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Pd: Sanità, forte diminuzione dei fondi nel bilancio

SANITÀ. GALLO E CANALIS (PD): COME RISPONDERÀ LA GIUNTA CIRIO AI TAGLI DEL GOVERNO MELONI?

Forte diminuzione dei fondi nel bilancio di previsione 2023 della Regione. Prima di paventare tagli dei servizi, la Giunta Cirio avvii un’azione politica per chiedere un’integrazione al Governo nazionale.

 Il drastico taglio del “finanziamento extra fondo vincolato”, del “fondo sanitario nazionale quota vincolata” e del Pay back per i farmaci, unito al ritardo del rimborso delle spese Covid, mettono a rischio la continuità delle prestazioni sanitarie regionali. Lo ha confermato oggi l’Assessore Icardi, illustrando in Commissione il Bilancio di previsione 2023 della Regione per la competenza sanitaria. Il fondo sanitario nazionale non è stato adeguatamente finanziato dal Governo Meloni, costringendo le Regioni a fare i conti con trasferimenti insufficienti, che penalizzeranno i cittadini più fragili e bisognosi.

Non basta attestare il finanziamento della sanità al 6% del pil, non ci stancheremo di ripeterlo!

Ora auspichiamo che il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi possano farsi parte attiva con un governo di cui condividono il colore politico, per tutelare i diritti sanitari e dimostrare fattivamente di voler fermare lo sgretolamento della sanità pubblica ed universale.

Raffaele GALLO e Monica CANALIS Consiglieri regionali Pd

Merlo e Maurino: Post olimpico e Universiadi, adesso serve la soluzione definitiva

 

“L’ormai imminente decisione a Roma sui prossimi siti olimpici di Milano/Cortina 2026 dopo la presentazione del dossier da parte del Comune di Torino e della Regione Piemonte, non può non tenere in considerazione anche la soluzione definitiva del post olimpico – siti di Pragelato e di Cesana Torinese innanzitutto – senza dimenticare, tuttavia, i fondi che si rendono sempre più necessari ed urgenti per la realizzazione delle Universiadi del 2025.

La posizione politica tenuta sino ad oggi dal Sindaco di Torino Stefano Lorusso e dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è stata corretta, coerente e lungimirante. Adesso si tratta, però, di sciogliere i nodi che restano sul tappeto senza limitarsi a risolvere un tassello rinviando a tempo indeterminato gli altri aspetti dell’intero mosaico.

Per dirla in termini ancora più semplici, il post olimpico adesso va risolto definitivamente. E, con il post olimpico, almeno per quanto riguarda il futuro di Pragelato, anche le infrastrutture e gli investimenti necessari per le Universiadi del 2025.

Insomma, è necessaria una iniziativa politica rapida e realistica che solo il Comune di Torino e la Regione Piemonte, seppur di intesa con i Comuni interessati, possono affrontare e risolvere con il Governo nazionale”.

 

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

Preioni (Lega ): “La modifica dello Statuto per una Regione più moderna”

“La modifica dello Statuto consegnerà ai piemontesi una Regione più moderna ed efficiente e senza maggior costi per l’Ente: l’introduzione dei sottosegretari troverà infatti copertura dall’azzeramento delle ‘alte professionalità’ e del relativo capitolo di spesa ai quali aveva fatto particolarmente ricorso il centrosinistra di Chiamparino”

Alla vigilia della maratona d’aula a Palazzo Lascaris, il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni rivendica la bontà della modifica dello Statuto che renderà il Piemonte più moderno, più efficiente e più in grado di rispondere con velocità alle istanze che provengono dai territori e dai loro cittadini.

“Il testo che andiamo a votare – spiega nel dettaglio Preioni – vuole introdurre fino a quattro sottosegretari che si occuperanno di materie che normalmente il governatore avoca tra le sue deleghe, come possono ad esempio essere i grandi eventi. Una modifica che mette il Piemonte sullo stesso piano delle grandi Regioni del Nord e del Centro Italia che, a prescindere dal loro colore politico, hanno già recapito questa riforma”.

