Il Consiglio Comunale ha approvato, ieri pomeriggio, una mozione a sostegno dei posti di lavoro della Magneti Marelli.
Il documento, che vede la prima firma di Pierlucio Firrao, impegna il Sindaco e la Giunta a contattare e audire la dirigenza della Società per capirne i piani futuri e a coinvolgere la Regione e il Governo perché sia svolta un’azione congiunta da parte delle istituzioni.
Il documento sottolinea come già a dicembre, venisse ipotizzato che la Magneti Marelli avrebbe potuto raddoppiare i tagli previsti di posti di lavoro a più di 3.000 e chiudere alcune sedi, con ulteriori esuberi nel nostro Paese oltre le 550 annunciate lo scorso gennaio.
Per questo, la mozione chiede di audire le sigle sindacali per capire lo stato di fatto delle cose e avere report dei tagli previsti ed effettuati al 30 giugno, con particolare attenzione all’ambito torinese e di attivarsi, in tutte le opportune, affinché vengano attuate tutte le misure possibili per garantire la continuità occupazionale e produttiva.
Mi ero imposto di non scrivere in morte di Silvio Berlusconi, perché la morte in molti casi impone il silenzio e richiede sempre il dovuto rispetto. Di fronte alla morte le risse politiche debbono cessare almeno per il tempo dei funerali come facevano gli antichi che avevano una civiltà oggi da tempo perduta. Lo spettacolo desolante di un’ Italia vergognosa e barbara mi impone di rompere il silenzio e condannare senza appelli chi ha festeggiato la morte di Berlusconi. Ieri avevo ripreso bonariamente un amico in una chat che si era lasciato andare a confrontare Napoleone con Berlusconi, un parallelo davvero assurdo e privo di qualsiasi significato. Non ho apprezzato i servi encomi post mortem dei berluscones, ma i codardi di certa sinistra mi sembrano ancora più intollerabili e miseri, espressione di una povertà morale davvero meschina ed intellettualmente disonesta. Ci sarà il tempo per valutare con distacco storico Berlusconi, ma non è accettabile lo schiamazzo molesto di certi volgari antiberlusconiani come il vignettista autore di una satira immonda che va pubblicata per denunciare il livello infimo a cui si è giunti. Spesso sono stato in dissenso con il berlusconismo che non è mai stato veramente liberale. La Rivoluzione liberale è stata una favola tanto bella quanto inesistente e forse impossibile. Molte volte ho criticato atteggiamenti di Berlusconi che mi sembravano del tutto non condivisibili. Non so oggi dare un giudizio d’insieme su Berlusconi imprenditore, politico e uomo. Occorrerà tempo e serenità e sarà indispensabile vedere come andrà a finire il suo movimento senza di lui. Di fronte a certi antiberlusconiani che starnazzano le loro volgarissime malevolenze difronte ad un morto, non posso però non esprimere la mia totale condanna morale verso chi non sa rispettare la morte di un avversario politico.
