RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 20

A proposito di Club e Centri per l’UNESCO

L’attenzione registrata in queste ore verso l’UNESCO ci dà l’occasione di offrire un contributo alla conoscenza del variegato mondo di attori che lo compongono e lavorano, a vario titolo, per perseguirne principi ed obiettivi.
Peculiarità dell’Agenzia delle Nazioni Unite UNESCO è che i suoi organismi istituzionali in tutti i Paesi sono affiancati e supportati dalla società civile organizzata in associazioni, i Club per l’UNESCO, che in Italia sono stati riuniti in una Federazione, la FICLU – Federazione Italiana delle Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO, costituita il 4 ottobre del 1979 nella sede della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO a Roma dai primi dieci Club allora
attivi sul territorio italiano. La Federazione Italiana, legittimata dalla Commissione Nazionale in coerenza con il nuovo “Quadro Regolamentare” approvato nel novembre 2017 dalla Conferenza Generale, massimo organo decisionale dell’UNESCO, svolge da 40 anni la sua attività di coordinamento dei Club e Centri italiani che attualmente sono oltre 136 (con l’auspicio che presto altri in itinere si aggiungano), come è stato evidenziato dal presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Franco Bernabè nella sua intervista al Corriere della Sera del 23 gennaio. Siffatto sodalizio di volontariato culturale e sociale di enorme importanza forse non è abbastanza conosciuto, perché agisce, in accordo allo spirito dei fondatori del primo Club per l’UNESCO, in Giappone, nel 1947, senza ricerca di clamori, piuttosto mirando a perseguire la diffusione di ideali, traducendoli in azioni concrete sul territorio, favorendo il dialogo per la comprensione internazionale nei campi di interesse prioritario dell’UNESCO (Educazione, Scienza, Cultura, e successivamente Comunicazione), con l’unica gratificazione di essere partecipi nel dare attuazione concreta alla delega ricevuta dall’UNESCO, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di diffondere e promuovere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Le variegate realtà italiane espresse dai Club si confrontano in seno alla Federazione e fanno rete elaborando progetti e modalità operative condivise per raggiungere gli obiettivi strategici di partenariato, definendo un piano d’azione comune validato dalla Commissione Nazionale per l’UNESCO. Significativi e ratificati sono i rapporti della Federazione con le Istituzioni ai vari livelli, dal locale al nazionale, all’internazionale: la FICLU è Ente di Formazione riconosciuto dal MIUR, ha sottoscritto protocolli d’intesa, tra l’altro, con ICOMOS Italia, ICCROM, Consiglio d’Europa – Ufficio di Venezia, l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale. E’ impegnata nell’azione di diffusione dell’Agenda 2030 realizzando seminari di formazione sugli Obiettivi di maggior interesse UNESCO: Educazione di Qualità, Pari Opportunità, conservazione degli oceani e protezione dell’ecosistema terrestre. Ha anche proposto alle Amministrazioni locali un Patto per lo Sviluppo Urbano
Sostenibile, già sottoscritto da numerosi Sindaci. La Federazione Italiana aderisce alla Federazione Mondiale, WFUCA, nel cui Consiglio Direttivo è rappresentata, ed alla Federazione Europea, EFUCA, della quale la presidente della Federazione Italiana è anche vicepresidente. La rete dei Club, Centri ed Associazioni per l’UNESCO è una importante ONG, partner dell’UNESCO con status associativo, una rete internazionale di organizzazioni di volontari, un sistema consolidato di coinvolgimento e collaborazione tra società civile e Istituzioni che condividono nel mondo l’impegno di perseguire gli ideali di pace ed uguaglianza propri delle Nazioni Unite e dell’UNESCO. La Federazione Italiana delle Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO si prepara a celebrare in questo 2019 i suoi proficui 40 anni! Vuol mantenere il suo impegno senza tentennamenti, fortificata dallo spirito caratterizzante l’azione dell’UNESCO dal 1945, fondato sul basilare contributo della società civile, indispensabile anche per il successo delle candidature all’inserimento nelle Liste del Patrimonio Mondiale: siamo pertanto a disposizione di chiunque volesse approfondire i dati della nostra realtà.

Prof.ssa Maria Paola Azzario
Presidente Federazione Italiana delle Associazioni, Club e Centri per l’UNESCO

“#Salvini non mollare”, gazebata sabato e domenica

Sull’onda dell’hashtag “#Salvini non mollare” con il quale La Lega compatta rimarca il totale sostegno alle politiche del Ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini, sabato 2 e domenica 3 febbraio in molte piazze i militanti della Lega si mobiliteranno con una gazebata ed una raccolta firme in segno di solidarietà al “Capitano” che per il caso della nave Diciotti alcuni magistrati vorrebbero processare con l’accusa di sequestro aggravato dei 177 migranti a bordo. Salvini rischia da 3 a 15 anni di carcere, solo per aver difeso i confini dell’Italia e per aver fatto il proprio dovere, sostengono i suoi elettori. La Lega fa sapere che sarà fondamentale il sostegno di tutti. #SALVINI NON MOLLARE. Consulta l’elenco per trovare il gazebo più vicino.

