), grazie a un sistema che rende i siti web compatibili con la navigazione con screen-reader per i non vedenti, navigazione da tastiera per le persone con difficoltà motorie e riconoscimento delle immagini IRIS e OCR, per generare descrizioni.

Inoltre, anche i costi della soluzione proposta sono assolutamente accessibili, sotto forma di un abbonamento mensile o annuale.

Perché, dunque, non aprirsi al cambiamento? L’integrazione è una delle chiavi vincenti del futuro.

Alessandra Savio, responsabile Partnership Strategiche di AccessiWay, sottolinea: “Assieme alla Consulta per le Persone in Difficoltà intendiamo coinvolgere sempre di più gli utenti finali nel nostro processo di crescita. Per noi l’unica priorità è che il maggior numero possibile di siti web sia accessibile alle persone con disabilità, coinvolgerle per feedback diretti è sempre stata una nostra priorità. Non solo, grazie a CPD potremo organizzare iniziative divulgativi di impatto che facciano capire ai più l’importanza di un web accessibile e inclusivo.”

accessiway.com

Un Consiglio regionale contro bullismo e cyberbullismo

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“Non si può accettare che giovani vite possano essere indotte a gesti estremi a causa di reiterate vessazioni, commesse non di rado da coetanei, anche attraverso un uso distorto della rete”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasianell’imminenza della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che si celebra lunedì 7 febbraio.

“Servono risposte concrete ed efficaci – aggiunge – in particolare per i più deboli, come i minori. Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni a tempo pieno e non soltanto quando una notizia drammatica riaccende i riflettori su questa piaga”.

Proprio per passare dalle parole ai fatti, con la legge regionale 2/2018, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo” l’Assemblea legislativa piemontese ha previsto che in occasione di tale Giornata il Consiglio regionale ricordi, con un momento di raccoglimento, le vittime di bullismo e cyberbullismo e che vengano attuate iniziative per promuovere un uso consapevole della rete Internet e dei social network.

Per questo nella seduta d’Aula pomeridiana di martedì 8 il presidente Allasia ricorderà chi ne è vittima. Per l’occasione lo schermo della diretta in videoconferenza e la pagina Facebook dell’Assemblea conterranno gli hashtag #nobullismo e #nocyberbullismo a fianco del logo del Consiglio.

Lunedì 7 a partire dalle 9.15, si svolgerà invece il convegno on line Le parole che curano – Ascolto, mediazione, accoglienza, responsabilità, organizzato dall’Associazione Essere Umani e il Comitato torinese dell’Unicef con il patrocinio del Consiglio regionale attraverso la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che verrà trasmesso in streaming sul canale YouTube del Consiglio.

“Le parole hanno un peso – sottolinea la Garante Ylenia Serra, che aprirà i lavori – come sanno bene le vittime di bullismo e cyberbullismo, fenomeni attuali e purtroppo in crescita. Le parole hanno conseguenze che possono diventare insopportabili per le vittime e comprometterne la qualità della vita, la serenità della crescita e, nei casi più estremi, la stessa esistenza”.

“Compito di tutti – prosegue Serra – è in primo luogo collaborare per diffondere, soprattutto attraverso l’esempio, la cultura dell’ascolto, della mediazione, dell’accoglienza e della responsabilità: ‘ingredienti’ capaci di aprire alla comprensione, al dialogo e all’edificazione di circoli virtuosi”.

L’iniziativa, rivolta a insegnanti, educatori, famiglie e operatori del settore, prevede nella prima parte la presentazione, moderata dalla giornalista Maria Teresa Martinengo, della ricerca Monitoraggio sui bullismi. Il punto di vista degli studenti dell’Università di Torino, curata dai dipartimenti di Dipartimenti di Filosofia e Scienze dell’educazione, Informatica e Scienze della Sanità pubbliche e private dell’Università di Torino.

La seconda parte è invece dedicata alla presentazione di buone prassi provenienti dall’ambito scolastico piemontese quali il Passaporto per una comunità in rete, realizzato dall’Associazione Essere Umani con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, il progetto Non perdiamoci di vist@, curato dall’Ufficio scuola del Comitato torinese dell’Unicef e una panoramica sugli esiti delle attività dell’Associazione Save the Children nelle scuole piemontesi.

Una tavola rotonda animata da giovani studenti delle città di Alessandria, Asti, Novara e Torino concluderà l’evento.

IED, workshop immersivo ad alta quota

MASTER IN TRANSPORTATION DESIGN

Gli studenti dell’ultimo anno del Master in Transportation Design a.a.20/21 di IED Torino, alle prese con le ultime fasi del progetto di Tesi in collaborazione con Alpine, sono stati protagonisti di un workshop d’eccezione.

 

A più di duemila metri di altitudine, simulato un inconsueto design center in cui sperimentare interazioni e sinergie di idee, per ideare un SUV Alpine in piena sintonia col paesaggio circostante.

L’Istituto Europeo di Design, conl’intento di valorizzare l’esperienza formativa dei 28 studenti dell’ultimo anno del Master biennale in Transportation Design IED Torino a.a.2020/21, ha organizzato un workshop immersivo, acme del percorso di studi, per dar loro la possibilità di condividere idee creative, di sperimentare sul campo il concetto di skills transversality e di lavorare in team, fuori dall’ambiente del tipico design center.

