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Pnrr: Gariglio, in Piemonte pioggia di risorse per nuovi autobus

“Dal Pnrr una pioggia di risorse per rinnovare il parco autobus in Piemonte: oltre ai 170 milioni di euro per Torino sono stati destinati quasi 27 milioni di euro alle altre città che presentano significativi tassi di inquinamento”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio, citando alcuni dati relativi alla ripartizione dei fondi per il trasporto pubblico locale approvato dalla Conferenza Stato Regioni.

“Entrando nel dettaglio sono 6,8 i milioni di euro per Alessandria, 6,9 milioni per Asti, 6,7 milioni per Novara e 6 per Vercelli. Con queste risorse verranno acquistati nuovi mezzi ad emissioni zero per potenziare il trasporto pubblico e renderlo ambientalmente sostenibile”: conclude Davide Gariglio.

Maria Adelaide, Sinistra Ecologista: Sventata la vendita

Dopo un anno di lotte si riapre l’ipotesi del presidio territoriale

“Finalmente un parziale ripensamento sul destino del Maria Adelaide, dopo oltre un anno di lotte da parte dei cittadini e delle cittadine dei quartieri coinvolti: la vedita della struttura è stata sventata e l’Assessore Icardi ha accolto la proposta della riapertura di un presidio territoriale, che ospiterebbe al suo interno sia la Casa di Comunità di Rossini, Aurora e Vanchiglia, sia una residenza universitaria EDISU. Adesso vogliamo conoscere tempi, modalità e dettagli della realizzazione del progetto” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi ed esponente di Sinistra Ecologista, Marco Grimaldi. – “Non abbiamo ben compreso come mai non verrebbero utilizzati fondi del PNRR, come ha dichiarato Icardi, e non sappiamo se Edisu userà quelli della legge n. 338/2000. Per questo serve da subito che la cabina di regia tra Città e Regione affronti questo nodo per fare una proposta ai Consigli regionali e comunali”.

“Da mesi – insieme alla Circoscrizione e all’Assemblea Riapriamo il Maria Adelaide – chiediamo la riapertura dell’ex ospedale come Casa della salute e centro integrato e polivalente di servizi sanitari territoriali” – aggiungono le consigliere comunali di Sinistra Ecologista Alice Ravinale e Sara Diena. – “Recentemente l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, si è espresso chiaramente in tal senso e ha posto la questione a Icardi, mentre la Regione continuava a non prendere in considerazione l’ipotesi e a non coinvolgere il territorio nella discussione sui fondi del PNRR e sulle Case di comunità”.

“Le residenze universitarie pubbliche sono un altro servizio di cui siamo carenti, che tuttavia non può essere ampliato a scapito della sanità” – aggiungono i consiglieri della Circoscrizione 7 di Sinistra Ecologista, Chiara Gasparri e Luca La Vaille. – “Ci sarebbero ulteriori esigenze sanitarie e sociosanitarie alle quali si potrebbe dare risposta, ma se la posizione della Regione non consente altre opzioni ben venga la coesistenza delle due destinazioni, purché la futura Casa della Salute diventi davvero un moderno presidio di territorio per la prevenzione, la cura e la continuità sanitaria-assistenziale dall’ospedale al domicilio, in grado di ospitare gli infermieri di comunità, i medici di famiglia, laboratori analisi e altri sportelli di assistenza socio-sanitaria”.

Visita del Partito Radicale al Ferrante Aporti

Ieri si è svolta la visita della delegazione composta da Mario Barbaro (membro della Segreteria del Partito Radicale), dall’Avv. Davide Mosso (Osservatorio Carcere Unione Camere Penali Italiane) e da Daniele Robotti (Tesoriere dell’Associazione Marco Pannella di Torino) presso l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti di Torino.

Tale visita si è svolta nell’ambito dell’ iniziativa promossa negli Istituti Penali Minorili di tutta Italia dal Partito Radicale.
Questa la dichiarazione di Mario Barbaro (Partito Radicale):
” I detenuti presenti sono 39 su una capienza regolamentare di 46, in diminuzione rispetto a quanto riscontrato dalla visita della delegazione del Partito Radicale svoltasi nel dicembre 2019. Risultano in calo anche gli atti di autolesionismo.
L’Istituto appare tra i più all’avanguardia del comparto per quanto riguarda le attività ricreative e pre-professionali.
Permangono alcune criticità per ciò che attiene all’ambito sanitario in quanto viene lamentata l’assenza di un medico dedicato all’Istituto h24 e la presenza di medici è limitata a 4 ore al giorno in settimana e a 2 ore la domenica. Inoltre l’ambiente del carcere minorile presenta generalmente maggiore problematica per la gestione della conflittualità tra detenuti (l’età incide su questo aspetto) e a fasi alterne si riscontrano episodi di bullismo.
Molto alto è il tasso di detenuti in attesa di giudizio che risultano essere circa il 70% e questo la dice lunga sullo stato in cui versa la giustizia di questo Paese.
Riteniamo che le parole chiave su cui lavorare siano rieducazione, reinserimento e riconciliazione. Intendiamo sensibilizzare i cittadini, il mondo della cultura e della politica affinché questi Istituti al più presto, speriamo non troppo tardi, appartengano al passato.
Colgo l’occasione per augurare un Natale speciale alle detenute del Carcere delle Vallette di Torino che si accingono fino al 23 dicembre a intraprendere l’iniziativa dello “sciopero del carrello”, rifiutando il vitto offerto dall’Amministrazione. Lo fanno per porre l’attenzione sull’approvazione della proposta di libertà anticipata speciale presentata dall’On. Giachetti e ferma in Parlamento. Per l’approvazione della suddetta proposta Rita Bernardini è in sciopero della fame dalla mezzanotte dello scorso 5 dicembre. Anche l’Associazione Marco Pannella di Torino parteciperà simbolicamente in supporto con uno sciopero della fame a staffetta dei suoi iscritti per lo stesso periodo.”

