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TAV e Ponte, Grimaldi (Verdi Sinistra): Opere ciclopiche e anacronistiche

.Governo peggior nemico dell’ambiente

“La TAV Torino Lione e il Ponte sullo Stretto sono opere ciclopiche e anacronistiche, figlie di un paradigma che dovremmo rovesciare completamente. Oggi tutti gli sforzi e gli investimenti infrastrutturali devono concentrarsi sul rafforzamento delle linee ferroviarie in quei territori drammaticamente carenti, sul ripristino delle tantissime linee cancellate nonostante il bisogno e sulla promozione della mobilità sostenibile e intermodale in tutte le città e in tutto il Paese” – ha dichiarato in aula il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, durante la discussione sulla conversione in legge del decreto sul Ponte.
“È tempo di chiudere la stagione delle grandi opere in calcestruzzo e simili.
Invece ci viene proposto di bypassare ogni procedura a evidenza pubblica e riprendere la concessione con la Società Stretto di Messina S.p.A., senza alcuna chiarezza sui costi complessivi dell’opera e su come e dove saranno reperite le risorse” – prosegue Grimaldi. – “Si ripete come un mantra che il Ponte sarebbe atteso da decenni. Ma da chi? Certamente non dai siciliani, ma nemmeno da tutti e tutte coloro che quotidianamente si muovono con i treni lungo la nostra frammentata penisola. Ogni sforzo del Governo dovrebbe essere concentrato a sistemare la nostra rete ferroviaria, soprattutto al sud e nelle isole. Questo Governo è il peggior nemico dell’ambiente”.

Gallo -Valle (Pd): “Centrodestra diviso, abbiamo deciso per finta?”

PRESIDENTE DEL GRUPPO PD IN CONSIGLIO REGIONALE – VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE (PD)

16 maggio 2023 – “Il Consiglio aperto sull’ospedale di Torino Nord è stato l’occasione per chiarire ancora una volta due passaggi importanti. Il primo, è che è la Regione che ha escluso da subito l’area Thyssenkrupp dalle localizzazioni possibili. La richiesta al Comune di individuare opzioni possibili per realizzare il nuovo ospedale esplicitava, infatti, che tali aree andavano proposte “considerando l’assenza di risorse economiche da dedicare a ingenti bonifiche”. E attenendosi a questa consegna il comune ha avanzato le sue sette proposte. Il secondo è che è l’ASL di Torino, ente strumentale della Regione, ad aver effettuato la scelta definitiva: “in riferimento alla documentazione consegnata relativa alle ipotesi di localizzazione del nuovo presidio ospedaliero si rileva che l’area Pellerina risulterebbe la più consona per le finalità attese”, a firma Picco” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale e il Vicepresidente del Consiglio regionale (Pd).

“Chiariti questi aspetti – proseguono gli esponenti dem – resta da chiarire perché Fratelli d’Italia abbia richiesto questo Consiglio Aperto e sollecitato la considerazione di altre aree. Viste le elezioni regionali alle porte e le non certo nascoste mire dei Fratelli sull’Assessorato alla Sanità, ci chiediamo se non stiamo parlando di una scelta che rischia di essere rimessa in discussione fra un anno. Abbiamo già visto che la destra non si tira indietro: dal Verbano all’ASL TO5, fino al Parco della Salute e alla Città della Salute di Novara, abbiamo passato quattro anni a rimettere tutto in discussione senza reali progressi”.

“Se il presidente Cirio vuole fugare questi dubbi, ci dica subito dove sono le risorse per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale. Torino ha bisogno di questo ospedale e ne ha bisogno in fretta” concludono i Consiglieri regionali Pd.

Elezioni: Ivrea al Centrosinistra, Orbassano al Centrodestra

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A Ivrea vince al primo turno il centro-sinistra con Matteo Chiantore, nuovo sindaco della città. La coalizione di centro-sinistra comprendeva anche il Movimento 5 Stelle e ha superato per qualche centinaio di voti il 50%. Sconfitto il sindaco uscente, Stefano Sertoli, sostenuto dal Terzo Polo, attorno al 30%, e il centro-destra di Andrea Cantoni con poco più del 15% dei voti. A Orbassano ha invece vinto il Centrodestra. Cinzia Bosso è stata confermata sindaca con oltre il 55 per cento, sconfitto Luca Di Salvo.

Ianno’ (Libero Pensiero): variante urbanistica Metro 2, colpo di acceleratore

Pino Iannò di Torino Libero Pensiero:

“Accolgo con molta soddisfazione l’approvazione della variante urbanistica per avviare la Metro 2. Si tratta di un passaggio fondamentale, che darà un vero e proprio colpo di acceleratore ad un’opera, che cambierà il volto di Torino. Ma soprattutto una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della zona nord, da troppo tempo penalizzata nella mobilità e che si interconnette con le altre opere in esecuzione, come il passante ferroviario.

