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Grimaldi (Verdi Sinistra) a Donzelli: dichiarazione di guerra e sabotaggio della Commissione antimafia

“Ci si è accorti di ciò che ha detto Donzelli? Ha suggerito che Cospito stia agendo come portavoce della mafia, ma soprattutto che abbia incontrato boss mafiosi al 41 bis. La cosa più grave, però, è che abbia detto a verbale che ‘non è l’unico incontro che ha avuto Cospito’, poiché ‘mentre parlava con i mafiosi… incontrava i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia’.  Un’affermazione di una gravità inaudita. Fuori da quest’aula non avrebbe retto nemmeno lo scudo dell’insidacabilità del Parlamento” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

“Presidente Meloni, che il portavoce del suo partito accusi chi sta chiedendo la revoca del carcere duro per Cospito di connivenza con la mafia e il terrorismo è una dichiarazione di guerra” – prosegue Grimaldi. – “Farlo nel giorno dell’istituzione della Commissione antimafia, senza poi chiedere scusa né smentire, ha tutta l’aria di un sabotaggio voluto”.

Pd Piemonte: legge elettorale, priorità alla doppia preferenza

GALLO – RAVETTI – ROSSI (PD): “DAL PD PROPOSTE CHIARE FIN DALL’INIZIO DELLA LEGISLATURA. ADESSO E’ TARDI. NO AL SEGGIO PER IL SECONDO PRESIDENTE SCONFITTO. IL PD E’ PER LE COALIZIONI. IL CENTRODESTRA NON CI PROVOCHI PERCHE’ SENZA DI NOI NON SI FARA’ NESSUNA RIFORMA”

31 gennaio 2022 – “Da quattro anni il Partito Democratico ribadisce l’importanza di modificare la legge elettorale piemontese. Per colpa del centrodestra ci siamo ridotti a discutere di un tema tanto delicato e articolato soltanto nell’ultimo anno di legislatura. La nostra posizione è sempre stata chiara. Abbiamo chiesto che venisse introdotta la parità di genere per adeguare ai tempi un Consiglio regionale desueto. Abbiamo affermato l’importanza della rappresentanza territoriale, insistendo perché venissero trovate forme, attraverso le quali tutti i territori fossero equamente rappresentati. Abbiamo, poi, sottolineato l’importanza di abolire il listino, redistribuendo i 10 Consiglieri eletti con premio di maggioranza sui collegi delle preferenze, diluendo la competizione, aumentando la rappresentatività territoriale e offrendo maggiori possibilità. Il centrodestra invece di lavorare sulla nostra proposta, dopo quattro anni di tira e molla, ha depositato una proposta di legge che prevede l’introduzione di un flipper inaccettabile nella ripartizione dei resti, inserisce una soglia di sbarramento che è un attacco alla coalizione di centro sinistra e introduce misure che aumentano i costi della politica. A quattro mesi dalla scadenza dei termini chiediamo alla maggioranza di fermarsi! La nostra posizione oggi è chiara: limitarci a introdurre la preferenza di genere come richiesto dalle norme nazionali e lasciare l’attuale legge elettorale così com’è senza alcuna soglia di sbarramento” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo, Il Vicepresidente della VII Commissione Domenico Ravetti e il Consigliere Pd Domenico Rossi.

“Inoltre l’introduzione dei sottosegretari, proposta dal centrodestra – proseguono gli esponenti dem – a nostro parere è un ampliamento inutile. Diciamo no all’aumento dei costi della politica! Vogliamo, poi, chiarire che siamo contrari all’elezione di diritto del secondo presidente sconfitto. Se vogliamo inserire questo meccanismo che contraddistingue le elezioni comunali, inseriamo anche il ballottaggio fra i due candidati presidente più votati, come il M5S aveva proposto nel 2015”.

