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Il perché della mediazione

 La mediazione civile e commerciale rientra tra i sistemi ADR, consente di  velocizzare  la giustizia civile italiana bloccata da un gran numero di cause arrettrate, le parti non si rivolgono ad un giudice bensì ad un mediatore.


Per l’avv. Maria Pia Cerchia,mediatrice ASCONNET SRLS,quella del mediatore è una  professione, il mediatore ha un diverso approccio  alla controversia; il mediatore deve comprendere l’elemento scatenante il conflitto e partire da lì per cercare  di comporre la lite; per avere  risultati soddisfacenti occorre essere formati professionalmente e aiutare le pati ad incontrarsi e a trovare una soluzione conveniente per entrambe.
L’ASCONNET SRLS, ricorda l’avv.Maria Pia Cerchia , è presente nel Torinese dal 2011; nel tempo ha trattato mediazioni fra privati, società, enti, ed ognuna di essa ha permesso a nostri mediatori di crescere professionalmente ed umamente.
Penso ad esempio ad una delle ultime trattate, che vedeva coinvolti due fratelli per la successione della madre;ebbene dopo anni di litigi, grazie allo strumento della mediazione, si è raggiunto  l’ accordo e le parti hanno recuperato la pace familiare. Ed ancora quella che, si è svolta tra l’ASL e un paziente ricoverato, finita anche questa con successo; la parte ha ricevuto in breve tempo il risarcimento  dei danni subiti  ed ha potuto iniziare le cure di cui necessitava.
La mediazione più “leggera”che abbiamo dovuto trattare è in materia condominiale:”Impugnazione della delibera assembleare”.
La richiesta si basava su motivazioni pretestuose, abbiamo cambiato l’approccio, e dato più spazio al dialogo. E’ stata la carta vincente, poiché  è stato subito evidente che il condomino voleva solo ricevere delle scuse dai condomini più giovani, rei di avergli impedito di esporre il suo punto di vista durante l’assemblea; lui da militare in pensione,  non poteva accettare un simile atteggiamento.
La mediazione può essere applicata in qualsiasi controversia civile, dalla successione, al recupero crediti, ai confini, ai contratti bancari, finanziari e assicurativi, alla  locazione, all’usufrutto, al comodato al risarcimento  da responsabilità medica, al risarcimento da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo  di pubblicità, alle vicende societarie.
L’ASCONNET SRLS ha sede in Orbassano vicolo Mungis 18, per appuntamenti telefonare al 0119013535 3478307375 3334699845 o scrivere a conciliaorbassano@libeo.it:
E’ possibile incontrare i mediatori per un colloquio informativo anche  a Chieri via Vittorio EmanueleII,10 e Baldissero Torinese presso il Comune di Baldissero Torinese o con collegamento con piattaforma Zoom.

Nelle immagini l’ultimo corso di aggiornamento svoltosi a Napoli nel 2020 con  i formator Avv.Carlo Trimarchi e dott.Enzo Mauro. In copertina  un gruppo di corsisti.

 

Carnevale in Rsa

Nella residenza ‘Il Faggio’ di Carmagnola il Carnevale ha un sapore un po’ più dolce. Per l’occasione alcuni anziani si sono vestiti in maschera e le stanze, addobbate dalle decorazioni e dai cartelloni realizzati dagli ospiti e dagli operatori, hanno accolto la festa: gli anziani hanno avuto la possibilità di stare in compagnia, mangiando i dolci carnevaleschi.
«Il ritorno alla normalità è quello che tutti ci auguriamo» – afferma Ramona Borla, la direttrice della struttura – «Anche se con estrema cautela, è necessario per i nostri ospiti vivere momenti del genere e ridare valore alla dimensione sociale e relazionale, che soprattutto a una certa età è molto importante».
La struttura di Carmagnola, che per tutto l’inverno non ha registrato casi di positività al virus fra gli ospiti e fra il personale, condivide il clima di festa con la residenza ‘Montepulciano’ di Bra (Cn), anch’essa Covid-free. L’obiettivo delle prossime settimane è, dunque, quello di favorire, nel rispetto della normativa, i rapporti con l’esterno e di superare i mesi difficili appena trascorsi.
La struttura di Carmagnola può accogliere 62 ospiti con diverso grado di non autosufficienza. La residenza fornisce un’attività di animazione che spazia dai laboratori manuali all’ascolto della musica, dalle letture alla pet therapy. La struttura è gestita da Sereni Orizzonti, uno dei primi tre gruppi a livello nazionale che opera nella costruzione e gestione di residenze sanitarie assistenziali, con circa 80 Rsa e più di 5mila posti letto in Italia e all’estero. L’azienda, con sede centrale a Udine, è presente in Piemonte con 35 strutture.

