SOMMARIO: Pier Giorgio Frassati, un santo borghese – Premi e “amichettismo”- Giovanna Cattaneo Incisa della Rocchetta – Lettere


Mario Pannunzio fu un critico severo dei premi letterari, compreso lo “Strega” che venne attribuito al suo amico Ennio Flaiano. Per dirla con una parola attuale molto in voga i premi si reggono sull’amichettismo e sui baratti tra case editrici . Anche sui legami politici perché certi partiti si sono infilati anche nei premi letterari. Ho assistito alla parte finale del premio 2025 naturalmente su Rai 3 e più volte sono stato tentato di spegnere il televisore.

Torino le deve essere grata. Ma come sindaco non è stata certo significativa. Venne eletta dopo la precipitosa fuga di Zanone che così diede il via al suicidio del PLI e dovette lasciare il posto dopo pochi mesi al commissario Malpica, uomo di Scalfaro, considerato in tempi successivi responsabile di malefatte certo non a lui attribuibili. Nei pochi mesi di governo si limitò a galleggiare. Le ambizioni dei vari Marzano e altri consiglieri e assessori non le consentirono di toccare palla.

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Adesso capisco dopo le polemiche innescate da una ex allieva della Scuola Holden di cui è fondatore e preside Alessandro Baricco, cosa significhi la competitività esasperata che si genera in quella scuola tra allievi aspiranti scrittori. Avevo avuto occasione di conoscerne uno che ebbi l’ingenuità di invitare a cena dopo un incontro con due amici colleghi di due importanti università italiane. Il ragazzo stette in silenzio tutta la sera, ma poi riportò i discorsi che udì a docenti nemici dei due, aggiungendo pettegolezzi suoi. Ne nacque un piccolo caso diplomatico che mi premurai di risolvere rapidamente. Quando chiesi ragione di un comportamento sleale al giovane cresciuto alla Holden egli mi disse che “oggi per sopravvivere si fa così, senza andare tanto per il sottile”. Io ingenuamente pensavo di aver fatto una cortesia ad invitare a cena con due maestri un giovane. In effetti sbagliavo perché l’ex allievo di Baricco voleva trarre un vantaggio anche da un invito a cena. Un diabolico piccolo Machiavelli in sedicesimo che allontanai dai miei rapporti. Questo episodio dimenticato mi è tornato alla mente, leggendo dell’ambientino della scuola che rilascia diplomi senza valore legale (in effetti una convenzione con il ministero la ottenne e forse essa andrebbe quanto meno rivista) con delle rette di 20mila euro.







