RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 47

Il Pd di Venaria sulla questione vaccini

“Il Sindaco è il responsabile della condizione di SALUTE della popolazione del suo territorio. Il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità.”

VENARIA REALE – Si apprende dagli organi di stampa che a circa 20 giorni dalla fine dell’anno scolastico si riscontrano ancora, presso gli istituti scolastici cittadini, dei casi di ingiustificata inadempienza rispetto agli obblighi previsti dalla legge in materia di vaccinazioni obbligatorie, ci domandiamo come mai l’Autorità Sanitaria Locale, cioè il Sindaco, abbia potuto permettere una cosa simile. Non è possibile non esprimere preoccupazione rispetto a una situazione che evidentemente, fino a prova contraria, può potenzialmente pregiudicare la salute di tutti i bambini e i ragazzi, a prescindere da qualunque altra considerazione. Le recenti polemiche rispetto all’interpretazione di norme nazionali o regionali relative all’obbligatorietà dei vaccini, francamente poco interessano, sembrano più che altro un colorito tentativo di scaricare su altri le proprie colpevoli inadempienze; se l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza sanitaria di tutti anziché innescare una una sterile discussione di tipo amministrativo-burocratico sarebbe stato più costruttivo capire come mai alcuni bambini ancora non erano in regola con le vaccinazioni ed adoperarsi presso le strutture preposte o magari, ma forse soprattutto, presso le famiglie interessate, al fine di risolvere il problema. Questa amministrazione invece, a partire dall’Autorità Sanitaria Locale, cioè il Sindaco, non ha fatto altro che polemizzare strumentalmente contro i provvedimenti nazionali e regionali senza fare alcunchè per svolgere il ruolo che invece le spetta ovvero “vigilare sulle condizioni di salute della popolazione”. Le polemiche pseudo-politiche fuorviano dal reale problema: per un intero anno scolastico alcuni bambini hanno frequentato le scuole senza adeguata copertura vaccinale esponendo a dei potenziali rischi sanitari in primis loro stessi, ma allo stesso tempo tutti gli altri. Magari esistono dei validi e giustificati motivi per cui dei bambini non possono essere vaccinati, e le leggi vigenti in materia prevedono anche questi casi, ma un conto è non vaccinarsi perché questa è l’indicazione delle strutture sanitarie in seguito a verifiche effettuate da medici competenti e operanti all’interno del sistema sanitario, un conto è permettere l’interpretazione personale delle leggi sulla base di qualche convinzione fai-da-te maturata su qualche blog improvvisato su internet. Questo è il risultato di una posizione ambigua e confusionaria della maggioranza che guida la Città, che con lo scopo evidente di intercettare un certo consenso politico, ha scelto di mettere in discussione un tema di una delicatezza e di una importanza fondamentale: la salute dei nostri figli e la sicurezza dei nostri istituti scolastici. Se il Sindaco, i Consiglieri che sostengono la maggioranza e i rappresentanti del movimento, ritengono che vaccinarsi sia opzionale o discrezionale, o che si possa tollerare con leggerezza che alcuni non rispettino le regole, mettendo in discussione protocolli e procedure sanitarie applicate a livello mondiale, europeo, nazionale ed elaborate da medici specialisti e professionisti che in tutto il mondo attraverso decine di anni di studi, ricerche e sperimentazioni hanno ritenuto valide e degne di applicazione ne prendiamo atto con timore e preoccupazione. Timore e preoccupazione per la salute dei nostri figli e della nostra comunità, unita alla non minore preoccupazione che un eventuale critica alle procedure di vaccinazione che come ripetiamo sono il frutto del lavoro di centinaia di specialisti, non venga dalla comunità scientifica, dai medici, dagli epidemiologi ma emerga da una minoranza politica abile ad utilizzare un paio di articoli scientifici magari decontestualizzandoli e alterandoli ad arte al solo fine di canalizzare il consenso per raggiungere posizioni di potere.Questa amministrazione si assume la responsabilità morale dell’aver anteposto ai propri doveri istituzionali, che ancora vi ricordiamo: “”Il Sindaco è il responsabile della condizione di SALUTE della popolazione del suo territorio. Il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità.” delle misere polemiche da campagna elettorale anziché provvedere alla risoluzione del problema. Ci auguriamo, per il bene di tutti i bambini di Venaria che a seguito di queste leggerezze e del pressapochismo con cui si è affrontato questo problema, non si verifichino, ne oggi ne mai, delle emergenze sanitarie ai danni dei nostri figli, perché in quel caso non sarà di certo invocando un’interpretazione burocratica di un provvedimento a far venir meno il significato di un ben preciso dovere istituzionale del Sindaco, che per la terza volta ricordiamo: “Il Sindaco è il responsabile della condizione di SALUTE della popolazione del suo territorio. Il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità.”