 

Il fiume rosa di JUST THE WOMAN I AM si colora con l’arcobaleno della pace

Si è svolta  presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino la seconda conferenza stampa della nona edizione di JUST THE WOMAN I AM, in programma domenica 6 marzo 2022.

Il momento storico tragico e la vicinanza al popolo ucraino hanno dato il via alla conferenza con questa nota stampa condivisa da entrambi gli Atenei e dagli organizzatori stessi: “Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, insieme a Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche, condividono la grande preoccupazione in merito al drammatico conflitto in Ucraina. I quattro Atenei sono parte del Network delle Università per la Pace ed esprimono la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra. Gli Atenei si associano all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio 2022 sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sulla necessità di stabilire il cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato. Le Università piemontesi guardano a tutte le persone e le istituzioni colpite in modo drammatico in queste ore e ne condividono profondamente il dolore. Ci auguriamo che questo conflitto possa concludersi al più presto e ci stiamo adoperando per trasformare la nostra preoccupazione in azioni concrete. Ci stiamo attivando per offrire accoglienza a colleghi e colleghe colpiti dal conflitto e per consentire loro di lavorare in un ambiente sicuro e ci stiamo impegnando per sostenere allo stesso modo studenti e studentesse vittime della guerra. In questo contesto, la nostra partecipazione a Just the woman I am quest’anno diventa anche il simbolo della vicinanza del mondo accademico torinese alle popolazioni vittime del conflitto: cammineremo e correremo per ricordare che l’Università è lo spazio del dialogo, del pensiero e della ragione, che sostiene la pace come unica condizione alla quale tutti i popoli hanno il diritto di aspirare e rifugge dalla guerra e dalla violenza in tutte le sue forme”.

L’orrore e la drammaticità di questi giorni hanno fatto sì che il sistema universitario abbia deciso di non far partire da piazza San Carlo la corsa/camminata di 5km non competitiva a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Sarà comunque possibile percorrere il proprio percorso in modalità Virtual a Torino e ovunque, scegliendo in autonomia, dalle ore 7.00 alle ore 20.00, il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km.

Sarà comunque in piazza il “Villaggio della Prevenzione e del Benessere”.

JTWIA infatti non è solo una 5 km da correre e camminare insieme, è un Villaggio della Prevenzione e del Benessere per offrire ai cittadini visite di prevenzione gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi. È uno spazio fisico e digitale di promozione gratuita per le associazione no profit, è un’occasione di incontro, dialogo e di festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria, i cittadini e le scuole. Nelle tre giornate di venerdì 4sabato 5 e domenica 6 marzo la piazza sarà attiva dalle ore dalle 9.30 alle ore 18.30. Tutte le novità e gli aggiornamenti saranno consultabili tramite N-SŌ, l’app ufficiale della JTWIA 2022, programma e prenotazioni sul sito della manifestazione al seguente link: https://jtwia.org/programma-2022/.

Ad oggi sono comunque oltre 16mila le persone che hanno scelto di non mancare. Inoltre 230 Team iscritti da tutta Italia e non solo, oltre 17 Centri Universitari Sportivi coinvolti, oltre 90 gli stand ospitati gratuitamente in piazza per promuovere la prevenzione, più di 20 comuni italiani che hanno aderito alla Rete di JTWIAonTheRoad realizzando quindi percorsi permanenti e temporanei dedicati alla JTWIA all’interno dei Comuni per metterli a disposizione di cittadini e cittadine e rendere quotidiana e partecipata la promozione di valori così importanti.

Come ormai da tradizione, la Mole si vestirà di rosa; un momento solenne a cui il sistema universitario non ha voluto rinunciare, questo grazie alla collaborazione tra Gruppo IREN, Città di Torino, gli Atenei ed il Centro Universitario Sportivo torinese.

