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Verra (Italexit) incontra i lavoratori ex Embraco: “Vittime di un governo asservito alla UE”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Nella giornata di venerdì 2 luglio una delegazione di Italexit, guidata dal candidato sindaco Ivano Verra, ha incontrato i lavoratori dell’ex Embraco al sit-in di protesta in Piazza Castello per portare la solidarietà del senatore Gianluigi Paragone e confrontarsi sulla grave situazione venutasi a creare.

Verra ha puntato il dito contro l’indifferenza del Ministero dello Sviluppo Economico durante le varie fasi della crisi: “Dal 2017 si sono alternati esponenti di sinistra, M5S e destra ma nessuno ha mai voluto risolvere la situazione: tra delocalizzazioni, truffe e pressioni dell’Unione Europea, oggi il futuro di questi operai è appeso ad un filo. L’unica soluzione è il salvataggio pubblico attraverso la creazione di Italcomp, ma Giorgetti fa finta di non sentire e parla di partner privati che probabilmente non esistono”.

Il 23 luglio gli operai saranno definitivamente licenziati e gli appelli sembrano essere caduti nel vuoto: “A questo presidio si sono presentati politici e candidati che fanno riferimento ai partiti che hanno permesso questo dramma a livello di Regione e Governo. Nessuno ha però avuto la decenza di scusarsi perché altrimenti avrebbero dovuto ammettere il fallimento di questo sistema. Come Italexit torneremo da queste persone: qui ho percepito quel di senso di dignità, coraggio e amore per il proprio lavoro che hanno fatto grande questa Nazione prima dell’ingresso nella UE”.

Meloni e Marrone a testa in giù, Damilano: “manifesti violenti e vergognosi”

La politica torinese esprima suo sdegno

“Quei manifesti violenti e vergognosi creati maldestramente per cercare di colpire Giorgia Meloni e Maurizio Marrone non sono che l’ennesimo assurdo tentativo di usare la violenza da parte di chi non ha più alcun linguaggio a disposizione.

E non a caso sono stati affissi in un quartiere come Barriera di Milano che da anni ha intrapreso con successo il suo percorso di riscatto e di affrancamento dalla violenza e dall’illegalità.

Sono vicino a Giorgia Meloni e Maurizio Marrone e invito tutto il modo politico torinese a esprimere il proprio sdegno per questo uso becero della violenza, utilizzata soltanto per tentare invano di mettere un bavaglio alla politica.
Esprimo anche tutta la mia solidarietà al quartiere Barriera di Milano che ancora una volta viene utilizzato per mandare messaggi che nulla hanno che fare con lo spirito costruttivo e positivo di chi lo abita.”
È quanto dichiara Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra, su alcuni manifesti comparsi in Barriera di Milano.

Italia dei Valori rientra in Parlamento

Punzurudu e Cincotti (IdV): e con lei anche la legalità e la lotta alla corruzione.

Si è svolta il 1 luglio 2021 presso il Senato della Repubblica la presentazione delle componenti di Italia dei Valori alla  Camera e al Senato . Tanti ingressi eccellenti nel partito tra cui: l’On. Piera Aiello, il Sen. Elio Lannutti, l’Ex Ministro Elisabetta Trenta ed i testimoni di giustizia Pino Masciari ed Ignazio Cutrò.

“Grazie all’ingresso in Italia dei Valori di Pino Masciari, ormai da 30 anni in Piemonte, avremo la possibilità di portare avanti sempre con più convinzione i nostri temi fondanti come la lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata.” Così Nini Punzurudu coordinatore  della Regione Piemonte e Fiorenzo Cincotti Vice coordinatore . ” Tanti i temi da trattare in Piemonte a partire dal sostegno alle imprese ed alla tutela dei posti di lavoro e della sicurezza. Ci impegneremo per presentare una nostra lista alle elezioni comunali di Torino. Ci rivolgiamo-concludono Punzurudu e Cincotti-  a tutti quei cittadini delusi, ma che non vogliono piegare la schiena e voglio battersi perchè ritengono che un Piemonte migliore sia possibile. Vogliamo portare avanti una politica del fare, che non lasci indietro nessuno.”

