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Dalla Regione 11 milioni per le case di montagna

Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha dichiarato in Commissione Urbanistica (presidente Mauro Fava) che sui capitoli di bilancio dell’Urbanistica interessati dal maxiemendamento i risparmi sono stati realizzati per le mancate spese di rappresentanza, convegni e seminari (in particolare in materia di paesaggio) che non si sono potuti svolgere in presenza a causa della pandemia e che sono stati sostituiti da webinar online.

Le spese in conto capitale sono in linea con gli impegni degli scorsi anni. In particolare è stato sottolineato l’esito del bando per i contributi ai Comuni per il rilancio dell’edilizia e l’abbattimento degli oneri di costruzione. Per il bando, che si è chiuso il 30 novembre, sono state presentate 289 domande per un importo di circa 4 milioni per le imprese e 1.198 domande da persone fisiche per circa 5.5 milioni. Gli 11 milioni di euro rimanenti (sui 26 inizialmente stanziati) saranno utilizzati per un nuovo bando a sostegno della ristrutturazione di case in montagna per incentivare le famiglie a ripopolare i paesi delle Terre Alte.

E’ intervenuto il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi).
Al termine la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza al disegno di legge del bilancio di previsione 2021-2023

Cirio: “la zona arancione è un sacrificio, il governo dia subito i ristori alle aziende”

Su Facebook il governatore del Piemonte Alberto Cirio dice a proposito della zona arancione in vigore da lunedì per la nostra regione:

“quello che ci viene chiesto è purtroppo un nuovo sforzo e so che è un sacrificio grande”.

“L’Rt è cresciuto sopra  l’1 e la pressione ospedaliera sta aumentando”, osserva il presidente che aggiunge:    “Al Governo abbiamo sollecitato che i ristori per le attività costrette a fermarsi siano immediati”.

La Regione sblocca 802mila euro per la bonifica dell’amianto

La distribuzione di questo capitale avverrà attraverso bandi istituiti per ogni singolo Comune che presenta manufatti contenenti amianto.

Parere favorevole – in quinta Commissione Ambiente presidente Angelo Dago – alla proposta di deliberazione della Giunta che prevede l’approvazione dei criteri per la concessione, in favore dei Comuni e delle Agenzie Territoriali per la Casa, di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto”.
Il vice presidente Fabio Carosso è intervenuto per conto dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati sui criteri che riguardano la concessione per la rimozione di manufatti contenenti amianto.
Le risorse a disposizione per il 2021 saranno così ripartite: 302mila euro in favore dei Comuni e 500 mila per le Atc.
La loro distribuzione avverrà attraverso bandi che prevedono una somma massima di 50mila euro per un singolo Comune e di 100mila per Atc.
I criteri adottati serviranno per la bonifica di manufatti contenenti amianto, la rimozione e il trasporto al netto dell’Iva a cui dovranno provvedere le amministrazioni.
Arpa e Asl saranno chiamate a valutare, in base alle criticità emerse, le graduatorie per l’assegnazione delle risorse una volta che il Ministero dell’Ambiente le avrà avallate. Con il provvedimento si cerca di confinare il fenomeno dell’abbandono dell’amianto che negli anni passati era stato oggetto di diverse controversie giudiziarie.
Carosso si è augurato che le “risorse vengano impiegate per medi e piccoli interventi mentre i bandi serviranno per valutare le varie assegnazioni rispetto alla loro qualità”.
I criteri di priorità per la concessione di contributi ai Comuni vanno per la bonifica con rimozione delle coperture in cemento/amianto degli edifici di proprietà privata da effettuarsi a seguito di inottemperanza alle ordinanze. Nel caso del privato che non avesse provveduto, può quindi intervenire il Comune con questi fondi, ferma restando la possibilità successiva di rivalersi sui proprietari dei beni una volta bonificati.
Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri Carlo Riva Vercelotti (Fi) e Gianluca Gavazza (Lega) che hanno posto l’accento sulla necessità di cambiare lo stato d’accusa automatico in caso di abbandono di manufatti di amianto da parte di terzi. I commissari Domenico Rossi e Alberto Avetta (Pd) hanno chiesto informazioni sulla tempistica relativa ai bandi e le risorse a disposizione attuali e passate.

