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“Per una vera ‘Città metropolitana’ e un vero ‘Sindaco metropolitano”

È questo il titolo della conferenza stampa che si terrà lunedì 11 ottobre alle ore 12 a Torino presso la sede provinciale MCL, Galleria Tortora 21, 2° piano.

Si tratta di un appello firmato da centinaia di amministratori locali della provincia di Torino e rivolto ai due candidati a Sindaco di Torino, Paolo Damilano e Stefano Lorusso.

Un documento che affronta un solo tema: dopo anni di sbandamento e di confusione, è giunto il momento di capire se la ‘Città metropolitana’ può avere un ruolo e una funzione politica nel territorio torinese. Per far questo è necessario avere un ‘Sindaco metropolitano’. Cosa che in questi dieci anni di gestione Fassino e Appendino non c’è stata”.

Modera la conferenza stampa Marco Margrita.
Introduce Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

(foto Alesina)

Radicali Italiani: “FdI partito democratico? Ma Comba è console di Lukashenko”

Riceviamo e pubblichiamo

COMUNALI TORINO/BONI E MANFREDI (RADICALI ITALIANI): COMBA DICE CHE FDI È “PARTITO DEMOCRATICO E LIBERALE”. PROPRIO LUI CHE DA CINQUE ANNI È CONSOLE ONORARIO DELLA BIELORUSSIA DEL DITTATORE LUKASHENKO?

E l’assessore Marrone è sempre dalla parte dei combattenti filo Putin sostenuti da mercenario italiano fascista ricercato da due Procure della Repubblica?

Replicando alle polemiche sul post su Facebook del neoeletto consigliere di circoscrizione di Fratelli d’Italia Massimo Robella (“Ringrazio I camerati”), il portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Comba ha dichiarato che “siamo un partito democratico e liberale”.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“Prendendo per buona la dichiarazione di Fabrizio Comba, ci chiediamo cosa ci sta a fare in un “partito democratico e liberale” lo stesso Comba, che dal 2016 ricopre la carica di console onorario in Piemonte della Bielorussia del dittatore Lukashenko e che non ha finora espresso pubblicamente una sola parola di condanna delle violenze compiute dal regime contro il popolo bielorusso. Nel novembre 2020 e poi nel 2021 chiedemmo pubblicamente a Comba di dimettersi da console onorario. La stessa richiesta gli è stata fatta dalle associazioni bielorusse in Italia. Comba continua a tacere. Un silenzio sempre più insostenibile e complice.

Un altro esponente piemontese di rilievo di FdI, l’assessore regionale Maurizio Marrone, dovrebbe, invece, chiarire se continua ad avere rapporti con i secessionisti filorussi del Donbass. Nel 2016 Marrone (allora capogruppo in Regione di FdI) promosse con altri esponenti politici piemontesi (fra cui Gianna Gancia della Lega e Gilberto Pichetto di Forza Italia) la costituzione di una fantomatica rappresentanza diplomatica torinese della sedicente “Repubblica popolare del Donetsk”.

Nel 2017, la trasmissione televisiva “NEMO” riprese Marrone nel Donbass ucraino occupato dai secessionisti filorussi, mentre era premiato da rappresentanti di partiti europei di estrema destra per la sua opera indefessa a sostegno dei secessionisti. A quell’evento era presente pure Andrea Palmeri, mercenario dichiaratamente fascista, poi condannato in via definitiva in contumacia a due anni e 8 mesi per il pestaggio di un cittadino a Lucca e, altresì, ricercato dalla Procura di Genova per il reato di reclutamento di mercenari e di combattimento in un conflitto armato estero.

Sia nel 2017 sia nel 2020, quando Maurizio Marrone è stato nominato assessore dal presidente Cirio, abbiamo segnalato la sua presenza nel Donbass alle Procure di Lucca e di Genova.

Su Lukashenko e sul Donbass, Fabrizio Comba e Maurizio Marrone hanno sempre nulla da dire?