Pil, Ruffino (CI): Bene annuncio Draghi, ora tagliare cuneo fiscale

“L’annuncio da parte del premier Mario Draghi di un possibile rialzo delle stime del Pil è un’ottima notizia”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino.
“Ora però- aggiunge- per cogliere a pieno gli effetti espansivi della ripresa, è il momento di politiche coraggiose che sappiano rispondere a pieno alle esigenze delle imprese e dei cittadini. Meno burocrazia, meno tasse alle aziende e soprattutto il taglio del cuneo fiscale: queste devono essere le prerogative imprescindibili per un cambio radicale di paradigma che porti il Paese fuori dalla crisi”.

Transizione ecologica, Grimaldi (LUV): La giustizia climatica non può aspettare 30 anni

Inutile dipingere di verde gli errori del passato

“Marnati continua con le dichiarazioni megalomani e ora sostiene che il Piemonte abbia già anticipato la transizione ecologica. Ma è inutile dipingere di verde gli errori del passato. Per fortuna ammette: ‘abbiamo tanti progetti sparsi ma non c’è una visione strategica’. Esattamente: il Recovery Plan piemontese è fatto di rotonde di centri commerciali, varianti stradali per una media di mezzo milione di euro, monorotaie in mezzo alle vigne: oltre 1200 progetti all’insegna di marchette e bitume, senza alcuna regia né valutazione di quanto – per esempio – contribuiscano a ridurre le emissioni; molti vanno addirittura contro l’obiettivo della transizione ecologica” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore all’Ambiente in occasione dell’appuntamento  a Torino sulla transizione ecologica, in collegamento con il Ministro Roberto Cingolani e il Governatore piemontese Alberto Cirio.

“Chiedo al Ministro e all’Assessore come si concili la transizione ecologica con il progetto della Tangenziale est, o con i 195.000 mq di terreni agricoli che verranno asfaltati per ospitare il polo di Amazon a Orbassano. Il PNRR italiano è il meno coraggioso in Europa e il contributo piemontese è nullo se non peggiorativo. Credo, Ministro Cingolani, che la giustizia climatica e ambientale non possa aspettare altri 30 anni. E credo, Assessore Marnati, che una Regione indagata per reato di inquinamento ambientale dovrebbe sì anticipare la transizione ecologica: farlo davvero, non continuare a dichiararlo mentre agisce in senso opposto”.

Sabato 3 luglio il Partito Radicale inaugura la campagna referendaria sulla Giustizia

Domani con una conferenza stampa alle ore 11 in Piazza Castello ang. Via Roma.

Alla Conferenza stampa di presentazione dei sei quesiti referendari co-promossi dal Partito Radicale e dalla Lega,  saranno  presenti Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale; Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino; Edoardo Fiammotto, Scuola di Liberalismo; Avvocato Davide Mosso, dell’Osservatorio nazionale sulle carceri delle Camere Penali, Angelo Pezzana, Fondazione FUORI, già parlamentare radicale, Enrico Buemi, Segretario Regionale del Psi e Antonio Terrameo, Vice Segretario del Psi provinciale di Torino, Caterina Simiand, Direttrice del Centro Studi Salvemini.

Il Partito Radicale inaugura la campagna referendaria che inizierà in tutta Italia nella giornata di oggi e durerà fino al 30 settembre 2021. La campagna vedrà impegnate nelle strade e piazze dei Comuni italiani migliaia di attivisti di diverse organizzazioni politiche e associative. Sono previsti sin da oggi centinaia di tavoli di raccolta firme in tutta Italia e punti di raccolta nei Comuni italiani così come previsto dalla legge. A Torino sin da domani sono previsti diversi banchetti di raccolta firme in molti punti della città.

Il Partito Radicale fa appello ai cittadini per una grande mobilitazione di iniziativa civile e democratica che inauguri finalmente una stagione di riforme in materia di Giustizia, riforme attese da oltre 40 anni e che non sono più rinviabili.

Tav: Gariglio (Pd), dal Ministro Cingolani sostegno incondizionato all’opera

“Le parole del Ministro Cingolani sui benefici della Tav che potrà ridurre l’inquinamento e salvaguardare l’ambiente rappresentano un deciso cambio di passo rispetto alle posizioni di un recente passato in cui la Torino – Lione era vista, anche da ministri del Governo Conte, come un’opera inutile e dannosa.