In tutto questo, è stata fondamentale la nomina del Commissario, che mette in sicurezza l’esecuzione dei lavori e permetterà di risparmiare 24 mesi sulla tabella di marcia e provvederà all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione e assumerà tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”. ”

Andrea Cane, Valle Soana: “Prosegue il progetto di invaso, al fianco di enti locali e cittadini”

La persistente siccità e la necessità di salvaguardare ambiente e produzione agricola fanno da volano al progetto dell’invaso artificiale nel territorio della Valle Soana, che arriva in Consiglio regionale del Piemonte con un Ordine del Giorno che coinvolgerà presto il Governo e i Ministri competenti, per valutare la fattibilità dell’opera e per trovare il sostegno finanziario della stessa.

 

“Nel corso del mese  di febbraio – racconta Andrea Cane, canavesano responsabile della Lega piemontese per gli Enti locali – l’Unione Montana Valli Orco e Soana mi ha trasmesso una nota in merito al progetto di realizzazione di un bacino artificiale per l’utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana, al fine di migliorare il sistema invasi esistente nel bacino dell’Orco. Dopo una serie di incontri ho provveduto a depositare un documento con cui impegnerò l’assise regionale per le sue competenze a supportare l’iter, coinvolgendo anche il Governo centrale. L’obiettivo è una sinergia a tutti i livelli, che presto vedrà i Comuni interessati coinvolti attraverso un analogo percorso, che porterà nelle sedute consiliari alla discussione su fattibilità ed opportunità del progetto. Una sfida importante per il futuro dei nostri cittadini che sono onorato di poter portare avanti nei prossimi anni con un impegno preciso: salvaguardare la natura e al tempo stesso utilizzare al meglio le nostre risorse idriche per efficientare la potabilizzazione delle acque, per la produzione di energia, l’irrigazione e anche il potenziamento del turismo del nostro territorio”.

 

“Quello che abbiamo sottoposto alla Regione è uno studio per un’opera necessaria a tutto il Canavese occidentale – ha spiegato Marco Bonatto presidente dell’Unione Montana Valli Orco e Soana – come evidenziato anche da Coldiretti recentemente. Dopo mesi in cui la risorsa idrica è passata dallo stato di attenzione ad una vera e propria emergenza, la progettazione di un invaso capace di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, garantire l’approvvigionamento ai campi in caso di siccità ma anche utilizzabile in caso di incendi, diventa sempre più strategico”.

 

“L’invaso per dare vita ad un lago artificiale – interviene Igor De Santis, sindaco di Ingria e Vicepresidente di Uncem – sarà alta 145 metri, fornirà 34 milioni di metri cubi d’acqua e secondo il progetto di fattibilità costerà 400 milioni di euro con una ricaduta di benefici enormi sui territori afferenti. In un momento in cui il bilancio idrico dell’intero Piemonte è in rosso, una cooperazione delle istituzioni a tutti i livelli è fondamentale, senza dimenticare il fatto che si tratterebbe di un bacino idrico a bassissimo impatto ambientale”.

 

Ed è in questo senso che si muove anche l’Onorevole Alessandro Giglio Vigna eletto in Canavese con la Lega che sta portando le istanze della Val Soana sui tavoli del Governo centrale, che dichiara: “Per consolidare le nostre progettualità condivise che io amo spesso definire all’insegna del concetto di ‘Squadra Canavese’, mi sono messo a disposizione anche questa volta per supportare ad ogni livello istituzionale questo progetto che nasce dalla tenacia, dal senso di responsabilità dei nostri Sindaci ed Amministratori comunali, che dalle montagne conoscono bene il valore delle acque che sono risorsa essenziale per il sostentamento delle famiglie e degli enti locali delle nostre pianure”.

 

Fissolo, Voto dei fuorisede: un’opportunità in più per costruire la comunità

 

Lo Stato agevoli la partecipazione democratica e non chieda al singolo cittadini di barcamenarsi per esercitare un diritto

Sono ormai noti gli intralci al diritto di esercitare il proprio voto per chi ha residenza diversa dal domicilio. Si tratta di quasi 5 milioni di persone, tra studenti e lavoratori, a cui è potenzialmente impedito di partecipare alla vita democratica.
Il tema è urgente soprattutto a fronte dell’astensionismo che riscontriamo ai seggi ma anche sul lato della costruzione e adesione alla propria comunità di riferimento: laddove non c’è spazio per la partecipazione il rischio è che vengano meno gli elementi costitutivi della nostra vita di cittadini in relazione con gli altri.
Agevolare il voto per i fuorisede significa anche dare il messaggio più bello e pregno che uno Stato può propagare: il rispetto per l’articolo 48 della nostra Costituzione che ferma per noi la frase sostanziale “Il diritto di voto non può essere limitato”. Purtroppo, per alcuni cittadini questo limite esiste.

Ho aderito volentieri e convintamente alla campagna #votodovevivo affinché lo Stato assicuri e promuova il pieno coinvolgimento dei cittadini nelle scelte democratiche.

