Quanto accaduto a Torino è un fatto grave e intollerabile che deve indurre tutti i Corpi intermedi rappresentanza e le Istituzioni a riflettere su grave e pericoloso clima di odio e intolleranza che si è generato e che pregiudica, a prescindere dall’operato delle Forze di polizia il sereno svolgimento delle pubbliche manifestazioni. Non sta agli uomini in uniforme decidere chi e quando può manifestare. A loro compete il dovere di assicurare che questo fondamentale diritto possa essere garantito a chiunque purché lo si faccia nel rispetto delle regole. Una elementare constatazione che di certo non appassiona quei professionisti della violenza usi a fare degli scontri di piazza la ragion d’essere del loro antagonismo sociale, e rispetto alla quale, da tempo, il Siulp invoca un rigoroso intervento del legislatore finalizzato a definire conseguenze certe ed afflittive nei confronti dei responsabili di comportamenti che rischiano di riproporre i tragici scenari degli anni di piombo.
Una sensazione che, al netto dell’indicibile amarezza, è oggi rafforzata dalle deliranti dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dall’insegnante che, a Torino, ha espresso giudizi irripetibili nei confronti dei Poliziotti in servizio, arrivando addirittura ad augurare loro la morte. La circostanza che, invece di rimeditare sull’accaduto, questa insegnante abbia poi avuto anche la sfrontatezza di rivendicare la legittimità del suo comportamento in un secondo momento di fronte alle telecamere dove ha persino inneggiato il ricorso alle armi contro i poliziotti, pone a nostro avviso l’esigenza di una ferma e corale condanna morale e anche concreta. Serve a tutela della dignità dei poliziotti, in primo luogo. Ma anche, e soprattutto, a tutela della dignità delle centinaia di migliaia di insegnanti che, diversamente da questa signora, sono consapevoli di svolgere una delicatissima ed insostituibile funzione pubblica per esercitare la quale sono necessarie straordinarie doti di equilibrio e di saggezza e non certo quelle di istigare alla violenza o alla lotta armata. Quelle di cui, a nostro avviso, la responsabile delle vergognose infamie rivolte ai colleghi in servizio a Torino ha dimostrato di non padroneggiare adeguatamente per non dire di non possederle. E’’ quanto afferma il Segretario Generale del SIULP Felice Romano nel commentare il video andato in onda durante una trasmissione televisiva alla presenza dell’ex premier Matteo Renzi. Mi rendo conto, continua Romano, della gravità di quanto affermo. Ma le dichiarazioni sono altrettanto gravi e pericolose per la tenuta democratica che quanto affermo non è opinione solo delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Lo stesso ex premier infatti, che ringraziamo per aver tempestivamente censurato questo tipo di condotta esprimendo solidarietà nei confronti dei poliziotti ed auspicando l’immediato licenziamento dell’insegnante, dimostra che è opinione condivisa. Nell’unirci all’auspicio dell’ex premier, al quale, beninteso, ci associamo, riteniamo però che questo fatto sia degno dell’attenzione dell’Autorità Giudiziaria proprio per la gravità delle affermazioni fatte. Parimenti, ci attendiamo ora che altrettanto facciano anche le organizzazioni di categoria che rappresentano gli insegnanti. Non saremo noi, sottolinea Romano, a cadere nella trappola della generalizzazione, ma è necessaria, ora più che mai, una netta presa di distanza da atteggiamenti che altrimenti rischiano di inficiare quel vincolo di solidarietà tra lavoratori, nel caso di specie poliziotti ed insegnanti, che sono l’essenza della nostra democrazia. Non solo, conclude Romano, quanto richiesto è altresì necessario per tranquillizzare i genitori italiani che quando la mattina accompagnano i loro figli a scuola li lascino all’interno di una struttura dove siano insegnati i valori della democrazia, del rispetto degli altri e soprattutto delle Istituzioni democratiche e di chi le rappresenta come presupposto inalienabile per un futuro civile e democratico del nostro Paese.