IL CIRCOLO PD DI VENARIA REALE

 

Da Orbassano: “A proposito di TAV e della Politica Piemontese”

Iniziamo dalle affermazioni dichiarate nel contratto di governo al punto 27: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia” . Ridiscutere un progetto come la Tav può significare una notevole perdita di tempo e di occasioni di sviluppo economico per il Piemonte; I parlamentari Piemontesi, sia di maggioranza che minoranza, si devono impegnare efficacemente per sostenere la più importante infrastruttura che potrà risollevare l’economia di Torino e dei comuni vicini, la città di Orbassano per prima, al pari dei politici Lombardi, Veneti e Emiliani; Non a caso il Piemonte soffre dell’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile) e della riduzione del reddito pro capite, mentre le altre regioni padane registrano ben altra vitalità economica; La mancata realizzazione della TAV renderà sempre più isolata l’area Torinese e la conferma del terzo valico che interessa la Lombardia e che sarà aperto nel 2022, rafforzerà sempre più l’asse infrastrutturale Genova-Rotterdam sul quale si concentreranno le attività logistiche e produttive per l’ovvia comodità dei trasporti e temiamo che parte delle attività torinesi si rilocalizzeranno altrove, abbandonando le nostre città; Siamo molto preoccupati per il futuro economico dei nostri territori e invitiamo i politici locali a impegnarsi con tutte le loro energie per mantenere l’impegno della realizzazione della TAV e a non far prevalere la superficialità con cui certe forze politiche stanno liquidando questa importante infrastruttura affermando “che ormai non serve più e che andava fatta 30anni fa”; Vorremmo la conferma che un’importante opera di trasporto pubblico come la stazione della ferrovia metropolitana del San Luigi (FM5) sarà realizzata e per la quale nutriamo qualche timore perché finanziata proprio con l’anticipazione dei fondi della Torino-Lione; Proponiamo di organizzare una mobilitazione delle forze politiche e sociali per far sentire la voce di tutti coloro che sostengono il ruolo   nazionale ed europeo dei nostri territori, soprattutto per non perdere ancora tempo prezioso;

 

 

Il Sindaco di Orbassano                                                         Componente Osservatorio TAV

   Eugenio Gambetta                                                                         Valter Martino

 

PRO.CIVI.CO.S.: VOLONTARIATO ATTIVO DAL QUARTIERE ALLA PROVINCIA

L’associazione volontari di protezione civile della comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. onlus è una delle realtà attive di Borgo Vittoria Oltre alle numerose iniziative promosse dalla stessa associazione, come il costante contributo alla prevenzione di tensioni e calamità attraverso la distribuzione e divulgazione della guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, PRO.CIVI.CO.S. partecipa regolarmente ai servizi di monitoraggio o soccorso richiesti dal Centro Municipale di Protezione Civile e Trasmissioni della città e dal Centro Operativo Misto provinciale.Tra gli impegni imminenti il 10° CAMPO SCUOLA di Protezione Civile Esercitazione Serra 2018 dal 23 al 27 maggio a Palazzo Canavese e Piverone (To) intitolato “Imparare a convivere con i rischi del territorio”.  I volontari PRO.CIVI.CO.S. sono incaricati in particolare della gestione della segreteria di campo e partecipano a diverse attività in rete con le numerose associazioni coinvolte.