I relatori della conferenza stampa sono stati:

Giulia Carluccio (Prorettrice Università di Torino), Laura Montanaro (Prorettrice Politecnico di Torino), Riccardo D’Elicio (Presidente Centro Universitario Sportivo torinese), Alberto Rainoldi (Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino), Claudia De Giorgi (Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino), Patrizia Lombardi (Presidente rete R.U.S.), Andrea Tronzano (Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte), Michela Favaro (Vicesindaca della Città di Torino), Carlo Picco (Direttore Generale dell’ASL Città di Torino), Generale Mauro D’Ubaldi (Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell’Esercito Generale). La moderatrice della conferenza stampa è stata la giornalista Tatiana Zarik.

DICHIARAZIONI RELATORI

In seguito alla lettura del messaggio di vicinanza al popolo ucraino il saluto iniziale è stato fatto dalla Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino Giulia Carluccio“Mi sembra necessario e doveroso da parte dell’Università prendere posizione rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni e credo sia giusto che questa manifestazione, oltre ai valori che rappresenta dal 2014, trasmetta quelli della pace. Il nostro sostegno alla pace e al popolo ucraino è totale e siamo certi che lo sport possa lanciare anche questa volta un messaggio importante di unità”.

La parola è passata a Laura Montanaro, Prorettrice Politecnico di Torino: “Anche il Politecnico di Torino esprime la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra e si schiera in favore della pace in Ucraina. Lo sport è una parte fondamentale della formazione dei nostri giovani che saranno i cittadini di domani e può essere anche in questo caso un tramite importante per lanciare un messaggio di pace. La JTWIA 2022 acquista un significato in più oltre a quelli che porta avanti da anni”.

E’ stata la volta di Alberto Rainoldi, Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino: “In questi giorni mi torna in mente un motto caratteristico della nostra generazione: se vuoi la pace prepara la guerra. Molti di noi hanno combattuto negli anni questa visione ma oggi ci rendiamo conto di quanto fosse vero. Questo motto può essere accomunato alla Just The Woman I Am con un altro motto simile: se vuoi la salute devi preparare la prevenzione. E questo è l’obiettivo principale della manifestazione: organizzare la prevenzione grazie a molte iniziative. L’Università di Torino ha organizzato molte prove nel villaggio della prevenzione con oltre dieci test diversi per capire la propria salute sotto molti punti di vista ed aumentare la consapevolezza del fatto che noi possiamo essere un po’ attori della nostra salute. Anche quest’anno parte dei fondi sarà investito in quattro assegni di ricerca e, per quanto riguarda i due che avrò a disposizione, come Università abbiamo deciso di destinarli uno alla ricerca di base legata al tumore e l’altro alla ricerca sociale riguardo alla figura del paziente oncologico fuori dal contesto clinico“.

La parola è passata a Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino: “La costruzione della pace con mezzi pacifici è la vocazione dell’Università. Investire in ricerca è un modo per contribuire a una società che vive nella pace. Il Politecnico di Torino ha deciso di investire i propri due assegni di ricerca, uno alla ricerca di base, ovvero allo sviluppo tramite biofabbricazione di nuovi modelli in vitro per supportare terapie del paziente oncologico, evitando sperimentazione su animali. L’altro assegno sarà invece dedicato ad un aspetto sociologico per indagare le questioni di genere nel campo dell’ingegneria e indirizzare più ragazze verso gli studi STEM Biotech”.

Ha preso quindi la parola Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino: “Sono stati due anni molto complessi . L’Asl ha svolto la più grande campagna di prevenzione di tutti tempi con più di due milioni di vaccini a Torino in poco tempo. La Regione Piemonte è prima per terze dosi. Siamo stati veloci anche grazie alla collaborazione degli enti privati e il primo è stato proprio il CUS Torino. Abbiamo imparato molto confrontandoci e abbiamo capito di dover partecipare a molte iniziative sul territorio per avvicinare la gente alla prevenzione. JTWIA è una delle più importanti e abbiamo investito molto, allestendo una dozzina di punti di attenzione per l’erogazione delle prestazioni”.

In collegamento è intervenuta Patrizia Lombardi, Presidente del Comitato di Coordinamento R.U.S.: “Da due anni come Rete RUS supportiamo questa evento, condividendo con 81 atenei i valori che rappresenta. E’ importante ci si unisca nella diffusione dei valori alti. Le nostre comunità sono vicine a chi sta soffrendo e vogliono portare solidarietà al popolo ucraino. JTWIA deve aumentare ancora di più la sua diffusione perchè i valori che ha alla base sono quelli su cui si fonda il concetto di pace: l’inclusione, la vicinanza. Lo sport avvicina i popoli. All’Expo abbiamo pensato di supportare la camminata di 35 nostri studenti che sono lì per portare il nostro contributo di vicinanza e pace nel mondo. Sono felice che parta da questa manifestazione l’opportunità di dare questo segnale”.