Grimaldi (LUV-SE): “In circoscrizione ci sono eletti che si definiscono ‘camerati'”

Elezioni amministrative: Meloni si scandalizza perché i fascisti sono fascisti?”

Meloni è scandalizzatissima per il reportage di Fanpage, in cui esponenti illustri del suo partito si sperticano in motteggi fascisti e si vantano di percepire denaro in nero? Pensate che la candidata al Consiglio comunale di Fratelli d’Italia che a Roma ha preso più preferenze è Rachele Mussolini, nipote di Benito, e i neoeletti consiglieri di circoscrizione a Torino si autodefiniscono ‘camerati’” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi ed esponente di Sinistra Ecologista Marco Grimaldi, alludendo al post del neoconsigliere della circoscrizione 6 Massimo Robella, che ringrazia i “tanti camerati” che gli hanno dato una mano durante la campagna.

Robella non è certo l’unico: basterebbe fare un giro sulle bacheche degli eletti e dei nominati in Regione. Il complotto contro Fratelli d’Italia continua” – prosegue Grimaldi. – “Cara Meloni, risparmiati 100 ore di girato: il fascista basta non candidarlo. O basta non esserlo”.

Sorpresa, a Torino rispetto alle comunali 2016 il centro destra avanza il centro sinistra arretra

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Un esame un po’ più approfondito del voto a Torino sorprende chi si limita a guardare le percentuali e non i voti reali presi dalle coalizioni e dai partiti. Naturalmente non cambia chi è in testa , ma questi dati dovrebbero essere attentamente presi in considerazione per capire le tendenze politiche.

Di Ibis

Il confronto è fra le lezioni comunali del 2016 e quelle del 2021
Partiamo alle coalizioni.
Lorusso e la sua colazione di centro sinistra perdono 20 mila voti rispetto a Fassino nel 2016 : da 160 mila gli elettori scendono a 140 mila .
Il centro destra con Damilano ha una forte avanzata : da poco più di 70 mila voti nel 2016 ( con tre liste separate ) a oltre a 124 mila voti.
I 5 stelle crollano e perdono 90 mila elettori : Appendino aveva ottenuto 118 mila voti, Sganga ne ha poco più di 28mila
E ora guardiamo dentro le colazioni, ai partiti:
Il Pd scende da 106.818 voti nel 2016 a 85.860 nel 2021 ( più o meno gli stessi voti , circa 15 mila , hanno ottenuto le liste civiche per Fassino e per Lorusso )
Giorgia Meloni ( Fratelli d’Italia) ha una forte avanzata, raccoglie 31.490 voti , nel 2016 ne aveva ottenuti 5.259
La Lega sale a 29.593 , nel 2016 ne aveva ottenuti 20.769
Forza Italia ha più o meno i voti dell’altra volta: 15.951 contro i 16.684 nel 2016
Forte l’affermazione della lista Damilano –Torino Bellissima che ottiene 35.658 voti .
Come detto , crollano i 5 Stelle passando da 107.680 voti di lista nel 2016 a 24.058, nel 2021 .
Su tutto resta il dato molto negativo dell’astensionismo: per la prima volta dal dopoguerra sono più i torinesi che non sono andati a votare rispetto a quelli che si sono recati alle urne. Ha votato solo il 48, 07 degli aventi diritto . Il non voto raggiunge il massimo nella zona Nord della città: solo il 42, 90 % i votanti in Barriera di Milano, 43, 46% quelli alle Vallette e Madonna di Campagna.
Tutte le forze politiche dovrebbero riflettere: chi vincerà avrà al massimo la fiducia del 25% dell’elettorato totale.

http://www.comune.torino.it/elezioni/2021/amministrative/conscom/citta/
http://www.comune.torino.it/elezioni/2021/amministrative/sindaco/citta/
http://www.comune.torino.it/elezioni/2016/amministrative/conscom/citta/

 

In attesa del ballottaggio

Mi debbo cospargere il capo di cenere. Non mi aspettavo questi risultati elettorali.

