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Sull’Utero in Affitto un surreale confronto propagandistico

Il surreale confronto che è andato in scena, e che continua a tenere impegnate le relative curve di tifosi, sulla concezione di “reato universale” per la Gpa, cioè il volgarmente detto “utero in affitto”, evidenzia ancora una volta il basso livello qualitativo della classe politica contemporanea e delle rispettive basi elettorali.

Un tema profondo ed eticamente spinoso come questo, avrebbe meritato di essere affrontato con la giusta e dovuta preparazione nel merito, oltre ad una buona dose di approfondimento. Invece, si è scelta ancora una volta la strada delle barricate contrapposte, a suon di slogan con cui imboccare i gruppi ultras a sostegno.

Un confronto che si è particolarmente incentrato sul diritto o meno delle coppie omosessuali ad avere figli, totalmente distante dalla realtà di una pratica medica, la Gpa, affrontata in oltre il 90% dei casi da coppie eterosessuali.

Coppie eterosessuali dall’alta capacità di spesa, considerati i costi oltre i 50 mila Euro attuali, che smentisce la narrazione del centrosinistra secondo il quale si danneggerebbero, ora, le fasce più deboli.

Un concetto di reato universale che lascia perplessi, andando a colpire una pratica che, se eseguita un un Paese in cui è legale, difficilmente potrà portare ad incriminazioni, processi o condanne, e che esclude anche la Gpa compassionevole, tra consanguinei.

Sebbene moralmente condivisibile l’arginare la mercificazione della donna in condizione di povertà, che porta molte di esse a vendere il proprio utero per necessità economiche, finendo vittime di organizzazioni internazionali che sul loro bisogno creano veri e propri imperi economici, si colpisce anche la possibilità che una sorella si presti ad una pratica medica per sopperire alle difficoltà della propria congiunta.

Una tecnica medica moderna che andava normata nel merito, perché scienza e medicina evolvono, a differenza della nostra classe politica che, ancora una volta, ha mercificato un tema complesso sull’altare della propaganda e sulla ricerca di consenso a basso costo.

Claudio Desirò

Segretario Associazione Italia Liberale e Popolare

Tumore al seno, Ruffino (Az): “Sforzo unitario per favorire la prevenzione”

“Azione ha deciso di sostenere le mozioni per la prevenzione e la cura del tumore al seno con l’obiettivo di costruire un’unità di intenti, tra governo e parlamento, per portare un cambiamento concreto su un tema così rilevante. Negli anni, si sono compiuti importanti passi in avanti sulla malattia e lo dobbiamo grazie a moltissimi volontari che, in otto casi su dieci, sono donne, già pazienti, che hanno affrontato le dinamiche e conoscono bene ogni difficoltà”
Così Daniela Ruffino, deputata di Azione, intervenuta in aula alla Camera sulle mozioni per la prevenzione e la cura del tumore al seno.
“I volontari hanno deciso di spendersi per chi è malato – ha proseguito Ruffino – intervenendo sia sulla socializzazione, sia sulle raccolte di fondi per acquistare le attrezzature necessarie: macchinari che, purtroppo, sono pochi e insufficienti. Bisogna sottolineare, inoltre, le difficoltà legate ai tempi di attesa e la necessità di un’informazione utile ad accedere alla prevenzione. Ci sono, indubbiamente, anche risultati positivi ottenuti negli anni: basti pensare al registro nazionale dei tumori o all’intesa Stato-Regioni sui i centri di senologia per cui, ciascuna regione, si deve dotare di un centro multidisciplinare ogni 250 mila abitanti. Obiettivi importanti che scontano, però, un alto numero di casi e la necessità di dotarsi un radiologo, un chirurgo, un patologo, un oncologo, un radioterapista e un data manager. Figure, a volte, difficili da reperire in un unico centro”.
Secondo Ruffino “il tema dell’informazione è fondamentale e ritengo possa essere offerta, a tutte le donne, nei luoghi che raggiungiamo ogni giorno, dalle farmacie, al medico di base, dalle associazioni ai consultori familiari che, in Italia, sono troppo pochi. A Torino, per esempio, ne abbiamo solo 9, dovrebbero essere 40, e ogni sportello assiste 94 mila cittadini. Mi auguro, quindi, che il governo ascolti questi richiami e ci sia convergenza di intenti per migliorare la prevenzione, l’accesso ai servizi e alle strutture adeguate”.