TAV/+EUROPA E RADICALI ITALIANI: CONFERENZA STAMPA DEI PROMOTORI DEL REFERENDUM COMUNALE FISSATA IL 5 FEBBRAIO

“Deve essere indetto entro febbraio per poter votare quest’anno. Di fronte al tentativo del M5S di sabotare il referendum, le madamine del SI’ non hanno nulla da dichiarare?”

Andrea Maccagno (gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (Direzione Radicali Italiani):

“Il 10 novembre scorso, in Piazza Castello, 1000 cittadini torinesi sottoscrissero una petizione al Consiglio Comunale per richiedere un referendum consultivo sul TAV, dopo la presa di posizione per il NO espressa dalla maggioranza consiliare M5S il 26 ottobre scorso. Il 13 novembre depositammo la petizione e le firme in Comune. L’ex presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci, ha impiegato quasi tre mesi per convocare la conferenza stampa dei promotori del referendum, che si terrà in Municipio martedì 5 febbraio. Ai sensi degli artt. 15 e 18 del Regolamento Comunale sulla partecipazione, il Consiglio Comunale deve indire il referendum consultivo entro il 28 febbraio per poterlo abbinare alle elezioni europee e regionale del 26 maggio 2019. In caso contrario, tutto sarebbe rimandato all’anno prossimo, cioè a mai. E’ del tutto evidente il tentativo della maggioranza M5S di allungare i tempi per sabotare la richiesta del referendum…. Ma non erano loro i campioni della “democrazia diretta”, dell’uno vale uno?! Di fronte a tutto questo, chiediamo che le madamine del “SI’, Torino va avanti” scendano in campo per difendere il diritto dei cittadini torinesi ad esprimersi per il SI’, dopo che la maggioranza consiliare si è espressa per il NO. Occorre una terza grande manifestazione popolare, questa volta sotto le finestre del Sindaco Chiara Appendino”

SANITA’, VIGNALE (MNS): “CHIUSURA DEL CENTRO DELLE MALATTIE RARE, LA REGIONE ABBANDONA I PIEMONTESI?”

INTERROGAZIONE URGENTE IN REGIONE

“Se la notizia sulla futura chiusura del centro ‘Transitional Care’ dell’Ospedale Molinette di Torino fosse vera saremmo di fronte all’ennesimo abbandono di questa amministrazione dei pazienti piemontesi” lo dichiara in una nota il presidente del gruppo consiliare del Movimento Nazionale per la Sovranità della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale che sul merito ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. “Il Transitional Care – spiega – , istituito per garantire una continuità assistenziale ai pazienti nel delicato passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, è divenuto negli anni un punto di riferimento per centinaia di pazienti, per lo più bambini e giovani, affetti da patologie rare. Chiuderlo significa lasciare orfane di cura centinaia di famiglie che in questi anni hanno potuto contare su cure e assistenza adeguate che altrimenti avrebbero faticato ad avere”. “L’appello sulla chiusura dell’ambulatorio – aggiunge Vignale –, è arrivato da due madri con figli affetti da malattie gravissime, ma alla loro voce se ne stanno aggiungendo molte altre. Basta leggere le loro parole per capire quanto sia fondamentale questo ambulatorio e quanto sia irrazionale e grave la scelta di chiuderlo”. “Tra l’altro – conclude -, a quanto pare, il centro chiuderà perché il dirigente medico andrà in pensione e la Regione non ha ancora provveduto alla nomina di un sostituto. Questo significa che, ancora una volta, l’incapacità programmatica e gestionale di Chiamparino e la sua giunta si ripercuotono sui cittadini, distruggendo anche le eccellenze create”.

 

SANITA’, VIGNALE (MNS): "CHIUSURA DEL CENTRO DELLE MALATTIE RARE, LA REGIONE ABBANDONA I PIEMONTESI?"

