RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 59

Sulla Giornata della Memoria

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime apprezzamento per il conferimento del titolo di Senatrice a vita, da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla dottoressa Liliana Segre. In occasione della Giornata della Memoria, istituita con Legge 20 luglio 2000, n. 211, acquista particolare valore tale onorificenza, perché rinnova l’attenzione dei media e dei cittadini su una delle pagine più drammatiche della storia recente: le leggi razziali, di cui ricorre l’ottantesimo anniversario, e le violenze perpetrate ai danni di uomini, donne e bambini inermi, la cui unica colpa era quella di differire, per molteplici, cervellotici, motivi, dai parametri deliranti di “purezza” graditi al nazifascismo. Testimoni dell’orrore indicibile, come la dott.ssa Liliana Segre, presidiano la verità e raccontano quanto è accaduto alle generazioni che hanno bisogno di “sapere”, per preservare la dignità umana e puntellare la propria coscienza personale e quella collettiva. A tal proposito, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani è impegnato a promuovere l’incontro d’approfondimento storico con la sign.ra Vera Michelin-Salomon, ex prigioniera del Frauen Zuchthaus di Aichach (Alta Baviera), e la signora Tze’ela Rubestine, rappresentante della comunità ebraica, per riflettere sul tema della deportazione / reclusione femminile. L’iniziativa è stata organizzata dall’organico di potenziamento di Diritto, prof.ssa Katia Giannelli, e promossa dal DS, prof.ssa Daniela Venturi; l’evento si terrà in data 02/02, dalle ore 11.15 alle ore 12.30, presso l’ISI “Pertini” di Lucca e coinvolgerà, tramite collegamento skype, anche i discenti e l’organico di potenziamento di Diritto dell’IIS “Giustino Fortunato” di Pisticci, prof.ssa Elisabetta Barbuto, grazie all’interessamento del DS, Prof. Francesco Di Tursi. Il percorso didattico si coniuga con le indicazioni del PNSD e tende a incentivare la partecipazione, il confronto e il dialogo diretto tra studenti appartenenti a contesti socio-economici e regionali differenti. Il Coordinamento propone come attività di approfondimento, inerente alla giornata, lo studio delle figure e delle opere di alcune importanti scrittrici del Neorealismo, come Natalia Ginzburg, Fausta Cialenti, Elsa Morante, Alba de Céspedes. “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare” (Liliana Segre)

prof. Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani

 

A Orbassano e a Ivrea le primarie di partito per la scelta dei candidati sindaco del PD

 Carretta e Gallo: “Straordinario successo di partecipazione”

Si sono svolte a Orbassano e a Ivrea le primarie di partito per la scelta dei candidati sindaco del PD alle prossime elezioni amministrative.  A Ivrea si sono registrati 1437 votanti e a Orbassano 1297.
“Centinaia di persone oggi si sono presentate ai seggi per votare alle primarie del Pd. Un risultato che è andato ben oltre le attese, un altro grande successo di partecipazione alla vita politica del Partito Democratico. La giornata di oggi ci conferma ancora una volta che le primarie sono un grande strumento di democrazia e di partecipazione” affermano Mimmo Carretta, segretario del PD torinese e Raffaele Gallo responsabile Enti Locali. “Sono state settimane intense di confronto e di dialogo con i cittadini di Orbassano e Ivrea e da stasera, insieme alla coalizione, lavoreremo tutti uniti per preparare al meglio le elezioni politiche del 4 Marzo e le elezioni amministrative di questa primavera.  Un ringraziamento ai volontari che hanno permesso tutto questo e ai candidati Roberto Taglietta e Luca Di Salvo per Orbassano e Maurizio Perinetti e Elisabetta Ballurio a Ivrea.  In bocca al lupo a Taglietta che vincendo con il 53.6% sarà il candidato sindaco PD di Orbassano e a Perinetti che con il 51,8% ha vinto le primarie e competerà per conquistare Ivrea” concludono Carretta e Gallo.

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

BOTTA – VIGNALE (MNS): “LA GIUNTA APPROVA UN’INUTILE E DANNOSA FUSIONE E UNA COSTOSA NUOVA AZIENDA”

“SE VINCEREMO LE ELEZIONI PORREMO RIMEDIO ALL’ENNESIMO ERRORE DEL CENTROSINISTRA”

La Giunta regionale nella seduta odierna ha approvato la proposta di delibera di accorpamento delle ASL e ASO di Alessandria che adesso dovrà essere discussa in Commissione sanità e in Consiglio regionale. L’accorpamento, qualora approvato, sarà operativo dal 1 gennaio del 2019. Inoltre la Giunta ha prospettato la nascita di un nuovo soggetto, AS@P.