Grimaldi (Avs): Elkann parla mentre produzione auto in Italia affonda

“Con i suoi profitti e le sue bugie non si va da nessuna parte, Stellantis non va da nessuna parte. Elkann parla mentre produzione automotive in Italia affonda: riporti piuttosto la sua residenza in Italia, riporti almeno le macchine a marchio Fiat in Italia. Gli operai in cassa integrazione non si possono comprare la Grande Panda, la 600 o la Topolino prodotte in Polonia Serbia e Marocco. “. Lo afferma il vicepresidente di AVS alla Camera Marco Grimaldi.

“Lo scorporo del Regina Margherita da Città della Salute non è in discussione”

“Il procedimento di scorporo del Regina Margherita dalla Città della Salute di Torino è nell’indirizzo politico della Giunta regionale e non è in discussione. Il futuro non mi preoccupa ma l’obiettivo è velocizzare il più possibile il distacco”. Lo ha annunciatol’assessore alla Sanità Federico Riboldi nel corso dell’informativa in commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi.

Monica Canalis, intervenuta per il Pd con Domenico RavettiNadia Conticelli e Daniele Valle parlando di “operazione dai contorni indefiniti, con nuovi costi per fornire gli stessi servizi”, Riboldi ha spiegato che “il 19 settembre scorso in una riunione sul cronoprogramma con i direttori della Sanità e della Città della Salute e con il commissario del Regina Margherita sono stati individuati diversi punti per garantire quanto previsto dalla delibera regionale senza un aggravio di costi e senza interrompere l’erogazione dei servizi. Inoltre istituiremo entro due settimane un tavolo interaziendale dedicato alle prestazioni ostetrico-ginecologiche”.

Ad Alice Ravinale (Avs) ha assicurato che entro un mese verrà reso noto quanto personale sia necessario per l’Azienda ospedaliera Regina Margherita e a Roberto Ravello (Fdi) ha ricordato che per consolidare il percorso verso il riconoscimento di Irccs, il Regina Margherita dovrà avere bilanci attivi per almeno tre anni.

Sul medesimo tema la Commissione aveva precedentemente audito il commissario dell’Azienda ospedaliera Regina Margherita Giovanni Messori Ioli e il direttore dell’Azienda sanitaria universitaria Città della Salute e della Scienza Giovanni La Valle.

“Un’occasione – ha spiegato il presidente Icardi – per verificarne lo stato di attuazione e valutare come poter intervenire, aiutare e favorire questo impegno votato dal Consiglio regionale”.

Messori Ioli ha svolto una panoramica su quanto realizzato dal 1 gennaio scorso, giorno in cui è iniziato ufficialmente il processo per trasformare il Regina Margherita in azienda ospedaliera, e sulle difficoltà incontrate.

Tra le questioni più urgenti ha segnalato “la necessità di definire il fabbisogno di personale medico-sanitario, che potrebbe aggirarsi intorno al migliaio, e tecnico-amministrativo, oscillante tra le 150 e le 250 unità, per la cui selezione sarà anche necessario bandire concorsi”.

La Valle ha sottolineato “il rapporto di sinergia che si è instaurato, pur cosciente del fatto di non poter contare su esperienze pregresse, dal momento che esistono diversi esempi significativi di accorpamento ma non di scorporo. Per quanto riguarda la questione del personale, l’impatto maggiore riguarda indubbiamente chi si occuperà di bilanci e amministrazione”.

Sono intervenuti, per richieste di spiegazioni, Mauro SalizzoniValleGianna PenteneroRavettiConticelli (Pd), Ravinale (Avs), RavelloDavide Zappalà (Fdi), Alberto Unia (M5s) e Silvio Magliano (Lista Cirio).

Fotovoltaico e agrivoltaico, Pd: “No impianti vicino a colture di pregio”

Il Consigliere regionale Fabio ISNARDI: “Una proposta di legge per definire i terreni su cui installare impianti fotovoltaici e agrivoltaici”

Il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico RAVETTI: “Produrre energia con fonti rinnovabili è giusto ma deve essere fatto con criterio”.

16 ottobre 2024 – “Definire in quali terreni può essere concessa l’installazione di impianti sia fotovoltaici che agrivoltaici per la produzione di energia rinnovabile, escludendo le aree agricole di elevato interesse agronomico: è quanto previsto dalla proposta di legge che ho presentato e che è stata sottoscritta da tutti i Colleghi del Gruppo del Partito Democratico” spiega il Consigliere regionale Pd Fabio ISNARDI.

“La coltivazione di prodotti di eccellenza, tutelati Dop e Igp, Doc e Docg, è oggi il fiore all’occhiello del nostro territorio e del nostro export internazionale. Per nessuna ragione può essere messa in secondo piano. Da salvaguardare, oltre alle aree agricole di pregio, sono anche tutti i Comuni inseriti nei siti tutelati dall’Unesco, aree con un equilibrio ambientale ed economico da preservare” affermano i consiglieri regionali Fabio ISNARDI e Domenico RAVETTI.