INTERROGAZIONE URGENTE IN REGIONE
“Se la notizia sulla futura chiusura del centro ‘Transitional Care’ dell’Ospedale Molinette di Torino fosse vera saremmo di fronte all’ennesimo abbandono di questa amministrazione dei pazienti piemontesi” lo dichiara in una nota il presidente del gruppo consiliare del Movimento Nazionale per la Sovranità della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale che sul merito ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. “Il Transitional Care – spiega – , istituito per garantire una continuità assistenziale ai pazienti nel delicato passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, è divenuto negli anni un punto di riferimento per centinaia di pazienti, per lo più bambini e giovani, affetti da patologie rare. Chiuderlo significa lasciare orfane di cura centinaia di famiglie che in questi anni hanno potuto contare su cure e assistenza adeguate che altrimenti avrebbero faticato ad avere”. “L’appello sulla chiusura dell’ambulatorio – aggiunge Vignale –, è arrivato da due madri con figli affetti da malattie gravissime, ma alla loro voce se ne stanno aggiungendo molte altre. Basta leggere le loro parole per capire quanto sia fondamentale questo ambulatorio e quanto sia irrazionale e grave la scelta di chiuderlo”. “Tra l’altro – conclude -, a quanto pare, il centro chiuderà perché il dirigente medico andrà in pensione e la Regione non ha ancora provveduto alla nomina di un sostituto. Questo significa che, ancora una volta, l’incapacità programmatica e gestionale di Chiamparino e la sua giunta si ripercuotono sui cittadini, distruggendo anche le eccellenze create”.
 

“Nuovo locale a Santa Giulia? I residenti non ne possono più”

“Se all’Amministrazione interessa davvero combattere la malamovida in Vanchiglia, ci auguriamo che lo dimostri impedendo nuove aperture indiscriminate”

Secondo voci insistenti sta per aprire in Santa Giulia un nuovo locale di somministrazione al civico 10 D. L’ennesimo che, a quanto risulta, venderà anche alcolici. I residenti, che anche questa mattina si sono svegliati dovendo vedere lo scandaloso spettacolo dei “resti” lasciati dalla notte di malamovida, non ne possono più. Ci chiediamo se all’Amministrazione interessi davvero, o solo a parole, combattere questo fenomeno, ormai sfuggito di mano. La Giunta dimostri le sue positive intenzioni impedendo l’apertura indiscriminata di nuovi locali. Diversamente, serviranno a poco tutte le altre misure, compreso l’impegno relativo ai livelli rilevati dall’Arpa.Sembra quasi che ormai chiunque si senta di improvvisarsi barista o gestore di locali. È ora di iniziare ad applicare daspo urbani.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Ferdinando DApice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.

"Nuovo locale a Santa Giulia? I residenti non ne possono più"

“Se all’Amministrazione interessa davvero combattere la malamovida in Vanchiglia, ci auguriamo che lo dimostri impedendo nuove aperture indiscriminate”

Secondo voci insistenti sta per aprire in Santa Giulia un nuovo locale di somministrazione al civico 10 D. L’ennesimo che, a quanto risulta, venderà anche alcolici. I residenti, che anche questa mattina si sono svegliati dovendo vedere lo scandaloso spettacolo dei “resti” lasciati dalla notte di malamovida, non ne possono più. Ci chiediamo se all’Amministrazione interessi davvero, o solo a parole, combattere questo fenomeno, ormai sfuggito di mano. La Giunta dimostri le sue positive intenzioni impedendo l’apertura indiscriminata di nuovi locali. Diversamente, serviranno a poco tutte le altre misure, compreso l’impegno relativo ai livelli rilevati dall’Arpa.Sembra quasi che ormai chiunque si senta di improvvisarsi barista o gestore di locali. È ora di iniziare ad applicare daspo urbani.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Ferdinando DApice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.

CORDOGLIO UNCEM E ANPAS PER LA MORTE DI GIUSEPPE ZAMBERLETTI, PADRE DELLA PROTEZIONE CIVILE

Il Presidente Marco Bussone , a nome di tutta l’Uncem e dei Comuni montani italiani,  ha espresso stamani al Dott. Angelo Borrelli il cordoglio per la scomparsa del fondatore della Protezione Civile, on. Giuseppe Zamberletti. Un politico, uomo delle Istituzioni, che ha avuto il senso del presente e  del futuro, nell’intuire, costruire, alimentare il sistema di protezione civile del Paese, modello in tutto il mondo. Il Sistema della Protezione civile nazionale perde il suo padre fondatore, la guida e il maestro, come ha scritto il Capo Dipartimento Borrelli nelle scorse ore. Zamberletti ha saputo comprendere una profonda necessità del Paese, l’ha plasmata e incoraggiata, sostenuta anche negli ultimi anni di malattia. Nell’Udienza in Aula Paolo IV, il 22 dicembre, alla quale era presente anche Uncem, un grande applauso ha accolto le parole del fondatore della Protezione Civile in un videomessaggio particolarmente emozionante. Un uomo delle Istituzioni l’on. Zamberletti, che mancherà molto e che trasmette a tante donne e a tante uomini dei nostri territori il suo esempio di professionalità, senso dello Stato, impegno per la collettività.