Si pensava, o si era portati a pensare che la vittoria del centro destra fosse dietro l’angolo ed invece è arrivata la vittoria del PD. Gli errori fanno parte della vita e sarebbe stupido non ammetterlo. Direi esaltante la vittoria di Milano, Bologna e Napoli. Esaltante indubbiamente per quelli del pd e i loro alleati. Si spera che Salvini e Meloni ne facciano tesoro e memoria. Dubito, dopo le loro ultime dichiarazioni. Comunque vedano loro. E a Torino Damilano non le manda a dire: quasi non li volesse più vedere. Chi fa da solo fa per tre. Questo è il dato non previsto. Che tutto fosse rimandato al ballottaggio era scontato. Non era scontato che Lorusso diventasse il primo con 6 punti di vantaggio.
Anzi si credeva l’inverso. Fondamentale analizzare le singole percentuali. 44% Lorusso e 27 % Pd. Partito indubbiamente fondamentale. Ma il 17 raccolto da altri.  In particolare tra lista civica per Lorusso e Moderati e il 10 % di formazioni moderate del centro sinistra. E la sinistra sbrindellata al limite del ridicolo con articolo uno che non arriva manco all 1%. Il prof D’Orsi (tanto bravo ed osannato) al 2,5 % e il Partito Comunista Italiano o,60. Rimane la domanda: perché vogliono fare queste figuracce.
Indubbiamente la cosa eclatante è il valore assoluto: hanno votato 330mila. Mai così poco in tutta la storia della Repubblica. Sarà  materia per i sociologi. Per ora sono fuori gioco. Ma almeno una cosa l’abbiamo azzeccata: Sganga all 8 % . Bella botta per chi ha governato per 5 anni. Ma loro non si smentiscono mai. Conosciuti una volta, li eviti. Domanda. Chi è il secondo partito a Torino? Lista civica per Damilano. Se poi si pensa che a Roma il primo partito è quello di Calenda, vuol dire che le carte si stanno mescolando. Eccome. Raggiante Letta da Siena. Siamo in sintonia di nuovo con gli Italiani. Dunque anche con i Torinesi. Bene per loro, ma mi sa che hanno fatto solo il 50 % del percorso di recupero. Ovviamente chi ben comincia è a metà dell opera. Ed era ed è un percorso lungo. Ballottaggio. Ecco l’incognita. Tutto è possibile 2 a zero o uno a uno. Con due incertezze. I cinque stelle e quanti andranno a votare. A Roma una terza: cosa farà Calenda. Qui, magari mi sbaglio, ma ha più gioco Gualtieri che può contare sui due forni di Calenda e cinquestelle. Viceversa 50 a 50 tra Lorusso e Damilano. Meglio, comunque non esporsi. E dopo 150 anni Barriera di Milano non è più rossa. Il Presidente di quartiere non è Pd o di centrosinistra. Anche questa l’abbiamo azzeccata. Non eravamo proprio sulle nuvole. Fanno il pieno le donne del PD. Si vedrà, se vincerà lo Russo la compagine degli assessori. Sembrerebbe chiara la strategia dei due candidati. Lorusso: cari grillini votatemi. La vedo dura. Comunque tutto è possibile. Damilano: Salvini e Meloni statemi lontano.
Un Salvini stravolto. E per l’ennesima volta un figurone  Mario Draghi. Non ti curar di loro ma guarda e… io vado avanti. La Meloni urla talmente tanto che è diventata afona cronica. A Torino hanno votato 330mila torinesi e 300 mila voti validi.
Generalmente al ballottaggio voteranno meno. Intorno a 250 mila. 125 mila potenzialmente. Non bisogna essere geni.
Mille voti da una parte all’altra potrebbe essere letali per l’uno o l’altro. E poi diciamocelo. È decisamente deprimente che il  15 % dei cittadini di Torino decideranno chi dovrà governare oltre 800mila Torinesi.
Peccato. Irresponsabili non essere preoccupati. Qualcosa non torna. Comunque tra 15 giorni sapremo se il pd ha vinto su tutti i fronti… o il centro destra ha ancora fiato a Torino come Roma.