FONDI UE: “PIEMONTE IN RITARDO SULL’USO DELLE RISORSE”

L’eurodeputato Cirio, con gli esponenti azzurri in Consiglio Regionale Fluttero e Graglia: «Su quasi 3 miliardi di euro, spesi al momento solo 400 milioni. Rischiamo di perderli»

 

 

Sui tre principali fondi europei indiretti gestiti dalla Regione, il Piemonte è fortemente in ritardo: a lanciare l’allarme è l’eurodeputato Alberto Cirio insieme agli esponenti di Forza Italia in Consiglio Regionale Franco Graglia e Andrea Fluttero.

 

Su quasi 3 miliardi di euro (2,9 mld per l’esattezza) assegnati dalla programmazione europea al Piemonte per il periodo 2014-2020, al momento le risorse già allocate sui diversi bandi sono solo un terzo, circa 990 milioni, e quelle spese e già arrivate nelle tasche dei cittadini e del territorio ancora meno, solo 420 milioni di euro.

 

Su due Fondi in particolare il Piemonte è tra le regioni che si posizionano al fondo della classifica italiana per l’uso delle risorse europee. Si tratta del Fondo per lo sviluppo rurale (FEASR) e di quello per lo sviluppo regionale (FESR), rispettivamente al 13° e 18° posto. Migliore invece la gestione del Fondo sociale (FSE) su cui il Piemonte è 3° a livello italiano.

 

«Queste risorse vanno spese entro il 2020 – sottolineano Alberto Cirio, Franco Graglia e Andrea Fluttero – altrimenti il rischio è di perderle. Molti bandi devono ancora essere decisi e su quelli già avviati ci sono stati molto problemi di accesso, lungaggini ed eccesso di complessità e burocrazia». 

 

«Come ho già ribadito più volte – aggiunge l’eurodeputato Cirio –sono a disposizione per dare un supporto alla Regione su questi fondi e per lavorare insieme, fin da adesso, sulla prossima programmazione».

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FONDI UE: LO STATO DELL’ARTE IN PIEMONTE

Dati Commissione UE aggiornati al 21 maggio 2018

 

FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale). Sono le risorse principalmente destinate ai territori e alle imprese per interventi finalizzati a creare sviluppo sostenibile e ripresa dell’occupazione. Su quasi 966 milioni di euro per il Piemonte, al momento le risorse decise – ossia allocate sulle misure già aperte – sono pari all’26,7% (quelle spese il 6,2%). Siamo al 18° posto a livello nazionale, a differenza della Valle d’Aosta, al 2° posto con l’83,4% delle risorse già decise, ma anche a differenza di regioni del sud come la Campania, che su oltre 4 miliardi di euro di dotazione ne ha già allocati più del 70%, posizionandosi al 4° posto in Italia.

 

Una situazione che potrebbe mettere a rischio la “premialità” di circa 50 milioni di euro che, ottimisticamente, era già stata conteggiata e ripartita tra le varie misure. Se dovessimo perderla, la dotazione totale del FESR per il Piemonte passerebbe dagli oltre 960 milioni attuali a poco più di 900. 

 

FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Sono principalmente le risorse del PSR destinate agli agricoltori e i fondi per i GAL (Gruppi di azione locale). Ad oggi, su quasi 1,1 miliardi di euro di dotazione per il Piemonte, la quota di risorse decise è pari all’31,3% (quelle spese 13%). Siamo al 13° posto delle regioni italiane, seguiti dalla Calabria, a fronte del primo posto della Toscana con il 99,8% già deciso.

 

Sia sul FESR che sul FEASR sono state segnalate notevoli difficoltà di adesione alle misure, farraginosità nella produzione dei documenti e complessità e lunghezza delle istruttorie (in alcuni casi oltre un anno di attesa per conoscere l’esito della propria istanza). A tutto questo si aggiungono i tempi “biblici” di pagamento.

 

FSE (Fondo sociale europeo). Sono principalmente le risorse destinate a inclusione sociale, istruzione, formazione e occupazione.

Qui il Piemonte va meglio e si posiziona al 3° posto nazionale e in testa alle regioni del Nord Ovest, mostrando buona capacità di ricorrere agli aiuti europei. Su quasi 873 milioni di euro, la percentuale di risorse decise è del 45,4% (e spese del 25,3%), a fronte del 17° posto della Lombardia con il 24,2% deciso (e 15,1% speso).

