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Pd Regione: beni confiscati, dov’è il bando?

“Abbiamo dovuto suonare la sveglia per evitare che la Regione lasciasse i Comuni senza fondi per il riutilizzo beni confiscati” 

 “E’ inammissibile che negli ultimi tre anni Regione Piemonte non abbia emanato il bando a sostegno dei Comuni per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie e che solo un nostro intervento abbia risvegliato la Giunta dal suo torpore su un tema che dovrebbe essere, invece, prioritario”. Lo denunciano i Consiglieri Regionali Domenico Rossi e Diego Sarno, a seguito dell’interrogazione che quest’ultimo ha presentato  in Consiglio Regionale, accogliendo con sollievo le rassicurazioni dell’assessore Gabusi che ha annunciato la pubblicazione del bando entro fine anno .

Con l’insediamento della nuova Giunta si era interrotto, infatti, il meccanismo di sostegno regionale, avviato nel 2018 dalla Giunta Chiamparino, nei confronti delle amministrazioni locali. ”Su questi temi non possiamo permetterci di abbassare la guardia né di sottovalutare un fenomeno molto presente anche nella nostra Regione. Sappiamo che la lotta alle mafie si porta avanti non solo con la repressione, ma necessita di azioni sociali e culturali che devono vedere le istituzioni in prima linea. E il riutilizzo sociale dei beni confiscati rappresenta una delle partite più importanti” dichiarano i consiglieri Dem. 
“Gran parte dei beni confiscati sono attività commerciali, appartamenti, ville che necessitano di interventi consistenti per la ristrutturazione e la messa a norma prima dell’assegnazione per scopi sociali” spiegano i consiglieri Dem sottolineando che “è, inoltre, pratica diffusa da parte del detentore del bene di vandalizzare o comunque rendere il bene inagibile prima della confisca in modo da renderlo inutilizzabile senza un consistente investimento da parte dell’ente pubblico che decide di acquisirlo”. Insomma, i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, se lasciati soli non hanno alcuna possibilità di acquisire e riqualificare il bene come nel caso del Comune di Courgné in riferimento alla villa del boss ‘ndranghetista Iaria. 
“L’anno scorso avevamo già denunciato la mancata pubblicazione del bando. Eravamo riusciti ad ottenere il recupero delle risorse e la promessa relativa al 2021 con l’approvazione di un emendamento al bilancio di previsione che innalzava la cifra disponibile per queste iniziative a 300mila euro proprio con l’obiettivo di recuperare le annualità in cui il bando non è stato pubblicato. Queste risorse sarebbero andate perdute se non avessimo richiamato l’attenzione dell’amministrazione” commentano Rossi e Sarno.
“Ora vigileremo affinché la promessa raccolta oggi sia mantenuta e il bando venga pubblicato entro la fine dell’anno. E’ fondamentale, infatti, non lasciare soli i comuni e fare in modo che questi immobili, una volta confiscati, siano davvero restituiti alla collettività rappresentando una testimonianza di legalità, giustizia e riscatto civile. Non solo, i beni riutilizzati socialmente assumono un alto valore simbolico e pedagogico, testimonianza di uno stato credibile, capace di riappropriarsi di quanto le mafie hanno sottratto ai cittadini attraverso attività criminali e di restituire alla collettività valore attraverso creazione di lavoro, impresa o attività di sostegno alle fasce deboli” concludono i consiglieri Dem.

