Bisogna “ascoltare i cittadini e soprattutto le periferie, dialogando per capire quali sono le priorità, serve una presenza costante e attenta e non solo con sporadiche visite occasionali spesso preavvisate per tempo”. A parlare è l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, che sollecita l’amministrazione comunale sul tema periferie, dalle quali partire per ridare speranza a una città come Torino che può diventare “esempio virtuoso e traino per l’intero Paese”. L’arcivescovo ha fatto queste considerazioni nel suo incontro natalizio con i giornalisti. “no è una critica, ma l’indicazione di un cammino da seguire. Mi sembra ci sia la volontà di fare qualcosa e il 2017 potrebbe essere l’anno di svolta. Ci sono premesse positive di disponibilità al dialogo e alla collaborazione”, ha detto Nosiglia. L’arcivescovo ha annunciato che durante le feste visiterà l’ex Moi e che metterà a disposizione alcuni edifici della Curia per i profughi che verranno sgombrati dalle palazzine.
(foto: il Torinese)