UN ORDINE DEL GIORNO PER SALVAGUARDARE L’OCCUPAZIONE DI FEDEX/TNT

NADIA CONTICELLI – VITTORIO BARAZZOTTO (PD): “ E’ NECESSARIO INTERVENIRE IN TUTTI I MODI POSSIBILI PER TUTELARE I LAVORATORI DI FEDEX/TNT”

“Oggi, in Consiglio regionale, si è tenuta l’audizione di una delegazione sindacale dei lavoratori della FedEx/Tnt che ha denunciato la decisione dell’azienda di prevedere un ridimensionamento e la terziarizzazione delle attività, fatto che rischia di causare, in Piemonte, il licenziamento di 79 lavoratori della FedEx Express Italy e 5 trasferimenti. Il piano prevede la chiusura delle filiali FedEx di Settimo Torinese, Marene, Galliate, Alessandria e Vigliano Biellese”. ha spiegato la Consigliera regionale del Partito Democratico Nadia Conticelli.

“Abbiamo assicurato ai rappresentanti sindacali il massimo impegno della Giunta e del Consiglio regionale – ha proseguito la Consigliera Conticelli – e, attraverso un ordine del giorno presentato in Consiglio regionale e condiviso da tutti i Gruppi, abbiamo rimarcato l’importanza di intervenire con grande sollecitudine per individuare una soluzione che salvaguardi il più possibile gli attuali livelli occupazionali e chiesto alla Giunta regionale di attivarsi, con urgenza, per quanto di propria competenza, nell’ambito del Tavolo di crisi che verrà aperto dal Mise il 25 maggio, dopo gli incontri il 23 e 24 maggio, a Roma, presso l’Unione Industriale, per tutelare i lavoratori di FedEx/Tnt ed evitare l’ennesimo trasferimento di un’importante realtà economica e occupazionale verso la regione Lombardia”.

“E’ necessario – ha concluso il Consigliere regionale Vittorio Barazzotto – intervenire per impedire che questa grave situazione metta, ulteriormente, a dura prova il tessuto economico del nostro territorio e auspico che si possa risolvere una situazione che coinvolge un gruppo con bilanci positivi”.

BATZELLA (MLI), VIOLENZA CONTRO LE DONNE: “IL FONDO DI SOLIDARIETA’ VA FINANZIATO”

PER IL PATROCINIO LEGALE GRATUITO

 

Deve essere immediatamente finanziato il “fondo di solidarietà per il patrocinio legale gratuito alle donne vittime di violenza e maltrattamenti”, fiore all’occhiello della legge regionale n. 4 del 24 febbraio 2016.

Sono intervenuta più volte in questi anni, sia in Commissione sia in Consiglio regionale, sul tema della copertura del fondo, chiedendo con interrogazioni e ordini del giorno di garantire le risorse, necessarie per aiutare e sostenere tutte quelle donne che ogni giorno vengono picchiate, umiliate, violentate.Ma oggi, dalla denuncia di un’avvocatessa pubblicata sulle pagine locali di un quotidiano nazionale, si scopre che dallo scorso mese di febbraio gli avvocati, che rispondendo all’appello lanciato dalla stessa Regione hanno deciso di farsi carico dell’assistenza delle donne vittime di violenza, non percepiscono il compenso per il loro impegno, perché la Regione non ha versato quanto garantito. E’ inammissibile che la Regione lasci senza risorse una legge fondamentale per supportare e sostenere le donne che ogni giorno subiscono violenze e rischiano di essere ammazzate, donne che hanno bisogno di un supporto per separarsi da uomini violenti e proteggere e crescere i figli in un ambiente più sereno. Per combattere la violenza sulle donne, fenomeno in costante aumento, le parole non bastano. Servono fatti concreti. Lasciare questo fondo senza risorse equivale ad abbandonare al loro destino le donne vittime di violenza. Ho chiesto in Aula un’informativa sul tema da parte della Giunta regionale e il ripristino immediato delle risorse per il “fondo di solidarietà per il patrocinio legale gratuito alle donne vittime di violenza e maltrattamenti”.