E’ ora necessario che venga completata la progettazione del tratto italiano per garantire ai nostri territori di beneficiare delle nuove opportunità legate alla realizzazione dell’infrastruttura”:
è quanto Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

Furti e aggressioni in Crocetta, Torino Tricolore in piazza

Riceviamo e pubblichiamo

I volontari di Torino Tricolore sono scesi in strada, ieri sera, per portare l’attenzione su furti e aggressioni che da tempo si stanno verificando in Crocetta.

Al sit-in, insieme a residenti e commercianti della zona, era presente anche Nico Drago, titolare del Caffè Piazzi, noto per lo sciopero della fame durante le chiusure forzate degli scorsi mesi.
“A Torino, nell’elegante quartiere Crocetta, da svariati mesi, si sta verificando un aumento di furti e aggressioni da parte di stranieri e nomadi. – dichiara Matteo Rossino, portavoce di Torino Tricolore – Alcuni residenti e commercianti, spaventati e arrabbiati, ci hanno chiesto di intervenire.”
“È preoccupante che questi episodi si stiano svolgendo, sempre con più frequenza, anche in questa zona della città che da sempre è il fiore all’occhiello di Torino. A causa della mancanza di controlli e sicurezza – prosegue Rossino – chi delinque non teme le possibili conseguenze e si spinge anche nei quartieri bene della città.”
“Prima che la situazione degeneri e che Crocetta diventi luogo di conquista per la criminalità – conclude Matteo Rossino – è indispensabile intervenire velocemente. Istituzioni e forze dell’ordine devono presidiare la zona, come abbiamo fatto noi questa sera. Questo è l’unico modo per allontanare questi individui.”

Alleanze e schermaglie, la politica allo sbando

Cucciola la Ministra Laura Castelli.  Ora pure condannata per diffamazione.  Che cattivi questi magistrati e soprattutto cattivo Piero Fassino  che si è sentito offeso dalle sue affermazioni. La più arrabbiata è Lidia Loredana Roscaneanu. Altra,  se non principale parte offesa.

Castelli se la cava,  per ora, con 10 mila euro tra costi processuali e parte civile da risarcire.  Noccioline per lei che da tre anni percepisce lauti stipendi. Di dimissioni non se ne parla nemmeno e di chiedere scusa manco a parlarne. Chi tiene botta ( sembrerebbe) è Conte che chiede ai Grillini di scegliere tra lui e Grillo.  Grillo,  che una volta tanto ha le idee chiare: cari cinque stelle,  io vi ho creato ed io vi distruggo.   

