Giovedì 6 luglio, alle ore 18.30, si terrà a Torino un evento promosso da Azione sul futuro del continente africano e sulle ricadute ad esso legate per il territorio torinese. L’appuntamento è fissato presso la Sala convegni di via Osasco 62. Interverranno, tra gli altri, Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione; Mario Raffaelli, responsabile Esteri di Azione; Anna Valesano, dell’Associazione Famiglie Accoglienti; Abdullahi Ahmed, Consigliere comunale di Torino e fondatore dell’associazione ‘Generazione Ponte’, e Moustapha Fall, Presidente Associazione Senegalesi di Torino. “Occuparci dell’Africa – dicono Ruffino e Raffaelli – è oggi più che mai nel nostro interesse, tanto più dopo l’aggressione russa all’Ucraina, con tutte le conseguenze che la guerra ha comportato a livello globale. Non possiamo andare in Africa a chiedere il gas e a cercare di stringere accordi sui migranti senza interessarci allo stesso tempo del futuro dei paesi africani, senza sforzarci di capire cosa accade oggi e cosa può accadere nei prossimi anni in un continente destinato ad essere sempre più strategico per l’Europa e per l’Italia in particolare. Quello che succede in Africa – concludono – ci riguarda da vicino, perché l’Africa sarà sempre più cruciale per i nuovi equilibri geopolitici mondiali”. Gli interventi saranno moderati da Beatrice Scavino e Federico Chiavazza, entrambi enfants prodiges della cooperazione per lo sviluppo dei Paesi del continente africano.
On. Daniela Ruffino
Deputata piemontese di Azione
Mario Raffaelli
Responsabile Esteri di Azione
Nel cuore del Parco, due serre di 3.000 metri quadri di proprietà regionale sono in stato di abbandono. La Giunta Cirio consideri un rilancio della Mandria congiuntamente a Stupinigi.
4.7.2023 – Dal 1976 la Regione Piemonte è proprietaria del Parco La Mandria, il più grande parco cintato d’Europa, gestito dall’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali, che gestisce anche il Parco naturale di Stupinigi. Proprio per il collegamento con le altre regge sabaude ed in particolare con Stupinigi, auspichiamo che la Giunta Cirio metta mano ad un rilancio congiunto che non dimentichi La Mandria.
Soprattutto, ci sta a cuore la riqualificazione delle due serre semiabbandonate nel Borgo Castello della Mandria, un progetto in vetro ed acciaio che doveva diventare un museo del paesaggio, ma che è rimasto a metà e oggi versa in stato di forte degrado, alla vista dei numerosi turisti.
Secondo il progetto le due strutture, collocate in fila, dovevano essere una moderna riedizione della Galleria di Diana.
Nel rispondere al mio question time odierno, la Giunta si è mantenuta sul vago. Speriamo invece che il progetto possa ripartire al più presto!
Monica CANALIS – Consigliera regionale PD
CANALIS, BECCARIA E GERBI (PD): AUDIZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE PER SOLLECITARE IL POTENZIAMENTO DEL POLO SANITARIO
Una valle con 30.000 utenti prevalentemente anziani privi di trasporti adeguati per raggiungere ospedali e centri specialistici. Si aumentino i servizi diagnostici e specialistici a Giaveno, come richiesto dai 1.500 firmatari della petizione rivolta alla Regione a fine 2021.
3.7.2023– “Nell’ambito dell’audizione odierna delle prime firmatarie della Petizione popolare depositata in Consiglio regionale il 14.10.2021 e intitolata “Perché vengano garantiti nel Polo sanitario di Giaveno servizi diagnostici e specialistici adeguati”, abbiamo sollecitato la Giunta regionale e l’ASL TO3 a potenziare e rendere effettivi i servizi previsti nel polo sanitario di Giaveno. La casa della salute, ad esempio, esiste solo sulla carta, mentre l’ambulatorio di neuro psichiatria infantile, il consultorio pediatrico e familiare ed il centro di salute mentale non sono dotati di un numero sufficiente di medici ed infermieri. Se si aggiunge che i trasporti non sono strutturati correttamente per collegare i sei comuni della valle (Giaveno, Coazze, Trana, Sangano, Reano e Valgioie) tra di loro e con Avigliana e Rivoli, si comprende la disperazione degli anziani non automuniti o privi di reti familiari che si trovano impossibilitati ad accedere a visite di controllo e visite specialistiche”, affermano le prime firmatarie Vilma Beccaria e Grazia Gerbi.
“Non basta aver riattivato il Punto di Primo Intervento (PPI)”, aggiunge la consigliera regionale Canalis, “Occorre che le liste d’attesa per visite ed esami siano soddisfatte in loco, provvedendo ad attrarre i professionisti non solo nelle aree densamente urbanizzate, ma anche in quelle periferiche e montane. Purtroppo, in val Sangone come in molte altre valli del Piemonte, i cittadini vedono ridotti i servizi di prossimità, con un rischio di conseguente riduzione della qualità e tempestività della risposta. Questo crea una serie di problematiche che rischiano di mandare in crisi l’intero sistema sanitario, territoriale ed ospedaliero. Sollecito pertanto la Giunta Cirio a potenziare il Trasporto Pubblico Locale per collegare meglio i comuni dello stesso ambito territoriale sanitario e a potenziare i distaccamenti territoriali dell’ASL e degli ambulatori specialistici territoriali (consultori familiari, servizi per le dipendenze, centri di salute mentale, neuro psichiatria infantile, ambulatori infermieristici, ecc), che rappresentano un presidio indispensabile e non secondario rispetto alle case di comunità ed ospedali di comunità di prossima realizzazione”.