Tom Cruise nostrani tra politica e Covid

C’è del marcio in Danimarca. O perlomeno qualcosa non torna. Non riguarda solo il covid. Ma partiamo dal covid. Oramai (purtroppo) è acclamato, siamo alla quarta crisi pandemica. Forse stavolta l’ Italia è un  cicinin meglio messa degli stati europei. Stupisce la Germania. Ma non si può sempre essere i migliori. Anche da noi ci sono le criticità. Come a Biella che per potenziare le vaccinazioni hanno ridotto i centri vaccinali ad uno solo. Geniali,  direi. Ammettendo l’errore vogliono correre ai ripari. Insomma ce n’è sempre una. Ora la principale è che non aspettandosi la nuova  ondata hanno depotenziato tutto l’apparato per vaccinanare, ma non finisce qui. Abbiamo il mostro Tom Cruise (Stefano lo Russo) alle prese con la sua quotidiana giornata di missione impossibile. Da 5 anni vacante il posto di Direttore generale in comune. Del resto che dovrebbe dirigere se mancano oltre 5mila dipendenti. Anagrafe fuori controllo e piazza Baldissera sempre intasata. Sulla raccolta rifiuti la situazione non è quella di Roma, ma ci siamo quasi. Ed intanto Chiaretta prenota, grazie a Conte, un posto per Roma… onorevole s’intende. Qui le cose si complicano un po’ per tutti i partiti.
Tanti pretendenti e meno 40 % dei posti assegnabili. Il più grande rimane Gianni Letta.
Non ha dubbi:  c’è solo il pd senza correnti.
Eppure, noi siamo convinti del contrario. Ci sono le correnti e non il Pd. E già, però noi non siamo segretario nazionale del partito. Del resto è come chiedere al macellaio se la sua carne è buona. Ma un anno è lunghetto.
Presidente della Repubblica? Si fa strada l’idea di una donna. Fa fine e non impegna  più di tanto. Ma che faranno i deputati? Contratteranno. Se mi chiedi questo mi devi dare quest’ altro. Su questo, magari ci sarà il ritorno in carrozza  del Toscanaccio Matteo Renzi. Lui di servizi segreti ed Emirati arabi se ne intende. E se ne intende anche sui modi di finanziare la politica. Sia ben chiaro tutto legale! Sa bene tutto il nostro Gianni letta. Per gli amici solo Gianni. Dai Matteuccio, non fare lo stupidino. Un accordo ci sta sempre bene. Di altro avviso Calenda che da Cuneo lancia la sua crociata contro il renzismo. Scegliete tra me o lui. Sono o no il primo partito a Roma?
Non meglio vanno le cose nel centro destra.
Salvini e Meloni hanno strizzato l’occhio ai no vax. Ma gli è andata male, molto male. Hanno avuto tutti contro, compresi i loro. Giorgetti ha abbozzato, qualche discussione in più e poi : avanti con il governo. Purtroppo non c è solo la politica o il covid. Sia a Roma come a Torino mancano i tecnici e professionisti per gestire i fondi europei. Tradotto:  come correttamente spendere i soldi. E i progetti come sono stati predisposti ? Magari un tanto al chilo. Tanto c’era Mario Draghi che garantiva e garantisce. Un Mario Draghi sempre più stanco. Oramai gli tocca. Obbligatorio andare avanti. Necessario andare avanti. Così abbiamo due Tom Cruise. Uno a Torino e uno a Roma. Stefano Lo Russo e Mario Draghi con storie diverse ma un destino comune. Difficile, molto difficile. Ma tanto necessario per poter contare in un futuro. Abbiamo bisogno di sperare. Tanto bisogno.

Patrizio Tosetto

Giornalista molestata, senatrici Lega: episodio indegno, orrore da giornalista in studio

“Quanto accaduto a Greta Beccaglia, giornalista di Toscana Tv molestata in diretta da un gruppo di tifosi, non è degno di un Paese civile. A pochi giorni dalla Giornata contro la violenza sulle donne non dovremmo solo indignarci ma pretendere che un fatto del genere sia fermamente condannato da uomini e donne come atto di violenza, mentre fa orrore che un collega sminuisca l’episodio in diretta definendolo un momento di crescita. Sia fatta chiarezza nelle sedi opportune sulla posizione del giornalista, da parte nostra ci sarà la massima collaborazione per andare in fondo alla vicenda e pretendere che tali episodi, in qualsiasi contesto, non restino impuniti”.

Così le senatrici della Lega in Commissione d’inchiesta sul femminicidio Valeria Alessandrini, Marzia Casolati e Lina Lunesu.