Il workshop si è svolto  giovedì 3 febbraio, in Alta Val Susa, sopra Sauze d’Oulx, presso il rifugio La Marmotta, Partner del Progetto. La suggestiva location, situata a 2.420 metri di altitudine, ha una splendida vista sulle montagne ed è completamente immersa nel paesaggio naturale circostante, a pochi metri dalle vette e lontano da ogni centro abitato. Il rifugio, che reinterpreta la tradizione alpina delle abitazioni in pietra e legno in chiave contemporanea, ha favorito l’attività del workshop, dedicato al brand Alpine, già Partner del Progetto di Tesi del Master, nella progettazione di un Crossoveroff the track”: agli studenti, infatti, è stato chiesto di cimentarsi in un esercizio di stile per reinterpretare, in chiave off-road, lo spirito della Casa automobilistica francese, finora mai declinato in una simile tipologia di veicolo.

Lontano dall’universo cui sono soliti lavorare quotidianamente, gli studenti, provenienti da tutto il mondo, hanno riscoperto , in quota, l’emozione di utilizzare gli strumenti tradizionali della progettazione, realizzando gli sketches previsti dal workshop con matite, markers e blocchi di carta da disegno.

Sono stati accompagnati e guidati, in questa esperienza, dal team IEDformato da Michele Albera, Coordinatore del Master, Masato Inoue, Coordinatore del Progetto di Tesi del Master, Riccardo Balbo, Direttore Accademico IED e Paola Zini, Direttore IED Torino.

Sponsor tecnico del progetto il brand Kappa, che equipaggia gli studenti con dei Mountain Kit, accompagnandoli nella loro giornata in alta quota.

 

Immagini Pepe Fotografia Torino

Una nuova forma di turismo culturale: in famiglia gli studenti internazionali di “Ciao Italy”

Con l’allentarsi delle restrizioni Covid nei confronti dell’estero, in Italia sono ripresi i soggiorni, per ragioni di studio,di tanti studenti stranieri  che vengono nel nostro Paese desiderosi di intraprendere un percorso, per esempio, di studi universitari e di imparare la lingua italiana.

“ La nostra scuola – spiega la direttrice didattica  Chiara Avidano – dal nome “CiaoItaly” è  ormai collaudata nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana agli studenti stranieri. Nata nel 2008, fa parte dell’ASILS, dell’ AIL e di Eduitalia, ed è in grado di garantire a chi voglia imparare l’italiano a Torino alti standard qualitativi di formazione, offrendo corsi individuali, collettivi o aziendali. Nel 2021 la scuola è entrata a far parte del gruppo fiorentino Scuola Leonardo da Vinci e, nello stesso anno, ha vinto il premio STM Star Awards quale migliore scuola di italiano nel mondo, fatti che l’ha posta sotto il riflettore di molte agenzie internazionali””.

“Gli studenti – spiega la direttrice Chiara Avidano – possono poi immergersi nella cultura italiana e, in particolare, torinese, attraverso percorsi e tour personalizzati di visita a siti e museicittadini e non. Un aspetto fondamentale è rappresentato dall’accoglienza in una famiglia italiana, in cui possano soggiornare durante il loro periodo di studio, preferibilmente abitante in zone della città servite comodamente da mezzi pubblici. Si tratta di una forma molto interessante di scambio culturale. Gli studenti hanno, infatti, l’opportunità di dialogare epraticare l’uso della lingua italiana in famiglia e la famiglia ospitante, a sua volta, con o senza figli, potrà arricchire la propria esperienza venendo a conoscere svariate culture internazionali.

MARA MARTELLOTTA

Fondazione Paideia: oltre 310 mila euro per un anno di terapia a 250 bambini con disabilità

Il Natale appena passato è stato all’insegna della solidarietà per Fondazione Paideia, che ha ricevuto il supporto dei torinesi per far fronte all’aumento delle richieste di aiuto da parte delle famiglie con bambini con disabilità. Con il contributo di ben 988 sostenitori, sono stati raccolti oltre 310.000 euro, che permetteranno di garantire un anno di terapia a 250 bambini con disabilità.

Nei mesi scorsi la Fondazione ha calcolato che nel 2021 la richiesta di contributo da parte delle famiglie per poter proseguire le attività di terapia è aumentata del 40% rispetto agli anni precedenti: il risultato di una situazione economica divenuta fragile per tante famiglie con bambini con disabilità, già molto provate dall’emergenza sanitaria che da due anni caratterizza le nostre vite.

Abbiamo chiesto ai nostri donatori di sostenere le famiglie più in difficoltà, quelle che maggiormente hanno sentito sulle spalle il peso di questa situazione negli ultimi mesi, per offrire loro tutto l’aiuto di cui hanno bisogno” spiega Fabrizio Serra, direttore di Fondazione Paideia. Il risultato della campagna natalizia ha riconfermato la solidarietà dei sostenitori della Fondazione.

Un anno di terapia significa davvero molto per il progresso di un bambino con disabilità. Come racconta una mamma, “ogni volta che torniamo al Centro vedo che nostra figlia migliora in qualcosa, piccole cose che anch’io imparo. Per ogni suo piccolo traguardo, ogni suo piccolo passo che compie sembra che uno ha preso la laurea in Università o ha scalato l’Everest”.

Tra le attività terapeutiche figurano quelle di logopedia, neuropsicomotricità, musicoterapia, consulenza psicoeducativa per bambini, ma anche interventi di supporto psicologico per i genitori, attività ricreative e di socializzazione per i bambini con disabilità, per i genitori, per i loro fratelli e sorelle.

Desideriamo ringraziare – aggiunge Fabrizio Serra – ognuna delle persone, delle aziende e dei professionisti che hanno scelto di condividere con noi un Natale di solidarietà, raggiungendo un risultato che ci consentirà di garantire un anno di terapia a 250 bambini”.

 

fondazionepaideia.it

 

La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.