Transizione digitale, la Regione aiuta i piccoli Comuni

Per dare servizi più smart ai cittadini

Circa 300 Comuni, che hanno aderito al sistema per i pagamenti digitali, potranno usufruire del supporto dei sistemi regionali. Marnati: “Continua l’attività di transizione digitale che abbiamo impostato fin da subito. Sosteniamo i Comuni per l’avviamento di servizi utili per i piemontesi”

La Regione in supporto dei piccoli Comuni in vista della scadenza del 28 febbraio, data entro la quale le amministrazioni pubbliche devono avviare la trasformazione digitale per rendere accessibili ai cittadini servizi on line.

Obiettivo della transizione digitale è quello di semplificare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione attraverso tecnologie come lo Spid, ovvero il sistema pubblico di identità digitale che identifica ciascun cittadino italiano e che permette di accedere a servizi come pagamenti, informazioni sanitarie, o accedere al sito dell’Inps; il sistema pagoPA che permette di pagare tasse, tributi, rette e qualsiasi altro tipo di pagamento verso la pubblica amministrazione, e la App IO, l’applicazione per lo smartphone, che permette di accedere, dopo essersi identificati con l’identità digitale, direttamente dal cellulare ai tutti i servizi: non solo pagare tasse, tributi, multe o un bollo, ma anche ricevere aggiornamenti e notifiche delle scadenze dei pagamenti.

E in vista proprio della imminente scadenza del 28 febbraio, la Regione si attiva in supporto nel percorso di avviamento alla transizione digitale: quasi 300 Comuni, di piccole dimensioni, che hanno attiva la convenzione con la Regione attraverso l’accordo PiemontePay, potranno usufruire dei sistemi regionali e del supporto tecnico di Csi Piemonte per rendere disponibili ai cittadini i primi servizi.

“Continua l’attività di transizione digitale che abbiamo impostato fin da subito – commenta l’assessore regionale all’Innovazione, Matteo Marnati – Sosteniamo i Comuni per agevolare l’avviamento di servizi utili e facili da usare per i piemontesi”.

Pd Regione: “oltre ai ristori politiche per la montagna”

“Il Gruppo del Partito Democratico ha espresso parere favorevole alla Delibera che prevede l’assegnazione di risorse al mondo dello sci (gestori di impianti, club sportivi, maestri) e alle agenzie di viaggio duramente colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia che ha imposto chiusure e il blocco di molte attività e che ha causato il rinvio dell’apertura della stagione sciistica.

Tuttavia, abbiamo sottolineato che i 20 milioni utilizzati per il sostegno a questi settori provengono totalmente da erogazioni del Governo Conte e la Regione si è limitata a deciderne la ripartizione” affermano laVicepresidente della III Commissione Monica Canalis e il Consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Marello.

“Ci saremmo aspettati che la Giunta regionale non si limitasse a erogare i ristori statali – proseguono i Consiglieri regionali dem – ma che prevedesse misure mirate a far ripartire un mondo economico in grande difficoltà”.

“Vogliamo, inoltre, precisare – concludono Canalis e Marello – che al comparto dello sci non basteranno bonus a pioggia, ma che occorrerà un piano di rilancio perché il sistema neve, come più in generale gli altri settori maggiormente colpiti dalla pandemia, ha bisogno di una politica che ne ridisegni il futuro e di investimenti che consentano la ripresa delle attività appena sarà possibile”.

Alla Città della Salute profili personalizzati per la cura dei malati oncologici

SANITA’ PIEMONTE, COSTITUITO IL MOLECULAR TUMOR BOARD (MTB). L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «MEDICINA PERSONALIZZATA, UN IMPORTANTE PASSO AVANTI IN ONCOLOGIA»

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, questa mattina ha deciso l’istituzione del Gruppo regionale multidisciplinare Molecular Tumor Board (MTB) per la definizione di profili diagnostico-terapeutici personalizzati nella cura di pazienti oncologici per i quali sia opportuno avvalersi di analisi molecolari non routinarie.

