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Congresso PPE, Paganini: “Europa a un bivio”

 URGENTI POLITICHE PER TORNARE A COMPETERE E BILANCIARE PROGRESSO ECONOMICO- TECNOLOGICO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

“In questo momento cruciale della nostra storia, l’Europa si trova di fronte a un bivio: rimanere indietro o riconquistare la sua posizione di leader politico ed economico globale. Le sfide che ci attendono sono monumentali, ma insieme possiamo trasformarle in opportunità straordinarie”, così in una nota Pietro Paganini, analista socioeconomico e geopolitico, commentando il Congresso del Partito Popolare europeo che si sta svolgendo in questi giorni a Bucarest e che sarà chiamato ad approvare il manifesto dei principi per la campagna per le Europee e la candidatura a presidente della Commissione di Ursula von der Leyen .

“La rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale  -si legge nella nota- stanno ridefinendo il mondo del lavoro, richiedendo un approccio innovativo e proattivo. La necessità di una riforma radicale del welfare e del sistema educativo non è mai stata così impellente, così come l’importanza di creare un ambiente favorevole all’emergere di nuove imprese e opportunità di lavoro. Le nostre imprese tradizionali, soprattutto nel settore della meccanica e dell’agri-food, devono abbracciare la tecnologia come alleato strategico per restare competitive”.

E ancora, secondo il Prof. Paganini “vi è l’urgenza di rivedere il Green Deal. Resilienza e sostenibilità sono imprescindibili, ma devono essere perseguite in equilibrio con le necessità economiche e sociali dei cittadini europei. L’Europa -spiega- deve avanzare con politiche che coniughino progresso e protezione ambientale senza soffocare l’innovazione e la crescita.

Con l’insediamento della nuova Commissione e del nuovo Parlamento -ribadisce-  è fondamentale rimettere i cittadini al centro dell’agenda politica, garantendo che ogni voce sia ascoltata e rappresentata. Il Partito Popolare e, in particolare, Forza Italia hanno la responsabilità di portare avanti gli interessi e i bisogni dei cittadini e delle imprese. È tempo di proposte audaci che rimettano in primo piano le libertà individuali, stimolino la concorrenza e promuovano la prosperità.

Dopo cinque anni di difficoltà, è il momento di riprendere il cammino verso la crescita e il benessere. Per raggiungere questi obiettivi, Forza Italia dovrebbe impegnarsi a presentare un programma liberale e ambizioso, rivolto a tutti quei moderati che cercano un’alternativa credibile e rappresentativa e che vogliono promuovere il cambiamento. È urgente -insiste ancora Paganini- promuovere l’iniziativa individuale, della concorrenza leale e del commercio globale, superando vecchie logiche di privilegio e chiusura.

Forza Italia è a un bivio. O languire nel Centro Destra in attesa che accada qualcosa o presentarsi come il partito di tutti i cittadini liberi, creativi, innovatori e imprenditori; di chiunque abbia la voglia di fare la differenza. È il momento di superare le ideologie limitanti, come quella ambientalista e la narrazione della decrescita felice, per ridare fiducia alle nostre imprese, specialmente nel settore vitale dell’agricoltura e dell’alimentazione”. Infine il Prof. Pietro Paganini conclude auspicando alla “costruzione di un’Europa più forte, inclusiva e prospera. Un’Europa pronta a guidare il mondo verso un futuro di opportunità illimitate”.

Marrone (Fdi): “Area Gondrand di nuovo a rischio degrado”

La Gondrand rischia di tornare ad essere un epicentro del degrado a Torino Nord. L’intervento sull’area, infatti, pare procedere a rilento a causa dell’amianto come denunciato dai cittadini residenti, che ieri sera hanno preso parte ad un presidio di Fratelli d’Italia in via Cigna. “Siamo stati allertati dai residenti che ci segnalano da giorni nuovi tentativi di scavalcare le recinzioni da parte di balordi e spacciatori – dichiarano l’assessore regionale Maurizio Marrone e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino -. È importante che i lavori di riqualificazione dell’area non si fermino e che prosegua l’opera di abbattimento dei ruderi, prima che questi possano tornare ad essere una base di spaccio a Barriera. Grazie al nostro intervento – proseguono Marrone e Marino – siamo riusciti ad ottenere l’intervento delle forze dell’ordine negli adiacenti giardini Sempione, sgomberando le tende canadesi montate dai pusher”. “Ora però – prosegue Marrone – occorre che Arpa proceda in maniera spedita negli interventi rispetto alla presenza di amianto. Per questo motivo scriverò personalmente ad Arpa chiedendo un intervento rapido, al fine di impedire che la Gondrand possa essere nuovamente occupata”.