E’ stata la volta di Andrea Tronzano Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte: “Siamo in un momento drammatico ed a una svolta per L’Unione Europea. Lo sport, l’università e lo scambio di conoscenze tra studenti rappresentano un sistema di pace importante. Lo sport è diplomazia, è salute. Il Presidente D’Elicio è stato illuminato a volere le Universiadi a Torino e a credere in Torino come città universitaria. La Regione lo ha affiancato perchè pensiamo possano nascere collaborazioni importanti. L’Edisu ne beneficerà perchè investiremo anche in residenze universitarie. La prevenzione è importante ma dietro c’è la ricerca che deve essere sostenuta. Noi la sosterremo sempre anche dando una svolta digitale al sistema pubblico grazie ai fondi europei. Lo sport ha consentito a molti di superare l’isolamento da pandemia. Fare sport con grande attenzione è salute e libertà”.

Ha preso quindi la parola Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino: “Bisogna ringraziare Università, Politecnico e CUS Torino se questa manifestazione è molto sentita e penso che, per il rilievo che ha, possa ribadire il messaggio di pace. Questa è una città universitaria e va sottolineata l’importanza della ricerca e della divulgazione di ciò che fa la ricerca. Spiegare che la ricerca possa aiutare concretamente loro vita. Lavoriamo per eliminare le disuguaglianze, che spesso sono anche nello stato della salute. Con uno stile diverso di vita, con lo sport, la giusta alimentazione si possono ridurre le disuguaglianze. Per quanto riguarda le disuguaglianze non dimentichiamo quelle che riguardano le donne. Noi cerchiamo di eliminarlo avendo la maggioranza di assessori donne in giunta. E’ importante che il messaggio passi alle giovani generazioni: le ragazze hanno l’obbligo di guardare al futuro senza problemi culturali”.

La parola è passata al Generale Mauro D’Ubaldi, Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell’Esercito Generale: “La nostra istituzione sente il peso della responsabilità di dare ulteriore forza a questa manifestazione. Utilizzo anch’io un motto che si usa nel nostro campo: “Alere flammam”, ovvero “Alimenta la fiamma”. Alimentare la fiamma è la chiave di tutto”.

Ha chiuso gli interventi Riccardo D’Elicio, Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese: “In questo momento si sente la tensione perchè per tutti la priorità è un altro problema nel mondo. Lo sport però insegna giornalmente che la pace è un valore assoluto, irrinunciabile. Vorrei che quest’anno l’evento si trasformasse per aggiungere ai valori di cui già è promotore, anche quello della pace. Per questo se abbiamo sempre parlato di un fiume rosa nella città di Torino nel giorno dell’evento, quest’anno vorrei che il rosa si trasformasse in arcobaleno: esponiamo le nostre bandiere della pace. Io oggi sono qui con la bandiera della pace e una sciarpa dell’Ucraina che mi ha dato la nostra allenatrice di hockey su prato che ha i genitori e tutta la famiglia ancora lì. Sulla maglietta bianca, scriviamo “No alla guerra” perchè se lo facciamo tutti può essere un grande segnale, sperando che il prossimo anno ci si riveda tutti uniti perchè questi messaggi siano il filo conduttore per la nostra vita e felicità”.

 

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Avis Madonna del Pilone: il presidente Testa presenta i risultati ottenuti

DAL PIEMONTE

17 nuovi donatori, +15% di donazioni, 192 sacche riempite tra sangue e plasma e l’apertura dei canali social Facebook e Instagram: questi alcuni dei goal messi a punto lo scorso anno

Mercoledì 23 febbraio si è riunita l’assemblea annuale della Sezione AVIS Madonna del Pilone e il Presidente Claudio Testa ha esposto i risultati ottenuti nel 2021 grazie all’impegno delle volontarie e dei volontari e dei tanti giovani che con entusiasmo si sono uniti all’associazione.