«Siamo tra le prime Regioni in Italia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – a dotarci di questo organismo di alta specializzazione scientifica nella diagnosi e cura dei tumori. Mettiamo a disposizione dell’oncologo curante, a cui spetta comunque la decisione terapeutica finale, un organismo capace di individuare, valutare ed interpretare l’esito di test molecolari complessi per l’identificazione, nei  tumori dei pazienti o in biopsie liquide, di alterazioni molecolari di varia natura (genomica, epigenomica,  trascrittomica, proteomica, metabolomica, etc.) che permettano di predire la vulnerabilità a terapie bersaglio molecolare e a immunoterapie (alterazioni molecolari azionabili). E’ un passo importante verso la “medicina personalizzata”, un nuovo approccio per il trattamento e la prevenzione di patologie, che tiene in considerazione le differenze genetiche, l’ambiente e lo stile di vita di ogni persona».

Nello specifico, il Gruppo regionale multidisciplinare MTB sarà costituito da un oncologo, un ematologo, un anatomopatologo, un biologo molecolare, un genetista, un radiologo, un radiologo interventista, un farmacologo, un farmacista ospedaliero, un infermiere esperto in oncologia, un infermiere di ricerca, un chirurgo, un bioinformatica e un direttore sanitario, nominati dal direttore della Sanità regionale su proposta del Dipartimento della Rete Oncologica.

In base al caso oggetto della discussione, potranno essere convocate su richiesta ulteriori figure, quali counselor genetico, medico nucleare, bioeticista, esperto di management sanitario e rappresentante dei pazienti, fermo restando che il medico di riferimento del paziente oggetto di valutazione dovrà sempre partecipare al MTB.

Il MTB avrà sede presso la Città della Salute di Torino e si riunirà con cadenza almeno trimestrale, salvo necessità di ulteriori convocazioni per problematiche urgenti.

La funzione del MTB è consultiva e scientificamente propositiva nell’ambito della valutazione collegiale delle analisi svolte e del loro potenziale impatto terapeutico, considerando centrali le caratteristiche psico-fisiche e cliniche del paziente.

«Per chi vi partecipa – sottolinea Icardi -, sarà anche una grande opportunità di formazione continua, favorendo l’interazione dei clinici con le altre figure presenti e l’acquisizione di una sempre  maggiore confidenza nei vantaggi e limiti delle tecniche di profilazione molecolare e nel loro possibile utilizzo nella pratica clinica».

In arrivo 30 milioni di ristori per le Rsa e le strutture convenzionate

Il presidente Cirio e gli assessori Icardi e Caucino: «Fondamentale garantire la sostenibilità del Sistema di assistenza dei più fragili»

Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, la Giunta del Piemonte ha approvato  le regole per assegnare i ristori regionali destinati a oltre un migliaio di Rsa convenzionate e strutture per disabili, minori, psichiatrici e del settore delle dipendenze accreditate che, nel periodo dal 21 febbraio del 2020 al 30 giugno 2021 hanno subìto perdite economiche ingenti dovute alla pandemia.

Si tratta complessivamente di uno stanziamento di 30 milioni di euro fortemente voluto dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al Welfare Chiara Caucino, con l’obiettivo di sostenere la continuità dell’erogazione delle prestazioni di carattere residenziale di tipo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale, come previsto dalla legge regionale 3 del 26 gennaio scorso, attraverso integrazioni tariffarie riconosciute alle strutture di tipo sanitario e socio-sanitario contrattualizzate o convenzionate, con riguardo proprio al periodo dell’emergenza Covid.