Patrizio Tosetto

Alitalia, Ruffino (CI): Successo Ita non può che partire dai suoi lavoratori

“La Camera ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza, che impegna il governo ad adottare ogni iniziativa utile per la massima tutela dei livelli occupazionali di Ita. Si tratta di un impegno importante, una parola d’onore, rivolta ai tanti lavoratori ex Alitalia che in questi giorni vedono traballare il loro futuro lavorativo“. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

“Sono contenta- aggiunge- che si sia trovato un giusto compromesso nella formulazione della mozione: un piano industriale ambizioso come quello della nuova compagnia aerea per essere realmente efficace non può che passare dalla competenza e dal know how dei suoi lavoratori”.

Verdi: problemi maltempo conseguenza della crisi climatica

“L’Italia, dopo gli incendi di questa estate e i processi di desertificazione in corso, come previsto, entra nella stagione delle alluvioni e delle frane, come sta accadendo in queste ore in Liguria con l’esondazione del Letimbro. Il problema è che ci troviamo sempre impreparati davanti a questi eventi estremi ed è inaccettabile che questa classe politica non si preoccupi di affrontare sul serio tutti questi segnali dovuti alla crisi climatica”.

 

Così in una nota i co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi, che spiegano:

 

“Del resto, questi sono i risultati delle politiche di ministro della Transizione Ecologica che, anziché proporre soluzioni e pianificare una strategia efficace per non trovarsi impreparati, continua nella sua comunicazione del terrore affermando che la transizione ecologica sarà un bagno di sangue.

 

“E’ necessario cambiare rapidamente registro e impegnarsi seriamente per licenziare una Legge sul Clima che, dopo l’entrata in vigore della ‘Normativa europea sul clima’, è sempre più necessaria per elaborare una norma che accompagni la transizione, per allineare le politiche e fare della riduzione delle emissioni di CO2, e degli altri gas climalteranti, un indice di programmazione e valutazione di ogni singolo provvedimento, con un approccio strategico, sistemico e di lungo termine per scelte politiche sempre più allineate alle indicazioni della comunità scientifica.” concludono Bonelli ed Evi.

Elezioni a Torino: informazioni utili

Domenica 3 (dalle 7 alle 23) e lunedì 4 ottobre (dalle 7 alle 15) si vota per l’elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni.

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera.

La tessera elettorale può essere richiesta:

1) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50).

2) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza (esclusa l’anagrafe centrale di via C.I. Giulio 22che nei giorni di domenica 3 ottobre e di domenica 17 ottobre, con orario dalle 7.00 alle 23.00, provvederà al rilascio delle tessere elettorali e delle carte d’identità.

Circ. 2, via Guido Reni 96/16 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 -13.30); strada Comunale di Mirafiori 7 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 -13.30);

Circ. 3, c.so Racconigi 94 (dal lunedì al venerdì 8.30 – 14.30);

Circ. 4, via Carrera 81 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 5, via Stradella 192 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30) e piazza Montale 10 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 6, piazza Giovanni Astengo 7(dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30); via Leoncavallo 17 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 7, corso Vercelli 15 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30);

Circ. 8, via Campana 30 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30); corso Corsica 55 (dal lunedì al giovedì 8.30 – 14.30; venerdì 8.30 – 13.30).

Nei giorni 1-2-3-4 ottobre, l’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20, osserverà il seguente orario: venerdì 1 e sabato 2 dalle 8.15 alle 18.00; domenica 3 dalle 7.00 alle 23.00; lunedì 4 dalle 7.00 alle 15.

In caso di ballottaggio l’ufficio Elettorale sarà aperto (15-16-17-18 ottobre) nei seguenti orari: venerdì 15 e sabato 16 dalle 8.15 alle 18.00; domenica 17 dalle 7.00 alle 23.00; lunedì 18 dalle 7.00 alle 15.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Sportelli Elettorali tel. 011.01125245 – 011.01125580

Deterioramento – Smarrimento: nel caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all’Autorità competente; nel caso di deterioramento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale previa riconsegna della tessera deteriorata.