“Per quanto riguarda la proposta di introdurre la soglia di sbarramento del singolo partito al 4% siamo pronti a dare battaglia. Non possiamo accettare una legge che prevede l’esclusione di quelle forze politiche che da anni compongono il centrosinistra. Il centrodestra non provochi il Pd e la coalizione di centrosinistra perché tanto, senza di noi, la riforma della legge elettorale non si farà” concludono Gallo, Ravetti e Rossi.

Merlo: Olimpiadi, prima della politica o dei territori prevalga il buon senso

 

Sì a Lorusso e a Cirio

“Sulle Olimpiadi di Milano/Cortina del 2026 l’approccio del Sindaco di Torino Stefano Lorusso e
del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio non fa una grinza per un semplice motivo. E
cioè, la priorità – al di là della incresciosa rinuncia politica di Torino al tempo governata dai 5 stelle
– va data alla non dispersione delle risorse pubbliche per quanto riguarda l’utilizzazione dei singoli
siti di gara. E la disponibilità, sobria ma tenace, dimostrata dai vertici istituzionali torinese e
piemontese, conferma che l’iniziativa assunta in queste ultime settimane coglie nel segno. Detto
in altre parole, se gli impianti già esistenti o previsti in quelle località garantiscono anche un
significativo risparmio delle – ingenti – risorse pubbliche necessarie, ben venga. Se, invece, su
questo versante il quadro finanziario complessivo che emerge da Milano/Cortina 2026 rischia di
essere troppo esoso, l’iniziativa di Lorusso e di Cirio prima che di natura politica o vagamente
territoriale è semplicemente di buon senso e realisticamente percorribile”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

CSI, Canalis (Pd): “scaricabarile su asilo nido aziendale”

La difesa della famiglia è solo uno slogan ideologico se alla prova dei fatti non si sostengono i servizi. Assurdo scaricare le responsabilità sul Comune di Torino.

 

 “Assurda la risposta dell’assessore Chiorino al Question time che ho discusso oggi” – dichiara la consigliera Canalis.

“Durante la convention per i dipendenti del CSI tenutasi lo scorso 1° dicembre, è stata paventata la chiusura dell’asilo nido aziendale, portando a giustificazione la minore richiesta da parte dei dipendenti, aventi un’età media di molto superiore ai 40 anni.

L’asilo nido aziendale del CSI è situato a Torino in Corso Unione Sovietica 216, è stato accreditato nel 2005, ha 43 posti, è dotato di ampie aule e di un giardino dedicato. Questo asilo rappresenta il fiore all’occhiello del welfare aziendale del CSI ed è anche uno strumento di raccordo con il territorio, essendo aperto alle iscrizioni dei residenti torinesi non dipendenti dell’azienda.

Il CSI-Piemonte è un Consorzio di Enti pubblici, partecipato per il 19,87% dalla Regione Piemonte, la cui Assemblea è presieduta dal Presidente della Giunta regionale. La Regione non può quindi lavarsene le mani come ha fatto oggi l’assessore nel rispondere al mio Question time.

L’assessore Chiorino ha affermato che questo asilo è di competenza del Comune di Torino, ma il ruolo del Comune nei confronti dei nidi aziendali accreditati si limita al controllo, monitoraggio, verifica e autorizzazione. Il Comune autorizza l’esistenza e verifica che siano rispettate le condizioni igienico sanitarie e strutturali.

In una fase storica in cui le buone pratiche di welfare aziendale sono sempre più diffuse, ci pare in controtendenza che lo storico asilo nido aziendale del CSI, antesignano del settore, venga chiuso.

Ci pare inoltre quantomeno curioso che la Giunta regionale, sempre pronta a fare battaglie prettamente ideologiche e simboliche sulla difesa della famiglia, non si assuma una responsabilità e un impegno sulla difesa di un servizio concreto come il nido aziendale del CSI, sicuramente utile per tanti genitori, dipendenti e non dipendenti del CSI.

