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Coronavirus, verso la fine dell’odissea per i 32 Astigiani in hotel ad Alassio

Il governatore della Regione Alberto Cirio  e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi stanno coordinando il rientro degli Astigiani da Alassio, mentre l’assessore alla Sanità Luigi Icardi si è recato in Liguria in elicottero per sincerarsi di persona delle condizioni fisiche dei 32 ospiti del Bel Sit.

I pullman che porteranno gli Astigiani a casa dopo l’esito dei tamponi sono già partiti da Torino grazie alla prontezza del sistema di protezione civile e della Croce Rossa. L’assessore alla Protezione civile sottolinea la tempestività di questo intervento, che mette al primo posto la sicurezza per garantire agli Astigiani un rientro e un decorso sicuri dei prossimi 14 giorni previsti in isolamento domiciliare.

Questa mattina l’Assessore si è recato a Settimo Torinese per sincerarsi che le operazioni di partenza dei pullman si svolgessero nei tempi e nei modi previsti in modo che tutti gli Astigiani possano tornare a casa.

La Croce Rossa si è immediatamente attivata e, grazie ai volontari, in pochi minuti i pullman sono stati pronti a partire congli infermieri già a bordo per assicurare la corretta accoglienza degli ospiti che risultano negativi al tampone. Con i pullmanpartono anche le ambulanze per accogliere eventuali soggetti positivi. L’Assessore segue da vicino l’evolvere della situazione con l’augurio che l’odissea dei 32 Astigiani possa finire presto.

 

Ufficio stampa Regione Piemonte / foto archivio

La Regione: “Scuole riaperte da metà della prossima settimana”

L’intenzione del governatore Alberto Cirio è di varare un’ ordinanza meno restrittiva, una volta scaduta quella in vigore e cioè domenica

L’obiettivo della Regione è di giungere gradualmente verso la normalità, riaprendo le scuole agli studenti a partire dalla metà della prossima settimana.

E’ quanto emerge al termine dell’ incontro con i  sindaci, prefetti e presidenti delle Province piemontesi, svoltosi questa mattina nel palazzo della Regione.

“La  proposta al ministro Speranza – dice il presidente del Piemonte –  è che le scuole riaprono  lunedì, ma non alla didattica. Sarebbe occasione per un’azione di pulizia straordinaria e disinfezione, prima di riaprire agli allievi da metà della settimana”.

Ravetti (Pd): “Più risorse per i settori colpiti”

Coronavirus:  “Un milione soltanto è insufficiente; non prorogare l’ordinanza non basta”

“I provvedimenti, sacrosanti, adottati per il contenimento del coronavirus, stanno producendo effetti drammatici per il nostro sistema produttivo, commerciale, turistico e culturale.

Le chiusure degli enti di formazione e delle scuole, lo stop alle gite scolastiche, i limiti alle manifestazioni pubbliche e, più in generale, la preoccupazione del contagio, proprio nel periodo delle settimane bianche e dei carnevali, avranno impatti profondi di cui si comprenderà la gravità soltanto tra molti mesi. Per questo non possiamo far finta di niente e pensare di affrontare una situazione straordinaria con mezzi ordinari. Certo, c’è bisogno dell’intervento dello Stato e il Partito Democratico piemontese sarà in prima fila a chiedere, con forza, al Governo di non lasciare sola la nostra Regione. Ma ci sono anche risorse straordinarie, rese disponibili, nella scorsa legislatura, dalla mancata capitalizzazione di Finpiemonte, che possono fornire una risposta importante alle esigenze di un territorio in crisi” spiega Domenico Ravetti, Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Regione.

“La Giunta Chiamparino aveva predisposto un proprio piano per l’utilizzo di quelle risorse. La Giunta Cirio ha presentato un maxiemendamento al Bilancio che prevede modifiche a quel piano. Il Pd è dell’idea che queste proposte vadano riviste, urgentemente, alla luce degli avvenimenti di questi giorni, e si debba farlo attraverso il confronto con i rappresentanti delle attività produttive, commerciali, turistiche e culturali, garantendo a questi settori adeguata priorità e risposte concrete alla situazione che stanno vivendo. La discussione che stiamo affrontando sul bilancio regionale non può svolgersi come se nulla stesse accadendo o nascondendosi dietro la richiesta di non prorogare l’ordinanza. Ci troviamo di fronte a necessità impellenti: quella di implementare le risorse destinate direttamente alle aziende rispetto a quelle per reti e consorzi, quella di valorizzare le misure che garantiscono contributi a fondo perduto, quella di incentivare iniziative di corretta comunicazione e promozione del territorio” prosegue l’esponente dem.