Piemonte, Merlo: i Popolari centristi con la lista civica di Cirio

Irresponsabile la divisione politica del Centro alle europee

“Il Centro e le forze centriste e moderate dovevano presentarsi uniti alle prossime elezioni
europee. E, di conseguenza, anche a livello regionale, anche se su questo versante si tratta di
elezioni locali. Un progetto, purtroppo, per il momento sfumato non per ragioni politiche e
programmatiche ma solo per motivazioni personali e per ridicole pregiudiziali ‘ad personam’.
Dopodichè, è di tutta evidenza che le forze centriste, moderate e riformiste in vista delle prossime
elezioni regionali piemontesi scelgono liste e progetti amministrativi che maggiormente
rispondono a quei requisiti politici e culturali. Come puntualmente sta capitando in Piemonte con
il comportamento politico concreto di Azione, Italia Viva, i Popolari centristi e altre forze che si
riconoscono in quel campo.
Per queste semplici ragioni Tempi Nuovi, l’area popolare e cattolico sociale centrista nazionale ha
scelto la lista civica, centrista, riformista ed espressione degli amministratori locali – soprattutto
dei piccoli e medi Comuni che rappresentano il perno del sistema istituzionale piemontese – del
Presidente Cirio.
Un progetto politico, quello di un Centro dinamico, riformista e di governo che riprenderà quota
dopo le elezioni europee attraverso una inevitabile ed obbligata ricomposizione delle forze che
sono lontane tanto dal massimalismo radicale della sinistra della Schlein quanto dal sovranismo
conservatore di alcuni settori della destra.
Un Centro, comunque sia, che si presenta in ordine sparso alle elezioni europee e anche alle
consultazioni regionali – nel caso specifico in Piemonte – ma che è destinato a ritrovare presto le
ragioni dell’unità e della compattezza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali nazionali”.

Giorgio Merlo, Dirigente Nazionale Tempi Nuovi.

“Piu’ Uniti per Bricherasio” alle elezioni con Guido Calleri di Sala

La lista “Piu’ Uniti per Bricherasio” si ripresenta all’appuntamento elettorale del prossimo giugno all’insegna delle novità. Novità rappresentata innanzitutto dal candidato a sindaco Guido Calleri di Sala. Il quale ha accettato con entusiasmo e convinzione la proposta elettorale giunta da molti cittadini, associazioni e gruppi del comune di Bricherasio. La nostra lista civica, plurale ed espressione di mondi e settori importanti della nostra comunità, che da sempre si riconosce nei valori della Costituzione, della Resistenza, della Laicità dello Stato e della Democrazia Partecipata, sostiene con forza la candidatura a sindaco di Guido Calleri di Sala.
L’obiettivo del candidato a sindaco e dell’intera lista e’ quello di rilanciare Bricherasio anche a livello del Pinerolese e della Val Pellice. Un doppio impegno che esige e richiede idee, progettualità e coraggio. Elementi ben presenti dell’ agire politico della nostra lista civica.
Nelle prossime settimane inizieremo una campagna di ascolto e di proposte per confrontarci con tutti i cittadini sul programma elettorale con cui vogliamo amministrare e cambiare Bricherasio.

“Piu’ Uniti per Bricherasio”

 

(nella foto Guido Calleri di Sala)

