Architettura Senza Frontiere ha avviato un crowdfunding per la riqualificazione del cortile della scuola Sabin a Torino, un progetto nato e sviluppato insieme ai bambini dell’istituto per uno spazio di comunità e di apprendimento bello, accogliente e oggi più che mai necessario
Sito di ASF: www.asf-piemonte.org – crowdfunding online in www.ideaginger.it/progetti/riprendiamoci-il-cortile-con-il-colore.html
– Scuola primaria Albert Sabin | Corso Vercelli 157, Torino
Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi su tematiche ambientali e sui beni comuni, la Onlus torinese ha sensibilizzato i bambini e li ha coinvolti nel ripensare il cortile della loro scuola, con l’obiettivo di renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e ai loro desideri.
In un quartiere periferico come Barriera di Milano, molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto e oggi più che mai, in relazione alla pandemia da Covid-19, è necessario avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza per poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.
I fondi raccolti verranno utilizzati per riorganizzare il campetto da gioco e per realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini.
Dal 2015, chiamata dalla direzione scolastica della scuola Albert Sabin di Torino, Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus (ASF) ha sviluppato attività di coesione sociale e di sensibilizzazione su tematiche ambientali e beni comuni rivolte agli allievi, ma anche attività aperte al quartiere. Insieme ad alunni, insegnanti, genitori e associazioni, ASF ha disegnato, dipinto, recitato, filosofeggiato, organizzato feste, creato piccoli giardini in cassetta e perfino scritto un libro con i bambini per bambini ambientato nel giardino della scuola.
Un percorso che ha portato a “Sabin Pocket Garden”, progetto per la riqualificazione del cortile dell’istituto.
Il cortile di una scuola è un bene comune, dei bambini, degli insegnanti e della comunità. Un bene importante per la socializzazione e la crescita soprattutto in un quartiere periferico come Barriera di Milano, in cui molti bambini hanno solo il cortile della scuola per giocare all’aperto, e oggi più che mai, in relazione alla pandemia, per avere spazi capaci di accoglierli in totale sicurezza e poter offrire loro nuove esperienze e stimoli.
Il cortile di 4.850 mq della scuola Sabin è però poco accogliente, degradato dal tempo e dalla poca manutenzione. Attraverso laboratori partecipativi e collaborativi, ASF ha quindi ripensato il cortile insieme ai bambini, per renderlo un luogo bello e accogliente che possa rispondere alle loro necessità e desideri.
Finalmente, dopo anni di progettazione, di sensibilizzazione, di confronti con le istituzioni e di raccolta fondi, ASF è riuscita ad ottenere dei finanziamenti, sufficienti però solo a coprire le spese che riguardano il verde: piantumazione di nuovi alberi, aiuole colorate e sensoriali e orto didattico.
Sono necessari altri interventi fondamentali per poter vivere pienamente il cortile. È necessario riorganizzare il campetto da gioco, che a oggi si presenta con una pavimentazione dissestata e pericolosa, e realizzare un’aula per la didattica all’aperto di cui potranno usufruire più di 500 bambini durante le giornate calde, ma non solo.
ASF ha quindi deciso di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it, reperibile a questo indirizzo www.ideaginger.it/progetti/riprendiamoci-il-cortile-con-il-colore.html insieme a informazioni dettagliate sull’intero progetto di riqualificazione. Un progetto ambizioso che ASF ha deciso di perseguire per step: con i fondi che si raccoglieranno attraverso questa campagna di crowdfunding verrà realizzato il primo obiettivo, ovvero la nuova pavimentazione del campetto da gioco.
Il contesto e l’importanza del cortile scolastico
Cuore del progetto è la scuola primaria Albert Sabin, costruita nel 1964 nella periferia di Torino e frequentata da 517 alunni, di cui 354 stranieri. Il progetto di riqualificazione del cortile parte dal principio della scuola come spazio pubblico e dalla convinzione che spazi di qualità possano condurre ad un maggior rispetto dei luoghi, facilitando la didattica e favorendo l’integrazione.
Il cortile della scuola è il luogo in cui l’alunno diviene cittadino e l’educazione incontra la Città: i cittadini di domani avranno negli occhi quello che i bambini di oggi stanno vedendo e vivendo.
Questo ruolo è ancora più significativo in una scuola di una periferia multietnica, dove spazi marginali e conflittualità possono aggravare situazioni di disagio e dove gli spazi pubblici sono ridotti e spesso poco curati.
C’è necessità di spazi di incontro, di verde e di bellezza, c’è bisogno di integrazione, educazione ambientale, partecipazione, visione.
I bambini potranno stare più tempo all’aria aperta, a contatto con la natura in uno spazio ampio e ben organizzato che garantisce maggiore sicurezza anche in relazione alla pandemia in corso.
Gli insegnanti avranno la possibilità di proporre attività didattiche outdoor e coinvolgere gli studenti in esperienze innovative e sorprendenti, avvicinandoli anche a un rapporto di armonia con la natura.