Ancora una volta questa Giunta ha perso un’occasione per lanciare un segnale di coerenza e collaborazione istituzionale trasversale, facendo uno scaricabarile su un Comune di colore politico diverso.

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Salario minimo: l’impegno del Consiglio comunale

Ieri  in Sala Rossa si è discusso dell’introduzione del salario minimo. Con ventuno voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno presentato dal consigliere e presidente della Commissione Lavoro Pierino Crema (Pd) a sostegno di una forma di regolamentazione salariale già esistente in 21 Stati membri dell’Unione Europea su 27.

L’atto è esplicito: invita il Sindaco e la Giunta a sostenere in tutte le sedi gli atti e le misure che prevedono l’introduzione del salario minimo ed equo per i lavoratori pubblici e privati, e una legge sulla rappresentanza delle organizzazioni sindacali e sui datori di lavoro; a sollecitare il Parlamento e il Governo affinché elaborino una proposta di sintesi tra i diversi disegni di legge presentati nella scorsa legislatura a suo tempo analizzati dalla Commissione Lavoro che possa portare in tempi rapidi all’introduzione della normativa nel nostro Paese; a promuovere confronti istituzionali con esponenti politici, associazioni di categoria, sindacati e realtà imprenditoriali per esporre i dati e le motivazioni che rendono l’approvazione di questa legge prioritaria; ad inviare il presente documento al Governo e al Ministro del Lavoro; a verificare rispetto alle gare della Città che siano applicati correttamente i contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e che tale vincolo sia presente in tutte le gare, anche per società partecipate, enti strumentali e Fondazioni di cui la Città fa parte.

Dopo la presentazione di Crema sono intervenuti Russi – Ravinale – Catizone – Conticelli – Liardo – Sganga – Viale.

Andrea Cane (Lega Salvini ): “Convegno obesità, medicina e sport in sinergia in Piemonte”

L’obesità, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “uno dei maggiori problemi di salute pubblica dei nostri tempi”, è stata oggetto di un convegno curato dagli Stati generali della Prevenzione e del benessere e promosso dal Consiglio regionale del Piemonte.

   
 “Obesità, la patologia del terzo millennio – ha detto durante i lavori il vicepresidente della commissione Sanità Andrea Cane, della Lega Salvini Piemonte – è un titolo che pone l’accento su tutte le patologie invalidanti che si legano al sovrappeso dalle malattie  cardiovascolari, fino al diabete di tipo 2, all’ ipertensione, agli eccessi di colesterolo e trigliceridi nel sangue, fino alle patologie articolari. In media chi è obeso vive 10 anni di meno, con il senso di una colpa individuale, oggetto di disapprovazione sociale e stigma nei confronti delle persone che ne soffrono. 
Per superare la parabola che sembra caratterizzare l’obesità l’approccio è, naturalmente, multifattoriale ma esistono forti evidenze scientifiche che dimostrano come uno stile di vita sano abbia effetti benefici sulla prevenzione primaria e secondaria di patologie. I lavori di oggi ci hanno ribadito che incentivare la pratica sportiva con investimenti mirati consentirebbe di generare esternalità positive a livello sociale ed economico”.
 
“Il Piemonte si sta muovendo in questo senso – ha aggiunto il consigliere della Lega Andrea Cane, che ha la delega per gli Enti locali piemontesi – con progetti come per esempio quello del ‘Metodo Michela Calandretti’, che a Torino ha uno studio-palestra adeguato ad unire medicina e sport, che offra attività fisica adeguata non solo a chi soffre di obesità ma anche di stress profondo, tumori, disturbi cognitivi. L’approccio è mutuato dall’esperienza della Brest Unit di Città della Salute di Torino e mira ad un esercizio fisico approcciato con metodo e frequenza costante per ridurre  ansia, stress, solitudine, prevenendo i comportamenti a rischio che diventano poi patologie gravi”.