 

 

Stefania Batzella

Consigliera regionale Movimento Libero Indipendente

 

Valsusa – Locatelli (Prc-Se): “patetici i tentativi del M5S di salvarsi l’anima”

«Contrordine cittadine e cittadine. Sulla linea ad Alta Velocità Torino-Lione si può e si deve discutere ma niente sospensioni dei lavori come da avvertimento della commissaria ai trasporti Ue Violeta Bulc. M5S e Lega in perfetto stile democristiano hanno infatti scritto nel contratto di governo che intendono impegnarsi a «ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia». Un artifizio lessicale che tenta inutilmente di mettere in salvo capra e cavoli. Patetici i tentativi online dei M5S di queste ore di stravolgere il significato delle parole. A scanso di equivoci Salvini ci mette il carico: «la maggioranza delle opere pianificate e finanziate andrà assolutamente avanti». Rassicurate le consorterie di affaristi e speculatori che proliferano sulle grandi opere. Per il M5S più che un compromesso con il partner di governo si tratta di una vistosissima retromarcia. Per i cittadini della Valle di Susa si tratta invece di una vera e propria fregatura. Sempre più il patto di governo M5S-Lega si rivela per quello che è: uno specchietto per le allodole che mette in soffitta molte promesse elettorali. La «Valle non si arresta» si legge in una nota che annuncia la manifestazione No Tav di domani da Rosta ad Avigliana, alle porte della Valsusa. La prima manifestazione contro le giravolte e i nuovi inciuci di governo. Rifondazione Comunista ci sarà «contro la realizzazione di grandi opere – come si legge nella nota – utili solo a chi specula sulla loro costruzione»». 

 

Ezio Locatelli segretario provinciale Prc-Se di Torino

 

PSICHIATRIA: VIGNALE (MNS) SUL RIORDINO DELLA RESIDENZIALITA’ PSICHIATRICA

“ANCHE PARTE DEL CENTRO-SINISTRA NON VOTA LA DELIBERA DI SAITTA”

“Questa mattina in IV Commissione l’Assessore Saitta ha portato l’ennesima modifica della Delibera sulla residenzialità psichiatrica, quarta modifica dall’originaria DGR 30 del 2015, per ottenere il parere vincolante per poter assumere in Giunta la delibera”.

 

“Nonostante –dichiara Vignale- sia la quarta modifica, nonostante i tanti ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, ancora oggi l’atto di riordino è assolutamente insoddisfacente. Fino a quando la delibera prevederà di “guarire per delibera” migliaia di pazienti, garantendo loro solo più servizi assistenziali e non cure, non sarà possibile condividerla”.

 

“Questo atto continua a prevedere –continua Vignale- il pagamento della retta da parte di pazienti, famiglie e comuni. E anche se viene “congelato” per tre anni consegna un futuro di incertezza a migliaia di pazienti e famiglie piemontesi”.

 

“Tanta è la contrarietà a questo atto che non solo terzo settore, enti locali, associazioni di pazienti e familiari hanno dovuto ricorrere al TAR, ma questa mattina anche una maggioranza abituata a “ingoiare” le peggiori “riforme” ha –almeno in una sua parte- non condiviso l’atto”.

 

“Sinistra ecologia e Libertà, Articolo 1 e il consigliere Appiano del PD, infatti, hanno votato in dissenso dalla maggioranza chiedendo che alcuni punti (che si allegano) presentati dal PD non diventassero semplici raccomandazioni, bensì si trasformassero in un parere “condizionato”.

Qualora la Giunta non avesse recepito le indicazioni il voto si sarebbe dovuto intendere come negativo.

Il paradosso è che la stessa maggioranza che ha presentato le proposte ha respinto la proposta di una parte dei consiglieri di farle diventare vincolanti, consiglieri che poi non hanno votato la delibera”.

 

“Ovviamente, ancora una volta, conclude Vignale, ho espresso il mio voto convintamente negativo. Ma se tutta l’opposizione, tutti i rappresentanti di pazienti, di imprese, di enti locali sono contrari alla DGR 29 e ora pure parte della maggioranza, non sarebbe semplice comprendere che si è fatto un errore e rimediare ad esso?”