Nucleare, Grimaldi (LUV-SI): “Il Governo Draghi perde l’occasione”

“Per opporsi a un passo falso dell’Europa”.

“La Camera ha bocciato la risoluzione presentata dall’Onorevole Rossella Muroni per chiedere di contrastare l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia ambientale europea. Un pessimo segnale, poiché il futuro dell’Europa e dell’Italia passa necessariamente per il Green Deal, ovvero per la transizione dalle fonti fossili a quelle pulite – pulite davvero – sulla quale siamo gravemente in ritardo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi e responsabile Transizione ecologica per Sinistra Italiana, Marco Grimaldi.

“Rifondare l’Europa su un’identità comune vuol dire parlare di lotta alla crisi climatica e sviluppo sostenibile, uscire dal patto legato al carbone e all’acciaio e investire sul settore strategico delle rinnovabili” – aggiunge Grimaldi. “Una tassonomia europea che includa gas e nucleare sarebbe un passo falso insostenibile e grave, una concessione ai produttori di gas – un combustibile fossile che genera emissioni di CO2 – e di energia nucleare – ovvero quella fonte per la quale in Italia, ancora oggi, non sappiamo dove stoccare in sicurezza migliaia di tonnellate di combustibile atomico, pericoloso e in gran parte fortemente radioattivo per altre migliaia di anni”.

Natalità, Ruffino (CI): Dati impietosi, politica deve dare risposte

“Anche quest’anno i dati sulla denatalità in Italia sono impietosi”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“Correre ai ripari- aggiunge- non è più soltanto un segnale auspicabile, ma un doveroso impegno di cui deve farsi carico la politica”.
Per Ruffino “è chiaro che per farlo in maniera esaustiva e concreta è necessario cambiare passo su tutta una serie di servizi, a cominciare dalla carenza cronica di asili nido. Il governo deve intervenire sul tema prima possibile. Intervento che deve andare di pari passo con una chiara politica per il lavoro femminile che metta sul piatto tutta una serie di garanzie: non è possibile che le donne, tanto per cambiare le più penalizzate durante la pandemia si trovino ancora oggi in molti casi a dover decidere se avere figli o mantenere un posto di lavoro”.

PNRR e borse di studio. Due facce dello stesso diritto al futuro

Chiesto l’aumento del capitolo riguardante le borse di studio di 7 milioni di euro per garantirne la totale copertura. Per la gestione efficace del PNRR, formalizzata la capogruppo come luogo di confronto e coordinamento del Consiglio.

“Nell’ambito della discussione sulla variazione di bilancio, di nuovo abbiamo alzato la voce sulle borse di studio universitarie per ottenere la copertura del 100 per cento degli aventi diritto, aumentando il capitolo corrispondente di 7 milioni di euro, così da bonificarle entro gennaio a tutte e tutti gli studenti”.

Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno che sottolinea “Ci sarebbero stati più di 2000 studenti idonei fuori dalle borse di studio. Un dramma per chi, in difficoltà, conta su quella borsa per concentrarsi solo sugli studi non avendo famiglie capaci di sostenere i costi universitari. Auspichiamo che negli anni prossimi la maggioranza metta testa da subito su questo obiettivo: noi continueremo a farci garanti degli studenti”.

Inoltre “nella seduta odierna del Consiglio regionale è stata formalizzata la conferenza dei capigruppo quale luogo di confronto e coordinamento del Consiglio per la gestione efficace del PNRR (Piano Nazionale Ripartenza e Resilienza). Sono state inoltre rafforzate le cabine di regia sui territori delle altre province al pari della Città Metropolitana. Ora esiste un spazio per poter discutere insieme del futuro del Piemonte”.

Lo annuncia Raffaele Gallo, presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.

“La sfida del PNRR va vinta tutti insieme. Le risorse che verranno investite sono debito per le prossime generazioni e noi vogliamo sia debito buono e discusso nelle sedi opportune – conclude Gallo – . Oggi abbiamo restituito al Consiglio la centralità nella discussione del più grande piano di investimenti per rilanciare il Piemonte dopo la Pandemia”.

Rimborsopoli, condannato l’ex governatore Cota

La Corte d’Appello di Torino ha inflitto all’ex governatore Roberto Cota una pena di un anno e sette mesi per la  Rimborsopoli degli ex consiglieri regionali del Piemonte.