Monica CANALIS – consigliera regionale PD
Vilma BECCARIA – capogruppo PD consiglio comunale di Giaveno
Grazia GERBI – capogruppo PD consiglio comunale di Coazze
L’ex ministro Castelli: “Voglia di autonomia”
di Massimo Iaretti
Roberto Castelli è tornato in Piemonte, a Volpiano, per fare il punto sulla associazione di cui è presidente, Autonomia e Libertà.
L’ex ministro della Giustizia (e vice ministro alle Infrastrutture) era già stato in terra subalpina, alcuni mesi orsono, a Leinì. All’incontro, organizzato in collaborazione con il presidente piemontese di Autonomia e Libertà, Stefano Fascio hanno preso parte alcuni amministratori, iscritti e simpatizzanti, e l’ex deputato ed assessore regionale Matteo Brigandì.
Qual è lo stato dell’arte di Autonomia e Libertà oggi ?
E’ in notevole crescita, nel 2022 sono quadruplicate le tessere rispetto all’anno precedente. Stiamo lavorando per un consolidamento dei nostri associati e per la ricerca di nuovi.
E’ stato deliberato dall’assemblea uno statuto in senso federale che lascia spazio alle diverse realtà con un consiglio federale e strutture regionali, provinciali e sezionali per tenere il passo anche con iniziative importanti sui territori.
Allude a quella del Pian del Re sul Monviso il 15 e 16 luglio ?
Ha un significato profondo, del resto la nostra è una associazione culturale che oggi intende incidere sul sentimento politico delle nostre genti. Anche a Volpiano sono state toccate tematiche che incidono nella vita dei territori, dalle quote latte alla sanità. Accanto a questo si vede venire avanti il vento della globalizzazione che porta al disfacimento dell’identità, delle tradizioni. Andremo al Pian del Re per ricordare a noi ed alla gente chi siamo, da dove veniamo.
Ma non è l’unico appuntamento ….
Dal 7 al 9 luglio a Ponti sul Mincio in Provincia di Mantova c’è ‘I popoli del Nord’ con un’iniziativa ‘ludica’ che si terrà sabato 8, alle ore 21, con il confronto tra il sottoscritto e Cateno De Luca presidente di Sud chiama Nord, una vera a propria ‘Disfida di Barletta’ al contrario con l’esponente del Mezzogiorno chiamato a confrontarsi al Nord.
Che rapporto ha Autonomia e Libertà con la Lega ?
Molti di noi hanno la tessera della Lega, siamo e sono ancora in Leg, e il rapporto è sul piano della critica costruttiva e dell’appoggio alla Lega quando parla di autonomia e federalismo. Il disegno di legge Calderoli sintetizzando il giudizio, ha punti positivi e pericoli potenziali. Se rischia di trovarsi a metà del guado c’è il possibilità concreta di trovarsi in una situazione peggiore di quella attuale.
Il Congresso della Lega Piemonte è stato vinto da Riccardo Molinari con un voto unanime ….
Stimo Molinari, tra tutti i giovani espressi dalla Lega è il migliore, forse si meritava qualcosa di più. Sicuramente come presidente del Gruppo alla Camera ha fatto molto bene, meritava una promozione che non è venuta.
Che presenza territoriale ha Autonomia e Libertà ?
In Lombardia, innanzitutto, nelle Marche dove c’è un presidio forte, in Emilia, in Friuli dove alle regionali eravamo a fianco di Fedriga, in Piemonte. Ci si muove con una certa dinamicità contendo di rafforzare la presenza anche in Veneto.
Da ex titolare del dicastero di via Arenula, come valuta la situazione giustizia ?
Ho partecipato recentemente ad un dibattito con l’ex ministro Claudio Martelli. Sostanzialmente il fatto più significativo è che con la scomparsa di Silvio Berlusconi viene meno una delle maggiori ragion d’essere della polemica forte. I nodi però restano, sinora tutte le riforme sono state soltanto dei ritocchi ai Codici. Da ministro avevo portato avanti una riforma di sostanza, quella dell’ordinamento giudiziario, ma Mastella la affossò in tempi rapidissimi. Lo ribadisco i nodi sono ancora lì e in più c’è una legge come la Severino, incostituzionale, che grida vendetta.
Ma termini come autonomia e federalismo sono ancora attuali ?
Noto che c’è ancora una gran voglia di autonomia. Dobbiamo chiamare a raccolta tutti quelli che mirano a questo traguardo.
Che rapporto avete con le liste civiche ?
Siamo disponibili verso coloro che condividono i nostri valori, sia a livello regionale, sia a livello locale, questo anche in Piemonte.