Partito Radicale, “un fiore per le donne” in carcere a Torino

Stamattina a Torino una delegazione del Partito Radicale, composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara, ha visitato la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si è inserita nel quadro delle iniziative “UN FIORE PER LE DONNE” che il Partito Radicale ha organizzato per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.
Nella sezione femminile permane una situazione di sovraffollamento (116 detenute a fronte di una capienza regolamentare di 85), che ricade in un contesto ulteriormente problematico a causa della carenza  di organico che si registra sia tra le fila del corpo di Polizia Penitenziaria che tra il personale civile, impiegato nei percorsi socioassistenziali e di recupero.
Ulteriori problematiche si riscontrano in particolare con la gestione delle detenute con patologie psichiatriche che, pur essendo guardate a vista dal personale di polizia, non hanno un presidio medico fisso, come invece c’è invece alle sezioni maschili, in grado di intervenire celermente alle prime avvisaglie di disagi. Un grave problema, sia di gestione per il personale, che per la difficile convivenza con le altre detenute.
Inoltre, la carenza di educatori e le ridotte possibilità di percorsi lavorativi e rieducativi esterni rendono molto difficile il reinserimento delle detenute a fine pena.
Alla sezione per detenute Madri (ICAM) con bambini è unicamente presente solo personale di polizia Penitenziaria.
Grave il problema delle tossicodipendenze: viene infatti riferito un supporto medico non  adeguato alle necessità con il personale di Polizia Penitenziaria che, di fatto, cerca di sopperire alle mancanze senza aver le giuste competenze mediche.
Dichiarazione di Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare): “il problema carceri è un problema che colpisce l’intera comunità e restituire lo stato di diritto a chi in carcere passa parte della propria vita o presta il proprio servizio è un problema di Democrazia”.
Dichiarazione di Mario Barbaro (membro della Segreteria del Partito Radicale): “Il Partito Radicale in occasione dell’8 marzo si è recato nelle sezioni femminili delle carceri che vivono l’esperienza della detenzione anche con i bambini. Siamo convinti ci sia necessità di riforme profonde per far vivere il dettato della Costituzione e lo stato di diritto. Non è solo un problema italiano o dei paesi autoritari ma andrebbe affrontato anche a livello europeo. Per questo vogliamo lavorare perchè si arrivi ad una carta penitenziaria europea”.

Caritas Torino, aumentano i poveri e il lavoro è sempre più povero

Frutto della bassa crescita economica della Città che da oltre vent’anni cresce meno della media nazionale

Sala strapiena al Centro Congressi del Sacro Volto a ascoltare da chi contro la povertà delle famiglie lavora ogni giorno come la CARITAS , i dati della povertà di Torino . Li ha sintetizzati l’Arcivescovo REPOLE nel suo intervento. Aumentano i poveri , il 53% delle richieste presentate nell’ultimo anno arrivano da nuovi poveri e c’è quasi un terzo di richieste arriva da persone che hanno un lavoro , un lavoro povero cioè. Peccato che ad ascoltare questi dati e le tante belle esperienze di volontariato in una assemblea durata oltre tre ore, non ci fosse un’ Amministratore comunale. Eppure l’Assistenza è il compito principale del Comune. I dati della Caritas come il calo di oltre diecimila esercizi commerciali sono il risultato della bassa crescita della economia torinese che denuncio invano dal 2009. La zona più in difficoltà e’ Barriera di Milano a confermare le denunzie dominicali del Parroco Don Stefano Votta . I dati della Caritas come ha detto il bravissimo Direttore, PierLuigi Dovis, sono sulla media nazionale e quindi sono la conferma di come Torino si collochi a metà della classifica delle Città italiane . Il primo problema per Torino è l’aumento della crescita economica che punti però su una linea di sviluppo medio alto che può arrivare solo dalla industria e dalla innovazione tecnologica. Una linea di sviluppo che punti su settori con salari più alti e con impieghi a tempo indeterminato. L’unico modo per offrire ai giovani studenti che anche a Torino potranno trovare impieghi interessanti e remunerativi. Ecco perché è fondamentale la battaglia sul settore Auto portata avanti dal Governo Meloni che punta a rialzare là produzione di auto nel nostro Paese, così come sarà fondamentale far partire il Centro per la Intelligenza artificiale legato al settore auto e alla mobilità del futuro.  Ma sarà importante sostenere i programmi di crescita delle nostre aziende migliori, dalla Spea alla Dylog e a Replay. Importantissimi saranno gli investimenti nelle infrastrutture, dalla TAV alla Tangenziale sino alla Linea 2 della Metro. Così come sarà importante rilanciare il nostro Aeroporto . Ecco perché le elezioni regionali del prossimo 9 Giugno saranno la occasione per i cittadini di scegliere persone esperte e competenti.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Suicidio assistito, Littizzetto e Subsonica aderiscono all’appello

Anche decine di sindaci, assessori e accademici hanno aderito all’appello

Convocato per il 12 marzo alle ore 10.00 ore un presidio con Marco Cappato davanti alla Regione

Riceviamo e pubblichiamo 

QUI il video appello di Marco Cappato

L’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelski, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli: sono solo alcune delle celebri personalità piemontesi appartenenti al mondo della cultura, dell’arte e della scienza che hanno sottoscritto l’appello promosso dalla Associazione Luca Coscioni per chiedere al Consiglio Regionale di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito” sul “suicidio medicalmente assistito”.

Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore dell’appello al Consiglio Regionale: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta dell’Associazione Luca Coscioni, che infatti ha convocato per il prossimo 12 marzo alle ore 10  un presidio all’ingresso di via Lascaris a Torino. L’appello può essere firmato anche online a questo LINK.

Tra le personalità politiche anche Chiara Appendino, vice presidente M5S, Chiara Gribaudo, vice presidente nazionale PD, Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo  e altri nell’area metropolitana torinese.

In Piemonte, infatti, in sei mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle oltre 11.000 firme raccolte a favore di  “Liberi Subito”, la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”, il Consiglio regionale ancora non si è espresso.  Per questo nei giorni scorsi Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” avevano rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio per chiedere di discutere la proposta di legge entro la fine della consiliatura.

“Se il Consiglio regionale del Piemonte si sciogliesse prima di aver votato la legge “Liberi subito” lascerebbe senza risposte le persone che soffrono e minerebbe il diritto  alla partecipazione popolare vanificando la richiesta di oltre 11 mila piemontesi; ci rivolgiamo personalmente a tutte le consigliere e consiglieri regionali affinché facciano prevalere l’attenzione all’urgenza di tante persone in carne e ossa rispetto alle convenienze, vere o supposte, di partito e schieramento”, hanno dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Davide Di Mauro, coordinatore del comitato promotore di “liberi subito“.

Askatasuna, Valle (Pd): “Novelli benecomunisti in Regione”

In  conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’assessore Marrone ha rivendicato il colpo di mano di ieri, con cui ha inserito nella legge sui beni comuni una norma che prova a limitarne l’efficacia in caso di beni che siano stati oggetto di occupazione abusiva, senza nascondere di aver agito alle spalle tanto dei suoi colleghi di maggioranza quanto del Presidente Cirio.

«La legge Marrone&Caucino probabilmente rimarrà priva di effetti pratici, poco più che una petizione di principio, perché non è certo la Regione a poter disporre dei beni dei Comuni.

Tuttavia l’atto assume un preciso significato politico: approvata senza che Cirio ne sapesse nulla, chiarisce sin da ora chi comanderà davvero nella prossima Giunta in caso di vittoria delle destre. C’è chi preferisce gli sgomberi con i manganelli, anziché gli strumenti della partecipazione e della co-progettazione, grazie ai quali l’immobile viene restituito alla comunità».

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Pantanella (FSP): “Plauso a Cirio e Giunta Regionale, Askatasuna tornata su binari corretti”

Le parole del sindacalista a favore dello stop alla regolarizzazione del centro sociale.
“Bene ha fatto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con la propria giunta a fermare la regolarizzazione di Askatasuna”.
Lo afferma Luca Pantanella, segretario generale provinciale torinese della sigla ‘FSP Polizia di Stato’. “Un provvedimento che finalmente riporta la questione nei giusti binari di legalità e rispetto per istituzioni, cittadini, commercianti offesi e forze dell’ordine”, prosegue il sindacalista.
“E’ ora di dire basta a questa farsa ignominiosa per cui si continua a prendere in giro l’opinione pubblica raccontando la barzelletta dei locali liberi: che risultano, invece, ancora nella disponibilità dei soliti noti, pronti puntualmente a infiltrarsi illecitamente ovunque vi sia occasione di disordine e scontri”.
Per poi concludere: “Persino il Direttore Mario Giordano ieri sera ha mandato in onda su Retequattro a ‘Fuori dal coro’ un servizio che presenta oggettivamente e con dovizia di fondate argomentazioni Torino come capitale italiana degli anarchici, in barba al glorioso passato di questa città che ha dato i natali all’Italia, ai motori, alla moda, al cinema, alla radio e alla televisione. Domando dunque al sindaco Stefano Lorusso e alla sua giunta se è davvero questa l’immagine che vogliamo continuare a dare del capoluogo piemontese”.

Stellantis, Grimaldi (Verdi Sinistra): Torino accolga l’appello dei lavoratori di Mirafiori

“Con la marcia clima lavoro abbiamo invitato tutta la cittadinanza di Torino a sentirsi coinvolta dal futuro di Mirafiori. Lo facciamo ancora una volta, accogliendo l’appello del Segretario Fiom Michele De Palma: lo sciopero unitario dei lavoratori e delle lavoratrici dell’automotive ci riguarda, riguarda tutta la comunità torinese. Dal destino di quella fabbrica e dalla transizione ecologica dipende il futuro e l’orizzonte di sviluppo della nostra città” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.