“L’introduzione dei sottosegretari – specifica Preioni – sarà a costo zero per le finanze della Regione e quindi per le tasche dei piemontesi. Parallelamente alla modifica dello Statuto, infatti, verrà depositata una proposta di legge che stralcia la figura delle ‘alte professionalità’ alle quali aveva fatto particolarmente ricorso la giunta Chiamparino azzerandone il relativo capitolo di spesa. Risorse che andranno a finanziare l’introduzione dei sottosegretari a saldo zero e quindi senza costi aggiuntivi per la collettività. Una decisione di buonsenso che rende ancora più incomprensibile l’ostruzionismo di una minoranza che ha comunque espresso la volontà di paralizzare il Consiglio regionale per giorni e giorni con migliaia di emendamenti ostruzionistici che, a questo punto, dimostrano in tutto e per tutto il loro contenuto puramente ideologico”.

“I piemontesi ci hanno chiesto con il loro voto di imporre un’altra velocità alla Regione – ricorda infine Preioni – e questa maggioranza, di cui la Lega è la prima forza, vuole assolvere fino in fondo a questo mandato. Un efficientamento complessivo della macchina amministrativa che inizia con questo voto e continuerà con la legge elettorale per concludersi con la modifica del regolamento”.

 

Merlo: Questione sociale, in politica è di nuovo necessaria una ‘sinistra sociale’

Non abbandonare la ‘lezione’ di Donat-Cattin

“Al di là della propaganda spicciola e del ricorso continuo alla ‘piazza’ usata come grimaldello
politico e del tutto strumentale, la ‘questione sociale’ continua ad essere una priorità e un grave
problema politico, come giustamente hanno sottolineato l’Arcivescovo di Torino Repole e la
stessa Caritas. Se c’è un compito specifico dei cattolici impegnati in politica – anche e soprattutto
in una realtà come Torino e il Piemonte – senza dilungarsi nell’elencazione astratta di principi e di
dogmi, è proprio quello di saper declinare nella concreta azione politica ed amministrativa quella
esperienza della ‘sinistra sociale’ che, nel passato, hanno saputo fare leader autorevoli e
qualificati come Carlo Donat-Cattin e Guido Bodrato.

È, questo, uno dei modi concreti e tangibili per affrontare di petto la ‘questione sociale’ a livello
torinese e piemontese senza inseguite le sirene assistenzialiste, demagogiche e qualunquiste dei
partiti populisti.

Senza una ‘sinistra sociale’ che si faccia carico delle esigenze e delle domande di settori
crescenti della pubblica opinione e dei tradizionali ceti popolari sapendo, al contempo, tradurli in
un progetto politico e di governo realmente percorribile, il rischio è che questa crisi si aggravi
sempre di più e con risposte approssimative e del tutto episodiche se non addirittura casuali.

Una ‘sinistra sociale’ di ispirazione cristiana che, laicamente, sia in grado di farsi carico di questi
drammatici problemi senza limitarsi ad appaltarli al solo volontariato – seppur importante e
sempre più decisivo – e alle sole forze del mondo cattolico e della società civile. È la politica che
deve scendere in campo e, soprattutto, la storica tradizione del cattolicesimo sociale torinese e
piemontese”.

Giorgio Merlo, Presidente Popolari-in rete Piemonte.

Magliano (Moderati): Bene il raddoppio dei fondi “Vita Nascente”

Una misura che – lungi dal limitarla – aumenta la possibilità di scelta per le donne: l’aumento dei fondi a un milione di euro va nella direzione che i Moderati in Consiglio Regionale da sempre auspicano per questo progetto.

Di una cosa siamo certi: la libertà di una persona cresce se crescono le possibilità e le opzioni reali a sua disposizione. Ecco perché accogliamo come una buona notizia l’aumento a un milione di euro dei fondi per il progetto “Vita Nascente”, misura che tra l’altro va nella direzione auspicata fin dal primo momento dai Moderati in Consiglio Regionale. Si ha vera libertà soltanto quando ogni strada è davvero percorribile. Francamente non vediamo – come vorrebbe qualche Collega in Consiglio – come questo aumento di risorse, misura del successo del primo bando di Vita Nascente, possa «demolire le conquiste della 194», tanto più che il fatto che le risorse siano monitorate costituisce una garanzia che i fondi vadano alle donne. Il fattore economico è spesso una variabile decisiva nella scelta da parte di una donna o di una coppia di non portare a termine una gravidanza e da sempre siamo favorevoli a ogni iniziativa seria in grado di garantire davvero la libertà di scelta. L’Articolo 5 della Legge 194 prevede esplicitamente margini di intervento, quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche, affinché si possano identificare soluzioni ai problemi proposti. Proprio il sostegno alle famiglie e alle donne che, nonostante le difficoltà economiche, intendono portare avanti la propria gravidanza è stato il fine, negli scorsi mesi, di due Ordini del Giorno da noi proposti e approvati dal Consiglio Regionale del Piemonte: anche il Fondo Vita Nascente è espressione, ci pare, dello stesso principio.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte

Merlo: Regionali Piemonte, serve un’alleanza civica e politica

No al populismo. Il ruolo decisivo del Centro.

“Un’alleanza per il buon governo contro ogni forma di deriva populista e di tentazione estremista.
È, questa, la strada maestra da percorrere in vista delle prossime elezioni regionali piemontesi. È
di tutta evidenza che va scartata in partenza qualsiasi alleanza con il populismo demagogico, anti
politico e qualunquista che in questi ultimi anni ha indebolito il ruolo della politica, fiaccato
l’azione di governo e messo in discussione le stesse istituzioni democratiche.
Serve, cioè, una coalizione civica e politica che isoli il populismo e tutti coloro che individuano nel
populismo un alleato strategico per il governo di un territorio come il Piemonte.
Sotto questo versante le forze e i movimenti politici di centro, a cominciare da quella dei Popolari,
possono svolgere un ruolo decisivo per costruire l’alleanza civica e politica del buon governo.
Perchè l’elemento decisivo resta quello di isolare le forze populiste ed estremiste che coltivano
solo l’obiettivo di radicalizzare il confronto politico senza apportare nessun contributo per il
governo concreto ed efficace di un territorio importante come quello piemontese”.
Giorgio Merlo, Presidente regionale Popolari in rete.

Giovani Democratici Torino Nord, incontro con i candidati

I Giovani Democratici Torino Nord hanno organizzato presso la sede del PD di Settimo, in via Roma 12, un evento in cui i due candidati alla Segreteria Federale della giovanile presenteranno le rispettive mozioni. Alla presentazione farà seguito un dibattito animato dal pubblico e degli iscritti.
Tutti i tesserati e simpatizzanti del Partito Democratico, ed in particolar modo quelli di età inferiore ai 30 anni, sono invitati ad unirsi a questo momento democratico della vita della giovanile di Partito, a cui farà seguito un momento conviviale.
I Giovani Democratici Torino Nord

Lega Piemonte: sabato e domenica 111 Gazebo nelle città

 Per dire stop al divieto alle auto benzina e diesel dal 2035 e per tesserarsi

Il comunicato della Lega:
In Piemonte, come in tutta Italia, la Lega dice stop, con assoluta fermezza, al divieto alle auto benzina e diesel dal 2035, che significherebbe la distruzione di un intero comparto industriale (70 mila posti di lavoro complessivi), e il fallimento di migliaia di piccole e medie imprese in tutta la filiera.

Per questo la Lega invita tutti gli alessandrini a recarsi ai Gazebo sabato 18 marzo e domenica 19 marzo per firmare la petizione che chiede al Parlamento Europeo di ripensarci, e di invertire la rotta rispetto ad una normativa scellerata (votata anche dai partiti del centro sinistra, con Pd e 5 Stelle in testa) che porterebbe al fallimento dell’industria italiana dell’auto.

I Gazebo della Lega in Piemonte

ALESSANDRIA – 27
ASTI – 3
BIELLA – 11
CUNEO – 16
CANAVESE – 10
TORINO – 30
NOVARA- 6
VERCELLI – 6
VERBANO CUSO OSSOLA – 2

Parco Salute, Salizzoni (Pd): “Nulla si muove”

“CORSINI HA SMENTITO ICARDI? I PROGETTI DOVEVANO ESSERE PRESENTATI A METÀ APRILE”