«La Regione fa la sua parte – osserva l’assessore regionale alla Sanità, Icardi – per evitare che molte strutture falliscano o si debbano rivalere sulle famiglie, con gravosi aumenti delle rette. Gli ingenti costi che queste fondamentali realtà convenzionate di assistenza sanitaria e socio-sanitaria hanno dovuto sostenere per adeguarsi alla misure di sicurezza anti-covid sono sotto gli occhi di tutti. Il Piemonte non può permettersi di lasciare che il conto della pandemia gravi su chi si occupa degli anziani e delle persone più bisognose di assistenza. Per questo è stato messo in campo un intervento compensativo consistente quanto doveroso, con precise regole di erogazione, a fronte di debite rendicontazioni».

Commenta l’assessore al Welfare, Caucino: «E’ un’importante boccata d’ossigeno per chi, in questo anno, è stato travolto dallo tsunami sanitario e ha saputo reagire con efficienza e professionalità. Contribuiamo in questo modo a garantire la sopravvivenza di un sistema fondamentale per la tutela dei più fragili, che è stato messo in ginocchio dalla pandemia. Si tratta di un risultato molto importante, fortemente voluto dalla Giunta e dal Consiglio regionale, che dimostra l’attenzione del Piemonte verso chi, nonostante tutto, è riuscito a resistere, garantendo il massimo dell’assistenza possibile ai propri ospiti».

Sul piano operativo, il meccanismo di erogazione dei ristori prevede che il valore di riferimento dell’integrazione tariffaria a giornata di assistenza sia pari a 2,65 euro per le strutture residenziali per anziani, a 1,50 euro per quelle che ospitano le persone con disabilità, patologie psichiatriche e ai centri residenziali per minori, mentre un euro per giornata andrà a integrare le strutture residenziali per persone affette da tossicodipendenza e per le semi residenziali per le persone con disabilità.

Il contributo non potrà superare le spese rendicontate, che riguardano sanificazione degli ambienti, acquisto di dispositivi di protezione individuale, maggiori spese per il personale assunto, smaltimento dei rifiuti speciali e specifici investimenti per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori.

Nella stessa seduta di Giunta, è stata anche approvata la delibera che individua criteri e modalità per garantire ristori a chi ha svolto il servizio di domiciliarità.

«Si tratta – evidenzia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – di un primo significativo passo al quale seguirà l’approvazione dell’atto amministrativo per i ristori previsti dalla legge per le strutture autorizzate e i nuovi inserimenti, nel rispetto delle normative Covid, al fine di garantire la sostenibilità del sistema della residenzialità che ospita oltre 60.000 piemontesi e dà lavoro a oltre 40.000 persone».

Mense scolastiche in crisi: il Piemonte chiede aiuto a Roma

“L’assessorato del Piemonte ha già sollecitato il Governo affinché metta in campo ulteriori misure rivolte alle attività di somministrazione di cibi e bevande: lo scorso mese di gennaio ha infatti inviato una formale nota specifica con la domanda di abbuono dei costi fissi ai rispettivi ministeri competenti, comprese le spese di affitto per questa tipologia di attività”, ha chiarito l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano per conto dell’assessore al Commercio Vittoria Poggio, rispondendo all’interrogazione presentata da Alessandra Biletta (Fi).

L’atto ispettivo chiedeva alla Giunta regionale se fosse a conoscenza di solleciti di pagamento di quanto dovuto dai gestori dei punti ristoro all’interno delle scuole, colpiti dall’emergenza Covid.
“L’ufficio scolastico regionale non ha alcun potere di intervento sul servizio mensa nelle scuole, a causa dell’esclusività dei rapporti di natura concessoria che intercorrono tra gestori dei punti ristori ed Enti locali o con singoli istituti scolastici”, è stato risposto.

Biletta aveva chiesto anche se la Regione intenda attivarsi nei confronti degli enti locali interessati per consentire una proroga dei termini di pagamento temporali delle concessioni, in modo da consentire ai gestori di queste attività un parziale recupero delle perdite e di ammortizzarne le spese; se si intendano assumere iniziative utili per sollecitare il Governo a prevedere ulteriori misure per le attività dei punti ristoro all’interno degli istituti scolastici, quali un ampliamento dei contributi e lo slittamento del pagamento dei tributi.