***

ANPAS: CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL PADRE FONDATORE DELLA PROTEZIONE CIVILE

Luciano Dematteis, Cavaliere della Repubblica, componente della Consulta nazionale di protezione civile presso il Dipartimento Nazionale e consigliere Anpas Piemonte: “La scomparsa dell’onorevole Zamberletti è una grave perdita per il sistema di Protezione civile nazionale. Zamberletti, pur non essendo più operativo, continuava a essere un faro di riferimento per il sistema. Meritatamente era ed è il padre della Protezione Civile italiana. Ho avuto l’onore di conoscerlo, non solo, ma anche di scambiarci idee in occasione di alcune emergenze a cominciare dall’Irpinia e l’ultima volta all’Aquila. Era un personaggio, grande conoscitore delle debolezze del territorio italiano, grazie di tutto e riposi in pace”. L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri.

 

“SUK” A BORGO DORA, MARRONE-ALESSI (FDI): “L’ABUSIVISMO CONTINUA”

“NEMMENO L’OMBRA DI POLIZIA MUNICIPALE A FAR RISPETTARE ORDINANZA COMUNALE”
“Dopo lo scorso sabato, quando non era stata fatta rispettare la Deliberazione della Giunta Appendino per lo spostamento del suk Barattolo da Canale Molassi e dal parcheggio di San Pietro in Vincoli, sinceramente pensavamo che oggi la Città provvedesse….invece nulla di fatto: nel Canale Molassi ieri sera presidio e musica dal solito gruppo di antagonisti che usano i poveri, e nel parcheggio già tanti venditori si erano piazzati ai loro posti. Siamo profondamente delusi e amareggiati perché ancora una volta l’Amministrazione della nostra Città non sa farsi rispettare, senza mandare nemmeno una volante di Polizia Municipale a contrastare tutta questa illegalità. Chiederemo al Sindaco con un’interrogazione chi e quanto pagherà per la raccolta rifiuti di questa giornata. L’unica soluzione è la sospensione delle attività del “libero scambio” di Barattolo fino a che l’Amministrazione comunale di Torino troverà una soluzione, compresa la sospensione dell’Associazione che ha vinto il Bando per la gestione e sta dimostrando di non saperlo gestire” accusano Patrizia Alessi, Capogruppo FDI in Circoscrizione 7, e Maurizio Marrone, dirigente nazionale FDI, che hanno effettuato oggi un sopralluogo in Canale Molassi e San Pietro in Vincoli, aggiungendo “Con la nostra parlamentare Augusta Montaruli chiederemo un incontro al Prefetto per capire se davvero si intende abbandonare un pezzo di Torino all’anarchia e alla prepotenza degli anarchici dei centri sociali che sostengono gli abusivi”.

"SUK" A BORGO DORA, MARRONE-ALESSI (FDI): "L'ABUSIVISMO CONTINUA"

“NEMMENO L’OMBRA DI POLIZIA MUNICIPALE A FAR RISPETTARE ORDINANZA COMUNALE”
“Dopo lo scorso sabato, quando non era stata fatta rispettare la Deliberazione della Giunta Appendino per lo spostamento del suk Barattolo da Canale Molassi e dal parcheggio di San Pietro in Vincoli, sinceramente pensavamo che oggi la Città provvedesse….invece nulla di fatto: nel Canale Molassi ieri sera presidio e musica dal solito gruppo di antagonisti che usano i poveri, e nel parcheggio già tanti venditori si erano piazzati ai loro posti. Siamo profondamente delusi e amareggiati perché ancora una volta l’Amministrazione della nostra Città non sa farsi rispettare, senza mandare nemmeno una volante di Polizia Municipale a contrastare tutta questa illegalità. Chiederemo al Sindaco con un’interrogazione chi e quanto pagherà per la raccolta rifiuti di questa giornata. L’unica soluzione è la sospensione delle attività del “libero scambio” di Barattolo fino a che l’Amministrazione comunale di Torino troverà una soluzione, compresa la sospensione dell’Associazione che ha vinto il Bando per la gestione e sta dimostrando di non saperlo gestire” accusano Patrizia Alessi, Capogruppo FDI in Circoscrizione 7, e Maurizio Marrone, dirigente nazionale FDI, che hanno effettuato oggi un sopralluogo in Canale Molassi e San Pietro in Vincoli, aggiungendo “Con la nostra parlamentare Augusta Montaruli chiederemo un incontro al Prefetto per capire se davvero si intende abbandonare un pezzo di Torino all’anarchia e alla prepotenza degli anarchici dei centri sociali che sostengono gli abusivi”.