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Ventotene, discussione in Sala Rossa

Il Consiglio comunale ha discusso tre documenti riguardanti il riconoscimento del valore che ancora oggi rappresenta il “Manifesto per un’Europa libera e unita”, conosciuto come ”Manifesto di Ventotene”, che postulava la possibile unione federale delle nazioni europee. Scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 sull’isola del Tirreno dove erano stati confinati per motivi politici dal regime fascista, il Manifesto è considerato tra i documenti che hanno ispirato la nascita dell’Unione Europea.

Il dibattito si è soffermato sul contenuto di tre Ordini del giorno presentati da Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista), Silvio Viale (+Europa, Radicali) e Giuseppe Catizone (Lega).

Approvato con 25 voti favorevoli, il documento di Busconi cofirmato da Ahmed Abdullahi (Pd) considera un errore rileggere in modo strumentale il Manifesto, modalità che si rivela “funzionale solo a coloro i quali vogliono alimentare gli egoismi degli Stati da cui nascono tutte le guerre” e invita il Sindaco, la Giunta, la presidente del Consiglio comunale ad adoperarsi presso il Parlamento al riconoscimento formale del valore rappresentato dal contenuto del Manifesto.

Secondo Viale la costruzione dell’unità europea è minacciata da nazionalismi, populismi e sentimenti di disaffezione verso un progetto percepito come lontano dagli ideali iniziali o con ostilità pregiudiziale. Il suo Ordine del giorno –  approvato con 15 voti favorevoli – invita le forze politiche a perseguire la formazione di un esercito comune europeo e a sostenere le misure economiche e finanziarie per fornire un’adeguata efficienza militare e tecnologica capace di garantire un livello elevato di difesa comune.

Il Consiglio comunale non ha approvato il terzo documento presentato da Catizone.

Solidarietà alle famiglie di Spinelli, Rossi, Colorni, Hirschmann e Rossi e alle persone che si sono sentite offese dalle parole della Presidente del Consiglio dei Ministri è stata espressa dalla Sala Rossa in un altro documento approvato oggi pomeriggio dall’assemblea di Palazzo civico.

Le università statunitensi e la svolta di Trump

Una serata che prosegue sulla linea del Centro culturale San Francesco del Carlo Alberto, di analisi, riflessione, discussione, sulle questioni geopolitiche: in questo caso l’attenzione sarà puntata sulle università statunitensi, luoghi tradizionalmente di pensiero ma anche di ideologie e di anticipazioni di tendenze sociali e politiche, con la svolta impressa dall’arrivo alla Presidenza USA di Donald Trump. L’incontro dal titolo “La condizione delle università statunitensi e la svolta di Trump”, si terrà  venerdì 28 marzo alle ore 21, presso la Sala Zaccaria di Palazzo Mombello del Real Collegio Carlo Alberto, via Real Collegio 28, Moncalieri. Interviene Giuseppe De Ruvo, Analista politico, collaboratore di Limes, rivista italiana di geopolitica, moderato da Aldo Rizza, Professore emerito di storia della filosofia e antropologia filosofica e introdotto dal Presidente sfdca Giancarlo Chiapello. Un’occasione per uno sguardo sul mondo.

Zappalà (FdI) su Riboldi: “L’opposizione non è neppure in grado di amministrare l’agenda”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e vicepresidente della Commissione Sanità, Davide Zappalà, esprime pieno sostegno all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, in merito alle polemiche sollevate dalle opposizioni riguardo la sua presunta assenza alla Commissione Sanità di oggi.

“Desidero ringraziare l’assessore Riboldi per la sua continua presenza, non solo in Commissione e in Consiglio quando convocato, ma soprattutto sul territorio e negli ospedali. A Biella, ad esempio, è stato il primo assessore alla Sanità a visitare tutte le Case della Salute, dimostrando un’attenzione concreta alla realtà sanitaria locale. Inoltre, è ampiamente apprezzato per le sue visite a sorpresa all’interno dei Pronto Soccorso in Piemonte. Una scelta che evidenzia il suo impegno e la sua dedizione per migliorare la qualità dei servizi rivolti ai cittadini.