“Un milione non basta – conclude ilPresidente del Gruppo Pd – è necessario aumentare le risorse destinate a turismo e cultura, che, in base alle notizie che abbiamo, risulterebbero sacrificate. Nelle politiche fiscali, inoltre, si devono sostenere le imprese e le azioni che i Comuni possono attivare in questo ambito, posticipando o sospendendo tasse quali IMU, COSAP e tassa di soggiorno. Riteniamo, infatti, fondamentale che, in questo momento di grande difficoltà, i 15 mln di euro oggi disponibili per la riduzione della pressione fiscale, debbano essere destinati al sostegno straordinario delle imprese artigiane, commerciali e turistiche, riducendone l’IRAP, sostenendo altresì politiche di rilocalizzazione in Piemonte. Il milione annunciato oggi da Tronzano, prelevato dal fondo di riserva, è un pannicello caldo a fronte della crisi che stiamo vivendo”.

Coronavirus, dalla Regione moratoria sui mutui delle aziende colpite

Da Palazzo Lascaris / Una moratoria sui mutui delle aziende colpite e uno stanziamento di un milione di euro per fronteggiare le difficoltà dell’economia piemontese determinate dall’epidemia di coronavirus

Per la moratoria la Regione ha aperto il confronto con Abi e le associazioni imprenditoriali. Sono gli interventi annunciati dall’assessore al bilancio Andrea Tronzano  in Prima commissione, nel corso della discussione generale sulla legge di stabilità. L’assessore ha ricordato che, senza lo Stato, le Regioni possono fare poco. Per questo è aperta la discussione con il Governo, insieme alle altre Regioni, per un piano di sostegno che equipari le zone gialle come il Piemonte a quelle rosse.

Gli incentivi sul bollo auto e sull’Irap, per un totale di 15 milioni, sono gli altri temi al centro della legge di stabilità. L’assessore ha confermato, a partire dal 2020, l’esenzione per tre anni dall’imposta per chi, in possesso di un veicolo euro 0, euro 1 o euro 2 (sono 517 mila in Piemonte), lo sostituisca con una nuova auto euro 6 o superiori non oltre i 100 kilowatt di potenza. Per l’assessore è un atto concreto a sostegno del miglioramento dell’aria in una pianura padana in cui il Piemonte, rispetto alle altre regioni, sconta un numero superiore di auto fino a euro 2.

Per quanto riguarda l’Irap, la legge di stabilità prevede che l’insediamento o l’apertura di nuove aziende venga premiato con lo sgravio Irap dello 0,92%, la quota massima su cui la Regione ha potere di operare. Agevolazioni sull’Irap sono previste anche per chi assume nuovo personale.

Dal gruppo M5s è venuto l’invito, per quanto riguarda il bollo auto, a premiare con uno sconto la domiciliazione del pagamento e a unire per le esenzioni al dato della potenza anche quello delle emissioni di CO2 della vettura acquistata. Dai tecnici è stato risposto che la legge nazionale non permette di considerare altri dati, oltre alla potenza e al livello di euro dell’auto. Per quanto riguarda la domiciliazione, l’assessore ha risposto che sarà avviata una sperimentazione, ma senza sconti per le note difficoltà di bilancio e per non perturbare il mercato, privilegiando un metodo di pagamento rispetto a un altro.

Dal gruppo Pd sono state espresse perplessità sul fatto che il risparmio di poche centinaia di euro del bollo possa essere sufficiente per invogliare all’acquisto di una nuova auto e sono stati chiesti chiarimenti sui settori in cui sono stati recuperati i 15 milioni investiti per gli incentivi fiscali.

Il capogruppo di Luv ha chiesto un focus sull’elusione dell’Irap da parte delle multinazionali, che spesso non pagano affatto o pagano meno di imprese più piccole. È stata anche chiesta una riflessione complessiva sulla rimodulazione dell’Irap regionale. Richieste cui si è associato anche il Pd.

Coronavirus, la situazione in Piemonte

Aggiornamento venerdì 28 febbraio ore 15

I casi di positività al coronavirus in Piemonte sono al momento 11 in tutto. Uno di questi è confermato e 10, dopo il primo test positivo,  sono  in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità

Lo comunica la Regione Piemonte. Fanno parte dell’elenco le cinque persone  del gruppo di astigiani ospitati in un hotel ad Alassio dal 4 al 18 febbraio. Degli undici, sette sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) mentre quattro sono in isolamento fiduciario domiciliare.

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 20

Il comunicato della Regione Piemonte / CORONAVIRUS, NUOVO CASO PROBABILE AD ASTI – COMPLESSIVAMENE IN PIEMONTE UN CASO CONCLAMATO E CINQUE PROBABILI

Una seconda persona, sempre appartenente alla prima comitiva astigiana ospitata all’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio, è risultata positiva al test del “coronavirus covid19” e si trova attualmente ricoverata in ospedale ad Asti. Il paziente rientra nella condizione di “caso probabile”, in attesa della convalida delle analisi da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

Al momento, dunque, in Piemonte risultano un caso conclamato a Torino e cinque casi probabili (due ad Asti e tre a Novara).

