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Locatelli nella Segreteria nazionale di Rifondazione

Riceviamo e pubblichiamo 


Ezio Locatelli
, già segretario provinciale di Rifondazione Comunista Torino per dieci anni, è entrato nella segreteria nazionale del PRC-SE come responsabile organizzazione. La Federazione di Torino di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea augura a Locatelli buon lavoro nel nuovo incarico nella certezza che la sua esperienza, determinazione e capacità saranno elementi importanti per l’organizzazione del partito.
Locatelli rimane iscritto alla Federazione del PRC di Torino nel Circolo di Bussoleno in Val Susa, a testimonianza e conferma, per l’oggi e per il domani, della vicinanza e sostegno alla lotta del popolo valsusino per la difesa del loro territorio contro la grande opera inutile del TAV.

Ospedale Settimo, Gallo (Pd): “Una doccia fredda”

 “UN MESE FA LE RASSICURAZIONI DI ICARDI. ADESSO LA DOCCIA FREDDA: L’IMMOBILE VIENE MESSO IN VENDITA. CHIEDO CON URGENZA UN’INFORMATIVA CON I VERTICI DI SAAPA E RISPOSTE DALL’ASSESSORE ALLA SANITA’”

“La notizia della procedura finalizzata alla cessione dell’Ospedale Civico di Settimo è una notizia allarmante per i dipendenti, per il territorio e per i cittadini. Si pensava, infatti, che l’annosa vicenda che ha coinvolto un presidio ospedaliero importante e strategico si risolvesse, mantenendo l’ospedale pubblico, come avevano sollecitato i Sindaci della zona” dichiara Il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Ancora il 24 novembre scorso – prosegue Gallo – rispondendo a una mia interrogazione l’Assessore regionale alla sanità aveva confermato che l’ospedale di Settimo sarebbe rimasto aperto e che l’Amministrazione regionale aveva intenzione di potenziarlo. Che cosa è successo? Perché si è deciso di mettere in vendita il presidio? In un momento in cui la sanità dovrebbe essere riorganizzata e potenziata questa decisione rappresenta un vulnus nell’intero sistema sanitario”.

“Mi attendo delle risposte dall’Assessore alla Sanità – conclude Gallo – e mi aspetto che mi venga spiegato che cosa è accaduto in meno di un mese per ribaltare scelte e decisioni. Alla ripresa dei lavori presenterò subito un’interrogazione a risposta immediata per chiarire la vicenda e chiederò che si tenga con urgenza un’informativa in commissione anche con i vertici di Saapa”.

Crosetto su Burzi: “Mi dicono che devo avere paura di parlare”

Una mia frase generale e astratta è stata stigmatizzata da un procuratore in un comunicato ufficiale evidenziando addirittura che le mie parole potrebbero costituire vilipendio all’ordine giudiziario. Ho sempre detto quello che pensavo, ma oggi mi dicono che devo avere paura di parlare“.

A parlare è il co-fondatore di Fratelli d’Italia ed ex  deputato Guido Crosetto che  su Twitter, risponde all’attacco rivoltogli dal procuratore generale di Torino, Saluzzo, sul suicidio dell’ex assessore piemontese Angelo Burzi.

Crosetto lo aveva descritto come vittima “per anni di assurde ingiustizie e violenze giudiziarie“. “Se una persona arriva al punto di togliersi la vita per poter affermare la propria innocenza – ha osservato inoltre Crosetto – E’ perché considera il proprio onore un bene superiore alla vita stessa“.

Suicidio Burzi, i penalisti italiani: “Prigioniero di un’accusa per 10 anni? E’ barbarie”

”Il suicidio del consigliere regionale   piemontese Angelo Burzi pone drammaticamente questioni di elementare  evidenza.

