Andrea Turi
Si è svolto ieri a Torino un incontro istituzionale tra una delegazione dell’USMIA (Unione Sindacale Militare Interforze Associati) e il Consigliere Regionale Roberto Ravello. A guidare la delegazione sindacale è stato il Segretario Generale Regionale per il Piemonte, Dott. Gaetano Cocuzza, accompagnato dal Segretario Territoriale e Vice di Torino per l’Esercito, Giuseppe Scalinci e Daniele D’Andrea.
L’incontro è stato promosso in relazione alla proposta di legge n. 64, presentata dal Consigliere Ravello in Consiglio Regionale, volta a prevedere la costituzione di parte civile della Regione Piemonte nei procedimenti per aggressioni ai danni degli operatori socio-sanitari, del personale del Servizio Sanitario Nazionale, del trasporto pubblico locale, del personale scolastico, delle forze di polizia, delle Forze Armate, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dei volontari della Protezione Civile.
USMIA ha espresso profonda gratitudine alla Regione Piemonte per l’iniziativa, riconoscendo l’importanza del provvedimento quale segnale concreto di tutela e vicinanza verso coloro che operano quotidianamente al servizio della collettività. Nel corso del colloquio, l’Associazione ha rimarcato le proprie osservazioni, presentate al Consiglio Regionale, tese a valorizzare la specificità del personale militare, anche attraverso la proposta di legge n. 64.
La delegazione ha inoltre illustrato la missione e le finalità dell’USMIA, associazione riconosciuta a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018 e della Legge 46/2022, che ha sancito il diritto del personale militare a costituire associazioni a carattere sindacale. Con migliaia di soci, USMIA è oggi l’unica sigla sindacale interforze che rappresenta Esercito, Marina e Carabinieri.
Tra i temi affrontati durante l’incontro, particolare attenzione è stata riservata a:
– Iniziative legislative regionali a sostegno della legalità e della sicurezza;
– Progetti educativi e sociali per la promozione dei valori costituzionali e dell’inclusione sociale;
– Collaborazioni con le istituzioni locali per agevolazioni e servizi a favore delle famiglie del personale militare.
USMIA (Unione Sindacale Militare Interforze Associati)
“L’altro ieri mentre Lo Russo partecipava al dibattito sulla sicurezza in Barriera di Milano, il quartiere più difficile di Torino, si consumava, proprio in quella zona, l’ottavo accoltellamento per le vie della Città negli ultimi 8 giorni. Un degrado ed una violenza che si sta allargando a macchia d’olio, contaminando diverse altre zone, invisibile agli occhi del nostro Sindaco la cui preoccupazione, sottolineata in conclusione dello stesso dibattito, è quella di ‘iniziare a cambiare narrazione‘, confermando di voler ancora volgere lo sguardo altrove, rispetto ai problemi che i Torinesi vivono quotidianamente sulla propria pelle”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il numero crescente di episodi di violenza urbana, invisibili agli occhi dell’Amministrazione cittadina.
“Il problema della Giunta Lo Russo, dunque, non è affrontare il degrado sociale, la delinquenza e la violenza che quotidianamente si registra a Torino, ma il cercare la collaborazione, in primis dei media, per raccontare una sorta di ‘Lorusso-Landia‘, la città che non c’è”, continua Desirò.
“Al netto della narrazione che si vuole trasmettere e si cerca di manipolare, i cittadini di Torino toccano ogni giorno con mano lo stato reale di una Città in cui, degrado, spaccio, delinquenza, spaccate nei negozi ed episodi di violenza urbana non sono più confinati nella sola Barriera, ma hanno ormai pervaso quasi tutti i quartieri. Forse, la politica del volgere lo sguardo altrove, fingendo non esista una città con i suoi problemi reali, messa in atto dall’Amministrazione di centrosinistra, sta dando i suoi frutti nel mondo fantastico di ‘Lorusso-Landia’, non certo a Torino”, aggiunge Desirò.
“Ancora una volta si evidenzia l’approccio demagogico all’Amministrazione della Città. Mentre i cittadini iniziano ad avere paura ad uscire di casa, Lo Russo ed i suoi fedelissimi sono impegnati in progetti ideologici fallimentari, come lo sportello contro la presunta islamofobia, che in due mesi di attività ha raccolto zero segnalazioni, o l’istituzionalizzazione di Askatasuna, ora oggetto di ricorso al TAR. Sarebbe tempo che Lo Russo e la sua Giunta iniziassero a farsi carico dell’onere di amministrare la città nell’interesse dei torinesi, evitando di continuare ad inseguire gli interessi di pochi. Presumibilmente amici del circoletto“, conclude Desirò.
Caro Direttore,
Barriera di Milano sta sicuramente vivendo il momento peggiore della su storia dopo ovviamente la seconda guerra mondiale. Oltre 40.000 abitanti , cinquanta etnie diverse, valori immobiliari bassissimi che impoveriscono gli italiani rimasti. Molto spaccio , alcune zone infrequentabili. L’oasi è rappresentata dalle Parrocchie e dalle Scuole e da alcuni Bar frequentati dai cittadini che vogliono fare qualcosa , tutti di mezza età o pensionati che non vogliono o non possono andare via dalla loro Barriera.
Ieri in un dibattito con duecento persone il Direttore de La Stampa Malaguti ha chiesto scusa di arrivare in ritardo a voler rendersi conto di come si vive in quello che trent’anni fa era un bel Quartiere di Torino.
Due ora di discussion , pochissimo spazio al pubblico, Lodovico Poletto storico giornalista de La Stampa ha scelto lui chi far parlare Il Sindaco che ovviamente deve gestire una situazione difficile ha cercato di minimizzare il disagio e la violenza.
Siccome non mi è stato concesso di intervenire , presento sul TORINESE una proposta di rilancio vero di Barriera. Siccome i ritardi clamorosi per progettare la linea 2 (ci son voluti quasi vent’anni) farà sì che la Linea 2 arriverà solo nel 2032, io propongo che il Comune sposti in Barriera una iniziativa che porti nuovi posti di lavoro veri e una speranza di un futuro migliore.
Spostare ad esempio in Barriera di Milano il Centro per la IA che il Governo Meloni ha assegnato a Torino significherebbe portare una cinquantina di posti di lavoro destinati a giovani laureati e esperti a lavora in Barriera. Una iniziativa che darebbe di Barriera una immagine nuova, di futuro. Un Centro che ovviamente avrebbe ricadute positive sui negozi, sui bar e ristoranti della zona portando lavoro vero e dando una prospettiva di lavoro anche ai ragazzi di Barriera che frequentano le belle Scuole dall’Istituto Einstein , al Bodoni Paravia, dove è andata a Scuola mia figlia Monica, al Beccari , all’Ilaria Alpi. Non a caso alla uscita ho parlato con i Dirigenti di questi complessi scolastici che svolgono un lavoro importantissimo insieme alle Parrocchie che invece sono essenziali per fornire assistenza quotidiana alle persone e alle famiglie in difficoltà.
I Cittadini di Barriera di Milano meritano più rispetto, più affetto e disponibilità perché non sono figli di un Dio minore.
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti di Fratelli d’Italia
“Fondata sul lavoro”: Angelo Bonelli a Torino
Riceviamo e pubblichiamo
MERCOLEDì 28 maggio il leader dei Verdi Angelo Bonelli sarà a Torino per un doppio appuntamento in Corso Siccardi 6, presso la sede di Europa Verde, Sala Pasquale Cavaliere.
ORE 17:00 incontro con una delegazione di operaie e operai della storica azienda Lear di Grugliasco, specializzata nella realizzazione di sedili di lusso per la Maserati, in crisi da diversi anni e i cui 400 lavoratori sono in cassa integrazione.
ORE 18:00:
FONDATA SUL LAVORO
Il nostro evento sui referendum per rifare l’Italia!