Nel corso delle interrogazioni e interpellanze è stata fornita risposta agli atti ispettivi del consigliere Domenico Rossi (Pd) su quale sia lo stato dell’arte della realizzazione dell’opera Pedemontana; del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui patti territoriali del Piemonte, a che punto è la rimodulazione delle risorse?; della consigliera Francesca Frediani (M4o) sui servizi distrettuali per i pazienti affetti da tumori della mammella.

Il bollettino Covid di venerdì 19 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1307 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 150 dopo test antigenico), pari al 4,7% dei 27.569 tamponi eseguiti, di cui 17.461 antigenici. Dei 1307 nuovi casi, gli asintomatici sono 476 (36,4 %).

I casi sono così ripartiti: 213 screening, 664 contatti di caso, 430 con indagine in corso; per ambito: 63 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 117 scolastico, 1.127 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 241.410 così suddivisi su base provinciale: 21.393 Alessandria, 12.475 Asti, 8.275 Biella, 32.702 Cuneo, 18.813 Novara, 126.997 Torino, 8.873 Vercelli, 8.789 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.201 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.892 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 130 ( +2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.849 (– 17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.441.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.828.322 (+ 27.569 rispetto a ieri), di cui 1.109.614 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.245

Sono 25 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.245 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.401 Alessandria, 591 Asti, 376 Biella, 1.102 Cuneo, 765 Novara, 4.206 Torino, 416 Vercelli, 303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

219.745 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 219.745 (+851 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.171 Alessandria, 11.327 Asti,7.538Biella, 30.438 Cuneo, 17.219 Novara, 115.108 Torino, 8.102 Vercelli, 7.996 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.106 extraregione e 1.740 in fase di definizione.

La qualità nel carrello con i prodotti made in Piemonte

REGIONE PIEMONTE, VISITPIEMONTE E CARREFOUR ITALIA PER LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI CERTIFICATI DEL PIEMONTE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

Al via il progetto per la valorizzazione delle eccellenze DOP, IGP e DOC, DOCG del Piemonte, con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sulla qualità delle produzioni certificate locali e sulle peculiarità dei territori di provenienza