“Alcune recenti proposte di realizzazione di nuovi impianti agrivoltaici hanno incontrato contestazioni da parte di cittadini e amministratori in diverse zone del Piemonte -aggiungono gli esponenti Dem– la nostra PDL è pensata per dare una prima risposta chiara su dove si possano installare impianti agrivoltaici e dove no, così da non lasciare soli Sindaci e Uffici tecnici comunali. Riconvertire alle fonti rinnovabili la produzione di energia elettrica è una scelta giusta, ma va fatta con criterio, anche per fugare ogni sospetto di eventuali speculazioni”.

Convegno “Liste civiche per il territorio di Torino e provincia”


Sabato 19 ottobre ore 10. Barrocco, piazza SS. Pietro e Paolo n. 3 a Pianezza

Introduce:          Antonio Castello, Sindaco di Pianezza

Intervengono: Silvio Magliano, capogruppo in Consiglio Regionale – Moderati
Mario Salvatore Castello, Segretario Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale – Patto Civico
Sergio Bartoli, Presidente V Commissione Consiglio Regionale – Fare per il Territorio Trasparenza e Futuro

Interverrà anche l’on. Giacomo Portas, Presidente dei Moderati

Sabato 19 ottobre si terrà a Pianezza, presso il Barrocco di piazza SS. Pietro e Paolo n. 3, un momento di incontro e riflessione sul significato dell’impegno civico nelle Istituzioni a livello regionale, partendo da tre esperienze sul territorio: Moderati, Patto Civico e Fare per il Territorio Trasparenza e Futuro.

Si tratta di tre realtà con forte radicamento sul territorio che da questo momento di confronto intendono fare il punto su metodologie e obiettivi comuni per i cinque anni della legislatura regionale e vogliono aprire un dialogo con le altre liste civiche di Torino e provincia su politiche e tematiche regionali.

Virus sinciziale, Pompeo (Pd): “Auspico vaccinazione a ottobre 2025”

“Avevo già sollevato il tema dell’urgenza di avviare fin dal mese di ottobre la campagna per la vaccinazione volontaria dei bambini sotto i due anni contro il Virus Respiratorio Sinciziale, attraverso la somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nisevimab Beyfortus, al fine di evitare che, nella prima fase del picco di contagi, prevista proprio per il mese di ottobre, la salute dei bambini venisse messa a rischio. Oggi, con un’interrogazione a risposta immediata, ho chiesto all’Assessore alla sanità Federico Riboldi se non ritenga opportuno, pur essendo ormai la metà di ottobre, iniziare subito, senza ulteriori rinvii, la vaccinazione. Infatti, il rischio di infezione severa da RSV è stagionale, esattamente nei mesi di ottobre e novembre e di marzo e aprile” interviene la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Questo virus – prosegue la Consigliera regionale Pd – è altamente contagioso, è classificato come pneumovirus e si trasforma, frequentemente, in bronchiolite. Inoltre, nei bambini prematuri o affetti da malattie polmonari croniche, cardiache o neuromuscolari, questa infezione può causare gravi complicazioni respiratorie. Nel 2023, come dichiarato recentemente dall’Assessore Riboldi, il virus è stato responsabile, nel primo anno di vita dei bambini, di oltre 1.000 ricoveri e di più di 1.500 accessi in pronto soccorso”.

“Nella sua risposta, letta in aula dall’Assessore Vignale, l’Assessore regionale alla sanità ha spiegato che l’azienda produttrice dell’anticorpo monoclonale ha comunicato a Aifa che la commercializzazione del vaccino è stata posticipata al 28 ottobre. Quindi, soltanto dopo quella data si potrà avviare la campagna. Purtroppo, questo ritardo ci preoccupa molto. Auspico che l’anno prossimo tutti i soggetti interessati si attivino e si impegnino per riuscire a anticipare la distribuzione, consentendo un avvio della vaccinazione fin dal mese di ottobre” conclude Laura Pompeo.

Mpp aderisce a Patto per il Nord

Si è svolta a Vimercate domenica 13 ottobre l’assemblea fondativa del “Patto per il Nord”, associazione che intende federare movimenti, partiti, liste civiche e realtà del mondo federalista, autonomista e indipendentista e che ha visto tra i promotori anche il Partito Popolare del Nord con il segretario Roberto Castelli e il vice segretario Francesca Losi, consigliere comunale a Pontida.

A quest’ultima il Movimento Progetto Piemonte ha delegato di rappresentare la sua adesione al Patto.

