Mauro Laus: “situazioni e storie anche molto diverse tra loro, accomunate da un unico bisogno: giovanissimi insieme con ultraottuagenari si ritrovano sulla stessa linea di fuoco pur se condotti fin lì da destini diversi”
A palazzo Lascaris si è svolta la seduta aperta dell’Assemblea dedicata al tema della disabilità, all’indomani della Giornata nazionale del 3 dicembre.“La disabilità – ha detto il presidente del Consiglio regionale mauro Laus – accoglie in sé situazioni e storie anche molto diverse tra loro, accomunate da un unico bisogno: giovanissimi insieme con ultraottuagenari si ritrovano sulla stessa linea di fuoco pur se condotti fin lì da destini diversi. E dietro di loro ci sono famiglie intere: altri concittadini cui vogliamo e dobbiamo dedicare la seduta di oggi. Sono persone alle quali è necessario dire quali diritti soggettivi lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è disponibile a riconoscere loro: diritti maturati da cittadini, come scritto nella Costituzione, e diritti maturati da contribuenti, nel tempo della loro vita produttiva”.
Tra gli interventi Maria Grazia Breda del Coordinamento Sanità e Assistenza (Csa), che ha evidenziato “la necessità di ottenere dalla Regione il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, in particolare quelle aggravate dalla presenza di patologie invalidanti o malattie croniche che determinano non autosufficienza e che riguardano minori, giovani e adulti con disabilità intellettiva, autismo o malattie degenerative, anziani malati cronici con demenza e malati psichiatrici con limitata o nulla autonomia”.Breda ha denunciato “l’illegittimità delle liste d’attesa per accedere ai servizi previsti dai Livelli essenziali di assistenza (Lea), poiché è preoccupante che di fronte ai bisogni indifferibili di queste persone si pongano vincoli di bilancio” e ha accusato la Giunta regionale di aver confermato le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità attuate nella legislatura precedente,”
Per le associazioni, sono intervenuti Michele Assandri dell’Associazione nazionale strutture per la terza età (Anaste), Maurizio Bergia della Comunità Papa Giovanni XXIII di Fossano (Cn), Arianna Porzi dell’Associazione nazionale genitori soggetti artistici (Angsa), Gabriele Piovano della Consulta per le persone in difficoltà, Michele Pepe dell’Associazione Il giglio, Silvia Biamino dell’Associazione Missione autismo, Vincenzo Bozza dell’Associazione Unione per la tutela degli insufficienti mentali (Utim) di Nichelino (To), Andrea Ciattaglia della Fondazione Promozione sociale onlus, Franca Biglio dell’Associazione nazionale dei piccoli Comuni italiani (Anpci), Irene Cossu Demelas dell’Associazione Luce per l’autismo onlus, Paola Garbella dell’Associazione nazionale dei manager del sociale (Aria-Ansdipp), Vittorio Ghiotto della Federazione associazioni nazionali disabili, Sergio Melis della Cisl ed Emanuela Buffa del Gruppo genitori per il diritto al lavoro per le persone con handicap intellettivo.
Per l’Assemblea regionale hanno preso la parola i consiglieri Daniela Ruffino (FI), Stefania Batzella (M5S), Enrica Baricco (Pd), Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte), Marco Grimaldi (Sel) e Alfredo Monaco (Scelta civica).Al termine è arrivata la replica della Giunta regionale.È stata inoltre approvata all’unanimità la proposta di delibera che istituisce il Comitato regionale per i diritti umani.Il provvedimento – presentato dal primo firmatario, il presidente Mauro Laus, e sottoscritto dai vicepresidenti dell’Assemblea Nino Boeti (Pd) e Daniela Ruffino (FI) e dai consiglieri segretari Alessandro Benvenuto(Lega Nord) e Gabriele Molinari (Scelta civica) – sostituisce e supera l’Associazione regionale per il Tibet e i diritti umani.
“Con la costituzione del Comitato – ha dichiarato il presidente Laus – si realizza uno dei punti qualificanti del mio mandato di presidente dell’Assemblea regionale. Fin dal giorno del mio insediamento mi sono preso l’impegno di rendere l’ente e le sue articolazioni sempre più sensibili e più attenti ai principi di uguaglianza sanciti dallo Statuto e ora credo ci sia lo strumento giusto per farlo. Sono grato all’Ufficio di presidenza d’aver voluto condividere e sostenere fattivamente questa mia proposta e all’Aula di avervi dato corso”.