Questi mesi sono stati caratterizzati dalla presenza costante sul territorio, ma anche a Roma dove ha saputo intercettare quasi 5 miliardi di euro. Simpatica l’idea del cartonato ma completamente fuori luogo. Inoltre la sua presenza era già stata spostata al 31 marzo. Evidentemente l’opposizione, ben lungi dal saper governare, non è neppure in grado di amministrare l’agenda”.

Le opposizioni parlano con il cartonato dell’assessore

 “Sanità, ennesima assenza dell’assessore Riboldi. Ci portiamo il cartonato per ricordare il suo volto”
Salta la programmazione e i lavori vanno avanti senza l’assessore, non ci resta che una sua sagoma
Azzarda riunioni di Commissione di prima mattina. Poi le fa spostare al pomeriggio, dicendo di voler garantire una maggiore partecipazione. Alla prova dei fatti, però, non si fa mai vedere. E i temi principali della sanità rimangono ai blocchi di partenza.
Per questa ragione oggi abbiamo portato a Palazzo Lascaris una sagoma dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. Dopo l’ennesima assenza, abbiamo deciso di sostituirlo con un cartonato. Riboldi continua a non dare risposte sullo stato di avanzamento della realizzazione della case di comunità e, oggi, diserta la Commissione convocata per discutere il percorso che porterà al nuovo piano socio sanitario.
La perdurante assenza dell’assessore Riboldi, che non si vede in commissione e in consiglio da più di un mese, è solo l’ennesima conferma del disinteresse della Giunta e della maggioranza per i lavori del Consiglio.
Riboldi aveva promesso che la discussione in commissione sul Piano socio-sanitario sarebbe iniziata a febbraio: siamo a fine marzo e per ora il piano è stato discusso solo in eventi di partito di Fratelli d’Italia, senza coinvolgimento del consiglio, delle parti sociali, dei comuni e dei consorzi.
Non solo. Gli assessori – dopo aver deciso di annullare le Commissioni del lunedì mattina per la concomitanza con le riunioni di Giunta – sono in grado di dare forfait anche alle sedute messe a calendario a loro piacimento. Un vero e proprio paradosso.
Così si continuano a svilire il Consiglio regionale e la democrazia, come abbiamo rimarcato già la scorsa settimana per la mancata discussione delle molte proposte di legge presentate.
L’obiettivo del centrodestra è evidentemente quello di evitare di disturbare l’unico vero manovratore della politica regionale, il presidente Cirio. Se ne facciano una ragione, cittadini e cittadine, sindacati, ordini professionali e tutto il mondo sanitario piemontese: il confronto sul futuro della sanità non è ammesso.
Gianna PENTENERO – Presidente Gruppo Pd
Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS
Sarah DISABATO – Presidente Gruppo M5S
Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte

Tav, Giachino: molto preoccupato per i tempi e i costi

Non so chi si possa dire soddisfatto dei tempi che si sono molto allungati e ritardano pertanto gli effetti positivi sulla economia valsusina e piemontese. Ricordo che la TAV è l’opera più importante per la nuova rete di trasporti europea come la definirono Jacques Delors e Silvio Berlusconi. L’opera che metterà in rete la metà dei corridoi europei e che darà alla Pianura Padana la più Grande Area di logistica del Sud Europa. Un’area dove vi saranno 4 porti di Genova, La Spezia, Venezia, Trieste, Ravenna , gli aeroporti di Torino, Genova, Malpensa, Linate, Verona, Trieste, Bologna, università e Centri di ricerche internazionali, aziende manifatturiere leader mondiali. I ritardi nella realizzazione della TAV fanno perdere PIL alla nostra economia e l’aumento dei costi lo pagheranno tutti gli italiani, compresi i NOTAV. All’interno di questa grande area logistica ci sarà un aumento dei traffici portuali con aumento delle entrate fiscali e del lavoro logistico che potrà dare, se ci sarà una efficiente regia olistica, un aumento di un punto del PIL italiano.
I governi gialloverde e giallorosso che hanno bloccato l’opera dovranno risponderne agli italiani e a chi aspetta il lavoro come il pane.  Bene l’impegno dell’attuale Governo a mettere a disposizione le risorse necessarie ma ora bisogna fare tutto il possibile per accelerare i lavori . Molto Positiva la prossima visita  del Ministro e del Commissario.
Mino Giachino
Responsabile Trasporti Fdi Piemonte