Il 2021 si è chiuso, infatti, con la crescita della Sezione: si sono associati 17 nuovi membri e le donazioni sono state numerose: 25 donazioni in più che rappresentano una crescita percentuale rispetto l’anno precedente del 15%. Numeri che hanno portato alla raccolta, tra sangue intero e plasma, di 192 sacche, nonostante la difficile situazione dettata dall’emergenza sanitaria che ha toccato anche il sistema donazioni.  Anche il 2022 sembra aprirsi nel segno dell’ottimismo, da inizio anno ad oggi, quindi in meno di due mesi, si sono aggiunti alla Sezione altri 4 nuovi donatori e altri 3 si aggiungeranno nella prossima donazione collettiva del 6 marzo.

 

Nel 2021 l’Avis Madonna del Pilone si è poi aperta al digitale: sono stati creati il sito www.avismdp.it, un indirizzo mail esclusivo info@avismdp.it  ed un indirizzo pec dedicato, strumenti ormai necessari per essere ancora più vicini alle persone e per rispondere più rapidamente a tutte le richieste che giungono. Un importante traguardo è stato poi raggiunto dall’associazione con l’apertura dei canali social Facebook e Instagram che rappresentano di fatto due nuovi strumenti per poter raggiungere ancora più velocemente i ragazzi che rappresentano il futuro dell’associazione, ma anche per diffondere la cultura della donazione del sangue.

 

Il 2021 ha visto l’insediamento del nuovo direttivo, formato da molti componenti già presenti nel consiglio precedente e di nuovi componenti giovani. Questo ha dato vita ad un consiglio perfettamente bilanciato tra esperienza ed entusiasmo – commenta Claudio Testa, Presidente l’Avis Madonna del Pilone –.  Sono convinto che anche una piccola realtà come la nostra può testimoniare “in grande” quanto sia importante e necessario il dono del sangue; con nuove idee utilizzando nuovi mezzi di comunicazione, possiamo sicuramente fare molto. Ringrazio, quindi, caldamente tutti i donatori e i volontari della Sezione che dedicano il loro tempo al servizio della comunità. Chiudo con una richiesta che rivolgo a Voi e anche a me stesso, proviamo nel 2022 a trovare un amico disposto a donare. Accompagniamolo a fare questo gesto meraviglioso, spieghiamogli che donare rende felici e che la felicità si moltiplica se condivisa”

Non snobbate mai l’armonia, la magia e l’interpretazione che si cela nell’arte

LIBERAMENTE

di Monica Chiusano


Ella non nasconde inquietanti segreti, ne’ si cela della sua natura pi
ù delicata..

Diviene inesorabilmente la dama di un approccio garbato volto alla figura della sua più timida ma al tempo stesso audace e meravigliosa essenza

Beata, soave e prorompente diviene quindi spesso la cultura dellarteallinterno della quale si libera listinto dellessere più autentico, nella danza elegante di colori e forme, capaci di farci interpretare la vera essenza della verità più amabile.

Non snobbate mai larmonia, la magia e linterpretazione che si cela nellarte, perché in essa si nasconde, a volte, la rappresentazione più attendibile anche di voi stessi!

Vetrine Consapevoli e un concorso fotografico a premi per il mese dell’endometriosi

L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi a marzo 2022
coinvolge i gestori dei negozi di tutta Italia nel colorare di rosa le vetrine e partecipare al concorso interattivo. Un aiuto concreto per aiutare le persone ad avere consapevolezza sulla malattia.
Vetrine colorate di rosa e giallo e un concorso fotografico dall’8 al 31 marzo 2022 per il mese della consapevolezza sull’endometriosi, malattia cronica che colpisce in Italia il 10% della popolazione femminile in età fertile. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, realtà nazionale che unisce pazienti di tutto lo stivale e che opera da oltre 15 anni sul territorio nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile, lancia, dopo il successo degli anni passati, l’iniziativa Vetrine Consapevoli, arricchendola con un concorso interattivo a premi.
Lo scopo è quello di sostenere la divulgazione tramite materiale illustrativo sui temi dell’endometriosi dedicato all’allestimento delle vetrine dei negozi che sceglieranno di aderire. I commercianti potranno richiedere il kit dell’A.P.E. corredato dalle linee guida per l’allestimento della vetrina. Una volta allestita con i materiali forniti dall’Associazione dovranno poi fotografarla e caricare le immagini sul sito dedicato a Vetrine Consapevoli, seguendo le indicazioni nella home del sito www.apendometriosi.it Gli utenti voteranno sul web le vetrine più belle e le 3 che otterranno il maggior numero di voti riceveranno dei premi. Tanti premi saranno messi a disposizione, attraverso un’estrazione finale, anche per chi partecipa alla votazione. Un modo coinvolgente per attrarre l’attenzione su una malattia ancora molto difficile da diagnosticare, per la quale l’informazione risulta fondamentale per fare prevenzione e migliorare il percorso di cura. Un aiuto concreto per le donne che ne soffrono, oltre 3 milioni solo in Italia, ma anche per i familiari, le amiche. Molti e molte non credono alle donne che manifestano i sintomi di endometriosi. Per questo accendere un faro sulla consapevolezza di tutti, colorando le vetrine che possono attirare l’attenzione di un gran numero di persone, può essere davvero un’azione importante. «Tantissimi negozianti di tutta Italia ci sostengono da anni in occasione del mese della consapevolezza, allestendo le vetrine o semplicemente tenendo a disposizione in negozio materiale informativo – spiega Jessica Fiorini, Vicepresidente dell’A.P.E. -. Quest’anno abbiamo deciso di coinvolgerli maggiormente attraverso un concorso fotografico con il quale speriamo di attirare l’attenzione, e di conseguenza diffondere informazione e consapevolezza, in un numero ancora maggiore di persone».Per partecipare e richiedere gratuitamente il materiale informativo e di allestimento di A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi per la propria vetrina, si può scrivere a: spedizioni@apendometriosi.it I titolari dei negozi che non partecipano al concorso possono comunque richiedere materiale informativo da distribuire, specificandolo nell’email di richiesta.

Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza!
L’A.P.E. è una realtà nazionale che da oltre 15 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile.
Sul sito dell’APEwww.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.
Per informazioni: A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi

Senza dimora, non senza storia

Dal 23 febbraio un ciclo di incontri per raccontare le persone senza dimora attraverso l’arte

Partirà il 23 febbraio alle 18:30 dalla “Fabbrica delle e” in corso Trapani 91/b a Torino e on line il
ciclo di incontri “Senza dimora, non senza storia” organizzato dall’Associazione Avvocato di Strada
Odv con il contributo della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza ONLUS.
Gli appuntamenti, si inseriscono tra gli eventi “Extra” del Homeless More Rights, il Festival dei
diritti delle persone senza dimora a cui nell’ottobre 2021 a Bologna hanno partecipato oltre 800
persone, 25 relatori e 6 moderatori e che vedrà la sua seconda edizione a ottobre 2022
(https://homelessmorerights.it/).

Quattro gli incontri torinesi che avranno come filo condutture le vite e le storie delle persone
senza dimora e come queste vengono raccontate attraverso diverse forme di arte e
comunicazione: fotografia, arti grafiche, letteratura, cinema e giornalismo.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società, le istituzioni e la politica sull’accesso ai diritti per le
persone che vivono in povertà e in condizioni di fragilità, questa volta mettendo in luce come il
fatto di vivere in un contesto di disagio, non significhi non avere dignità, una storia da raccontare,
qualcosa a cui si tiene.

Relatori, personalità che nel panorama della cultura nazionale e torinese si sono contraddistinte
nelle diverse forme comunicative e che si sono trovate ad affrontare temi importanti come quello
legato alla vita delle persone senza dimora.

Date, tema e relatiori degli incontri:
Incontro 1 | 23 febbraio h. 18:30
“La dignità dentro l’immagine – La vita senza dimora attraverso fotografia e arti grafiche”
con Raffaele Palma e Paolo Siccardi
Incontro 2 | 30 marzo h 18:30
“Tra le righe – Come la letteratura può indagare l’animo di chi ha perso tutto”.
con Antonella Frontani e Enrico Pandiani
Incontro 3| 27 aprile h 18:30
“Dritto al cuore. Il cinema come strumento di sensibilizzazione sociale”.
con Davide Ferrario e Stefano Rogliatti
Incontro 4 | 25 maggio h 18:30 – 19:30
“Il racconto delle difficoltà. Informare senza cadere nella strumentalizzazione”
con Marco Castelnuovo e Matteo

Amici Biblioteca Nazionale di Torino per la Giornata delle malattie rare

Il 28 febbraio 2022 il Rare Disease Day giungerà alla sua 15° edizione, un “compleanno” importante che arriva a pochi mesi dall’adozione di un nuovo strumento di promozione dell’equità: la Risoluzione ONU “Addressing the challenges of persons living with a rare disease and their families”, adottata lo scorso dicembre 2021 dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa risoluzione è particolarmente importante per le persone con una malattia rara, perché intende affrontare le sfide delle persone che convivono con tali patologie, pazienti e familiari.
Come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti e le iniziative che tingeranno il nostro Paese di rosa, verde e azzurro (i colori ufficiali del Rare Disease Day) con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle malattie rare.  Una giornata in cui bambini e genitori, caregiver e familiari possono finalmente vedersi più riconosciuti e forse anche più ascoltati.