Carlo Donat-Cattin Vita e idee di un democristiano scomodo

Presentazione del libro di Giorgio Aimetti

Venerdì 3 dicembre 2021 – Ore 17:00
Polo del ‘900, Via del Carmine 14, Sala ‘900

Ingresso in Sala ‘900 con prenotazione obbligatoria 
registrandosi al seguente link

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Facebook e sul sito della Fondazione
 www.fondazionedonatcattin.it

Per partecipare agli eventi è obbligatorio esibire la Certificazione verde in forma cartacea o su smartphone unitamente ad un documento di identità.  Scopri di più.

Italexit, riunita la segreteria provinciale

Riceviamo e pubblichiamo

ITALEXIT: CONTINUA LA CRESCITA DEL PARTITO SU TORINO, A BREVE IL TESSERAMENTO 2022
Nella giornata di venerdì 19 novembre ha avuto luogo la segretaria provinciale di Italexit, il partito fondato dal Sen. Gianluigi Paragone.

Alla presenza di Luciano Bosco (Coordinatore Nazionale) e dei dirigenti locali, si è proceduto alla nomina dei nuovi responsabili cittadini: Antonio Pappalardo sarà il referente comunale, coadiuvato da Andrea Nardella (responsabile per Torino Sud), Silvia Martini (Torino Nord), Paolo Giorgini (Torino Ovest) e Luca Giacomone (Torino Est). “L’obiettivo di questa nuova struttura – dichiara Pappalardo – è quello di aumentare la capillarità di Italexit sul territorio cittadino. Le recenti amministrative sono state un banco di prova importante per il partito: nei seggi più periferici il risultato è stato molto incoraggiante nonostante una campagna elettorale particolarmente difficile; faremo tesoro di questa esperienza per affermarci e radicarci in tutti i quartieri”.
Nei prossimi giorni il partito lancerà inoltre il tesseramento nazionale per il 2022. Secondo Bosco “si tratta di un passaggio fondamentale per un partito che intende diventare l’unica vera alternativa nello scenario politico italiano. I torinesi desiderosi di un reale cambiamento, indipendentemente dal loro trascorso politico, sono i benvenuti: la battaglia contro l’Unione Europea ha bisogno delle migliori forze che questa città può offrire”.

Eliski, Grimaldi (LUV): Il mondo ci chiede di cambiare ma la destra piemontese è ferma agli anni ‘80

” Vacanze a Sauze in elisky al profumo di vodka e panna”

“La discussione sull’eliski è tra le più ridicole mai udite in Aula. Lega e soci si comportano come quei neoarricchiti che vogliono a tutti i costi comprarsi la macchina più grossa, piazzare una bella statua con fontana in cortile. Il mondo chiede difesa della biodoversità e verdure stagionali? Beh, i leghisti sono fermi agli anni ‘80: pasta con vodka e panna e vacanze di Natale in elisky a Sauze” – ha ironizzato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, nel corso del suo intervento in Aula in merito alla proposta della maggioranza di dare il via libera alla nuova legge “Alpi Safari”.

“Dovremmo guardare alla montagna come a un laboratorio di sviluppo sostenibile, l’eliski è invece segno di una deriva culturale. Ma non solo: tutti i territori montani (dalle Dolomiti alla Valle d’Aosta, passando per la Svizzera) pubblicizzano e puntano sull’aria pulita, il verde e la montagna incontaminata, noi puntiamo sugli elicotteri. Chi non ha capito qualcosa, noi o gli altri?” – ha proseguito Grimaldi. – “La legge ‘Alpi Safari’ permetterà di raggiungere con una ‘limousine a pale’ i rifugi più alti, consentendo ai paganti di sparare ai cervi e far riportare indietro la preda come in un safari sulle nevi. Unica avvertenza: non far atterrare l’elicottero, per evitare valutazioni di impatto ambientale, e mettere il cervo morto in un sacco”.

“Con questo livello di amministratori non cambierà mai niente, se non in peggio” – ha concluso Grimaldi. – “Continuano a chiedere un minuto in più per questo sistema, ancora un centimetro in più di suolo consumato, ancora uno sforzo in più per il consumismo, uno spazio in più per le automobili, una concessione per le attività a forte impatto ambientale, un rinvio della decarbonizzazione, una proroga per la riduzione delle emissioni, un favore per chi preda e sfrutta le risorse ambientali. Eppure anche voi siete abitanti di questo pianeta, lo sono i vostri figli, i vostri nipoti. Pensate se vi importa più di loro o di qualche milionario col pallino della caccia”.