La sentenza ha coinvolto anche il deputato leghista Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia, un anno e cinque mesi, e la parlamentare Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia, un anno e sette mesi.

Il processo si riferisce ai fondi per il funzionamento dei gruppi politici  in consiglio regionale fra il 2010 e il 2014.

L’appello bis si è tenuto  dopo la decisione della Corte di Cassazione che aveva annullato la sentenza precedente.

A proposito di Rimbosopoli, in altre Regioni italiane, invece,  i consiglieri regionali non sono stati condannati.

Malamovida, Ambrogio incontra i residenti di Vanchiglia

“Ieri ho incontrato i residenti di Vanchiglia, durante il sit-in organizzato sotto il Comune, e ho ribadito piena vicinanza e solidarietà. Fratelli d’Italia denuncia da tempo gli effetti negativi della mala movida ed è tempo che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità. Non bastano i tavoli tra assessori e le task-force: chiediamo provvedimenti concreti e strutturali che riescano a conciliare il diritto alla salute dei cittadini e le esigenze lavorative degli esercenti della zona, posto che, spesso e volentieri, gli schiamazzi e il degrado provengono da Santa Giulia, punto di ritrovo di spacciatori e delinquenti lasciati – troppo spesso – in tranquillità”.

Paola Ambrogio

Ecobonus? Così com’è, all’accessibilità serve a poco

Le spese per interventi quali l’installazione ex novo di ascensori, invece di essere considerate a parte, vanno a fare cumulo con gli altri lavori ai fini del tetto massimo di 96mila euro fissato dalla normativa. I tempi per una modifica ci sarebbero e ci auguriamo che il Parlamento possa apportare le necessarie migliorie. Presenterò un Ordine del Giorno per chiedere alla Giunta di sostenere in tutte le sedi l’introduzione di un monte-spesa a parte per gli interventi di abbattimento di barriere architettoniche.



Ecobonus e Sismabonus grandi occasioni: ma lo sono davvero da tutti i punti di vista? Non per l’accessibilità del nostro patrimonio edilizio. Le detrazioni per le spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche, infatti, vanno a fare cumulo sia con quelle per gli interventi di recupero strutturale sia per quelle relative al Sismabonus. Unico resta anche il tetto di spesa di 96mila euro.

Questo criterio – esplicitamente confermato dall’Agenzia delle Entrate con riferimenti all’Articolo 12-bis del Tuir (DPR 917/1986) e alle Circolari 7/E/2021 – di fatto sancisce una drastica riduzione, rispetto alle possibilità teoriche, della possibilità per le persone con disabilità di eliminare le barriere architettoniche negli stabili presso i quali risiedono.

Un esempio tra i vari possibili: se un cittadino alle prese con la ristrutturazione del proprio stabile intendesse procedere all’installazione ex novo di un ascensore per garantire piena accessibilità alla struttura, dovrebbe sapere che questa spesa sarà cumulata, ai fini del tetto da 96mila euro, con gli altri lavori. Temiamo che l’occasione per rendere accessibili migliaia di edifici vada sprecata.

La partita non è, tuttavia, ancora chiusa e siamo fiduciosi sul fatto che il Parlamento possa ancora intervenire. Faccio miei gli appelli di chi sta scrivendo al Ministero per le Disabilità e presenterò un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere, sul tema, un impegno esplicito in tutte le sedi opportune, con l’auspicabile voto favorevole dei colleghi Consiglieri a Palazzo Lascaris, da parte della Giunta Cirio.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Crisi, Grimaldi (LUV): Piemonte fra regioni peggiori per posizioni perse

“Rispetto al reddito pro capite europeo. Ma chi governa pensa a tutt’altro”

Da 35esimo e 84esimo. Il Piemonte è secondo solo all’Umbria per le posizioni perse per andamento del reddito pro capite rispetto alla media europea fra il 2000 e il 2019. l’Italia, il cui reddito pro capite era nel 2000 di oltre un quarto sopra la media europea, oggi è sotto del 5%. Tutte le regioni italiane hanno perso posizioni, ma il Piemonte ne ha perse 49” – spiega il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando il Rapporto annuale Svimez sull’andamento dei quattro maggiori Paesi dell’UE (Germania, Francia, Italia e Spagna).

La pandemia ha fatto detonare una crisi che persisteva da anni e continuava ad aggravarsi” – prosegue Grimaldi. – “La nostra regione è ancora al centro di un processo drammatico di deindustrializzazione e chi la governa non sembra minimamente interessato al problema. Così, il Governo Draghi dovrebbe rendersi conto che il PNRR non basterà a salvarci se affiancato da una manovra economica che di espansivo ha pochissimo. Serve molto, molto più coraggio. Piena e buona occupazione, alzare i salari, combattere la precarietà. Invece di rimproverare ai sindacati scarso spirito di unità nazionale, bisognerebbe porre fine alla vergogna dell’assenza di un minimo salariale dignitoso. Per questo saremo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori allo sciopero generale convocato da CGIL e UIL”.