“È paradossale dichiarano Marco Botta e Gian Luca Vignale che la Giunta regionale, invece di occuparsi dei veri problemi della sanità piemontese, continui in un’opera di continua distruzione delle sanità territoriali, per giunta prevedendo una nuova super azienda che garantirà qualche nuova poltrona: quali saranno i costi e i benefici per i piemontesi?”

All’incontro organizzato il mese scorso ad Alessandria abbiamo dimostrato che la nostra contrarietà alla fusione non è aprioristica, ma basata sull’analisi dei bilanci, dei flussi di mobilità e di un’organizzazione sanitaria rispettosa di tutti i territori” continua Vignale.

Primari e sindacati hanno espresso la loro contrarietà a questa proposta, ora continua Marco Botta, commissario regionale del Movimento Nazionale dovranno essere le istituzioni locali a difendere la sanità alessandrina, votando la mozione già presentata ad Alessandria dal Movimento Nazionale per la Sovranità e sottoscritta da tutte le forze del centrodestra” conclude Botta.

“Le politiche di Chiamparino e Saitta di questi anni finalizzati a “tagliare” i servizi nei presidi territoriali dell’ASL hanno portato risultati evidenti: la migrazione verso altre regioni o verso l’ospedale di Alessandria, che non può più reggere un flusso così imponente, di migliaia di alessandrini che non trovano più nei loro ospedali di territorio i servizi” continuano Botta e Vignale.

“Continueremo la nostra battaglia annunciando che già dalle prossime settimane ci recheremo dichiarano Alessandro Bego, Commissario Provinciale del MNS e Pierpaolo Guazzotti, consigliere comunale Lega-MNS in altri centri della provincia per manifestare la nostra contrarietà ad un ulteriore taglio dei servizi sanitari nella nostra provincia”.

“In Commissione e in Consiglio il Movimento nazionale per la Sovranità esprimerà il proprio dissenso con la forza dei numeri e di reali motivazioni di tutela della sanità, cercando di evitare che la delibera venga approvata. Se vinceremo le prossime elezioni regionali conclude Vignale la revoca della delibera di fusione sarà uno dei prossimi provvedimenti della futura amministrazione”.

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PRIVATIZZAZIONE GTT: SABATO E DOMENICA RACCOLTA FIRME

REFERENDUM PER CHIEDERE DI VENDERE ALMENO IL 51%
Sabato e domenica 20 e 21 gennaio, dalle ore 15 in Piazza Castello angolo via Roma si terrà un tavolo di raccolta firme in calce ad una petizione popolare che chiede al Consiglio comunale di indire un referendum consultivo con l’obiettivo di mettere in vendita almeno il 51% di GTT. L’iniziativa è stata lanciata dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta, SiAmo Torino, Idea – Popolo e Libertà, Cittadini per Torino, Gruppo giovani del centrodestra e Alleanza per la Città. Ecco il quesito proposto: “Volete voi che la città di Torino venda almeno il 51% di GTT, al fine di potersi dedicare meglio ai suoi compiti di regolamentazione e pianificazione del trasporto pubblico locale, nonché di controllo degli standard qualitativi del servizio, e di affidare a gestori professionali l’organizzazione più efficiente del servizio, col migliore rapporto fra qualità e costi per la collettività?” Occorrerà raccogliere almeno 300 firme di cittadini residenti a Torino per avviare l’iter della petizione secondo quanto previsto dallo Statuto della Città.

