SOMMARIO: Marcello Soleri statista e patriota – La festa di San Francesco – La campagna d’Etiopia – Lettere


Ha un senso? Forse si’, anche se stupisce che la santa patrona sia stata dimenticata in un clima in cui invece la parità è la parola d’ordine. Dovrebbe valere anche la parità tra santi patroni, anche se oggettivamente la fama del poverello d’Assisi sembra costruita apposta per tutti i pauperisti e i filo arabi che risiedono nel Bel Paes. Sarebbe un errore banalizzare perché Francesco è stato davvero un grande. I libri recenti usciti su di lui non gli rendono giustizia perché ne fanno un “santino-immaginetta“ sulla scia di Papa Francesco. Miseria degli storici di oggi, dediti al conseguimento della loro sempre più ampia notorietà, anche ricorrendo a San Francesco. Uno dei biografi l’ho visto su Rai 3 saltellare tra banalità conformiste su Gaza e la presentazione del suo libro. Uno spettacolo fastidioso che mi ha portato a spegnere la tv dopo pochi minuti di ascolto.
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Comprendo il suo dissenso, anche se non condivido le Sue espressioni piu dure. Non credo ci sia un’attinenza con il fascismo. Molte città hanno scelto anche con il voto nei consigli comunali di stare dalla parte della Palestina. Quella bandiera è legittimata da una delibera. La vicenda italiana ha preso questa piega. L’olocausto degli Ebrei appare un pallido ricordo. E’ una piega che non mi piace, ma il conformismo prevalente è questo. Spero che non si arriverà mai a quanto Lei paventa. Sono stato molte volte a parlare a Savona e ho incontrato un pubblico attento e rispettoso di tutte le idee. Parlai, invitato da un prefetto, anche nella giornata della Memoria e ricordai gli internati militati in Germania. A qualcuno forse non piacque quel richiamo. Dal prossimo anno il 20 settembre sarà la giornata dell’internato con legge approvata all’unanimità. Cerchiamo di essere fiduciosi.
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L’Italiano difficile
Mi è capitato di leggere la lettera di un neo laureato che mi ha scritto per avere informazioni su un evento. Ho rilevato con sorpresa una grave carenza di conoscenze sintattiche con soggetti in libertà e verbi che vanno per conto loro. Punteggiatura casuale e mancanza di chiarezza espressiva. Scrivere in Italiano diventa un problema . Non pensavo che la scuola tollerasse situazioni per me incredibili. Giuseppe Antonino

Quello che è capitato all’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia in cui si pretende di imporre ai docenti una presa di posizione politica anti Israele, offende il mondo accademico italiano e vanifica quella libertà di insegnamento senza la quale l’Universita’ perde la sua stessa funzione. Il giuramento del 1931 richiesto ai professori dal fascismo e’ nulla al confronto. Chi ha a cuore la libertà degli studi e della cultura deve ribellarsi a imposizioni da regime totalitario che va ben oltre l’autoritarismo del fascismo.
L’impresa politico – umanitaria della Flotilla si è conclusa senza danni e con una visibilità mediatica senza precedenti. I dimostranti sono stati abili nel catalizzare attorno a sé tanto interesse. Il problema di Gaza ha avuto modo di emergere come mai era accaduto prima. C’è da domandarsi perché la Cgil di Landini abbia seguito pedissequamente i Cobas nella proclamazione dello sciopero generale, diritto costituzionale che va usato con raziocinio, come seppero fare Di Vittorio e Lama e non solo loro. Le esperienze post sessantottine dell’autunno caldo furono un errore del sindacato che si lasciò assorbire irrazionalmente dal clima della contestazione studentesca. Landini che già con i referendum falliti in modo clamoroso, aveva dimostrato la sua pochezza politica, si è appiattito sui Cobas , un precedente grave che snatura la Cgil e la sua storia. L’estremismo non è mai l’atteggiamento proprio di un grande sindacato europeo. I tempi del primo sciopero generale del 1904 sono lontani e dovrebbero essere motivo di riflessione come anche il “biennio rosso”, che finì di favorire il fascismo, dovrebbe essere un altro motivo di confronto critico. Il realismo di Palmiro Togliatti fu cosa molto diversa. Non voglio utilizzare Togliatti a fini attuali perché sarebbe scorretto ,ma un pensierino su Togliatti andrebbe fatto. Soprattutto c’è da domandarsi perché solo in Italia sia stato proclamato lo sciopero generale. La Flotilla – dicevano -era un’ impresa internazionale, ma in nessun paese del mondo è accaduto qualcosa di simile. Perché lo sciopero generale solo in Italia? C’è già chi rievoca la maggioranza silenziosa degli anni ‘ 70 e la marcia dei 40mila. Una reazione che va a cozzare contro la strategia di Landini, protagonista di una stagione politica che può solo favorire la destra che, malgrado i suoi error , può trarre giovamento dall’estremismo velleitario di sinistra. Anzi, uno dei motivi della tenuta elettorale della destra è proprio ascrivibile all’avventurismo politico di Landini. Gaza si difende in altri modi, contribuendo a portare la pace. Lo sciopero generale in Italia non da’ nulla ai Palestinesi. Il movimentismo della ambientalista svedese è cosa inconciliabile con le scelte di un grande sindacato (di massa si diceva un tempo) in cui purtroppo i pensionati e non gli operai sono la maggioranza. Un sindacato che pensa di destarsi a nuova vita, affidandosi ai giovani delle scuole e dei centri sociali, ha smarrito per strada la sua funzione storica.










Infatti ha di fatto giustificato l’uccisione in base alle idee politiche del morto, dicendo cinicamente che “chi semina vento raccoglie tempesta“. Per Odifreddi forse esistono i morti buoni e quelli cattivi e la violenza contro la destra è cosa diversa di quella contro la sinistra. Ecco un modo illiberale di concepire la lotta politica, giustificando la morte di chi non la pensa come noi. Voltaire diceva che avrebbe lottato fino alla morte per garantire la libertà di esprimere idee contrastanti con le sue. Odifreddi sembrerebbe giustificare chi uccide in base alla diversità di concezione politica. E’ una versione della violenza propria dei giacobini francesi e dei rivoluzionari comunisti russi, riproposta nel 2025 . Meriterebbe un Nobel. Magari per la scienza come venne dato quello per la letteratura a Fo, repubblichino della X Mas di Salò, diventato fiancheggiatore dei terroristi rossi.