Merlo: Universiadi e post olimpico, così si rilanciano le montagne olimpiche 

“Le Universiadi 2025 da un lato e la soluzione definitiva per i siti e gli impianti di Torino 2006
dall’altro, possono rilanciare ancor di più l’antica vocazione turistica e sportiva dell’intero
comparto della Via Lattea. E questo a prescindere da come finirà la partita della scelta delle varie
località, e dei rispettivi siti, in vista delle Olimpiadi di Milano/Cortina 2026.

Sotto questo versante, il comportamento concreto del Sindaco di Torino Stefano Lorusso e del
Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio tenuto sino ad oggi è stato quantomai
importante e decisivo. Un atteggiamento sempre prudente ma coerente accompagnato dalla
volontà di risolvere il post olimpico e offrendo, al contempo, la piena disponibilità per un eventuale
utilizzo degli impianti piemontesi. Il tutto, come ovvio, con l’obiettivo di favorire un risparmio delle
risorse pubbliche senza ulteriori dispersioni.

Ecco perchè, adesso, l’incrocio tra l’evento internazionale delle Universiadi e la soluzione del post
olimpico possono e debbono rappresentare un passaggio decisivo e qualificante per il futuro
stesso del comprensorio della Via Lattea. Con l’obiettivo prevalente di contribuire a modellare un
nuovo modello di sviluppo per le montagne olimpiche anche attraverso l’utilizzo di discipline
sportive funzionali per tutto l’anno e a bassi costi”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Susta (Azione): “Spezziamo bipolarismo a Torino e in Piemonte”

Azione Piemonte esce dall’Assemblea regionale rafforzata nel suo essere partito verso le elezioni amministrative, regionali ed europee. Col programma che andiamo a definire puntiamo a superare il bipolarismo inconcludente e a volte consociativo che sta marginalizzando Torino e il Piemonte. Il nostro obiettivo resta l’accordo tra le forze riformiste popolari, liberali e socialdemocratiche che oggi governano l’Europa. Non dipende solo da noi “la scelta di campo”. Bisogna, invece, cambiare il campo di gioco per cambiare l’Italia e il Piemonte.

Gianluca Susta, segretario regionale di Azione

Askatasuna, Rifondazione: “repressione e accanimento”

“Ormai, nel campo della repressione, l’importante è esagerare!

Il blitz in grande stile contro il Centro Sociale Askatasuna, culminato nel sequestro… dell’impianto audio usato per un concerto non autorizzato per il quale sono state già comminate 25 multe!”
Fausto Cristofari, segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino: “Qual è il senso di una simile operazione? Qual è la pericolosità sociale di un impianto audio? Non vengono in mente parole che non siano “Repressione” e “Accanimento”, contro i quali occorre che si esprima chiunque abbia a cuore l’agibilità democratica nella nostra città, puntando a costruire la più vasta mobilitazione unitaria contro questa repressione che ci colpisce tutte e tutti!”

Ecomafie. Ruffino (Azione): Rendere operativa Commissione d’inchiesta

“Garantire una più efficace azione dello Stato nella prevenzione e nel contrasto dei reati e degli illeciti ambientali deve essere una priorità assoluta, per questo è necessario rendere operativa quanto prima la Commissione ecomafie, che ha l’importante compito di indagare sul ciclo dei rifiuti in Italia e sui reati che da questo possono scaturire”. Lo ha detto Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Italia Viva in commissione Ambiente alla Camera, intervenendo in Aula in discussione generale sulla proposta di legge per l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. “E’ necessario – ha aggiunto – che nell’espletamento dei suoi compiti la Commissione possa avvalersi della collaborazione di consulenti esperti, di qualificata e riconosciuta competenza. In questa maniera la Commissione non sarà solo un guardiano dell’osservanza delle norme, non sarà solo un autorevole investigatore, ma anche e soprattutto un organo di indirizzo e di guida in un percorso che ci deve portare al conseguimento degli obiettivi sul tema, obiettivi – ha concluso Ruffino – indicati anche dall’Unione Europea”.