ActionAid e Camaieu insieme per l’indipendenza economica delle donne che hanno subito violenza

Per tutto il periodo dei saldi invernali, negli store Camaieu di tutta Italia sarà possibile sostenere il progetto Donne: identità al lavoro

Ha preso il via in occasione dei saldi invernali l’importante collaborazione fra il marchio d’abbigliamento francese Camaieu e ActionAid in favore dei diritti delle donne. Dall’8 gennaio, infatti, in tutti i negozi Camaieu d’Italia, è possibile supportare il progetto Donne: identità al lavoro, scegliendo di arrotondare in eccesso alla cassa il totale della propria spesa e di donare ad ActionAid. Donne: identità al lavoro sarà realizzato a Milano a partire da marzo e coinvolgerà circa 20 donne che hanno subito violenza: l’obiettivo del progetto è infatti quello di promuoverne l’indipendenza economica, dando loro l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro, formarsi e raggiungere la propria autonomia. “Siamo molto contenti che Camaieu abbia deciso di sostenerci nell’avvio di questo importante progetto – ha dichiarato Beatrice Costa Responsabile del Dipartimento Programmi di ActionAid Italia – Ci auguriamo che tutti i clienti che entreranno negli store Camaieu nei prossimi giorni, vorranno unirsi a noi in questa iniziativa, scegliendo di supportare questo percorso che consentirà alle donne coinvolte di riprendere in mano la propria vita lavorativa”. Da quanto emerge dal rapporto di ActionAid “Una via d’uscita dalla violenza. Politiche e pratiche per promuovere l’indipendenza economica delle donne” realizzato nell’ambito del Progetto Europeo WE G0! (Women Economic-independence & Growth Opportunity)[1], l’82,5%[2] delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza ha un basso livello di indipendenza economica, contro il 17,5% che è economicamente indipendente. Il 40,9% delle donne che ha subito violenza lavora, mentre il 59,1% non ha un’occupazione. Il 73,7% ha figli a carico e solo il 13,3% vive in una casa propria, contro il 14,8% che ne condivide la proprietà con il marito/partner. L’indipendenza economica si rivela dunque un fattore decisivo per uscire da situazioni di violenza domestica. Le protagoniste di Donne: identità al lavoro seguiranno dei percorsi di empowerment finalizzati a far emergere i propri talenti e risorse e a rafforzare la propria autostima. Parallelamente, le partecipanti seguiranno degli incontri di orientamento lavorativo per favorire la ricerca attiva del lavoro, ricevendo informazioni sul funzionamento generale del mercato del lavoro, sui canali da attivare, su come affrontare un colloquio e preparare un buon curriculum vitae. Sono previsti anche dei corsi di formazione specifica e l’attivazione di alcuni percorsi di tirocinio. Fra le aziende che offriranno questa possibilità alle partecipanti, figura anche Camaieu, che ha deciso di sostenere il progetto sin dal principio, attraverso l’iniziativa che avrà luogo nei suoi negozi durante i saldi invernali.
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ActionAid è charity partner del progetto Libellula di Zeta service: https://www.progettolibellula.com/

Mussa & Graziano, Grimaldi (SEL-SI): “L’azienda revochi i licenziamenti discriminatori”

“La Regione si esponga contro le ritorsioni verso i lavoratori”

Questa mattina una delegazione di Liberi e Uguali ha portato la sua solidarietà ai lavoratori della Mussa & Graziano in sciopero.

La Mussa & Graziano è una media impresa torinese, con circa quaranta dipendenti che trasformano e allestiscono veicoli speciali per conto di Fiat Chrysler e Iveco.

Fino a poco fa, la Fiom Cgil non era presente in azienda, finché due montatori non hanno deciso di iscriversi insieme a una decina di colleghi, e di candidarsi nelle liste del sindacato alle imminenti elezioni della RSU.

Gli operai si stavano organizzando per cambiare le condizioni di lavoro all’interno della Mussa & Graziano, per questo in meno di una decina di giorni la Fiom contava dodici iscritti. A quanto raccontano, i ritmi di lavoro sono molto alti, i livelli di sicurezza insufficienti, i locali dove si svolgono le mansioni disorganizzati, il locale dove si consumano i pasti sporchissimo, i bagni anch’essi sporchi, con porte rotte e privi di carta igienica, i riscaldamenti spenti o accesi per una sola ora in tutta la giornata. L’azienda non fornisce nemmeno il vestiario, costringendo i dipendenti a lavorare con abbigliamento personale.

Il 18 di dicembre dello scorso anno i lavoratori si sono riuniti in assemblea sindacale. Il 19 i due montatori che erano riusciti a organizzare gli altri hanno ricevuto lettere di licenziamento, dopo rispettivamente 16 e 13 anni di servizio, per ragioni formalmente economiche ma evidentemente discriminatorie.

