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Città della Salute, Riboldi: “Non c’è crisi di governance”

In merito alla lettera dei rappresentanti dei sindacati FP Cgil, Anaao Assomed, Aaroi Emac, UilFpl, Fassid desidero puntualizzare alcuni aspetti.

In primis, voglio rassicurare che non c’è nessuna crisi di governance. L’Assessorato alla Sanità e la Direzione Generale dell’Assessorato stanno governando la situazione direttamente e, in condivisione con l’Università degli Studi di Torino, si procederà quanto prima a chiudere e dirimere la situazione dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, un’eccellenza nazionale che quanto prima dovrà tornare ad avere quell’equilibrio fondamentale per continuare ad essere un punto di riferimento per la cura, l’assistenza e la ricerca.

La decisione di cambiare la governance è stata determinata in ultima istanza dalla sentenza del Tribunale del Lavoro che ha dato ragione al ricorso presentato da una organizzazione sindacale (CIMO) contro l’AOU.

Inutile e desolante la strumentalizzazione politica dei sindacati della dirigenza firmatari della lettera, che non hanno partecipato alla vertenza sindacale presso il tribunale del lavoro. Difatti un frangente delicato come questo, dovrebbe invece spingerli ad un atteggiamento più responsabile e costruttivo.

Ma detto questo è doveroso sottolineare che:

• nessuna influenza esterna ha portato alla decisioni assunte fino ad oggi, che sono state dettate esclusivamente dalla presa d’atto dell’assenza della serenità necessaria per portare all’interno di Città della Salute il cambiamento che avevamo auspicato e per il quale avevamo incaricato una figura professionale di riconosciuta professionalità come l’attuale CommissarioThomas Schael aggravate dalla condanna di cui sopra;

• rispediamo al mittente le accuse di tutela di consorterie o simili, che riteniamo offensive di una condotta improntata al rispetto delle regole, la promozione della legalità, della trasparenza e della meritocrazia che proseguirà con estrema determinazioni di tutte le direzioni;

• l’accusa di scarsa autonomia politica e di condizionamenti poi è assolutamente ridicola, prova ne sia la libertà totale con la quale l’assessorato regionale alla Sanità si sta muovendo nell’ambito delle nomine e delle revoche, quando le ritiene opportune per il bene superiore della sanità pubblica.

L’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi

Giustetto copia Pannella?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Marco Pannella è passato alla storia anche per i suoi lunghi  digiuni per cause nobili e importanti rifacendosi a Gandhi. Il presidente “attivista” dell’ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, certo non parente dei  più famosi pastai di via Santa  Teresa, ha deciso di digiunare anche lui, ma per la Palestina “contro il genocidio a Gaza”.  Una causa opposta a quelle del leader radicale che fu sempre dalla parte di Israele come lo fu Pannunzio. Non si tratta di una sua legittima scelta che certo non condivido, ma ritengo plausibile opinione ,ma è nella sua veste di presidente dell’Ordine che invita i medici a digiunare, a fotografarsi con un cartello in mano con su scritto: Digiuno contro il Genocidio“. Il presidente è abituato a far “deragliare” verso la politica l’Ordine rispetto ai suoi compiti istituzionali, ma non ricordo che abbia mai espresso una parola di condanna per la strage di Israeliani del 7 ottobre. E fece bene perché l’Ordine, a mio modo di vedere, non deve fare politica. Ricordo un grande medico ligure che, partigiano combattente, curò senza problemi dei fascisti repubblichini. Un esempio luminoso. Ci sarebbe inoltre da suggerire al presidente Giustetto un’ipotesi che va oltre il digiuno  simbolico  di un giorno con fotografia sui giornali: partire volontario  egli stesso per Gaza  a portare soccorsi. Un altro medico, Gino Strada, con idee politiche assai simili a quelle del dott. Giustetto, dedicò la sua vita alle cause umanitarie creò ospedali di guerra. Quando morì, io lo definii un Santo laico. Non basta esporre lenzuola bianche  dalla sede dell’Ordine. Chi crede alla propaganda filo palestinese che oggi  sta vincendo la guerra mediatica in Europa, deve mobilitarsi ben oltre i digiuni occasionali  e le lenzuola che ancora penzolano malinconicamente  da qualche parte per il povero  Regeni. Il mio amico Alberto Fava forse  citerebbe Orazio in latino; io mi limito a citarlo, semplificandolo, in Italiano: i fabbri si limitino a fare i fabbri. Oggi il latino e anche il buon senso antico sono travolti dalle idee visionarie, le uniche che abbiano diritto di cittadinanza.