«Speriamo che tra la documentazione recuperata dal commissario Marco Corsini sul progetto del Parco della Salute di Torino vi sia anche la risposta data dall’assessore Icardi ad un mio Question time, il 13 dicembre scorso, in cui si affermava che “la scadenza dei termini per la presentazione dei progetti definitivi potrebbe essere entro i primi 15 giorni di aprile, tenuto conto anche dei tempi legati alle informative obbligatorie da fornire ad Anac. Tempi diversi non sono ammessi dalle procedure di gara”.Parole chiare. Pertanto, si preoccupano e ci disorientano le affermazioni di Corsini secondo il quale “al momento tutto è fermo” e alle società partecipanti alla procedura di dialogo competitivo non è stata comunicata alcuna scadenza dei progetti. O Icardi e Corsini non si sono parlati, oppure ancora una volta la Giunta Cirio ha preferito fare annunci, poi smentiti dai fatti. Siamo consapevoli che il compito che attende il commissario è alquanto complesso, ma è urgente e necessario introdurre elementi di certezza sul futuro del Parco della Salute. Bisogna fissare un cronoprogramma preciso per il dialogo competitivo e capire le intenzioni dei gruppi di imprese rimasti in gara. Altrimenti, meglio predisporre una nuova gara con procedura d’urgenza. L’importante è uscire da questa situazione di impasse. Che riguarda tutta l’edilizia sanitaria. Solo su Novara e Cuneo sembra muoversi qualcosa, tutto il resto è fermo quando non si fanno passi indietro: cambi di localizzazione (AslTO5 e Alessandria), polemiche sulle sedi (Ivrea, Vco), investimenti Inail meramente ipotetici se non irrealistici, case di comunità e ospedali di comunità per ora sulla carta e domani destinati a rimanere scatole vuole se non si assumono più operatori sanitari. La legislatura regionale sta avviandosi verso la sua conclusione, con il suo carico di promesse rimaste tali. La speranza di poter assistere in questi cinque anni alla posa della prima pietra del Parco della Salute era eccessiva, ma che ad oggi si sia solo riusciti a completare la bonifica e per il resto perduri una situazione di stallo è sconfortante per la politica tutta, per i cittadini e per tutti coloro che, come me, hanno trascorso gran parte della loro vita in ospedali sempre più vecchi, fatiscenti, costosi».

 

Mauro SALIZZONI

Consigliere regionale Pd

 

Italvolt a Scarmagno: due anni di annunci illusori

Dopo più di due anni di chiacchiere, annunci e pochi fatti concreti, finisce il sogno di vedere rinascere il polo industriale di Scarmagno attraverso il progetto della cosiddetta Gigafactory delle batterie al litio targate Italvolt.

“Due anni di promesse, contrassegnati di annunci illusori per il territorio canavesano, che si concludono come da tempo si temeva, per un progetto sulla carta mastondotico, ma che si è percepito fin dall’inizio fumoso ed astratto”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’annuncio dello spostamento del progetto nell’area di Termini Imerese.
Rispetto ai faraonici annunci iniziali, il progetto è rimasto fermo sulla carta, con le date di inizio lavori procrastinate nel tempo, mentre grossi dubbi si affacciavano sulla fattibilità dello stesso.
“In questi due anni, agli svariati annunci, non ha mai fatto seguito nessun atto concreto. Anzi, il fallimento del progetto gemello, Britishvolt, aveva fatto presagire il non concretizzarsi dell’opera nel nostro territorio”, continua Desirò.
Lo spostamento a Termini Imerese, anch’esso sulla carta in attesa di trovare gli investimenti necessari, ancora non disponibili dopo due anni di messa a terra dell’operazione, pone nuovamente il problema del rilancio di Scarmagno.
“Un sito industriale fondamentale per il rilancio dell’economia del Canavese e di tutto il Piemonte, su cui Regione e Città Metropolitana dovranno sviluppare progetti necessari a recuperarne l’importante valore economico e sociale per il territorio”, conclude Desirò.
Ancora una volta il Canavese, così come il Piemonte, si ritrovano a dover fare i conti con la realtà dei fatti, ben diversa dalla narrazione degli annunci. La concretezza dei progetti, la capacità della concertazione tra i vari attori in gioco, pubblici e privati, e la capacità di ritrovare una visione futura per il territorio, deve essere la priorità dei prossimi mesi e della prossima Giunta Regionale, per riconsegnare al Piemonte il ruolo di locomotiva economica che la storia gli ha sempre consegnato.
Italia Liberale Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte