Rilancerà lo sviluppo di tutto il Nord Ovest. Per Torino e per il Piemonte una grande occasione da cogliere. Un premio per l’accelerazione dei lavori.
L’avvio dei lavori per la costruzione della Nuova Diga foranea al porto di Genova, il primo porto italiano è una cosa importante per il rilancio della nostra economia che viene da quasi venticinque anni di stagnazione e con un Debito Pubblico molto elevato.
La Diga non è una infrastruttura qualsiasi perché a differenza di altre che riducono solo i tempi di percorrenza o aumentano la sicurezza, la Nuova Diga , come fu per il Canale di Suez, sposta traffici commerciali e turistici e quindi porterà nuovo sviluppo economico e nuovi posti di lavoro per il nostro Paese. Le infrastrutture fanno parte della VISION di un Paese e come il Primo Traforo del Frejus nelle intenzioni di Cavour avrebbe portato sviluppo a un Paese che aveva un PIL molto più basso degli altri a paesi europei (1/4 di quello inglese), così la Nuova Diga consentirà l’aumento delle importazioni e delle esportazioni e il ritorno ad una crescita importante per la economia del Nord Ovest.
La crescita della attività portuale porterà sviluppo e lavoro non solo a Genova ma anche in Piemonte , Lombardia , in tutto il Nord Ovest che negli ultimi anni è stato superato dalla maggiore crescita del Nord Est.
Degli attuali 130.000 posti di lavoro generati direttamente o indirettamente dal porto di Genova solo il 55% sono occupati a Genova ma secondo uno Studio di Nomisma, 20.000 sono in Piemonte e altri 20-22.000 in Lombardia.
La Nuova Diga consentirà agli armatori e agli spedizionieri di far arrivare la merce Svizzera o quella della Germania del Sud a Genova, risparmiando 2-3 giorni di viaggio sui tempi di trasporto e diminuendo l’inquinamento .
Tra il Piemonte e la Lombardia si incroceranno i due corridoi ferroviari europei Mediterraneo e Reno Alpi. Attorno a quell’incrocio si insedierà la più grande Area Lofistica del Sud Europa con la creazione di nuove aziende e di nuovi posti di lavoro.
La Nuova Diga verrà ultimata nel 2026 e due anni dopo il Terzo Valico mentre la TAV arriverà secondo le ultime indicazioni a Gennaio 2033. Torinesi e piemontesi misurereranno sulla propria pelle il costo dei ritardi causati dai No Tav e dai blocco dei lavori decretati prima da Toninelli e poi dal governo giallorosso.
Non sarebbe male immaginare un premio ai manager responsabili della costruzione della TAV perché ogni mese guadagnato darebbe importanti ricadute economiche sulla economia torinese , piemontese e nazionale
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI
Lavorare in un Pronto Soccorso o nel 118 significa aver subito almeno una volta nel corso della propria attività un’aggressione fisica o verbale: Simeu (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza) lancia l’allarme, mentre dai dati Inail emerge che, a livello nazionale, sono oltre 1.600 ogni anno i casi di aggressione a personale sanitario; le donne che lavorano nei Pronto Soccorso sono, statisticamente, le più colpite. Casi di questo tipo ci sono stati riferiti non soltanto da parte di professionisti, ma anche di cittadini che si sono trovati in condizioni di forte pericolo percepito. Anche alla luce della situazione specifica del Piemonte (secondo i dati dell’Asl Città di Torino, tra il personale sanitario il 54,3% ha dichiarato di aver subito aggressioni, mentre ad Alessandria si è registrata un’aggressione ogni tre giorni nel corso del 2022), chiederò alla Giunta Cirio di impegnarsi – in cooperazione con le Forze dell’Ordine e con i servizi di vigilanza – affinché sia garantita maggiore sicurezza presso i Pronto Soccorso e i DEA piemontesi. Sul tema, discuterò a Palazzo Lascaris un Question Time da me depositato. Nella serata l’Ordine dei medici di Torino ha convocato una manifestazione di sensibilizzazione e protesta contro le violenze che colpiscono sanitari, medici e infermieri.