PRIMA GRANA PER SANDRO PLANO: IL SINDACO DI SUSA SE LA DEVE VEDERE CON IL PD FAVOREVOLE ALLA TORINO-LIONE

Il Tar dà ragione all’ex sindaco: il presidio No Tav va demolito

no taV STRADAIl tribunale regionale  ha respinto il ricorso degli attivisti  contro l’ordinanza del Municipio che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia

 

Incominciano i problemi per il nuovo sindaco di Susa, Sandro Plano, che pur essendo iscritto al Pd – partito ufficialmente pro Tav, dal governatore Sergio Chiamparino al segretario regionale Davide Gariglio –  è schierato in  modo aperto contro la realizzazione del collegamento ad alta velocità Torino-Lione.

 

Il primo cittadino, che ha vinto le elezioni per soli 8 voti rispetto al sindaco uscente di centrodestra Gemma Amprino, non dovrà vedersela soltanto con i colleghi di partito ma, da oggi, anche con la sentenza del Tar del Piemonte.

 

Il tribunale amministrativo regionale, infatti,  ha respinto il ricorso degli attivisti No Tav contro l’ordinanza del Municipio di Susa che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, proprio all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Il  presidio, con la decisione del Tar è quindi confermato come abusivo, così come indicato nel provvedimento  dell’ amministrazione guidata  Amprino.

 

Si prevedono nuove scintille politiche, e non solo, nella valle che sembra non trovare mai pace.

 

(Foto: il Torinese)