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Vignale presenta “Piemonte nel cuore” a Volpiano

lunedì 9 ottobre alle ore 20.30 presso il Ristorante “Il Manuale” 2 di Volpiano– via Trento n. 63 – si terrà il dibattito “L’importanza delle liste civiche dei territori”.
All’incontro, organizzato dalla Lista civica “Piemonte nel Cuore, interverranno: Monica Camoletto, Consigliera comunale (Gente di Volpiano); Alberto Graffino, Sindaco di San Benigno; Antonietta Maggisano, Consigliera comunale (Cambiamo Volpiano) e Fabrizio Bardella, Capogruppo in Comune (Impegno civico per Collegno).
L’evento sarà moderato da Gian Luca Vignale, fondatore del “Piemonte nel Cuore”.

Procura di Ivrea, Nordio risponde. Grimaldi: “Nessuna misura decisiva”

“Nordio si giustifica dicendo che a livello nazionale la scopertura media di personale amministrativo è del 25,7% e che nel 2020 il Ministero della Giustizia ha avviato un’imponente attività di reclutamento. E tuttavia, come ammette, si tratta di assunzioni a tempo determinato, che non rispondono al bisogno strutturale di personale stabile negli Uffici Giudiziari, mentre la stabilizzazione resta un mero intento. Una scopertura di organico al Tribunale di Ivrea del 34% non è sostenibile in ogni caso e le dotazioni sui vari profili non sono adeguate a quelle previste per legge. Ribadisco che in questo modo non si potrà rispondere alla domanda di giustizia delle persone” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, commentando la risposta del Ministro Nordio alla sua interrogazione sulla drammatica situazione della Procura di Ivrea.

Esodati superbonus, Avetta (Pd): “Non solo buoni propositi, ora gli impegni”

 “Ora servono risposte concrete a imprese e cittadini piemontesi”.

 

«La legge approvata dal Consiglio regionale è una prima risposta ad un problema che ha dimensioni enormi e che coinvolge tante imprese piemontesi, tanti loro lavoratori e professionisti e tanti cittadini. Imprese e cittadini che per cause diverse si trovano oggi in mezzo al guado, sono “esodati del Superbonus” e attendono da questa Regione, da questa Giunta e da questa maggioranza politica un’assunzione di responsabilità coerente con gli impegni presi pubblicamente in piazza dal Presidente Cirio qualche settimana fa. In questo senso il cuore della legge, ovvero la disposizione finanziaria, non ci tranquillizza: art.4 “Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”. Per il resto è un elenco di impegni e un profluvio di buoni propositi che vanno arricchiti di contenuto. Ora la responsabilità è in capo alla Giunta Cirio. È urgente che siano adottati in tempi certi i provvedimenti attuativi. Terremo alta l’attenzione affinché la Regione agisca concretamente a tutela delle imprese che sono a rischio fallimento e dei cittadini piemontesi che hanno avuto la sventura di incappare in questa situazione drammatica».

Superbonus, Preioni (Lega): approvata legge per cedere crediti alle partecipate

“La Lega dà una mano a cittadini e imprese piemontesi e cerca di rimediare al disastro del governo giallorosso”

“E’ nostra volontà dare una mano alle famiglie piemontesi, ai nostri cittadini e alle imprese, che oggi si trovano in difficoltà con la cessione dei crediti del Superbonus. Con questa legge diamo la possibilità di cedere i crediti alle nostre partecipate e agli enti pubblici economici regionali”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale commenta l’approvazione della pdl a favore della cessione dei crediti, di cui è firmatario il Presidente del Consiglio Stefano Allasia.

“Va detto però – sottolinea il capogruppo della Lega – che la gestione del Superbonus è stata fallimentare, per il continuo cambio di modalità e di regole. Di certo, il governo giallorosso ha lasciato al governo in carica un’eredità pesantissima: un buco di bilancio di 140 miliardi di euro”.