Il tentativo di conciliazione non ha portato a nulla, per questo stamattina i dipendenti hanno scioperato dalle 8 alle 10, con un presidio davanti alla Mussa & Graziano, per chiedere la revoca dei due licenziamenti.

Dal confronto della delegazione con la dirigenza, in presenza anche del Segretario provinciale della Fiom Federico Bellono, non è emersa però alcuna disponibilità a tornare indietro.

“Finché i licenziamenti non saranno revocati è ovviamente impossibile impostare una trattativa con l’azienda, per questo martedì presenterò un’interrogazione urgente, perché anche le istituzioni devono esporsi contro le ritorsioni nei confronti dei lavoratori, che sono tante, troppe.” – dichiara il Capogruppo di SEL e Segretario di Sinistra Italiana Marco Grimaldi. – “Tutto questo avviene in un’impresa che ha commesse importanti, verso dipendenti che non chiedono altro che condizioni minime di sicurezza e di igiene nei luoghi in cui lavorano ogni giorno”.

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O. Napoli (FI): “Gabrielli provi a fare il sindaco”

SULL’ORGANIZZAZIONE DEGLI EVENTI PUBBLICI DOPO IL DRAMMA DI PIAZZA SAN CARLO

Le dichiarazioni di Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino e vice responsabile Enti locali:

“Il capo della Polizia Franco Gabrielli avrebbe potuto, e dovuto, trovare parole diverse per rivolgersi ai sindaci ed evitare in ogni caso di apostrofarli come “questi signori”. Tutti invocano il rispetto delle istituzioni ma se questo viene meno “fra” le istituzioni allora si predica nel deserto, come oggi ha fatto il capo della Polizia. Quanto alla sua circolare sulle manifestazioni pubbliche, Gabrielli evidentemente non può che difenderla. Anche se, mi permetto di suggerirgli una piccola esperienza come sindaco, foss’anche del più sperduto Comune. Si accorgerà che applicare la sua circolare significa per qualsiasi sindaco rinunciare a ogni manifestazione, dalla sagra dei marroni per non dire degli eventi musicali. Perché applicare le disposizioni della circolare Gabrielli significa due cose: o quel Comune ha le casse talmente floride da non sapere dove mettere i soldi oppure che gli abitanti di quel Comune non avranno mai più diritto a un evento pubblico e saranno costretti a rintanarsi in casa. Mi rifiuto di credere che Gabrielli abbia in mente di applicare il coprifuoco negli 8 mila Comuni italiani”.

“Il Governo francese ha abbandonato il progetto dell’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes”

La lotta e gli argomenti delle cittadine sono stati determinanti

Il Primo Ministro francese Edouard Philippe ha dichiarato“In stretta relazione con il Presidente della Repubblica, il Governo ha preso la sua decisione: constato oggi che non sono soddisfatte le condizioni per realizzare il progetto dell’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes.” Edouard Philippe ha quindi aggiunto: “Un progetto, che struttura il territorio per un secolo, non può essere fatto in un contesto di esacerbata opposizione della popolazione. Grandi progetti recenti sono stati realizzati nonostante le opposizioni locali perché sostenuti dalla popolazione. Notre-Dame-des-Landes, oggi, è l’aeroporto della divisione.  Il progetto di Notre-Dame-des-Landes sarà quindi abbandonato.” Gli oppositori in Francia si sono battuti da decine di anni per il trionfo dell’utilizzazione dell’infrastruttura esistente (aeroporto di Nantes) e hanno convinto e vinto. Il Presidente Emmanuel Macron ha adottato un comportamento realista, e ha dato allo stesso tempo un consiglio al Governo italiano affinché abbandoni i suoi progetti di Grandi Opere Inutili e Imposte ai cittadini e ai territori, dalla Torino-Lione al TAP, senza dimenticare il Tunnel AV di Firenze, il Terzo Valico, il Mose e le Grandi Navi a Venezia, eccetera. Per quanto riguarda la Torino-Lione (progetto che prevede la duplicazione dell’infrastruttura esistente, quindi gemello di NDDL), la capacità della linea ferroviaria esistente è stata riconosciuta dal Governo italiano e allo stesso tempo dichiarata non utilizzabile. È questa un’affermazione di superbia e di disprezzo nei confronti delle argomentazioni tecniche ed economiche condivise dalla maggioranza degli esperti ferroviari e dagli economisti indipendenti dai condizionamenti politici e dei costruttori delle Grandi Opere. Circa il costo totale del tunnel transfrontaliero di 57 km (€8,6 miliardi) ricordiamo che gli accordi tra Italia e Francia prevedono che le quote nazionali siano a poste a carico del Bilancio italiano per il 58%, regalando miliardi di € alla Francia. È un’iniqua ripartizione dei costiche prevede, data la prevalente collocazione del tunnel nel territorio francese (45 km contro i 12 italiani), che ogni chilometro italiano del tunnel costerebbe €245 milioni, mentre ogni chilometro francese solo €48 milioni. Perché il Governo italiano dimentica da anni questa condizione di subalternità nei confronti della Francia? Perché sprecare miliardi di € contro la saggezza dell’uso dell’esistente? Perché dimenticare che questa è l’unica soluzione per il rispetto della natura come stabilito dagli accordi internazionali contro il riscaldamento del pianeta sottoscritti dall’Italia?
PresidioEuropa
Movimento No TAV