Per il rilascio del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento, mentre per l’emissione di una nuova tessera occorre esibire, oltre al documento d’identità, la vecchia tessera con tutti i diciotto spazi per la certificazione del voto timbrati.

Trasferimento di residenza nel Comune di Torino – Tessera elettorale di prima emissione: gli elettori che indicativamente hanno presentato domanda di trasferimento della residenza fino a metà luglio, riceveranno a domicilio da parte di un agente di Polizia Municipale la tessera elettorale (dalla prima settimana del mese di settembre).

La tessera può essere consegnata al titolare o a un familiare o a persona con lui convivente e, in caso di mancato ritiro della tessera presso il proprio domicilio, le tessere elettorali non ritirate, saranno tenute in giacenza nell’ ufficio elettorale di corso Valdocco 20 da lunedì 27 settembre 2021.

Trasferimento di residenza all’interno del Comune di Torino – Tagliando di variazione della tessera elettorale: gli elettori a cui è stato registrato il cambio di indirizzo all’interno del comune di Torino entro il 16 agosto 2021, ricevono per posta ordinaria il tagliando di aggiornamento della tessera elettorale. In caso di mancato ricevimento del tagliando entro tre giorni della elezione l’interessato può chiedere il tagliando all’ufficio elettorale o all’ufficio di anagrafe della circoscrizione di residenza (esclusa l’anagrafe centrale di via Della Consolata 23), presentando la tessera elettorale e un documento d’identità.

Documenti necessari da esibire al seggio per esercitare il voto: un documento di riconoscimento personale (qualsiasi documento di identificazione munito di fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; patente di guida; ricevuta carta identità elettronica), la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Per l’identificazione degli elettori sono validi anche le carte di identità e gli altri documenti di identificazione rilasciati dalla pubblica amministrazione, anche se scaduti, purché da non oltre tre anni.

In mancanza di un idoneo documento, l’identificazione può avvenire per attestazione di uno dei componenti del seggio che conosca per­sonalmente l’elettore.

Voto domiciliare: sono ammessi al voto domiciliare gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali che impediscono l’allontanamento dall’abitazione; affetti da gravissime infermità, tali che sono impossibilitati ad abbandonare l’abitazione.

L’elettore deve far pervenire all’ufficio elettorale o per mail (elettorale@comune.torino.it) i seguenti documenti: dichiarazione in cui si attesta la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio; un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’ASL, che attesti le condizioni di cui sopra.

Inoltre, per il voto a domicilio, occorre presentare all’ufficio elettorale una dichiarazione su apposito modulopubblicato alla pagina:

http://www.comune.torino.it/elezioni/amministrative2021.shtmla cui devono essere allegati i seguenti documenti: certificato del medico legale (ASL) attestante l’esistenza dei requisiti per l’esercizio del voto domiciliare; copia della tessera elettorale; copia del documento di identità.

La documentazione può essere recapitata all’indirizzo: elettorale@comune.torino.itRiferimenti Ufficio Elettorale – Voto Domiciliare. Sede: corso Valdocco 20 –  Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 – Tel: 011.01125579

Voto assistito: Gli elettori con grave infermità possono essere accompagnati all’interno della cabina elettorale da un accompagnatore che può essere un familiare o un’altra persona liberamente scelta (può esercitare tale funzione una volta sola in occasione della stessa elezione), purché siano iscritti nelle liste elettorali di un qualsiasi comune della Repubblica. Devono essere in possesso di: tessera sulla quale il Comune abbia apposto il timbro con la sigla ‘AVD’; libretto nominativo di pensione di invalidità civile rilasciato dall’INPS, certificato medico, rilasciato da un funzionario medico dell’A.S.L., attestante l’impedimento ad esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore. Per l’annotazione del diritto al voto assistito ‘AVD’ l’elettore o persona di fiducia deve recarsi all’Ufficio Elettorale in corso Valdocco 20, con documento di identità, tessera elettorale rilasciata dal Comune, certificato medico rilasciato dall’ASL.