Delirante dice che Giggino è stato il miglior ministro degli Esteri. E i due con i cinesi sono nel marasma totale. Chi si aggiunge nel delirio è l’ inafferrabile Toninelli che sostiene che da quando la Raggi è Sindachessa Roma è più pulita ed ordinata. Follia allo stato puro. Sicuramente gli antropologi avranno da studiare sui pentastellati. Cucciolo anche il prof Ugo Mattei.  Tante parole rivoluzionarie e dopo un nulla di fatto. La sua lista non decolla e il ritiro è imminente. Pazienza,  ce ne faremo una ragione.  La notizia “piccante” è questa : Chiampa porta Lo Russo alla sezione di Rifondazione di Barriera di Milano.  Via Baltea. Addirittura 15 persone,  decisamente attempate, ma votano anche loro. E poi la destra incombe anche se, sembra,   che Fratelli d’ Italia non sfondi.  Del resto Torino è la città,  o perlomeno è stata la città più antifascista d’Italia.  Qualche ricordo, forse ‘c è ancora. Il capitano (Matteo Salvini) rilancia: sono un moderato,  altro che camicie verdi di bossiana memoria.  C’ è anche il bel gesto di Bartolomeo Giachino del ritiro dalla corsa a Sindaco nel nome di un centrodestra unito. Intanto,  nei sondaggi Damilano è primo con oltre il 44 %, con più voti personali che della coalizione. Matteo Renzi deve ancora scegliere e Calenda gliela vuol far pagare al Pd sia a Roma che a Torino.  Ma l’ altra notizia è che il Pd in città è il primo partito con oltre il 30 % . Però, niente male per la pattuglia di 1800 iscritti.  Sui pentastellati non pervenuta alcuna notizia su che cosa faranno.  Unica certezza l’odio puro per il Pd. Eppure nei sondaggi tra gli elettori dem,  il 75% vorrebbe un accordo con loro.  Direi quasi ovvio,  visto che si giocherà tutto al secondo turno , a Torino come in tutta Italia. Il centro destra è certo del risultato finale: cappotto al Pd e cinquestelle.  Possibile,  al limite del molto probabile. Ma non è tutto.  Le varie percentuali dei vari partiti faranno la differenza. Anche la singola tenuta dei vari leader nazionali.  Non è un segreto  che Meloni e Salvini si giocano chi fa il primo. E qui,  diciamocelo,  non bastano i numeri.  Ci possono essere fattori esterni , in tutti i sensi. Si pensi all’amore di Salvini per Putin e a quello della Meloni per l’Ungherese Orban. Dunque sbagliato dare tutto per scontato. Un po’ come in Francia,  dove la prevista vittoria della La Pen non è stata confermata dai fatti.  Si vedrà,  indubbiamente.  Chi tiene duro è Mario Draghi.  Ed ora facciamo i conti con un’ Italia interamente bianca, da quello che si vede due Italie.  Una ancora preoccupata ed una che si sente e si comporta da liberata.  Forse due facce della stessa medaglia ? Francamente non mi pare. La nostra solita divisione,  un po’ manichea tra due fazioni.  La solita divisione tra ” Guelfi e Ghibellini “. Tra chi va tutto bene e tra chi va tutto male. Ora, che le divisioni e dialettica sono il sale per la democrazia è indubbio. Come le elezioni amministrative.  Con il ballottaggio,  di fatto, si formano due schieramenti uguali e contrari.  Ma è il dopo che preoccupa. Torino ha bisogno di  ricomposizione ed unità della classe politica per rinascere.  Facile nel dirsi e molto difficile nel realizzarsi. In politica ci dovrebbero essere avversari , non nemici. Grillo e la Castelli hanno fomentato odio e disprezzo,  e ora ne pagano per primi le negative conseguenze. Piaccia o non piaccia di quel famoso 33 %  c’ è rimasto ben poco. Tutto sta nel capire che fine faranno gli ex votanti dei 5 stelle.  A Torino come in Italia. Insomma , magari mi sbaglio,  ma la partita ritorna ad essere tra centro destra e centro sinistra.  Come al solito,  non ci rimane che dire,  vedremo.

Patrizio Tosetto

100 anni di Partito Comunista Cinese, in piazza per i diritti

PIAZZA CARIGNANO ALLE 18 PER RADICALI: 100 ANNI DI PARTITO COMUNISTA CINESE, 100 ANNI DI VITTIME. IL 1° LUGLIO IN PIAZZA CARIGNANO ALLE 18 PER IL CENTENARIO DEL PCC

In occasione del centenario del Partito Comunista Cinese (1° Luglio), i Radicali Italiani, l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino, l’FGS Torino, i Giovani Democratici, Giampiero Leo e il Coordinamento interconfessionale e altri, scenderanno in piazza Carignano alle ore 18. 
I coordinatori dell’associazione Aglietta Patrizia De Grazia, Daniele Degiorgis e Silvio Viale, hanno dichiarato: “A Pechino i festeggiamenti sono in preparazione da mesi, la propaganda nazionalista, la proiezione di film sugli eroi del Partito e sulla sua gloriosa storia sono quasi martellanti e molti leader di Paesi Stranieri hanno già telefonato al Presidente Xi per esprimere le proprie congratulazioni. Ma 100 anni di Partito Comunista Cinese significa anche un intero secolo di vittime. Vittime di arresti arbitrari, di violenza, di esilio, di demolizioni forzate, di detenzioni, di sparizioni, di processi farsa, di oppressione, di mancanza di tutela dei propri diritti umani e politici fondamentali. In questo giorno, mentre Pechino festeggia una storia di 100 anni, noi, a Torino, ricorderemo un’altra storia di 100 anni: quella delle vittime del regime comunista cinese. Scenderemo in piazza con le bandiere di Hong Kong e del Tibet e con 100 rose bianche. Un Racconteremo le storie di tante di queste vittime. Perché in questo giorno, anche la loro voce ha diritto di essere ascoltata”.