ANDREA APPIANO – VALENTINA CAPUTO (PD) “L’ASSESSORE SAITTA CONFERMA LA RIAPERTURA DELLE PRESTAZIONI DI CHIRURGIA OCULISTICA”

“Rispondendo ad un’interrogazione a risposta immediata presentata dal Gruppo Pd – hanno spiegato i Consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Appiano e Valentina Caputo – l’Assessore alla sanità Antonio Saitta ha comunicato che “la Giunta regionale ha approvato la delibera relativa all’atto aziendale dell’azienda ospedaliera universitaria San Luigi di Orbassano, un atto amministrativo che al suo interno contiene, chiarisce e puntualizza una serie di importanti indicazioni sull’attività del polo di Orbassano. Tra queste, il punto relativo all’attività di chirurgia oculistica prevede l’avvio di un’analisi tecnica per stabilire la ripresa dell’attività chirurgica oculistica”. “L’Assessore Saitta – hanno proseguito i Consiglieri Appiano Caputo – nel luglio 2017, aveva già espresso la volontà di mantenere, presso il nosocomio di Orbassano, sessioni di interventi chirurgici, come richiesto dal Gruppo del Partito Democratico in diverse sedute del Consiglio regionale e in un ordine del giorno, e, oggi, non solo ha confermato l’intenzione, ma ha anche esplicitato le modalità di ripresa dell’attività chirurgica”. “Questa notizia – hanno concluso Andrea Appiano Valentina Caputo – si inserisce nel quadro dell’inaugurazione, svoltasi venerdì 12 gennaio, del Pronto Soccorso del San Luigi, un nuovo modello organizzativo per percorsi omogenei nella gestione delle emergenze, e dell’apertura, tra due mesi, della palazzina servizi che ospiterà il laboratorio analisi e la farmacia ospedaliera, traguardi importanti per la sanità piemontese”.

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SANITA’: VIGNALE (MNS): IMPOSSIBILE IL RINNOVARE IL CONTRATTO DEI DIPENDENTI DELLA SANITA’

“OGGI SAITTA SCOPRE CHE MANCANO 900 MILIONI NON STANZIATI DAL GOVERNO GENTILONI?” 

Nel Consiglio regionale di ieri l’Assessore Saitta ha risposto ad una mia interrogazione a risposta immediata relativamente al rinnovo del contratto dei lavoratori del comparto Sanità.

“Come purtroppo avevamo già denunciato sarà impossibile rinnovare il contratto di tutto il comparto della sanità non avendo stanziato il governo del PD neppure un euro nella legge di stabilità, denuncia Vignale”.

“Ci saremmo aspettati che l’Assessore Saitta in qualità di rappresentante di tutti gli assessori regionali alla Sanità avesse “alzato la voce” nei confronti del governo prima dell’approvazione della legge di bilancio dello Stato, continua Vignale”.

“Invece rimasto fino ad oggi in silenzio nei confronti del Governo di centrosinistra, nella risposta data in Consiglio –forse anche consapevole che difficilmente il centrosinistra tornerà a governare- si è tardivamente scoperto paladino delle regioni affermando che chiederà al governo i 900 milioni di euro mancanti”.

“L’unica verità è che il PD al governo nazionale e regionale impedirà che nel 2018 si rinnovi il contratto a più di 50.000 professionisti sanitari in Piemonte”

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