“La nostra adesione – dice il presidente di Movimento Progetto Piemonte e consigliere comunale di Strambinello, Massimo Iaretti – è importante ritenendo questo passaggio il momento di un percorso che porti alla nascita di un ampio spazio politico che guardi davvero al futuro, superando divisioni e problematiche del passato e sia davvero il luogo di confronto di tutte le forze autonomiste del Nord, tali da rappresentarlo con una visione macroregionale che, del resto è possibile ai sensi della stessa Carta Costituzionale, secondo un modello bavarese e nel rispetto delle realtà a Statuto Speciale già esistenti. In particolare non possiamo non apprezzare in questa direazione le prese di posizione e la strada tracciata negli ultimi mesi dal Partito Popolare del Nord, dal segretario federale Roberto Castelli e dalla sua dirigenza”.

Magliano: azzerata l’Irap per tutte le Organizzazioni di Volontariato

Accolta dalla Giunta la mia proposta: un segnale importante per chi si spende per la comunità

Se il Consiglio Regionale approverà la variazione di Bilancio proposta dalla Giunta e attualmente in esame in Commissione dal 2025 tutte le Organizzazioni di Volontariato e le IPAB iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore non pagheranno più l’Irap, imposta regionale sulle attività produttive, dovuta per le attività organizzate finalizzate alla produzione o allo scambio di beni o all’erogazione di servizi.

L’esenzione dall’Irap del grande mondo del Volontariato è un segnale di attenzione verso chi si spende gratuitamente per il benessere della nostra comunità e attua azioni a volte fondamentali in molteplici campi, dalla tutela dell’ambiente all’accoglienza, dalla cultura alla solidarietà sociale, dalla protezione civile alla sanità.

E’ un risultato che accolgo con grande entusiasmo e che segna una svolta, in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale, per un lavoro che ho iniziato nella scorsa Consiliatura, con un Ordine del Giorno approvato a fine novembre 2023 che richiedeva l’esenzione dall’Irap per gli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS e che ora la Giunta regionale ha posto in essere per una parte rilevante. Ringrazio l’Assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, e il Presidente Alberto Cirio per l’impegno nel reperire le risorse finanziarie e soprattutto per l’attenzione e la disponibilità nei confronti dei Volontari, colonna portante del sistema piemontese di coesione sociale.

Silvio Magliano, Capogruppo Lista Civica Cirio Presidente

Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale

Scanderebech (Fi): “Il crocifisso in Sala Rossa non si tocca”

 “Il crocifisso non è semplicemente un simbolo religioso; esso racchiude secoli di storia, cultura e valori che hanno forgiato la nostra società. È un segno tangibile delle nostre radici cristiane, le stesse radici che hanno influenzato profondamente i principi di solidarietà, giustizia e rispetto della persona umana, su cui si fondano le istituzioni democratiche.”, così Federica Scanderebech, Forza Italia in Consiglio comunale.

Rimuovere il crocifisso dai luoghi pubblici non significa soltanto negare un simbolo di fede, ma significa ignorare e cancellare una parte essenziale della nostra identità collettiva. Il crocifisso è espressione dei valori universali di pace, amore per il prossimo e solidarietà, valori che non appartengono esclusivamente a una confessione religiosa, ma che sono fondamento di convivenza civile.

È giusto e doveroso che le Istituzioni mantengano il carattere laico e rispettino tutte le fedi, ma questo non deve tradursi in una negazione delle nostre radici storiche e culturali. Esporre il crocifisso non significa imporre una credenza, ma testimoniare la storia e i valori condivisi che hanno guidato l’Italia lungo il cammino della libertà e della democrazia. Un crocifisso esposto non preclude il rispetto per altre culture o religioni, al contrario, esso rappresenta anche l’accoglienza e il rispetto per tutte le differenze.

Per questi motivi, ritengo che il dibattito sulla presenza del crocifisso nei luoghi istituzionali non debba nemmeno essere messo in discussione. La sua esposizione non va interpretata come una scelta divisiva, ma come un segno di continuità con la nostra storia e con i valori che abbiamo ereditato e che siamo chiamati a tramandare. Non è una questione di religione, ma di identità e di rispetto per le nostre tradizioni.

Concludo ribadendo che, in un’epoca in cui spesso perdiamo il contatto con le nostre radici e con il significato profondo dei nostri simboli, il crocifisso nei luoghi istituzionali rappresenta una bussola morale che ci ricorda chi siamo e quali valori difendiamo. Un simbolo che non deve essere oggetto di negoziazione o di compromesso, ma che deve essere accolto come parte integrante della nostra identità collettiva.”