“È una situazione paradossale: avere decine o centinaia di migliaia di euro di investimenti sulla propria casa e non poterli sbloccare.“Il Superbonus è nato su un valido principio, come quello di efficientare le case, ma è stato pessimo dal punto di vista funzionale, anche perché solo il 3% delle case è stato efficientato. Invece ha distorto il mercato, lo ha ‘drogato’, incrementando i costi dei materiali, delle impalcature e delle materie prime in modo vertiginoso. Probabilmente andava fatto in maniera diversa, su più anni con percentuali del 60 o del 70%”.

“Oggi, noi della Lega, con questa proposta di legge, cerchiamo di dare un aiuto concreto ai cittadini piemontesi”, conclude Preioni.

Accossato: “Giù le mani dall’ospedale sant’Anna”

 

LO CHIEDE LIBERI UGUALI VERDI CON UN QT IN CONSIGLIO REGIONALE SU IPOTESI DI DISTACCO DALL’AZIENDA CITTA’ DELLA SALUTE CHE ANDREBBE A DISCAPITO DELLA SALUTE DELLE DONNE

 

 

“Il Sant’Anna deve continuare ad essere collegato, fisicamente e amministrativamente alla Città della Salute – lo chiede con forza Silvana Accossato Presidente del gruppo Liberi Uguali Verdi in Consiglio Regionale preoccupata da voci ricorrenti e pressioni che vorrebbero imminente una separazione nelle intenzioni della giunta regionale per tornare ad essere accorpato al solo Regina Margherita.

“Questa scelta penalizzerebbe le donne, con un’assistenza di serie B; mentre chi viene ricoverato/a alle Molinette per interventi chirurgici ha la garanzia della presenza di tutte le diverse professionalità utili a garantire la sicurezza, al Sant’Anna la multidisciplinarietà’ mancherebbe totalmente” – dichiara la Presidente di LUV.

“Sarebbe una scelta anacronistica che relegherebbe al ruolo di procreatrice la figura della donna invece che occuparsi della sua salute in generale come giusto che sia vista anche la tendenza a maternità sempre più in là negli anni e l’aumento di interventi potenzialmente più rischiosi come il taglio cesareo” – spiega l’ex Sindaca della Città di Collegno.

“Prendiamo atto delle tiepide rassicurazioni dell’Assessore alla Sanità Icardi su questo ma non ci rassicura per nulla la scelta di spostare i due reparti di neonatologia dal Sant’Anna al Regina Margherita creando di fatto uno spezzatino per ragioni incomprensibili che non hanno alcun fondamento funzionale sulla pelle di mamme e figli. Non riusciamo a capire cosa ci sia dietro a questa scelta anche perché la neonatologia è funzionalmente strettamente e fortemente connessa alla ostetricia – chiude Silvana Accossato riferendosi alla risposta dell’assessore al question time.

Torino e le Olimpiadi 2026, Magliano: “Occasione importante”

Lo diciamo da sempre, lo ribadiamo ora: un coinvolgimento del Piemonte nelle Olimpiadi Invernali 2026 sarebbe uno scenario vantaggioso per tutti. L’esperienza del passato insegna che la valorizzazione delle strutture esistenti è la strada giusta da percorrere. Le strutture non solo possono essere utilizzate in maniera utile anche dopo l’evento olimpico, ma possono diventare un volano di sviluppo. Austria, Germania e Lettonia lo dimostrano, avendo costruito attorno a una struttura o una pista non soltanto un movimento sportivo, ma un punto di riferimento per la vita turistica di una comunità, tra manifestazioni culturali e appuntamenti. Ci fa piacere che il Presidente Cirio si sia detto possibilista. Ogni decisione dovrà dipendere dalla valutazione della sostenibilità strategica ed economica e dall’interlocuzione con le Amministrazioni locali, ma di certo una soluzione già pronta all’interno dei confini nazionali sarebbe ragionevole e sensata.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Chiorino (Fdi), visita premier: “solidarietà alle forze dell’ordine”

“VIOLENZA INACCETTABILE”
“È inaccettabile assistere, ancora una volta, alla guerriglia condotta da quei movimenti pseudo-universitari che fanno della violenza il loro marchio intollerabile. La mia solidarietà va alle Forze dell’Ordine che hanno svolto un ruolo fondamentale nel mantenere l’ordine pubblico”. Così dichiara l’Assessore al Lavoro, Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, relativamente agli scontri avvenuti ieri mattina durante la visita del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per il Festival delle Regioni a Torino.