Merlo: Governo, ‘tanto peggio tanto meglio’ strategia del campo largo

“Ma può essere la strategia del ‘tanto peggio tanto meglio’ l’orizzonte che caratterizza una
coalizione che aspira pure ad essere una alleanza di governo? Passino gli attacchi personali, la
delegittimazione morale e la quotidiana criminalizzazione politica dell’avversario/nemico, ma
come si può gioire o auspicare platealmente che tutto vada male per il paese? Se non altro il
vecchio Pci – fonte ispiratore dell’attuale coalizione che raggruppa le varie sinistre – oltre ad
attaccare brutalmente la Democrazia Cristiana e i suoi principali leader e statisti, aveva anche un
progetto politico alternativo. Ma dov’è, di grazia, il progetto politico e di governo alternativo del
cosiddetto campo largo?”.

On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’

Pentenero – Conticelli (Pd): “Frecciarossa senza alta velocità, ma con rincari record”

“Dal 25 agosto il collegamento ferroviario diretto tra Torino, Genova e Roma sarà servito da Frecciarossa in sostituzione del Frecciabianca. Ma nonostante il nome, il treno impiegherà oltre sette ore per arrivare a destinazione, senza percorrere nemmeno un tratto di linea ad alta velocità. L’unica vera novità? Un aumento delle tariffe che colpisce duramente i pendolari e i cittadini piemontesi e che si aggiunge ai tanti rincari che hanno infiammato questa estate, dagli aumenti del tpl a quelli dell’Irpef voluti dalla Giunta targata Alberto Cirio” dichiarano la Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Gianna Pentenero e la Vicepresidente della Commissione Trasporti Nadia Conticelli, commentando la decisione di Trenitalia di sostituire il Frecciabianca con un Frecciarossa sul collegamento Torino–Roma, mantenendo gli stessi orari e fermate in territorio piemontese, ma applicando le tariffe più elevate del servizio AV.

“È inaccettabile che si faccia passare per miglioramento un semplice cambio di marchio. I treni saranno più nuovi, certo, ma la durata del viaggio resta identica e il percorso non include alcuna tratta ad alta velocità. Eppure i prezzi aumentano fino al 30%, con biglietti che arrivano a 132 euro in classe Business. È una presa in giro per i piemontesi” aggiungono le esponenti dem.

“Inoltre – proseguono Pentenero e Conticelli – è assurda la decisione di escludere la Carta Tutto Treno, finora valida per il Frecciabianca, e di introdurre nuove regole per i pendolari. Si penalizzano proprio coloro che usano il treno per lavorare, studiare, vivere il territorio. L’Assessore regionale ai Trasporti si è limitato ad accogliere ‘con favore’ il cambiamento, pur ammettendo che non è di competenza diretta della Regione. Ma quando si tratta di difendere i diritti dei cittadini, la competenza non può essere un alibi. La Regione deve farsi sentire, pretendere tariffe eque e servizi proporzionati al costo. Presenteremo un’interrogazione in Consiglio regionale per fare chiarezza sul tema e sulla posizione della Giunta regionale”.