Simone Fissolo
Capogruppo dei Moderati
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“Codice degli appalti e Pnrr”, Italia Viva fa il punto a Torino

Incontro promosso oggi al Polo Urbano dei Murazzi del Po alle 18,30 

“Codice degli appalti e Pnrr” è il titolo dell’iniziativa  organizzata questa sera ai Murazzi da Italia Viva. Commenta Vittoria Nallo, (nella foto) coordinatrice a Torino del movimento di Matteo Renzi e moderatrice dell’incontro: “Con questa iniziativa continuiamo il nostro lavoro per la Città che ha inizio da quando, nel novembre 2019, appena nata Italia Viva, proprio qui a Torino è stato presentato il Piano Shock per le infrastrutture.

Con i decreti Semplificazione 1 e 2 sono state sbloccate 101 Opere e oggi, con i fondi PNRR in arrivo, sono moltissimi i cantieri che vedranno l’avvio. Un’occasione unica per Torino e per il Piemonte, ma quello che ci domandiamo è: siamo sicuri di riuscire a non sprecarla? Le nuove norme volute dal Governo ed in particolare dal Ministro Salvini ci preoccupano, non solo per il numero di articoli che non sembra certo “semplificare” le procedure.

Da architetto sono preoccupata anche per il ruolo del progettista e del progetto, che viene ora quasi del tutto superato perdendo di centralità.

Oggi avremo la possibilità di discutere del nuovo Codice degli Appalti con personalità provenienti dai mondi professionali, del Politecnico, dei Costruttori e con le nostre rappresentanti in Senato, Silvia Fregolent e Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia Viva-Renew Europe.

Studio delle norme e filo diretto tra territorio e Parlamento sono la ricetta con cui Italia Viva prosegue il proprio lavoro cercando di farsi portavoce delle istanze dei cittadini”

Affluenza in calo alle elezioni comunali in Piemonte

Si è fermata al 37% alle ore 19 di ieri l’affluenza alle elezioni comunali in Piemonte. Il dato coincide con la media nazionale (37.22%). Si registra un netto calo rispetto alla consultazione precedente, quando si reco’ alle urne il 45.76% degli aventi diritto.

Merlo: Popolari nel Pd, irrilevanti e quindi inutili

 

Adesso servono coerenza e presenza significativa.

“E’ inutile girarci attorno e la riflessione va detta con chiarezza, seppur nel rigoroso rispetto del
pluralismo politico dei cattolici italiani. Ovvero, i cattolici popolari che restano in un partito come il
Pd, dove il commento più ricorrente degli autorevoli esponenti del nuovo corso quando c’è
qualche abbandono è quello che ‘per uno che se ne va oltre 100 ne arrivano’, resta un esercizio
ormai del tutto inutile se non addirittura grottesco.
E questo perchè con il progressivo ritorno della politica, e quindi dei partiti e delle relative culture
politiche dopo la stagione del populismo grillino, la tradizione del cattolicesimo popolare e sociale
non può continuare a vivacchiare in un partito che ha assunto, dopo l’elezione alla segreteria di
Elly Schlein, una chiara e netta identità politica radicale, libertaria e massimalista. Forse è giunto il
momento affinchè i cattolici popolari, oltre ad essere coerenti con la propria storia, ritornino anche
ad essere protagonisti nei partiti. Ma non in quelli che si compiacciono quando esponenti storici,
o addirittura ‘fondatori’, se ne vanno perchè in quel partito sono ridotti ad una presenza del tutto
testimoniale. Appunto, come diceva recentemente Beppe Fioroni, ‘gentilmente ospitati’ in quanto
irrilevanti se non addirittura mal tollerati”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.

Ruffino (Azione): L’Italia dei sindaci insegna al governo

L’Italia dei sindaci, dei corpi intermedi, delle associazioni, rimane la più grande risorsa della democrazia. Il governo spende parole, alcune insultanti come quelle sull’etnia, ma l’Italia positiva e concreta opera e agisce, Bravo il sindaco Nardella, che ha subito trasmesso alla ministra Bernini una mappatura degli edifici pubblici dismessi da rendere disponibili. Ottima la disponibilità di Confagricoltura di Milano, Lodi e Brianza pronta ad accogliere studenti universitari con affitti “a prezzo calmierato” o addirittura ospitarli in cambio di prestazioni di lavoro.

     A un governo che si affanna sul presidenzialismo e su altre riforme che mai vedranno la luce, c’è un’Italia della concretezza che cerca risposte rapide e pratiche al problema del caro affitti. Voglio credere che altri sindaci, penso al nostro di Torino, si attiveranno sulla scorta di quanto fatto da Nardella a Firenze. E altre associazioni vorranno imitare Confagricoltura per dare subito un aiuto concreto ai giovani che studiano. Perché non soltanto sono costretti a emigrare una volta laureati, adesso rischiano anche di non poter più studiare per mancanza di alloggi. La presidente Meloni si occupi di trovare risposte ai problemi dell’oggi anziché vendere illusioni sul presidenzialismo che mai vedrà la luce come lei ben sa