+Europa, Pizzarotti in Piemonte
TOUR DEL PRESIDENTE DI +EUROPA IN PIEMONTE: LUNEDÌ PIZZAROTTI A TORINO, MARTEDÌ NEL CUNEESE.
“Difendere l’ambiente, preservare il territorio, salvare l’economia”. Questo il titolo dell’evento che si terrà lunedì 3 luglio, alle 18.30, a Torino insieme al Presidente di +Europa Federico Pizzarotti. L’evento precede il breve tour che martedì lo stesso Pizzarotti farà nel cuneese: incontro con iscritti e simpatizzanti a Saluzzo a pranzo, visite pomeridiana in alcune aziende nell’albese (Cantina Ceretro e Cantina Salvano) partecipazione ad un dibattito nel tardo pomeriggio sul progetto liberal-democratico che riguarderà Alba, Langhe e Roero a Canale d’Alba.
Ad annunciare la mobilitazione il Coordinatore regionale di +Europa Flavio Martino: “+Europa sta scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Diversi gruppi locali si stanno ricostituendo e sono in programma eventi e mobilitazioni in tutta la Regione. Noi ci siamo e ci saremo con l’obiettivo di costruire una forza liberal-democratica e responsabile, contro tutti i populismi.”
A distanza di un paio di settimane dalla nostra ultima segnalazione riguardo il degrado e l’inciviltà in voga a Borgo San Paolo, ci ritroviamo a dover fare da portavoce dei disagi che i comitati di quartiere continuano a segnalarci.
La sinistra e il nuovo blocco sociale e culturale
“grazie alla Regione a maggioranza Lega la provincia del Vco diventerà sempre più la terra del turismo sostenibile”
“La notizia dello stanziamento dei fondi Fesr per finanziare il primo lotto funzionale della ciclovia del lago Maggiore è certamente una straordinaria notizia per quello che è il primo distretto turistico del Piemonte, come confermato dal record di 4 milioni e mezzo di presenze nell’ultima stagione. Grazie a questa amministrazione regionale di cui la Lega è la prima forza stiamo riorganizzando una rete di percorsi ciclopedonali che faranno della provincia del Vco una attrazione sempre più ambita per chi ha scelto la bicicletta per le proprie vacanze, e in particolare per i turisti svizzeri, tedeschi e del Nord Europa. Un sistema integrato che si basa sulla sostenibilità e che si intreccia al trasporto ferroviario con l’interconnessione della ciclovia con la stazione di Fondotoce, da cui già si immagina un nuovo collegamento ciclabile con tutta la Val d’Ossola. Investimenti che certamente garantiranno nuovo sviluppo al nostro straordinario territorio nel nome di un turismo sempre più moderno e amico dell’ambiente”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni.
La Barriera: “Le croci non si toccano”
Riceviamo e pubblichiamo
Ieri i militanti de La Barriera si sono recati alla croce presente in cima al
Monte Musinè e hanno srotolato uno striscione con la scritta “LE CROCI NON SI
TOCCANO”, per protestare contro le posizioni di alcuni importanti membri del Club Alpino
Italiano contrari alla presenza delle croci sulle vette delle montagne.
Inoltre, i membri del movimento hanno anche affisso alcuni manifesti esplicativi sulle
bacheche presenti lungo i sentieri.
“Dopo questa settimana di polemiche suscitate dalle assurde dichiarazioni degli
esponenti del C.A.I. Marco Albino Ferrari e Pietro Lacasella, che hanno mostrato
contrarietà rispetto alla presenza di croci sulle vette delle montagne e che hanno
proposto di bloccarne l’installazione di nuove, abbiamo deciso di mobilitarci con
un’azione svolta proprio davanti ad una di queste croci incriminate, quella posta sulla
vetta del Monte Musinè” affermano i responsabili de La Barriera Torino.
“È inaccettabile che persone che ricoprono ruoli importanti in un ente come il C.A.I., che
dovrebbe agire per tutelare e difendere la bellezza delle montagne italiane, pretendano, in
nome di un multiculturalismo che vuole cancellare la nostra cultura e la nostra identità,
che si blocchi l’installazione di nuove croci e, magari, che si proceda anche alla rimozione
di quelle esistenti” aggiungono dalla Barriera.
“Le croci di vetta – continuano dal movimento – sono una tradizione delle nostre
montagne e delle nostre valli, contribuiscono notevolmente alla bellezza del paesaggio e
rappresentano la nostra Civilità, oltre che la storia e l’identità nostra, delle nostre terre e
dei nostri padri.
Proprio per questo le croci di vetta sono un simbolo che va difeso da queste folli proposte
figlie della follia multiculturalista, perché qua siamo in Italia e la cultura che deve esserci è
soltanto quella Italiana ed Europea”.
“Alla luce di tutto ciò guardiamo con soddisfazione ai cambi che ci sono stati ai vertici del
C.A.I. che si sono resi protagonisti di queste assurde proposte, andando anche ad
intaccare l’immagine dell’associazione” concludono dal movimento La Barriera Torino.