Restare prigionieri di una accusa e di un processo per dieci  anni è una barbarie, qualunque sia l’accusa, qualsiasi siano le  responsabilità. Restarlo dopo essere stati assolti in primo grado   ‘perché il fatto non sussiste’ aggiunge infamia alla barbarie, e non è  da tutti riuscire ad accettarla.

Angelo Burzi non c’è riuscito. Tutto qui, tragicamente semplice nella sua evidenza. Eppure dobbiamo leggere, sul solito gazzettino delle manette, che il torto risiederebbe nelle parole di chi si scandalizza per tale barbarie ed esprime umana compassione per chi ne è stata vittima. (Parole peraltro condite dalla consueta dose di disinformazione tecnica: l’annullamento
 della Cassazione, ad eccezione di un capo divenuto definitivo, riguardava non la semplice rideterminazione della pena, come afferma
 Travaglio, ma la sussistenza dell’elemento soggettivo della condotta!)”.
Lo sottolinea l’Unione delle Camere penali.   ”Non meno gravi – aggiunge l’Ucpi – ci appaiono le parole del procuratore generale di Torino, Saluzzo, il quale ha ritenuto di dover intervenire (non è ben chiaro in difesa di chi e di cosa), finendo per minacciare addirittura reazioni giudiziarie verso quanti, esprimendo quello sgomento e quelle censure, si macchierebbero di vilipendio della magistratura. Invece di serbare un silenzio rispettoso della
 tragica vittima di quella barbarie (un processo infinito nonostante una assoluzione piena in primo grado), o semmai di aprire una riflessione sulla compatibilità tra l’appello del pubblico ministero
 contro sentenze assolutorie ed il principio della condanna ‘oltre ogni ragionevole dubbio’, il dottor Saluzzo, e non è cosa nuova per lui, mena fendenti, invocando il più odioso dei reati a tacitazione delle
 legittime critiche”.
  ”I penalisti italiani esprimono tutta la umana e partecipe vicinanza  ai familiari di Angelo Burzi, e tutta la più orgogliosa, incommensurabile distanza, culturale ed etica, dalle posizioni espresse da Marco Travaglio e da Francesco Saluzzo sul tragico epilogo
 di una vicenda giudiziaria di per sé incompatibile con i principi costituzionali del giusto processo”, conclude l’Unione delle Camere penali.

Chiese vandalizzate, Fdi: fatto grave


“Le Chiese di Torino prese d’assalto dai vandali nei giorni di Natale rappresentano un fatto molto grave. Bisogna assolutamente ripristinare la sicurezza per la città, aumentando anche presidi nei luoghi “caldi” come largo Giulio Cesare. Non è possibile che un parroco debba avere paura di svolgere il proprio ruolo o anticipare la sua attività prima che faccia buio per il timore di essere nuovamente aggredito con bottigliate o minacciato con un coltello come è successo nella notte di Natale. Se avvenisse verso altre religioni si griderebbe giustamente allo scandalo e alla discriminazione. Capita contro la chiesa cattolica e le conseguenze sul piano di intervento e condanna sono praticamente nulle. Non accettiamo di vivere in ghetti all’incontrario e che a essere bersaglio sia chi invece fa solidarietà e integrazione. Le istituzioni da Lamorgese in giù intervengano immediatamente. Gravissimo infatti anche quello che è successo nella parrocchia di Sant’Agnese dove i vandali hanno danneggiato la statua del Gesù bambino, simbolo di queste festività. Tutto questo è un oltraggio ai simboli cristiani, alla città di Torino e all’Italia intera” commenta il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Valle – Rossi (PD): “Chiediamo ai medici di base uno sforzo maggiore”

“Mettiamoli nella condizione di vaccinare”

Il Piemonte è di nuovo in difficoltà. Certo per la recrudescenza della pandemia, ma anche per le soluzioni insufficienti messe in campo dalla Giunta in questi anni. Se nel corso della prima ondata alcune situazioni erano accettabili, ora non lo sono più e serve un cambio di passo radicale.