Info: www.comune.torino.it/elezioni/amministrat

Mario Draghi e la pochezza di quel che resta dei partiti

Il professore Marco Revelli proprio non ci sta e lancia i suoi strali contro la cosiddetta deriva autoritaria rappresentata da Mario Draghi.

Professore molto bravo, indubbiamente, ma rappresentante di quella gruppetteria di estrema sinistra che non ha digerito la de industrializzazione del nostro paese e di Torino. Ma non è l unico, si intende.  Lo stesso filosofo  Massimo Cacciari da alcuni mesi parla di deriva autoritaria prodotta dal covid.
Mario Draghi avrebbe espropriati ruolo e funzioni del parlamento e dei partiti. Ammesso e non concesso che ci sia un fondamento di verità, ribalterei il concetto.
Mario Draghi è arrivato perché parlamento e partiti da decenni, troppi decenni,  non avevano ruolo e funzione perché non funzionavano. La democrazia si nutre di rappresentanza, indubbiamente. Ma anche di competenze e dunque di capacità di risolvere i problemi. E qui la classe politica difetta moltissimo. A Torino chi non si fa prendere in contropiede è la Giorgina Meloni. Convocati in città  tutti i suoi dal Piemonte. Lei non voleva fare la fine di Matteuccio Salvini che ha fatto una magra figura. Lui abituato alle folle oceaniche mastica amaro. E oramai, anche per lui  è chiaro il fatto che ci sono 2 o 3 Leghe diverse . Ci sono fascisti ed antifascisti. E non basta. Ora anche il suo adetto stampa, pardon il suo ex addetto  stampa pare inguaiato con la giustizia per presunte questioni di spaccio di droga. E non finisce qui. Ci sono no vax e ci sono sì vax. Chi non vuole mischiarsi con i Pride è il candidato di centro destra Damilano. La vita va così, in Svizzera voto favorevole al referendum: il matrimonio  tra lo stesso sesso sarà permesso. E Lo Russo è certo : sono ad un passo da Damilano. Scusate la cacofonia. Sicura è una cosa : se la destra a Torino non vince ora butta via la chiave per decenni. E’ pure arrivato il Ministro Giorgetti. I bene informati sostengono che è Giorgetti il vero Vate di Damilano. Ha anche un altro importante supporter: il fratello. Attivo nelle aziende di famiglia ma anche grande tessitore di rapporti in Italia e non solo. Diciamocelo , continua ad essere lui il favorito per la poltrona di Sindaco. E ci sono I miei ” amiconi ” comunisti. Va beh,  le solite sette o otto sigle . E che sarà mai…..
Qui si sprecano le adesioni. Persino Ken Loach non ha dubbi: se votasse a Torino voterebbe il Prof D’Orsi. Bontà sua.  E io sono, come al solito, molto curioso di come andrà a finire. Manca poco. Solo un po’  di pazienza… e che diamine. Anche se , mi sa, tanto fumo e poco arrosto. Anzi , direi tanto rumore per nulla. Ed anche qui per la creatività c’è posto.
Potere al Popolo. Rifondazione Comunista, Pci,  PC d’Italia. Mancano solo i trozkisti. Ma no scusate … ci sono anche loro. Sinistra anticapitalista. E ho detto tutto. Tanto rumore per nulla. E poi tanta confusione  Troppa confuzione. Per tutto questo io continuo nel preferire Mario Draghi. Non mi sembra un golpista. Viceversa la sua pacatezza è garanzia per l’Italia e l’Italia sa dare garanzie all’estero. In particolare in Europa. Stavolta, caro Marco Revelli ti sei sbagliato. Ti sei proprio sbagliato. Capita. Non è una tragedia. Sbagliare è umano. Perseverare è diabolico. E noi torinesi non ci possiamo permettere simili diavolerie.

Patrizio Tosetto