“L’Eutanasia della Democrazia”

E’ stato presentato a Torino l’ultimo libro di Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi. “L’Eutanasia della Democrazia”, Rubbettino Editore, con prefazione di Sabino Cassese, individua nell’abolizione dell’autorizzazione a procedere per i membri del Parlamento, avvenuta sotto l’incessante spinta delle piazze forcaiole seguita alla stagione politica di “Mani pulite”, uno dei passaggi cruciali della nostra democrazia, che ha inciso in modo irreversibile sul rapporto tra i poteri dello Stato. Alla presentazione del libro hanno partecipato, insieme all’autore, Luciano Violante e Guido Crosetto.

Secondo l’autore, nel libro “c’è la fotografia di due epoche, quella della Costituente e poi quella del ’93, quando l’articolo 68 è stato modificato. Un punto di equilibrio – sostiene il presidente della Fondazione Einaudi – era stato trovato nel 93. Poi tutto è crollato la notte delle monetine al Raphael, quando i parlamentari si sono consegnati al populismo”.

Per Guido Crosetto “riflettere su quei giorni, sulle motivazioni per cui sono cambiate le guarentigie che erano state fissate dai Costituenti è importante perché questo è diventato negli anni un elemento di debolezza del sistema Italia nel suo complesso. Le guarentigie costituzionali – sottolinea Crosetto –  in tutto il mondo non garantiscono i singoli ma le Istituzioni”.

Secondo Luciano Violante in quegli anni “ci furono eccessi da tutte le parti. La corruzione c’era e la maggior parte dei partiti preferirono dileguarsi senza pensare al futuro. Questa è la ragione – secondo l’ex Presidente della Camera – della crisi in cui ci siamo trovati negli anni successivi”.

In quest’opera, oltre alla fedele esposizione del dibattito parlamentare antecedente alla riforma, vi è anche uno scrupoloso lavoro di ricerca sulle guarentigie parlamentari. Quando nacquero? Perché? Cosa prevedono le Costituzioni degli altri Paesi occidentali? Domande essenziali per comprendere l’evoluzione della nostra democrazia. La risposta del libro è che siamo un unicum nel panorama mondiale.

Comuni, Ruffino (CI): E’ riforma parziale, in futuro più coraggio

 
“Nell’attuale situazione emergenziale i sindaci, nonostante le note difficoltà, stanno, ancora ad oggi, strenuamente fronteggiando nei propri territori l’avanzata del virus e sono attivi ed operativi sul Pnrr, a supporto del Governo”. Lo dice la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino, nel corso delle dichiarazioni di voto sulla riforma del Testo unico sugli Enti locali.
“Non si può più procrastinare una riforma- aggiunge- che preveda una semplificazione degli adempimenti, in materia di Sose, anticorruzione, Istat e bilancio consolidato. I Sindaci tanto in qualità di Autorità sanitaria locale quanto di autorità di Protezione civile, di pubblica sicurezza, di igiene pubblica e, spesso, in qualità di responsabile dei servizi in generale, sono stati chiamati ad azioni immediate spesso occupandosi anche di mansioni proprie dei dipendenti comunali. Per questi ed altri motivi, ci sono oggi le condizioni per un definitivo ripensamento della normativa vigente. I cittadini che si dedicano alla res-pubblica che richiede tempo, impegno, sacrificio e che comporta pesanti responsabilità si riducono ad ogni elezione ma sono sempre più numerosi i comuni commissariati per mancanza di candidature, molti troppi”.
Per Ruffino “ si aggiunge l’emergenza nazionale relativa ai segretari comunali si presenta più critica soprattutto ed ancora una volta nei piccoli Comuni”. La deputata sottolinea quindi che il testo in esame“ ha consentito di affrontare purtroppo solo parzialmente le numerose questioni concernenti la riforma dell’ordinamento degli enti locali” auspicando “più coraggio per il futuro. Coraggio Italia offre al Governo la più ampia collaborazione ad intervenire in maniera più decisa al testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali. Una apertura di credito la nostra con il voto favorevole al testo oggi in esame”.