Per un lavoro più sicuro, tutelato, stabile e pagato bene.
Saranno insieme a noi anche Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale Europa Verde e Giorgio Airaudo, segretario generale della CGIL Piemonte.
Europa Verde Piemonte
AL Congresso Regionale della CISL piemontese, il segretario Luca Caretti ha posto il tema della crescita perché senza una maggiore crescita economica la Regione non avrà nuovi posti di lavoro veri e farà sempre più fatica a mantenere i servizi sanitari , sociali e assistenziali di cui una popolazione che invecchia sempre di più avra’ sempre più bisogno. Qualche amico cislino, di cui sono stato iscritto e dirigente per qualche anno della Cisl elettrici, si è girato guardandomi sapendo bene che io parlai della Crescita nel 2009 da Sottosegretario di Stato ai trasporti alla Presidente Bresso e al sindaco Chiamparino che invece di studiare i dati mi risposero polemicamente.
Da venticinque anni il Piemonte ,malgrado il buon andamento di Cuneo, e’ trascinato in basso dalla bassa crescita della economia torinese.
Il Segretario regionale Luca Caretti ha ribadito però che per ritornare a crescere il ruolo della industria e’ imprescindibile sia perché paga stipendi migliori sia perché genera terziario avanzato.
La Cisl è contraria ai referendum di Landini , soddisfatta della positiva chiusura della vertenza Diageo. Mi è dispiaciuto che a proposito di bassi salari non sia stato ricordato il Ministro Carlo DonatCattin , segretario provinciale della CISL torinese negli anni 50,che nel 1969 da Ministro del Lavoro chiuse la stagione dei bassi salari con un aumento per i metalmeccanici che alcuni industriali mi rinfacciano ancora oggi. Eppure 55 anni fa in questi giorni sempre Donat Cattin fece approvare dal Parlamento lo Statuto dei Lavoratori mentre il PCI si asteneva.
A proposito di costo delle bollette la Cisl torinese si è completamente dimenticata che grazie al mio studio dei consumi delle famiglie del Villaggio Olimpia si Settimo , sempre Donat Cattin, un uomo di governo molto produttivo, adottò la Tariffa sociale della energia elettrica che riduceva il costo della bolletta per le famiglie operaie. Una tariffa che durò dal 1974 al 2008. La Cisl torinese a quel tavolo aveva una persona serissima come Giovanni Avonto.
Ricordo a tutti che nel Governo successivo Confindustria ottenne che Donat Cattin non venisse riconfermato al Ministero del Lavoro facendogli pagare la sua scelta a favore dei lavoratori.
Forse per non urtare il Sindaco Lo Russo nella relazione del Segretario regionale nessun accenno all’aumento della povertà a Torino denunciato dalla Caritas. Lo sottolineo agli esponenti del sindacato e del mondo cattolico che alle elezioni Comunali hanno votato PD, la metà della Città che non sta bene, oggi, sta peggio che nel 2021. E Barriera di Milano oggi sta peggio che trent’anni fa, Sindaco Castellani. Non so perché non si sia parlato maggiormente della TAV e della logistica, un settore strategico per Torino e il Piemonte.
Dal Lingotto, Mino GIACHINO
Rinnovato il direttivo chierese di Forza Italia
Claudio Campagnolo, imprenditore del settore edile, 68 anni, già consigliere comunale di Chieri, presidente della Commissione Regionale per l’Artigianato (organo amministrativo e di tutela del settore artigianato previsto dal Testo Unico in materia di artigianato), è il nuovo segretario di Forza Italia di Chieri.
Lo ha eletto ieri l’assemblea degli iscritti, presenti la consigliera regionale di Forza Italia Debora Biglia e il consigliere della Città Metropolitana di Torino di Forza Italia Andrea Tragaioli. Del nuovo direttivo fanno parte Alberto Cagliero (consigliere comunale chierese di Forza Italia), Stefania Schiavo, Tania Crisafulli ed Ercole Zuccaro (portavoce).