Raccontare l’eccellenza dei prodotti del Piemonte a provenienza certificata DOP, IGP e DOC, DOCG nella grande distribuzione, favorire una maggiore conoscenza delle loro qualità presso i consumatori, sostenere il legame con il territorio di origine, educare alla sostenibilità e tradizione delle produzioni locali.
Questi i principi che hanno spinto l’Assessorato all’Agricoltura e al Cibo della Regione Piemonte, VisitPiemonte e Carrefour Italia a lavorare insieme per creare un nuovo progetto di valorizzazione e promozione delle produzioni locali certificate del Piemonte e dei territori dove sono nate e si sono sviluppate.
All’interno del settore agroalimentare piemontese emergono le produzioni di qualità certificata che si sono imposte sul mercato nazionale, nella vendita alla ristorazione, e che hanno un’elevata propensione all’export: sono 14 i prodotti Dop (Denominazione di origine protetta), 9 Igp (Indicazione geografica protetta), 18 i vini Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) e 41 i Doc (Denominazione di origine controllata).
L’iniziativa prevede l’attivazione di un primo progetto pilota presso l’Ipermercato Carrefour di Grugliasco (TO), dove è stato allestito un info point di circa 10 metri quadrati, presente per la durata continuativa di quattro mesi nel punto vendita. In questo spazio, grazie anche alla presenza di schermi e materiali multimediali, saranno realizzate azioni di promozione delle eccellenze del Piemonte DOP, IGP e DOC, DOCG, per costruire un vero e proprio racconto del patrimonio piemontese, che per la prima volta su un punto vendita della grande distribuzione, non riguarda solo la promozione a livello gastronomico ma anche la valorizzazione turistica e culturale dell’intero territorio. Prevista anche la distribuzione di prove di assaggio e kit informativi per garantire una vera e propria esperienza immersiva nella cultura piemontese.
“Inauguriamo il primo spazio della Regione Piemonte per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi di qualità certificata, all’interno dei grandi punti vendita della Gdo, grazie alla collaborazione di Carrefour che ha dato l’adesione al progetto promosso da Regione e VisitPiemonte. – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa – L’obiettivo è sensibilizzare il consumatore a scegliere i prodotti Dop, Igp e Doc, Docg, perché le certificazioni sono garanzia di qualità, e raccontano il lavoro attento dei nostri agricoltori, allevatori e viticoltori. Anche in questo modo sosteniamo il comparto agroalimentare di qualità piemontese che a causa della chiusura delle attività Horeca e della contrazione dell’export in tempo di pandemia ha subito una riduzione delle vendite sia in Italia che all’estero. L’iniziativa di oggi infatti si inserisce tra le azioni dell’Assessorato regionale all’Agricoltura per il posizionamento sul mercato nazionale dei prodotti made in Piemonte, e per promuovere insieme il territorio di produzione, come rimanda il claim Piemonte, gusto singolare”.
“Il Piemonte ha una grande tradizione agroalimentare, materie prime di alta qualità e prodotti trasformati che fanno del nostro territorio una destinazione di riferimento per gli intenditori italiani e per i principali mercati internazionali – dichiara Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte – Il Gusto nelle sue componenti di materia prima ed enogastronomia riveste un ruolo di primaria importanza per la nostra regione e può contribuire in modo sostanziale alla ripresa della filiera turistica, dopo il rallentamento forzato dell’ultimo anno. E importanza storica dell’agroalimentare è dimostrata anche da alcune evidenze: 82 prodotti certificati UE, circa 350 Prodotti Alimentari Tipici, l’Università di Scienze Gastronomiche ospitata in una delle Residenze Sabaude patrimonio UNESCO (Pollenzo), 46 chef stellati, senza contare la varietà di ristoranti, trattorie e piole che reinterpretano il meglio delle produzioni piemontesi.
Oggi inauguriamo questa iniziativa – insieme con un Partner di rilievo della GDO, quale Carrefour, con l’obiettivo di invitare i consumatori a riscoprire qualità e varietà dei prodotti agro-alimentari piemontesi, una componente essenziale della buona qualità della vita e delle attrattive del territorio. Per questo motivo, il corner di presentazione delle produzioni piemontesi di qualità è stato allestito utilizzando immagini e grafica della campagna di comunicazione “Piemonte singolare”, realizzata da VisitPiemonte per conto della Regione, dove il Gusto è uno dei 4 temi portanti della proposta turistica piemontese, accanto ad arte e cultura, attività in outdoor e percorsi spirituali”.

Anche Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia, sottolinea l’importanza di questo progetto per un’azienda come Carrefour: “Crediamo che la grande distribuzione, per la propria capillarità e presenza, abbia uno ruolo centrale nella promozione delle peculiarità dei territori di un paese come l’Italia in cui i localismi giocano un ruolo culturale ed economico fondamentale. Questo impegno è uno dei pilastri della nostra strategia di Transizione Alimentare per Tutti, che punta a costruire sistemi alimentari più sostenibili e di valore per la collettività. Per questo siamo molto felici di collaborare con Regione Piemonte e VisitPiemonte per la valorizzazione dei prodotti certificati di questi meravigliosi territori e portare questa esperienza anche in altre realtà in cui operiamo”.
I prodotti DOP, IGP e DOC, DOCG piemontesi verranno coinvolti stabilmente per tutta la durata del progetto e in più, ogni settimana, alcuni di questi verranno raccontati nel corner da una hostess dedicata: dal Riso Baraggia Dop ai liquori come Grappa, Genepì e Vermouth. Dai salumi, come il Salame Piemonte Igp, ai formaggi, il Raschera Dop, la Toma Piemontese Dop e il Castelmagno Dop, fino ai vini che portano la tradizione enologica del Piemonte in tutto il mondo, come la Barbera d’Alba Doc, l’Erbaluce di Caluso Docg, il Nebbiolo d’Alba Doc, il Dolcetto Doc oltre al vitigno autoctono del Cortese, rilanciato dalla Regione come vitigno dell’anno.