La Biblioteca Nazionale Universitaria, sensibile alla tematica, organizza un incontro per presentare a Torino la Giornata e due realtà d’eccezione che operano nel settore: UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare e l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare.

UNIAMO è l’ente di rappresentanza della comunità delle persone con malattia rara. Opera da oltre 20 anni per la tutela e la difesa dei diritti delle persone con malattia rara e delle loro famiglie, ha oltre 160 associazioni affiliate in continua crescita.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa, nato nel 1853 a Torino, si può considerare come l’unica azienda farmaceutica dello Stato. È stato al fianco dei protagonisti di tutti gli eventi che hanno contraddistinto la storia italiana, compresi i due conflitti mondiali, assicurando la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici, prodotti di medicatura ed alimentari, sia per le Forze Armate e collaborando con altre istituzioni attraverso la produzione di farmaci per l’Istituto Superiore di Sanità e per strutture ospedaliere pubbliche e attraverso la collaborazione con Università per attività di ricerca e formazione.
Oltre a rifornire le Forze Armate di medicinali e materiali sanitari, ormai continuativamente sta svolgendo un ruolo sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese nel rendere disponibili medicinali necessari ma economicamente non vantaggiosi e quindi non reperibili sul libero mercato, destinati a pazienti affetti da malattie rare.

Interverranno:

  • Guglielmo Bartoletti – Direttore Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • Gen. Franco Cravarezza – Presidente Associazione Amici della Biblioteca e del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma di Torino
  • Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO (videomessaggio)
  • Annalisa Bisconti, referente Associazione Niemann Pick e portavoce Forum A-RARE
  • Col. Antonio Medica – Direttore Istituto Chimico Farmaceutico Militare
  • 1° Lgt. Camillo Borzacchiello – Responsabile distribuzione farmaceutica e progetto Malattie Rare

Come curiosità, fin dal primo conflitto mondiale, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico offre generi di conforto alle Forze Armate. La lunga tradizione iniziata con le Razioni K dell’Esercito Italiano, è stata poi ampliata all’uso commerciale dando origine a prodotti quali il Cioccolato Militare, i Boli al Mentolo e i famosi liquori artigianali. La tradizione della liquoreria risale al 1877 con la creazione dell’Enocordial e dell’Elisir di China. La lunga tradizione farmaceutica ha ispirato anche la sezione di cosmesi dando origine a una vasta gamma di prodotti di benessere come l’Acqua di Colonia, la Crema Dermofila e i prodotti per l’igiene personale. L’utilizzo di ingredienti e semilavorati locali di eccellenza rendono la produzione cosmetica di elevata manifattura rendendoli sinonimo di qualità.

Dalle ore 10 alle 16 sarà attivo presso la Biblioteca anche un punto vendita dei prodotti dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa i cui ricavati sono impiegati per la ricerca e produzione dei farmaci orfani a cura dello Stabilimento.

Ingresso libero. Richiesto green pass rafforzato e mascherina FFP2
Auditorium Vivaldi – Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Piazza Carlo Alberto, 3
INFORMAZIONI eventi@abnut.it

Delegazione interconfessionale visita la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni 

Domenica 20 febbraio presso la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) di corso Grosseto 53/7 a Torino si è svolta una mattinata di incontro e conoscenza nel pieno spirito della Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/65/5, adottata il 20 ottobre 2010”. 

L’istituzione di tale ricorrenza ha lo scopo di promuovere l’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione sulla base della religione. Inoltre, riconosce la necessità fondamentale del dialogo interreligioso e della comprensione reciproca quale tassello centrale di una cultura della pace. Infine, incoraggia tutti gli Stati a sostenere, su base volontaria, la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa in tutti i luoghi di culto durante questa settimana“. 

Raccogliendo e mettendo in atto l’invito promosso dalla risoluzione, una delegazione del Coordinamento Interconfessionale regionale NOI SIAMO CON VOI, con il supporto del Comitato FEDINSIEME, si è recata in questo primo luogo di culto dove è stata accolta dal responsabile della comunicazione Sergio Griffa.