Sui tamponi molecolari restiamo le cenerentole d’Italia. Ieri, 26 dicembre, in una giornata con basse prestazioni in tutte le regioni, il Piemonte ha processato 6.192 tamponi molecolari, a fronte dei 21.471 della Lombardia, dei 12.268 del Veneto, 12.384 dell’Emilia Romagna, 13.224 del Lazio. Togliendo la Lombardia, in media sempre sopra i 50.000 tamponi al giorno, le altre regioni hanno una capacita tra i 25.000 ed i 30.000 giornalieri. Il Piemonte non va mai oltre i 13.000. Chissà quanti sarebbero i contagi in Piemonte se facessimo un numero di tamponi in linea con le altre regioni.

Il sistema di prenotazione dei vaccini sconta gli stessi problemi dell’inizio della campagna vaccinale. Mentre in diverse regioni tutti possono prenotare sulla piattaforma data e luogo, in Piemonte bisogna ancora aspettare l’sms con disomogeneità di servizio nelle diverse ASL.

A tutto questo va aggiunto il problema del ritardo nella somministrazione della terza dose, con migliaia di piemontesi che rischiano di rimanere privi di protezione adeguata o addirittura senza green pass a partire da febbraio. Qui, ai problemi organizzativi si sommano quelli relativi alla mancanza di personale. Gli operatori delle ASL non si sono fermati nemmeno il giorno di Natale. Tra poco saremo di nuovo costretti a bloccare le attività ordinarie. E’ evidente che serve più personale medico, infermieristico e amministrativo ed è palese che occorre nuovamente rilanciare l’attività di medici di base, pediatri di libera scelta e farmacisti nella campagna vaccinale. In quale percentuale attualmente stanno aderendo? Il dato non è (più) pubblico. L’ultimo accordo con i MMG è del 10 dicembre del 2021. Serve un’adesione massiccia da parte dei professionisti convenzionati e, nel frattempo, la Regione deve risolvere i problemi che hanno portato nei mesi scorsi molti medici a rinunciare.

Daniele Valle – Consigliere regionale Pd

Domenico Rossi – Vicepresidente Commissione Sanità

La politica torinese ricorda Angelo Burzi

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Il Natale del mondo politico torinese è stato turbato dal suicidio dell’ex assessore e consigliere regionale Angelo Burzi

Fu tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte e assessore al Bilancio ai tempi del Governatore Enzo Ghigo. Ecco alcuni commenti di esponenti politici torinesi.

Enzo Ghigo, Presidente della Regione Piemonte dal 1995 al 2000: “Provo un profondo dolore per la scomparsa di Angelo. Politico di razza, autentico liberale, persona dalle grandi intuizioni. Il suo contributo nella fondazione di Forza Italia, così come nei miei anni di Presidente del Piemonte è stato determinante nel creare un modello di governo regionale virtuoso che, ancora oggi, ci viene riconosciuto anche dagli avversari politici. Rapportarsi con lui, come con tutte le persone di viva intelligenza è stato, a volte, sì impegnativo, ma sempre costruttivo e stimolante: molte delle sue idee e proposte poi da me accolte e realizzate hanno lasciato un segno positivo per la comunità piemontese. Da uomo orgoglioso qual era, è stata sicuramente per lui dolorosa la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto in un periodo storico in cui, con indubbie storture commesse da alcuni, anche molti politici retti e onesti sono stati travolti, convinti in buona fede, secondo le regole allora vigenti, di non aver mai commesso illeciti. Sono vicino ai suoi cari e lo ricordo con grande stima e affetto”.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stata una persona con la quale era sempre intenso il dialogo ed il confronto politico. Era un punto di riferimento per l’area liberale, come assessore, consigliere regionale e promotore del dibattito politico cittadino”.