Segreteria Siulp Torino
Il candidato premier della Lega, Matteo Salvini, chiude la campagna elettorale a Torino, mercoledì 28 febbraio. L’incontro con i cittadini piemontesi è alle ore 21 al Teatro Nuovo in corso Massimo d’Azeglio 17a. Insieme con Salvini, che torna per la terza volta in Piemonte, saliranno sul palco Riccardo Molinari, segretario della Lega del Piemonte, Alessandro Benvenuto, segretario provinciale di Torino e tutti i candidati.
SECONDA LINEA METRO: MERCOLEDI’ FLASH-MOB DI +EUROPA
Lunedì 26 febbraio, alle ore 20.30, presso la sede della Croce Bianca di Rivalta in via Toti 4 inizierà il nuovo corso gratuito per diventare soccorritori. Il corso preparerà i volontari soccorritori a svolgere con competenza e professionalità i servizi di emergenza urgenza a mezzo ambulanza. Il corso è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale. Dopo una prima parte di lezioni teorico-pratiche, della durata complessiva di 54 ore, gli aspiranti volontari soccorritori saranno ammessi al tirocinio pratico protetto, 100 ore in Pubblica Assistenza, durante il quale dovranno svolgere, affiancati da personale esperto, trasporti in emergenza su autoambulanza e servizi di tipo socio sanitario. A conclusione del corso si otterrà l’abilitazione finale. Gli argomenti trattati durante le lezioni riguarderanno diverse tematiche tra cui: i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la gestione dell’emergenza, la rianimazione cardiopolmonare, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Inoltre, all’interno dello stesso corso è prevista la formazione e l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 011-9012924, info@crocebiancarivalta.it.
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La Croce Bianca Rivalta di Torino, associata Anpas, può contare sull’impegno di 149 volontari, di cui 70 donne, e nove dipendenti grazie ai quali ogni anno svolge oltre 10.300 servizi con una percorrenza di circa 285mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzo attrezzato al trasporto dei disabili e interventi di protezione civile. La Pubblica Assistenza di Rivalta svolge inoltre formazione sanitaria nelle scuole e corsi di primo soccorso alla popolazione.
L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.
Fitto per “Noi con l’Italia – UDC” a Torino
COMUNICAZIONE
In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it
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La platea presente questa mattina alla GAM di Torino per dar il via all’ultimo sprint elettorale della formazione politica “Noi con l’Italia – UDC” ha accolto il leader Raffaele Fitto e i maggiorenti torinesi del partito con serietà e attenzione, certa di ricevere risposte chiare ed esaustive alle esigenze e le necessità che riscontrano nel quotidiano.
Un centro destra di nuovo unito, tuona Paolo Greco, candidato alla Camera dei Deputati per il collegio uninominale Mirafiori – Santa Rita, un centrodestra che racchiude quatto partiti, legato da un programma condiviso ma che rivendica le proprie specificità.
I temi centrali affrontati nella campagna elettorale della coalizione di centrodestra “non possono che essere il lavoro e l’occupazione”, prosegue Alessandro Cherio, candidato al Senato, temi che la formazione fittiana intende affrontare con senso di responsabilità e chiarezza per il bene dei cittadini.
Cittadini che chiedono a gran voce risposte sui temi della sicurezza e del controllo dei flussi migratori, risposte che anche la nutrita assemblea raccolta alla Galleria d’Arte Moderna si aspetta di ricevere, “ricette semplici e pragmatiche”, discusse da Roberto Rosso, candidato alla Camera, che rimarca gli accordi della sinistra con le organizzazioni umanitarie, non a garanzia del bene dei cittadini italiani e dei poveri disperati che attraversano il mediterraneo, ma a garanzia di una maggior capacità di indebitamento a fronte di un numero crescente di immigrati accolti e messi in salva dal Belpaese.
Tema incalzato anche da Greco, in apertura, che richiama all’intelligenza e alla concretezza, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali nello scenario internazionale, per un controllo serio del fenomeno migratorio.
La chiusura spetta al leader, al “capo politico”, come ci suggerisce la legge elettorale, a Raffaele Fitto, che sottolinea come gli slogan e le urla non appartengano al modo di essere ed alla storia liberale e democristiana, contraddistinta invece per la presenza propositiva e costruttiva, che vuol essere determinante per la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.
