“Nordio si giustifica dicendo che a livello nazionale la scopertura media di personale amministrativo è del 25,7% e che nel 2020 il Ministero della Giustizia ha avviato un’imponente attività di reclutamento. E tuttavia, come ammette, si tratta di assunzioni a tempo determinato, che non rispondono al bisogno strutturale di personale stabile negli Uffici Giudiziari, mentre la stabilizzazione resta un mero intento. Una scopertura di organico al Tribunale di Ivrea del 34% non è sostenibile in ogni caso e le dotazioni sui vari profili non sono adeguate a quelle previste per legge. Ribadisco che in questo modo non si potrà rispondere alla domanda di giustizia delle persone” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, commentando la risposta del Ministro Nordio alla sua interrogazione sulla drammatica situazione della Procura di Ivrea.
“Ora servono risposte concrete a imprese e cittadini piemontesi”.
«La legge approvata dal Consiglio regionale è una prima risposta ad un problema che ha dimensioni enormi e che coinvolge tante imprese piemontesi, tanti loro lavoratori e professionisti e tanti cittadini. Imprese e cittadini che per cause diverse si trovano oggi in mezzo al guado, sono “esodati del Superbonus” e attendono da questa Regione, da questa Giunta e da questa maggioranza politica un’assunzione di responsabilità coerente con gli impegni presi pubblicamente in piazza dal Presidente Cirio qualche settimana fa. In questo senso il cuore della legge, ovvero la disposizione finanziaria, non ci tranquillizza: art.4 “Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”. Per il resto è un elenco di impegni e un profluvio di buoni propositi che vanno arricchiti di contenuto. Ora la responsabilità è in capo alla Giunta Cirio. È urgente che siano adottati in tempi certi i provvedimenti attuativi. Terremo alta l’attenzione affinché la Regione agisca concretamente a tutela delle imprese che sono a rischio fallimento e dei cittadini piemontesi che hanno avuto la sventura di incappare in questa situazione drammatica».
“La Lega dà una mano a cittadini e imprese piemontesi e cerca di rimediare al disastro del governo giallorosso”
“E’ nostra volontà dare una mano alle famiglie piemontesi, ai nostri cittadini e alle imprese, che oggi si trovano in difficoltà con la cessione dei crediti del Superbonus. Con questa legge diamo la possibilità di cedere i crediti alle nostre partecipate e agli enti pubblici economici regionali”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale commenta l’approvazione della pdl a favore della cessione dei crediti, di cui è firmatario il Presidente del Consiglio Stefano Allasia.
“Va detto però – sottolinea il capogruppo della Lega – che la gestione del Superbonus è stata fallimentare, per il continuo cambio di modalità e di regole. Di certo, il governo giallorosso ha lasciato al governo in carica un’eredità pesantissima: un buco di bilancio di 140 miliardi di euro”.
“È una situazione paradossale: avere decine o centinaia di migliaia di euro di investimenti sulla propria casa e non poterli sbloccare.“Il Superbonus è nato su un valido principio, come quello di efficientare le case, ma è stato pessimo dal punto di vista funzionale, anche perché solo il 3% delle case è stato efficientato. Invece ha distorto il mercato, lo ha ‘drogato’, incrementando i costi dei materiali, delle impalcature e delle materie prime in modo vertiginoso. Probabilmente andava fatto in maniera diversa, su più anni con percentuali del 60 o del 70%”.
“Oggi, noi della Lega, con questa proposta di legge, cerchiamo di dare un aiuto concreto ai cittadini piemontesi”, conclude Preioni.
Accossato: “Giù le mani dall’ospedale sant’Anna”
LO CHIEDE LIBERI UGUALI VERDI CON UN QT IN CONSIGLIO REGIONALE SU IPOTESI DI DISTACCO DALL’AZIENDA CITTA’ DELLA SALUTE CHE ANDREBBE A DISCAPITO DELLA SALUTE DELLE DONNE
“Il Sant’Anna deve continuare ad essere collegato, fisicamente e amministrativamente alla Città della Salute – lo chiede con forza Silvana Accossato Presidente del gruppo Liberi Uguali Verdi in Consiglio Regionale preoccupata da voci ricorrenti e pressioni che vorrebbero imminente una separazione nelle intenzioni della giunta regionale per tornare ad essere accorpato al solo Regina Margherita.
“Questa scelta penalizzerebbe le donne, con un’assistenza di serie B; mentre chi viene ricoverato/a alle Molinette per interventi chirurgici ha la garanzia della presenza di tutte le diverse professionalità utili a garantire la sicurezza, al Sant’Anna la multidisciplinarietà’ mancherebbe totalmente” – dichiara la Presidente di LUV.
“Sarebbe una scelta anacronistica che relegherebbe al ruolo di procreatrice la figura della donna invece che occuparsi della sua salute in generale come giusto che sia vista anche la tendenza a maternità sempre più in là negli anni e l’aumento di interventi potenzialmente più rischiosi come il taglio cesareo” – spiega l’ex Sindaca della Città di Collegno.
“Prendiamo atto delle tiepide rassicurazioni dell’Assessore alla Sanità Icardi su questo ma non ci rassicura per nulla la scelta di spostare i due reparti di neonatologia dal Sant’Anna al Regina Margherita creando di fatto uno spezzatino per ragioni incomprensibili che non hanno alcun fondamento funzionale sulla pelle di mamme e figli. Non riusciamo a capire cosa ci sia dietro a questa scelta anche perché la neonatologia è funzionalmente strettamente e fortemente connessa alla ostetricia – chiude Silvana Accossato riferendosi alla risposta dell’assessore al question time.
Lo diciamo da sempre, lo ribadiamo ora: un coinvolgimento del Piemonte nelle Olimpiadi Invernali 2026 sarebbe uno scenario vantaggioso per tutti. L’esperienza del passato insegna che la valorizzazione delle strutture esistenti è la strada giusta da percorrere. Le strutture non solo possono essere utilizzate in maniera utile anche dopo l’evento olimpico, ma possono diventare un volano di sviluppo. Austria, Germania e Lettonia lo dimostrano, avendo costruito attorno a una struttura o una pista non soltanto un movimento sportivo, ma un punto di riferimento per la vita turistica di una comunità, tra manifestazioni culturali e appuntamenti. Ci fa piacere che il Presidente Cirio si sia detto possibilista. Ogni decisione dovrà dipendere dalla valutazione della sostenibilità strategica ed economica e dall’interlocuzione con le Amministrazioni locali, ma di certo una soluzione già pronta all’interno dei confini nazionali sarebbe ragionevole e sensata.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Il Governo non può ignorarla
Giachino: perché le infrastrutture possono dare un contributo positivo in questa fase difficile
“Rassicuro i miei compagni di viaggio di maggioranza che gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea sono raggiungibili da parte delle aziende produttrici di auto entro il 2035. Il tema è quanto le istituzioni e i corpi sociali svolgano il ruolo di facilitatori o di freno in questo processo” – dichiara il *Capogruppo Fissolo dei Moderati alla Città di Torino.
“Cartier a Torino ha dimostrato che la vera differenza per attrarre realtà a Torino la fa la velocità dell’amministrazione nel produrre le pratiche autorizzative” – continua Fissolo.
“Ho paura che il dibattito pubblico sul destino di Mirafiori sia un cavallo di Troia che porterà la comunità a farsi carico del destino di un’area privata”.