 “Angelo era intelligente e soprattutto di grande onestà e rettitudine. Ha vissuto con profonda ingiustizia Rimborsopoli, sulla quale credo sia ora necessario un approfondimento. In questi anni ho cercato di stargli accanto, ma ciascuno reagisce a modo proprio. Angelo non si dava pace della ingiustizia con cui è stata gestita quella vicenda, una delle pagine più incredibili della recente storia giudiziaria”. Così l’ex governatore del Piemonte Roberto Cota.

Franco Maria Botta, già assessore regionale all’Urbanistica, collega di Burzi in Giunta regionale: “Caro Angelo, un uomo intelligente e colto come te ha vissuto le vicende giudiziarie di questi ultimi anni come una profonda ingiustizia. Nel giorno di Natale hai compiuto un atto estremo di protesta per affermare la tua innocenza e smuovere le coscienze. Mi inchino e prego per te”.

«Ho saputo della tragica scomparsa di Angelo Burzi. Sono vicina ai familiari, ed a chi gli è stato vicino in questi anni. A loro esprimo sentite condoglianze ed i sentimenti del più profondo cordoglio», commenta la vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

“Siamo uniti nel dolore per la tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stato e resterà per sempre un punto di riferimento per l’area liberale che compone il nostro partito. Non è solo stato solo uno dei fondatori di Forza Italia a livello locale ma anche il primo e l’unico a creare al suo interno una scuola di formazione politica degna di questo nome. Con lui non sprecavi mai tempo e avevi sempre  qualche cosa da imparare. In un’epoca di mediocrazia e superficialitá, con Angelo ogni tua certezza era sempre messa in discussione, perchè ti insegnava che ogni scelta, azione, dichiarazione deve essere il frutto di serio studio e approfondimento. Era un uomo d’altri tempi, una persona perbene, un coraggioso testone idealista. E proprio per il profondo rispetto delle sue idee e convinzioni non c’è più, starà a noi difenderle e tramutarle in azione politica”. Ad affermarlo in una nota Marco Fontana, coordinatore cittadino di Forza Italia a Torino.

“La terribile morte di Angelo Burzi avvenuta la notte di Natale ci lascia sgomenti. Con lui scompare uno dei protagonisti della storia politica piemontese degli ultimi decenni. Vorrei esprimere pubblicamente ai suoi familiari le mie condoglianze e la mia vicinanza in un momento così tragico”, dichiara Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva.

Merlo. Città metropolitana Torino, deve fare il compito della ex Provincia

”L’alternativa è solo il declino”

“Una volta completato il Consiglio Metropolitano di Torino attraverso un sistema elettorale ridicolo e persin grottesco frutto della sciagurata e pessima legge Del Rio del 2014 in un clima dominato dell’antipolitica e del populismo grillino, adesso si apre la vera sfida politica per un ente che in questi 10 anni di gestione Fassino e Appendino è stato semplicemente grigio ed incolore.

Ecco perchè, se c’è un compito – specifico, coerente e definito a livello politico e amministrativo – che chiede la stragrande maggioranza degli amministratori locali, soprattutto quelli dei comuni della seconda cintura torinese, resta quello di assolvere alle funzioni e alle competenze istituzionali – seppur ridimensionate, purtroppo – che prima esercitavano concretamente ed efficacemente le Province. Tutto il resto appartiene solo al mondo delle chiacchiere, della demagogia e della propaganda spicciola. Certo, accanto alle attuali competenze specifiche della Città metropolitana che assomigliano, seppur lontanamente, a quelle delle antiche ed efficaci Province, restano quelle di programmare uno sviluppo coerente ed organico dell’intero territorio metropolitano senza fermarsi, com’è concretamente capitato in questi ultimi 10 anni, al solo obiettivo di rafforzare il ‘torinocentrismo’. Sotto questo versante, i primi annunci programmatici del Sindaco Stefano Lorusso sono sicuramente positivi ed incoraggianti.