 

Sul caso del minore prelevato dalla comunità

LA LETTERA DEL SINDACATO DI POLIZIA

E’ di qualche giorno fa uno dei tanti interventi delle Volanti di Torino, chiamate per far rispettare un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Due genitori giudicati dal Tribunale per i minori incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale hanno prelevato il figlio minore dalla comunità in cui era stato affidato, commettendo di fatto un rapimento. Le persone interessate hanno tenuto nei confronti degli Agenti intervenuti una condotta d’ opposizione all’Autorità di Polizia, rifiutandosi di esibire i documenti per l’identificazione e offendendoli pubblicamente, ma non solo, questi signori hanno voluto riprendere l’operato degli Agenti che poi, la signora Elena Pignatiello, ha deciso di pubblicarne i video su facebook. Proprio dalla visione dei video si possono constatare le condizioni in cui oggi sono costrette a lavorare le forze dell’ordine ed apprezzare la grande professionalità degli operatori delle Volanti, in particolare dell’Assistente Capo che, nonostante le continue provocazioni ha mantenuto sempre la calma e la professionalità, caratteristiche che contraddistinguono le Volanti di Torino e la Polizia di Stato. Con la giusta temperanza e preparazione gli Agenti delle Volanti hanno portato a buon fine l’intervento denunciando entrambi i coniugi. Grazie al buon operato dei poliziotti il P.M. ha potuto richiedere e ottenere dal Giudice la misura della custodia cautelare in carcere, per entrambi. Certo, di questa assurda vicenda resta lo sdegno della chiara testimonianza concernente la criticità dell’autorevolezza delle forze dell’ordine, derivante da leggi inadeguate che elevano la spavalderia, l’arroganza e finanche la disobbedienza all’Autorità dello Stato fino al grottesco. Ci sentiamo vicini e onorati del comportamento dei nostri colleghi e in virtù di questo siamo certi che il Signor Questore di Torino saprà esprimere la giusta stima dell’Amministrazione.

 

Eugenio Bravo 

Segretario Siulp

 

PD: GARIGLIO, BONOMO, FREGOLENT, MARINO SULLA PROSSIMA EDIZIONE SALONE DEL LIBRO

Ci lascia stupiti e perplessi la dichiarazione della sindaca Appendino con cui annuncia che la prossima edizione del Salone del Libro sarà gestita unicamente dalla Fondazione per la cultura, e questo con il presunto assenso della Giunta regionale.  In questi anni difficili la Regione ha sostenuto in ogni modo e finanziato il Salone del Libro con una somma doppia rispetto a quanto erogato dal Comune, considerandolo un evento culturale di scala non solo regionale, ma nazionale.  Dopo le vicissitudini che hanno colpito l’ente organizzatore, si è parlato per mesi di costruire una  new.co.  Ora leggiamo della volontà della sindaca di gestire e di impadronirsi in toto della manifestazione per le prossime edizioni, avvalendosi di un ente, la Fondazione per la cultura che, nel suo programma elettorale, proprio la sindaca voleva sopprimere.  Questo tema, che investe la principale manifestazione culturale piemontese, dovrà essere adeguatamente trattato nella prossima riunione della maggioranza di centrosinistra che guida la Regione, convocata per il 1 giugno.  Non ci fidiamo ad affidare (il bisticcio è voluto) un evento di questo tipo in mano unicamente ad un’amministrazione comunale che, in questi due anni, si è rivelata fragile, pasticciona e di basso profilo, come emerge dalla gestione della vicenda Teatro Regio.  Il Consiglio regionale su questi temi si è più volte espresso e da queste discussioni si deve ripartire.Il Consiglio regionale non é un bancomat da cui prelevare risorse per poi utilizzarle a mano libera, bensì è l’espressione della comunità piemontese e ha una funzione di indirizzo politico da cui non si può prescindere. Sottolineiamo, inoltre, che se la Regione non comparisse più tra gli organizzatori del Salone, il finanziamento dell’evento potrebbe essere attuato solo attraverso una convenzione pluriennale, che non garantirebbe affatto per il futuro: infatti un nuovo Presidente di Regione, meno attento di quello attuale alle vicende torinesi, potrebbe facilmente sottrarsi dal finanziamento, facendo nuovamente precipitare l’equilibrio finanziario della manifestazione.