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 16

Una famiglia del Novarese, composta dai due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all’ospedale di Novara, in attesa che l’Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l’esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul “coronavirus covid19”, collocando i pazienti nella definizione di “caso probabile”.

Al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il papà ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella “zona rossa” della Lombardia.

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I genitori della bambina di Cumiana ricoverata all’infantile Regina Margherita a causa di una forte influenza risultano  negativi a un secondo test effettuato

Aggiornamento 27 febbraio ore 10 – A Torino  il solo caso di contagio riguarda quindi l’uomo ricoverato all’Amedeo di Savoia. Ma un secondo contagiato da coronavirus in Piemonte si registra ad Asti, E’ una donna ricoverata all’ospedale Cardinal Massaia, con altri 26 anziani era tornata a casa lo scorso 18 febbraio, dopo essere stata  tenuta in isolamento in un albergo di Alassio.

 

 

Per il Presidente della Regione ci sono finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità



L’ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana è stato accolto con grande favore dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, alla luce dell’esistenza al momento in Piemonte di un solo caso di contagio collegato al ceppo lombardo, ritiene ci siano finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità.

Le misure attualmente in vigore, per l’ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte, erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta.

L’ordinanza attuale scadrà sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, al fine di confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte, il Presidente della Regione ha convocato domani alle 18 in Presidenza (Piazza Castello, 165) i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i Prefetti del territorio. Alle 19 seguirà un punto stampa.

La Regione invita a usare i servizi digitali

L’assessore regionale ai servizi digitali Matteo Marnati invita i piemontesi ad utilizzare i servizi informatici per l’adempimento degli oneri tributari, fiscali e di altro genere, che si possono effettuare direttamente da casa. Chi ad esempio deve pagare il bollo auto, ritirare referti di laboratorio o documenti prodotti dalla pubblica amministrazione dal campo edilizio a quello delle certificazioni può farlo online.

L’ELENCO DEI SERVIZI DISPONIBILI PER CITTADINI E IMPRESE DA QUELLI SANITARI A QUELLI DEDICATI AI PROFESSIONISTI

L’assessore annuncia che il servizio informatico regionale è pronto per affrontare qualsiasi emergenza anche a fronte dell’aumento delle richieste, i servizi online infatti sono sempre attivi e permettono a coloro che non possono uscire di casa di svolgere attività pubbliche. Anche in queste ore – ricorda l’assessore – continua ad essere attivo il numero verde generale non per questione sanitarie 800.333.444 che è stato potenziato in questi giorni di emergenza con 16 operatori in più che passano così a 39.

ELENCO SERVIZI ONLINE

I servizi online attivi erogati dal Csi Piemonte si trovano alla voce sistemapiemonte e abbracciano servizi per i cittadini i professionisti e le imprese (ritiro cartelle cliniche, prenotazione esami, cambio del medico di famiglia, pratiche edilizie e ritiro di certificazione degli impianti termici). Tutti sono disponibili su www.sistemapiemonte.it 

PER I CITTADINI

SANITA’ FASCICOLO ELETTRONICO

Prenotazione visite ed esami, ritiro referti di laboratorio, pagamento ticket, cambio medico, ricette dematerializzate disponibili da tablet o smartphone, richiesta esenzione ticket per reddito (http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/salute/176-la-mia-salute)

BOLLO AUTO

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/tributi-e-visure

PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

ENERGIA

1) sistema informativo prestazione energetica degli edifici

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/856-sistema-informativo-per-le-prestazioni-energetiche-degli-edifici-sipee

Consente ai certificatori energetici di produrre ed inviare a Regione gli APE (Attestati Prestazione Energetica), adempimento obbligatorio nelle transazioni immobiliari (vendite, locazioni) e quando si fanno opere di ristrutturazione.

2) Catasto impianti termici

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/810-catasto-impianti-termici

Il servizio consente ai tecnici manutentori e agli installatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento di compilare il libretto di impianto, inviarlo alle provincie e di caricare a sistema i risultati dei controlli periodici.

EDILIZIA

Il MUDE Piemonte è il servizio che dematerializza le principali pratiche edilizie dalla fase di presentazione e compilazione da parte dei professionisti all’invio telematico al comune competente.

 http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/territorio/servizi/783-mude oppure da http://www.mude.piemonte.it/site/

AMBIENTE

1) per la presentazione on-linedi pratiche e comunicazioni relative agli adempimenti http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/804-valutazioni-e-adempimenti-ambientali

2) per  la consultazioneon-line delle informazioni relative alle procedure di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e VAS (Valutazione Ambientale Strategica) in fase istruttoria, funzionale all’invio di eventuali osservazioni da parte dei cittadini http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/96-valutazione-impatto-ambientale

3) per il pagamento dei canoni delle utenze per l’utilizzo dell’acqua pubblica a beneficio dei soggetti concessionari http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/405-utenze-per-uso-di-acqua-pubblica-canoni-e-misuratori

Il direttore generale di Csi Piemonte Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte sottolinea che di essere a fianco dei cittadini per dare risposte rapide e soluzioni semplici e veloci, proteggendo i dati pubblici e garantendo il buon funzionamento dei servizi.