Raffaele Fitto a Torino per “Noi Con l’Italia – UDC”
COMUNICAZIONE
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Domenica 25 febbraio 2018 alle ore 10.00 presso la Galleria d’Arte Moderna in Via Magenta 31, interverrà l’On. Raffaele Fitto, leader della formazione politica “Noi Con l’Italia – UDC”.
Condurranno l’iniziativa, tra gli altri, i candidati Roberto Rosso, consigliere comunale di Torino, il già consigliere comunale Paolo Greco Lucchina, Alessandro Cherio, già presidente del collegio dei costruttori di Torino e Rosalba La Fauci candidata nella circoscrizione Piemonte 2. L’obiettivo principe che si pone Noi con l’Italia – UDC è destare l’elettorato dormiente, puntando agli elettori oggi rintananti nell’astensione, attraverso un’offerta politica ricca e variegata nata dalla sintesi delle realtà liberal-democristiane accomunate da una visione avveniristica per il Paese. L’ambizione è quella di trasformare la coalizione di centrodestra, dandole quel valore aggiunto che i valori e la storia dello scudo crociato e del tentativo liberal conservatore possono imprimergli. Valori importanti, nei quali la società italiana si impernia: la famiglia, la persona e la libertà educativa. La presenza di Noi Con L’Italia – UDC nella coalizione si contraddistingue per la presenza propositiva e costruttiva, essenziale per la vittoria del centrodestra, unica forza in grado di prevalere in questa competizione elettorale.
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LA SICUREZZA: PROBLEMA CRUCIALE PER TORINO
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“NOI SIAMO PER IL VOTO”
Noi siamo per il voto perchè crediamo in una politica di fraternità che sappia costruire ponti di dialogo in un rapporto autenticamente intercuturale, che sappia abbattere i muri della diffidenza, che sappia produrre speranza, ricucire il paese, pacificare la società.
Noi siamo per il voto perchè per i credenti rappresenta una presa di coscienza, una condivisione profonda, una adesione ideale ad un progetto solidale. Nella certezza che solo così si possa aprire una nuova stagione che accetta diversità, che apre sentieri di unità per varia e diversa umanità.
Noi siamo per il voto perchè la politica non sia né serva né padrona ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo.
Noi siamo per il voto perchè crediamo nella cultura del bene comune, per andare oltre il clima di “rancore sociale” e delle “paure collettive” che respiriamo intorno a noi, che non lasci ai margini nessuno, che non saccheggi e inquini le risorse naturali, con un chiaro “no” a tutte le armi di distruzione di massa.
Noi siamo per il voto perchè chi crede deve essere riconosciuto, ancor prima del suo impegno nella società, come testimone nella quotidianità, in quel sentire forte la responsabilità verso l’altro, il diverso, l’emarginato.
Noi siamo per il voto perchè lo riconosciamo come un valore morale, chiedendo a tutti, nessuno escluso, il senso di responsabilità verso la comunità nazionale, per evitare una contrapposizione tra istituzioni mal frequentate e una mitizzata e ideale società civile.
Noi siamo per il voto perchè cessi la disaffezione alla cosa pubblica e la dilagante tentazione di disertare le urne. Chiamandoli al diritto-dovere di vigilare poi sull’operato degli eletti, richiamandoli a coerenza con programmi e promesse.
Noi siamo per il voto perchè vogliamo dare il nostro contributo all’Italia che sogniamo. Votare non è solo un diritto e un dovere di ciascun cittadino maggiorenne della Repubblica. Votare è prendere pienamente parte al destino del nostro Paese e dunque al nostro.
Noi siamo per il voto perchè anche se la politica appare lontana dalle nostre vite, non dobbiamo mai dimenticare che la politica incide profondamente sulla nostra quotidianità, sul presente e sul futuro di ciascuno di noi.
Noi siamo per il voto perchè siamo chiamati a vedere il buono che c’è intorno a noi, perchè il nostro voto conta, perchè il voto è strumento per essere protagonisti, perchè astenersi vuol dire subire passivamente.
Scegliamo di metterci in gioco.