Fava (Lega): “piano di revisione di tutte le linee ferroviarie regionali”

La commissione Trasporti di Palazzo Lascaris si è riunita per discutere il tema delle linee ferroviarie regionali che sono state soppresse nel corso degli ultimi dieci anni.

“Abbiamo approvato all’unanimità un programma di analisi e revisione di tutte queste linee, per valutare fattibilità e soprattutto sostenibilità di una loro eventuale riapertura – commenta il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte e presidente della Commissione Mauro Fava -. L’ottica dello studio, dove andremo ad analizzare approfonditamente ogni singolo caso, è quella di ridurre l’inquinamento provocato dal traffico veicolare, in una logica ambientale che però non può essere disgiunta da quella economica. Le linee sono state soppresse nel corso del tempo perché erano largamente sottoutilizzate e rappresentavano un costo che la Regione non poteva più sopportare. Dobbiamo chiederci, quindi, in quali casi le condizioni siano cambiate e dove meriti avviare una sperimentazione. Un’alternativa possibile è quella invece di investire nel rinnovamento delle flotte di bus, privilegiando le motorizzazioni a basso impatto ambientale”.

“Sui nuovi bus GTT passeggeri non vedenti abbandonati a se stessi”


Annunci di fermata non funzionanti in più di un caso su due, come da controlli effettuati lo scorso agosto: situazione gravissima, penalizzate ancora una volta le persone con disabilità (visiva, uditiva, cognitiva). Inaccettabile che, in un numero rilevante di casi, siano proprio gli autisti a disattivare il servizio, per evitare il “fastidio” di sentire gli annunci vocali. I dati sono stati riferiti dall’Assessore Gabusi in risposta, poco fa a Palazzo Lascaris, al mio Question Time sul tema.

Le tratte urbane e sub-urbane gestite a Torino da GTT con i nuovi bus Mercedes Benz Conecto sono, per le persone non vedenti o ipovedenti, per gli anziani e per i passeggeri con disabilità cognitiva o uditiva, una sorta di lotteria: funzionerà o non funzionerà, a bordo, il servizio “Infobus” di annuncio interno di fermata, sia visivo che vocale?I dati parlano chiaro: in più di un caso su due, no. Lo ha riferito la stessa Giunta, rispondendo poco fa in Consiglio Regionale al mio Question Time sul tema. Dalle verifiche effettuate lo scorso agosto, risulta in particolare che, su 107 apparati infobus controllati, solo 52 erano attivi e funzionavano correttamente, mentre i restanti o erano stati disattivati dagli autisti (16 gravissimi casi) oppure non erano attivi a causa di guasti (13 casi) o deviazioni di percorso.

Non è questo il modo con il quale ci aspettiamo che la Giunta Regionale garantisca un servizio adeguato a tutti i passeggeri, compresi quelli con disabilità. Ci preoccupa che su mezzi nuovi quali i bus Mercedes Benz Conecto si verifichino guasti così frequenti. Tra il “fastidio” dell’autista che sceglie di disattivare il servizio per evitare di sentire i messaggi sonori e il diritto di tutti i passeggeri di conoscere il momento di scendere dal mezzo, sosterremo sempre il secondo.

Cinquantacinque casi di mancato funzionamento del sistema sono tantissimi in assoluto: ma su un campione di poco più di 100 controlli totali è un numero inaccettabile.

Gli annunci di fermata sono fondamentali per garantire un adeguato orientamento a coloro che viaggiano sugli autobus (pendolari, viaggiatori occasionali, turisti) e possono essere di grande supporto alle persone non vedenti, ipovedenti e agli anziani. Anche garantendo la piena funzionalità di simili servizi si difendono i diritti delle persone con disabilità e si compiono passi verso l’obiettivo di una piena ed effettiva accessibilità.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.