Ravinale e Diena (Avs): “I Cpr vanno chiusi”

“Con la riapertura del CPR, voluta dal Governo nonostante l’opposizione del Comune e della cittadinanza, da lunedì a Torino ci saranno di nuovo persone private della libertà e di cui verrà calpestata la dignità solo perché straniere.” – dichiarano Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale e Sara Diena, capogruppo di Sinistra Ecologista in Comune, presenti  al presidio organizzato dalla rete Mai più Lager – No CPR che ha portato a Torino il simbolo basagliano Marco Cavallo.
“I CPR violano sistematicamente i diritti delle persone, e lo fanno senza nemmeno raggiungere l’obiettivo dei rimpatri (la cui percentuale non supera il 30%): vanno chiusi, è una vergogna che l’Italia continui a infliggere questo trattamento a persone che non hanno commesso alcun reato,  sperperando in più enormi risorse pubbliche” – aggiunge Diena.
“Nei CPR le persone sono umiliate e portate alla disperazione più atroce, e per sedare i trattenuti c’è un abuso costante di psicofarmaci. È emerso in questi giorni che il nuovo gestore del CPR di Torino avrebbe dichiarato partecipando alla gara di aver sottoscritto un protocollo con l’ASL sulla tutela della salute mentale, di cui però non c’è traccia: ne chiederò conto all’assessore competente martedì con un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale” – conclude Ravinale

Lega, presidio contro lo sportello di denuncia anti-islam

IL TORINESE WEB TV 📺

Si è svolto in piazza Palazzo di Città un presidio organizzato dalla Lega per protestare contro l’istituzione di uno sportello anti-islamico approvato dal Comune di Torino. Durante l’evento, sono intervenuti il consigliere comunale Giuseppe Catizone, l’onorevole Elena Maccanti e l’europarlamentare Silvia Sardone, i quali hanno espresso la loro contrarietà a questa iniziativa. I relatori hanno affermato che non è necessario uno sportello di questo tipo, poiché Torino è una città multietnica che ha bisogno solo di maggior sicurezza e di un controllo più efficace da parte delle forze dell’ordine. Hanno anche sottolineato come, a loro avviso, il sindaco di Torino trascuri le esigenze dei torinesi a favore degli immigrati, in particolare quelli coinvolti in attività illecite come la delinquenza e lo spaccio. La Lega ribadisce il proprio impegno per una città sicura e accogliente, dove le priorità siano il benessere dei cittadini e la sicurezza collettiva.

FRANCESCO VALENTE

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Giachino: “Bene che anche gli industriali torinesi si interessino del nostro Aeroporto”

Caro Direttore,
Stamane anche il Presidente degli industriali  torinesi scende in campo a chiedere il rilancio del nostro aeroporto che come dico dal 2014 è solo tredicesimo in Italia. Lo dissi a Fassino che mi mando’ a quel Paese. Per molto tempo la carta stampata non ha voluto vedere il problema così chi amministrava Torino. Come spiego nel mio libro molti non capiscono che gli aeroporti migliori possono fare un contributo alla economia locale che può arrivare  anche tre punti di PIL e soprattutto possono portare turismo di qualità e economico. Così come molti non capiscono la importanza della TAV così i tempi si allungano e i costi aumentano. Abbiamo bisogno di essere collegati a alcune capitali economiche .
Se un manager atterra a Malpensa va a dormire a Milano e al mattino con il treno veloce in 50 m viene a Torino fa i suoi incontri e riparte. Gli unici che ci guadagnano i taxi e il ristorante . Errore principale vendere le quote azionarie dentro la Società che gestisce l’aeroporto che avendo aeroporti più grandi come Bologna e Napoli non considera prioritario Torino. Azionista della società che gestisce l’aeroporto c’è però il Sanpaolo cui il Comune potrebbe fare fuoco di squadra . Con l’aumento forte del traffico aereo in corso non rilanciare Caselle è un delitto. Aeroporto e TAV sono le due infrastrutture più importanti per rimettere Torino dentro la rete europea e mondiale dei traffici . Certo occorre avere amministratori locali più competenti e qui sta la responsabilità degli elettori che purtroppo danno poca importanza alla competenza dei candidati salvo pentirsene dopo le elezioni. Ma la MOBILITÀ, la SALUTE e il LAVORO sono i tre problemi più importanti per i quali occorre avere in Consiglio comunale e regionale non i campioni di preferenze ma i campioni di competenze lo stiamo vedendo sul cavalcavia di corso Sommeiller e a piazza Baldissera.
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Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti FDI