 “Il trasporto ferroviario deve essere accessibile, efficiente e giusto. Non possiamo accettare che si trasformi in un lusso per pochi. Il Gruppo PD chiede alla Giunta regionale di intervenire presso Trenitalia e il Ministero dei Trasporti per tutelare i piemontesi da rincari ingiustificati e garantire un servizio davvero all’altezza delle promesse” concludono Gianna Pentenero e Nadia Conticelli

cs

Forza Italia: “Controllori Gtt pestati per fare il proprio lavoro”

È QUESTA LA TORINO MODELLO RACCONTATA AL TERMINE DEL TAVOLO POST RIUNIONE COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA?

«Si può essere pestati per fare il proprio lavoro? È quanto accaduto a due controllori Gtt per aver semplicemente chiesto di poter vedere il biglietto metro a due passeggeri. Il bilancio è di 15 giorni di prognosi per uno dei due operatori e 5 per l’altro. Ci chiediamo se questa è la Torino modello per standard di sicurezza così come uscita dall’ultima riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica» – a chiederselo il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.

«In questa vicenda si riscontrano due problemi – spiegano i due azzurri –. In primo luogo il fatto è figlio di quel senso di impunità che ormai permea Torino, soprattutto verso la popolazione immigrata. La riunione del Comitato provinciale, le dichiarazioni roboanti dove i problemi sulla sicurezza vengono derubricati a del tutto marginali ribadendo che in generale tutto funziona, lanciano un messaggio sbagliato e i frutti si vedono proprio nelle continue aggressioni alle quali assistiamo quotidianamente, riportate nei fatti di cronaca. Il secondo problema è il rischio che lavoratori preposti a far rispettare le regole vengano scoraggiati a farlo perché lasciati da soli. Su fatti del genere deve passare l’idea della Tolleranza Zero: non ci deve essere alcuna scorciatoia o buonismo, se no crolla l’ordine pubblico, così come stiamo assistendo con un sindaco che flirta con un centro sociale che è cervello e braccia delle principali rivolte, danneggiamenti pubblici, blocco dei servizi pubblici nella città e nella provincia di Torino».

Concludono Fontana e Rosso: «Dopo questo fatto increscioso torniamo a sollecitare la nomina di un Commissario straordinario per la Sicurezza a Torino e di collegare in qualche modo, visto che il Comune non l’ha fatto a tempo debito, la città al decreto Caivano. Ormai Torino è una grande zona rossa, non ci stancheremo mai di dirlo, e il ripetersi di fatti di cronaca come questo rischia di minare l’immagine di una città turistica che sta alla base del modello adottato proprio dalla Sala Rossa come risposta alla crisi della manifattura tradizionale».

cs

Magliano (Lista Cirio): “Volontariato protezione civile, eccellenza del Piemonte”

Una colonna mobile composta da Volontari Antincendi Boschivi della Regione Piemonte è partita nelle prime ore di questa mattina, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, per contribuire alle operazioni di contenimento e spegnimento dell’incendio che da giorni sta interessando le pendici boschive del Vesuvio.

“Il Volontariato di Protezione Civile – commenta Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio regionale -, in particolare il Volontariato Antincendi Boschivi, rappresenta un’eccellenza del nostro territorio: donne e uomini che si addestrano con costanza ed entusiasmo, a prezzo di sacrifici personali, per acquisire competenze e per operare in stretta collaborazione con altri enti e Corpi dello Stato. La loro esperienza e le loro capacità nella lotta agli incendi in ambiente montano e boschivo ne fanno una risorsa di grande valore non soltanto per il Piemonte, ma per tutta la Nazione”.

“Ringrazio le Volontarie e i Volontari – termina Magliano – per la loro dedizione, per il tempo che sottraggono a se stessi e ai propri cari per dedicarlo alla tutela delle persone e del nostro ambiente e auguro a tutti coloro che sono in viaggio verso la Campania di operare con successo e in sicurezza”.