A comporre il gruppo di visitatori don Ermis Segatti docente della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Bhante Dharmapala monaco di tradizione Theravada presidente di Interdependence, Abdellah Mechnoune dell’organizzazione Islamica del Mondo Arabo ed Europeo, Giuseppe Cicogna della Chiesa di Scientology di Torino, Giacomo e Maria Teresa Testa della comunità dei Focolari, Giampiero Leo e Sara Zambaia del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili. 

Ricco e vivace il programma della mattinata, volata via in una atmosfera amichevole e al tempo stesso caratterizzata da  profonda condivisione spirituale: ad un momento dedicato alla lettura delle scritture e all’ascolto di testimonianze è seguita la proiezione di un documentario filmato sulla storia e sviluppo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia. Sono seguiti gli interventi di Giampiero Leo e Sara Zambaia a sottolineare l’importanza determinante rappresentata da questo genere di iniziative volte alla conoscenza delle differenti realtà e tra le differenti realtà attive e presenti sul territorio, che nel loro insieme rappresentano una rilevante risorsa umana e una giuda etica per il miglioramento della società, indipendentemente dal personale orientamento di credo. 

L’incontro si è concluso con una visita dei locali della chiesa. Tra le peculiarità, la fonte battesimale e il centro di ricerca genealogica aperto su appuntamento a chiunque voglia risalire alle proprie antiche origini famigliari. 

La Regione punta su famiglia e minori

La Regione ha approvato il riparto dei più di 28 milioni di euro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) per lannualità 2021: finanziati 48 enti gestori in tutto il Piemonte.

La metà delle cifre ricevute dovranno essere utilizzate per il finanziamento delle azioni volte allimplementazione delle Linee di indirizzo sullintervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità (P.I.P.P.I.). L’assessore Caucino: «Le famiglie, i bambini e gli adolescenti sono e saranno sempre al centro della mia azione politica. Importante il controllo capillare sulla spesa che consentirà la massima trasparenza a tutto vantaggio delle persone e dei nuclei più fragili»

 

Sono esattamente 28milioni 172mila 574 euro e 49 centesimi i fondi che arriveranno da Roma in Piemonte provenienti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali per finanziare il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 e il Piano sociale nazionale sempre relativo al medesimo arco di tempo.

 

Per decisione dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, metà delle risorse dovranno essere destinate a interventi a favore delle famiglie e dei minori. Non solo: all’interno della programmazione regionale sono previsti 437.500 euro destinati a «Pippi», il programma per la prevenzione dell’allontanamento dalle famiglie e una parte verrà destinata alle fasce dimissioni protette e alla supervisione degli operatori sociali. La ripartizione avviene a seguito degli adempimenti previsti secondo l’ultimo decreto del 22 ottobre 2021 che prevede che le risorse del Fondo, prima del riparto, devono essere programmate seguendo uno schema ben preciso per macro livelli e obiettivi. La Regione Piemonte, infatti, proprio nell’ottica di una sempre maggior trasparenza e buon utilizzo delle risorse a disposizione ha attivato una piattaforma informatica che permette la digitalizzazione del processo di rilevazione della spesa degli enti gestori, che devono rendicontare la loro attività e le principali prestazioni che offrono all’utente.

 

Da qui gli uffici di via Bertola hanno svolto un lavoro certosino, acquisendo i dati, stabilendo le medie proporzionate in base ai territori e stabilendo la ripartizione delle risorse che, come detto, devono sempre essere erogate a seguito di una rendicontazione sistematica dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali direttamente sulla piattaforma S.I.O.S.S, di cui al D.M. 22 agosto 2019. Ovviamente, fatte salve le quote «vincolate», gli enti gestori hanno sempre un margine di libertà sul Fondo a discrezione dei bisogni di ogni singolo territorio. Ora non resta che attendere l’arrivo del bonifico da Roma, previsto in primavera.

 

Spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino: «Si tratta di una fondamentale boccata d’ossigeno per gli enti gestori piemontesi che si sono distinti per efficienza e per i servizi offerti alla popolazione, in particolare i più fragili. La scelta di destinare metà dei fondi a famiglie e minori non è certo casuale ma strategica e rientra nelle politiche che in questi anni sto portando avanti e che continuerò a sostenere per agevolare i nuclei più fragili e i più piccoli, che hanno bisogno sempre più di essere al centro della nostra azione politico amministrativa».