Salario minimo, Grimaldi (Verdi Sinistra): Sentenza storica della Cassazione

Il Governo non può ignorarla
“Una sentenza storica per il diritto del lavoro e verso il tema ineludibile di un salario minimo legale: dopo che il giudice di primo grado aveva dato ragione al dipendente di una cooperativa, che lamentava la non conformità all’articolo 36 della Costituzione del suo CCLN, la Corte d’Appello si era fermata, riconoscendo un primato alla contrattazione collettiva. La Corte di Cassazione, invece, ribalta la sentenza di secondo grado e sancisce la prevalenza dell’art. 36: la retribuzione deve essere ‘sufficiente’ ad assicurare un’esistenza ‘libera e dignitosa’ e la contrattazione collettiva ‘non può tradursi, in fattore di compressione del giusto livello di salario e di dumping salariale’. È la prima volta che questo dibattito arriva in Cassazione, sancendo che il giudice può mettere in discussione i contratti poveri come il CCLN Servizi Fiduciari. Ed è la prima volta che la Cassazione parla di ‘povertà nonostante il lavoro’, introducendo in sostanza al massimo grado la categoria di lavoro povero nel dibattito giurisprudenziale. E afferma che per stabilire un giusto salario la contrattazione non basta, ma si può fare riferimento non solo ad altri CCLN affini, ma a indicatori economici e statistici, nonché alla Direttiva UE 2022/2041, per la quale il salario non deve solo consentire di uscire dalla povertà, ma anche di ‘partecipare ad attività culturali, educative e sociali’. Mi aspetto che il Governo ne tenga conto” – lo dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

“Festival delle Regioni dedicato alle Infrastrutture, si ispiri di più a Cavour”

 Giachino: perché le infrastrutture possono dare un contributo positivo in questa fase difficile 

 
Lo spirito di Cavour che aleggia  nell’Aula del Parlamento subalpino sarà molto urtato per la grave situazione in cui si trovano i trasporti sul versante francese e sulla tangenziale di Torino .

Il Festival delle Regioni dedicato alle Infrastrutture , si ispiri di più a Cavour perché le infrastrutture possono dare un contributo positivo in questa fase resa difficile dalla recessione tedesca e dal calo della crescita della Cina.
 
 
La due giorni torinese del Festival delle Regioni è un avvenimento importante per Torino e la Regione Piemonte lo ospita nel migliore dei modi rilanciando la importanza del ruolo di Torino e del Piemonte nella costruzione della Unità d’Italia. Il Capo dello Stato ha sottolineato giustamente lo spirito delle Aule in cui si è fatta l’Italia unita, l’Italia moderna. 
 
Ricordo a chi sottovaluta la grande importanza della unificazione del nostro Paese che nel 1814 alla Conferenza di Vienna Metternich sottovalutava  l’Italia definendola una mera espressione geografica.  Gianni Oliva , un ottimo storico,, ha descritto bene la Storia dell’Aula dove grandi politici , purtroppo poco studiati,  in poco più di dieci anni arrivarono alla Unità dotando il Paese  di una politica agraria, di una politica delle infrastrutture, di una politica scolastica e di una politica estera. Oliva ha anche ricordato come Torino negli anni 50 fosse la Città più liberal del Paese.
 
Mi spiace però , a proposito di infrastrutture, che non si sottolinei a sufficienza che il piccolo Stato Sabaudo nel 1857 decise , primo in Europa e nel mondo, di traforare da solo  le Alpi  perché sapevano bene  che senza il passaggio delle Alpi Torino e il Regno sarebbero stati esclusi da molto di ciò che stava avvenendo in Europa. Secondo il prof.Castronovo , prima del Traforo di Cavour , noi avevamo un PIL che era 1/4 rispetto all’Inghilterra. In Cavour vi era una grande VISION per l ‘Italia e prima di morire dotò il Paese delle gambe per progredire. La nascita dell’Ansaldo che costruiva la locomotiva per le ferrovie costruite dallo Stato e dai privati, il potenziamento del porto di Genova spostando l’Arsenale militare a La Spezia, i collegamenti marittimi concessi all’armatore  Rubattino (che poi darà le navi a Garibaldi per la spedizione dei Mille), la spedizione in Crimea , avvenivano grazie al la convinzione e forte determinazione del Conte che occorreva governare e decidere anche per conto di coloro che non capivano.  Una lezione che i governanti dovrebbero avere più a mente.
 