Coronavirus, Cirio chiede al Governo un ritorno alla normalità

L’ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana è stato accolto con grande favore dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, alla luce dell’esistenza al momento in Piemonte di un solo caso di contagio collegato al ceppo lombardo, ritiene ci siano finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità.

Le misure attualmente in vigore, per l’ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte, erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta.

L’ordinanza attuale scadrà sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, al fine di confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte, il Presidente della Regione ha convocato giovedi alle 18 in Presidenza (Piazza Castello, 165) i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i Prefetti del territorio. Alle 19 seguirà un punto stampa.

Coronavirus, Allasia: “Informatevi solo sui canali ufficiali”

“Dall’incontro di stamattina con il presidente della Giunta presso l’unità di crisi della Protezione civile è emersa una situazione sotto controllo, senza nessun nuovo caso positivo.

Il monitoraggio proseguirà e continueremo a fornire aggiornamenti costanti. Il mio appello a tutti i cittadini piemontesi è quello di acquisire notizie solo attraverso i canali istituzionali, in particolare il sito della Giunta, del Consiglio regionale e della Protezione civile, senza affidarsi a fonti non ufficiali, frequenti sui social network, che rischiano di alimentare disinformazione, preoccupazione e talvolta anche truffe”.

Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia si è rivolto ai piemontesi per aggiornarli sulla gestione dell’emergenza Coronavirus.

“Tutti coloro che hanno il dubbio di aver contratto il virus possono contattare il numero verde  800.19.20.20, per ottenere una prima assistenza telefonica che, attraverso una sorta di pre-triage, indica al paziente che cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata. Il servizio è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore stanno intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi. Per informazioni generiche di carattere sanitario sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione si può contattare il 1500, numero verde del Ministero della Salute”.

“La modalità costruttiva con cui si sta affrontando in Piemonte l’emergenza è il frutto dell’ottimo lavoro di squadra che coinvolge numerosi operatori. A loro va il mio sentito ringraziamento per lo spirito di sacrificio e la professionalità in un lavoro che li vede impegnati da sabato, senza sosta” – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale-. “Penso in particolare al personale sanitario, a quello della Protezione civile, ai numerosi volontari che stanno prestando assistenza così come ai funzionari dell’amministrazione che supportano a livello informativo i cittadini”.

800 19 20 20 è il numero regionale dell’emergenza coronavirus

La Regione Piemonte ha attivato oggi  il numero unico dedicato all’emergenza Coronavirus: 800 19 20 20Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi : Questo è il numero di riferimento regionale per le  informazioni sul Coronavirus. Il 112, che poi rimanda al 118 ha avuto negli ultimi giorni più di 10mila telefonate, l’80% erano  improprie. Non  lo possiamo permettere perché ci sono casi, come infarti e ictus, che richiedono interventi immediati”.

 

Il comunicato ufficiale della Regione, martedì 25 febbraio, ore 19

CORONAVIRUS, LA REGIONE PIEMONTE ATTIVA IL NUMERO VERDE 800.19.20.20 PER LE CHIAMATE SANITARIE, I POSITIVI AL TEST RIMANGONO TRE

L’Unità di crisi della Regione Piemonte sul “coronavirus covid19” ha istituito il numero verde sanitario 800.19.20.20, attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus.

Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.

Il servizio è stato organizzato presso i presidi dell’Emergenza sanitaria regionale di Grugliasco, per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi.

Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze.

Per informazioni generiche di carattere sanitario sul “coronavirus covid19” e sui comportamenti di prevenzione, si rimanda al 1500, numero verde del ministero della Salute.

La Regione Piemonte, inoltre, ha potenziato il numero verde 800.333.444, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 21.00, per fornire chiarimenti sulle misure adottate in materia di covid19 di natura non sanitaria.


BOLLETTINO CONTAGI

Rimane stabile, in Piemonte, il numero delle persone risultate positive ai test sul coronavirus covid19. Si tratta, in tutto, di tre persone: due ospedalizzate a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano al momento particolari preoccupazioni e vengono costantemente monitorate, anche attraverso nuove controanalisi.

Gli ultimi test effettuati sulla bambina ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino, sono risultati negativi.

Complessivamente, vengono effettuati quotidianamente una cinquantina di test.