Merlo: Centro, se non è protagonista non esiste. E non vive nella ‘tenda’ di Bettini

“Il Centro e la politica di centro possono svolgere un ruolo significativo in un partito o in una
coalizione solo se sono protagonisti. E la ‘tenda’ che l’ex comunista Goffredo Bettini ha
prefigurato ed apparecchiato per il Centro nell’alleanza di sinistra equivale a certificarne la sua
cronica ed oggettiva inutilità. Perchè, appunto, marginale, periferico e pertanto politicamente
insignificante.
Per queste ragioni chi, oggi, vuole rilanciare il Centro e la cultura di centro nella politica italiana
non può guardare a sinistra. Per il motivo che da quelle parti è costretto a nascondersi in una
‘tenda’.

On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’.

Turismo, Ruffino (Az): “Meloni e Schlein in conflitto con la realtà”

Non c’è niente da fare: destra e sinistra devono leggere ogni cosa con gli occhiali dell’ideologia così rimuovono e distorcono i dati oggettivi ed entrano in conflitto con la realtà. Le associazioni di categoria che operano nel turismo riferiscono i dati in loro possesso ma Schlein e Meloni preferiscono non guardarli e polemizzare “a prescindere”. Gli italiani vanno in vacanza, ci mancherebbe. Nella settimana di Ferragosto sono stimati 15 milioni di pernottamenti. Che significa? Che se ogni persona “pernotta” due giorni gli italiani in vacanza a Ferragosto sono circa 7,5 milioni. Qualche giorno fa le dichiarazioni del presidente di Assobalneari (Confindustria) hanno stimato in circa 30-35% il calo dei turisti italiani nel 2025. Colpa di Meloni? Non lo so. Però da qui a dipingere spiagge sovraffollate e turisti che non trovano posto … insomma, riconciliamoci tutti con la realtà. Ci sono difficoltà economiche, per tutti. Sapere che 15 milioni di italiani si muovono a Ferragosto fa piacere. Dispiace sapere che altri 45 milioni staranno a casa. Poi ad affollare spiagge e sentieri ci pensiamo tedeschi, francesi, inglesi, polacchi. Loro, sì, hanno ancora un ceto medio.
Cosi commenta Daniela Ruffino, deputata di Azione.

Pompeo (Pd): “Green team per una sanità sostenibile”

“Con l’atto di indirizzo collegato all’Assestamento di Bilancio, bocciato dall’Aula di Palazzo Lascaris, da me presentato, la Giunta regionale ha deciso di dire no a una sanità più sostenibile nelle strutture sanitarie piemontesi e all’incentivazione dell’istituzione e dell’operatività di “Green Team” aziendali all’interno di ogni Azienda Sanitaria Locale e Ospedaliera, sul modello che l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri (ASL TO5) ha avviato con successo, nel 2024, il progetto “Sale Operatori Sostenibili” che ha portato a una significativa riduzione del 30% dei rifiuti infetti e a una potenziale diminuzione dell’89% del packaging in plastica grazie all’utilizzo dei “custom pack”. Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come pratiche innovative e sostenibili possano contribuire a ridurre l’impatto ambientale del settore sanitario. La sanità, quinto settore per produzione di rifiuti inquinanti, può e deve fare di più per diventare più ecocompatibile, in linea con gli impegni del Green Deal europeo e con la necessità di rispettare obiettivi di neutralità climatica entro il 2050” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Considerati gli ottimi risultati ottenuti a Moncalieri mi sarei aspettata che la Giunta regionale si adoperasse per estendere il progetto su scala regionale, stanziando opportune risorse e monitorando i risultati. La sperimentazione di Moncalieri dimostra che è possibile conciliare qualità dell’assistenza e sostenibilità ambientale, con benefici concreti sia dal punto di vista ecologico che economico. Ma evidentemente le “buone pratiche” sono ignorate dal centrodestra e la sostenibilità in sanità non fa parte delle priorità di questa Giunta” conclude la Consigliera Pompeo.