Tre mesi dopo la approvazione del progetto del Frejus il Conte e il Re salivano a Bardonecchia per inaugurare i lavori che in soli tredici anni inserirono Torino e il nostro Paese dentro la nuova linea ferroviaria globale, la Valigia delle Indie.
 
In quell’aula nella quale ritorno ogni anno il 17 marzo a visitare con i giovani di SITAV SILAVORO , aleggiano lo spirito del Conte , di Gioberti , di Massimo d’Azeglio e di Vittorio Emanuele II. 
 
Quante volte ci chiediamo cosa avrebbero fatto i nostri genitori in certe situazioni. 
Per il nostro Paese dovremmo chiederci più spesso cosa avrebbero fatto Cavour, Giolitti  e Degasperi nei nostri anni.
 
Se potesse parlare lo spirito del Conte sarebbe molto adirato per la situazione nell quale si trovano i nostri collegamenti . Il ritardo astronomico nella costruzione della TAV vede il nostro collegamento ferroviario per Parigi interrotto a causa di una frana in territorio francese . Cavour  esprimerebbe tutto il suo stupore per la enorme lentezza nella costruzione della TAV, mentre  ai suoi tempi ci vollero solo 13 anni per il traforo del Frejus e sarebbe fortemente critico per la grande congestione del traffico sulla tangenziale torinese incompleta, sulla autostrada del Frejus etc.etc.
 
Che differenza di visione e di efficienza tra ieri e oggi.
 
Cavour invece ha sicuramente sorriso il 10 novembre del 2018 quando riempimmo la piazza Castello di SITAV e ci rifacemmo alle sue visioni.
 
Mi auguro che il Conte , che fece un accordo storico con Napoleone III, aiutandosi con le grazie della Contessa di Castiglione, ispiri là Premier Meloni negli incontri con il President Macron. Il rapporto con la Francia , che economicamente e’ molto importante essendo il secondo Paese acquirente delle nostre produzioni, ed è essenziale per i nostri collegamenti merci e passeggeri. La Germania non è più quella di Kohl e con l’Italia ha maturato una pregiudiziale rigida e negativa su tutti i fronti. 
 
Ma le Alpi non sono importanti solo per Torino e per il Piemonte ma bensì per tutto il Paese visto che 2/3 delle nostre esportazioni sono dirette verso l’Europa e passano attraverso le Alpi, con buona pace di Toninelli , dei sindaci PD della Val di Susa Notav e di alcuni ambienti del mondo cattolico che hanno dimenticato la lezione di Paolo VI e dei migliori eredi di Don Sturzo che diedero al nostro Paese infrastrutture autostradali che unirono economicamente e socialmente il Paese povero e semidistrutto dalla seconda guerra mondiale. 
 
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Fissolo (Moderati): Stellantis e la transizione energetica

 

“Rassicuro i miei compagni di viaggio di maggioranza che gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea sono raggiungibili da parte delle aziende produttrici di auto entro il 2035. Il tema è quanto le istituzioni e i corpi sociali svolgano il ruolo di facilitatori o di freno in questo processo” – dichiara il *Capogruppo Fissolo dei Moderati alla Città di Torino.

“Cartier a Torino ha dimostrato che la vera differenza per attrarre realtà a Torino la fa la velocità dell’amministrazione nel produrre le pratiche autorizzative” – continua Fissolo.

“Ho paura che il dibattito pubblico sul destino di Mirafiori sia un cavallo di Troia che porterà la comunità a farsi carico del destino di un’area privata”.