Ivrea, Ruffino (Az): “Su sicurezza non ci sono distinzioni politiche”

“Ho seguito con particolare attenzione l’attività di Massimiliano De Stefano, consigliere comunale di Azione a Ivrea che ha presentato una mozione in consiglio Comunale proponendo interventi concreti per migliorare la sicurezza della città. Mi auguro che il tema della sicurezza non sia ridotto a un’ideologia politica. È una questione non di destra o di sinistra ma che riguarda tutti noi e deve essere affrontata con responsabilità e pragmatismo”.
Così Daniela Ruffino, deputata e segretaria di Azione in Piemonte.
Secondo Ruffino “non si tratta di cavalcare la paura o di fare demagogia, ma di lavorare insieme per costruire soluzioni che siano efficaci, sostenibili e inclusive. Posso dire con certezza che l’attività del consigliere De Stefano non ha come obiettivo quello di alimentare la divisione o la polarizzazione politica, piuttosto di offrire un contributo serio e concreto alla crescita della nostra città. Azione è un partito Azione è un partito politico che si colloca principalmente nel centro liberale, quindi non populista e non intende sfruttare la questione della sicurezza per ottenere consensi facili: le nostre  proposte sono di buon senso, puntano a costruire una comunità più sicura attraverso un approccio basato sulla collaborazione, sulla prevenzione, sull’integrazione delle forze di polizia, ma anche sul miglioramento dei servizi sociali e, non da ultimo, sul coinvolgimento attivo dei cittadini”.
“Solo un lavoro corale – prosegue Ruffino – tra amministrazione comunale, forze dell’ordine, scuole, associazioni e, naturalmente, i cittadini, può portare a risultati concreti: un approccio integrato capace di unire prevenzione e interventi rapidi, socialità e politiche urbanistiche intelligenti. Per questo motivo,  il dialogo e il confronto elementi importanti nell’ambito del Consiglio Comunale possono eventualmente costruire soluzioni. L’auspicio è che la discussione sulla sicurezza possa essere condotta con maggiore apertura affinché ogni proposta, senza distinzione politica, possa essere valutata per la capacità di migliorare la reale vita dei cittadini”.
La segretaria regionale di Azione ringrazia “coloro che, quotidianamente, si impegnano per la tutela dell’ordine pubblico e per la difesa dei cittadini, donne e uomini della Polizia di Stato, dei Carabinieri e di tutte le forze dell’Ordine”.

Moschea Torino, Montaruli-Alessi (Fdi): prima attività anti sharia e anti segregazione donna

“All’indomani della notizia di una donna segregata in casa vittima di sevizie e abusi in nome di Allah proprio nel quartiere di Aurora, vorremmo che la comunità islamica che ha già visto approvato dalle amministrazioni un progetto di luogo culto promuova una grande iniziativa sul rispetto delle persone e l’allontanamento dei violenti che si fanno scudo improprio della religione. Quello che è avvenuto non è un caso isolato ma è un caso unico solo perché portato alla luce temiamo dall’omertà di chi pratica la sharia e che solo l’innocenza di un bambino di sette anni è riuscito a sconfiggere per ora. Chi potrà avere una moschea ha il dovere di mettere in campo azioni per arginare e denunciare chi riduce in schiavitù una donna, chi  spaccia, chi contribuisce a degradare un quartiere con il proprio comportamento. Se si vuole la riqualificazione di Aurora e l’integrazione non si può prescindere da una simile azione e chiedo quindi alla CII di attivarsi in tal senso” dichiara Augusta Montaruli vice capogruppo di FDI alla Camera. “La sinistra parla sempre di parità, ma anche nel progetto di questa moschea abbiamo visto che la donna continua essere isolata dagli uomini nella sala preghiera. Serve un passo ulteriore per rimarcare che le donne non vanno discriminate” conclude Patrizia Alessi, capogruppo Fdi nella circoscrizione Aurora.