Solo dando una risposta concreta ed efficace a queste due esigenze sarà possibile rilanciare e riqualificare la Città metropolitana di Torino. L’alternativa, purtroppo, è continuare a galleggiare e a a praticare una gestione burocratica e banalmente protocollare”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Decolla il partito di centro a livello nazionale

Giorgio Merlo eletto Presidente Nazionale

Riceviamo e pubblichiamo 

“Noi Di Centro” è il nuovo partito di centro promosso da Clemente Mastella e da moltissimi amministratori locali ed esponenti politici di quasi tutte le regioni italiane e presentato con una grande manifestazione nazionale al Teatro Brancaccio di Roma sabato 4 dicembre scorso. Il Presidente nazionale del nuovo partito è Giorgio Merlo. Segretario nazionale Clemente Mastella.
L’obiettivo politico del nuovo partito, come è emerso dal dibattito con la relazione di Merlo e l’intervento di Mastella e dal resoconto dei vari organi di informazione nazionali, è quello di dar vita ad una sorta di “Margherita 2.0”, ovvero un soggetto politico di centro che sappia declinare un vera “politica di centro” in vista delle prossime elezioni politiche che raggruppi, al contempo, tutte le forze, i movimenti e i partiti già presenti sullo scenario politico italiano e lontani dal massimalismo della sinistra alleata con i populismo giustizialista dei 5 stelle e che dissentono da alcuni settori della destra sovranista italiana.
“Politica di centro” che si sostanzia su alcuni punti fondamentali: cultura della mediazione, cultura di governo, qualità della democrazia, credibilità della classe dirigente, rispetto delle istituzioni, rappresentanza sociale, in particolare del ceto medio sempre più in crisi, rinnegamento di qualsiasi forma di radicalizzazione dello scontro politico che ha portato alla logica degli “opposti estremismi”, senso dello Stato e stop alla demagogia qualunquista e anti parlamentare.
E la presenza politica e organizzata su scala nazionale di “Noi Di Centro” è funzionale alla costruzione di questo nuovo soggetto politico unitario. Un luogo riformista, democratico e plurale, appunto una “Margherita 2.0” che sarà destinato a cambiare tutti i vari sondaggi che vengono sfornati in queste ultime settimane. Dopodichè, come ovvio e scontato, se non cambierà la legge elettorale e se non tornerà il sistema proporzionale, anche il nuovo partito di centro stringerà alleanze con uno degli schieramenti in campo. Ma con un partito organizzato su scala nazionale e non con sigle solo funzionali alle convenienze degli attuali due schieramenti maggioritari.

Forza Italia: “Uniti nel dolore per la morte di Burzi”

FONTANA (FI): UNITI NEL DOLORE PER LA TRAGICA SCOMPARSA DI ANGELO BURZI

“Siamo uniti nel dolore per la tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stato e resterà per sempre un punto di riferimento per l’area liberale che compone il nostro partito. Non è solo stato solo uno dei fondatori di Forza Italia a livello locale ma anche il primo e l’unico a creare al suo interno una scuola di formazione politica degna di questo nome. Posso solo ringraziare di aver avuto l’onore di conoscerlo, di averci collaborato insieme in Società Aperta, di averci lavorato al Gruppo consiliare regionale, quindi aver condiviso il progetto della costituenda Fondazione Magellano e infine di averlo continuate a frequentare come amico – dopo il suo ritiro dalla scena politica attiva – perchè con lui non sprecavi mai tempo e avevi sempre  qualche cosa da imparare. In un’epoca di mediocrazia e superficialitá, con Angelo ogni tua certezza era sempre messa in discussione, perchè ti insegnava che ogni scelta, azione, dichiarazione deva essere il frutto di serio studio e approfondinento. Era un uomo d’altri tempi, una persona perbene, un coraggioso testone idealista. E proprio per il profondo rispetto delle sue idee e convinzioni non c’è più, starà a noi difenderle e tramutarle in azione politica”. Ad affermarlo in una nota Marco Fontana, coordinatore cittadino di Forza Italia a Torino.