PRECURSORI NELL'ASSOCIAZIONISMO TRA ENTI LOCALI

Terre del Chiusella, l'Unione fa la forza

chiusella iarman

L’Unione dei comuni: undici chilometri quadrati circa e oltre 1700 abitanti che hanno deciso di proseguire insieme il loro cammino amministrativo All’incontro pubblico è intervenuto anche il redattore del “Torinese”, Massimo Iaretti

 

Nel 2011, quando l’associazionismo non era ancora obbligatorio, quattro comuni dell’Eporediese – Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello – diedero il via ad un processo che ha portato alla nascita dell’Unione dei comuni delle Terre del Chiusella. In totale sono undici chilometri quadrati circa e oltre 1700 abitanti che hanno deciso di proseguire insieme il loro cammino amministrativo. Dopo quattro anni, cambiati tre dei quattro primi cittadini che hanno dato via al processo, con il supporto delle giunte e dei consigli comunali, minoranze comprese, l’Unione si è trovata in un incontro pubblico che si è svolto venerdì sera a Colleretto Giacosa, nell’ambito della serie di iniziative “Unione dei comuni in festa”. A fare gli onori di casa c’era Paola Gamba, primo cittadino di Colleretto Giacosa, unico sindaco “superstite” che ha sottolineato come “tutti noi dobbiamo provare a ragionare come territorio, l’Unione è un punto di forza della zona Ovest di Ivrea”.

 

Poi il microfono è passato a Massimo Iaretti, giornalista de “Il Torinese.it”, ma anche consigliere a Parella dal 2010 al 2014 e consigliere dell’Unione, come capogruppo delle minoranze, inserite in Pedanea, dal 2012 al 2014. In un costruttivo “botta e risposta”, nella prima parte della serata Alberto Corsini, che è stato il primo segretario dell’Unione e ne ha redatto lo Statuto, dopo 24 riunioni preparatorie con i sindaci, ha spiegato cosa sono e quali caratteristiche hanno le Unioni e quali furono le difficoltà incontrate nel creare le Terre del Chiusella, in un quadro normativo che mutava continuamente (e il cui approdo finale, probabilmente, è ancora lontano) con, in aggiunta, le difficoltà che insorgevano dalla burocrazia. Un esempio in questo campo sono stati i nove mesi per l’istituzione della tesoreria dell’Unione. Roberto Comitini, già sindaco di Parella e primo presidente delle Terre del Chiusella ha sottolineato il lavoro svolto nell’arco degli anni e spiegato i motivi che hanno portato alla nascita delle Terre del Chiusella. Poi c’è stato un contributo degli amministratori vecchi e nuovi, con gli interventi del past sindaco di Quagliuzzo, Domenico Ferraro, dell’attuale vice sindaco di Quagliuzzo e vice presidente dell’Unione, Pierluigi Terzi, del sindaco Strambinello, Marco Corzetto (il suo predecessore Eralda Caserio non ha potuto intervenire perché fuori zona9 che ha evidenziato la necessità di allargare lo spettro delle competenze anche ad altri settori come la sicurezza.

 

Dopo uno spazio storico, con la proiezione di diapositive che riportavano vecchi ambienti e personaggi dei quattro comuni, la seconda parte della serata è stata contraddistinta su quelli che sono gli scenari futuri, con il contributo di Marco Bollettino, da 3 mesi sindaco di Parella e presidente dell’Unione che ha delineato una road map dei prossimi passaggi, secondo un cronoprograma che dovrà fare crescere la razionalizzazione dei servizi e dell’utilizzo del personale per arrivare ad un obiettivo di efficienza nei confronti degli utenti. La serata, come del resto l’organizzazione della Festa dell’Unione ha visto un notevole impegno della commissione Innovazione, e in particolare di alcuni suoi componenti come il presidente Ernesto Barlese, Mauro Demarie, Ezio Amprimo,il primo capogruppo di minoranza a Quagliuzzo, gli altri, rispettivamente ex consigliere unionale e di Strambinello ed ex assessore alla cultura di Parella.

 

Piergiorgio Minazzi