Esistono numerose varianti della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio
La Bagna Cauda e’ senza dubbio uno dei pilastri della cucina piemontese, ed ha origini lontane nel tempo. E’ una ricetta semplice ricca di gusto e passione che esalta la convivialita’, un rito simbolo di amicizia ed allegria poiche’ in genere la “bagna” si consuma in compagnia. Esistono numerose varianti della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio. Vi propongo la mia variante modernizzata per “addolcire” l’intingolo.
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Ingredienti per 4 persone:
2 teste d’aglio intere
1 etto di acciughe “rosse” di Spagna sotto sale a persona
200ml di olio evo
200ml di latte intero
200ml di panna da cucina
acqua e aceto q.b.
Verdure fresche di stagione a piacere (cardo gobbo, cavolo verza, topinambur, peperoni arrostiti, patate lesse, cipolle al forno, barbabietola ecc.)
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Dissalare velocemente le acciunghe in acqua e aceto e ridurre a filetti. Preparare l’aglio eliminando il germoglio centrale di ogni spicchio poi, affettare sottilmente. Far cuocere a fuoco lentissimo l’aglio in 100ml di latte sino a quando e’ tenerissimo, scolare il latte e ridurre in poltiglia. In una terrina di coccio (“fojot” in piemontese) versare l’olio e quando e’ caldo mettere le aggiughe e la crema di aglio, rimestare con un cucchiaio di legno sino a quando e’ tutto sciolto infine, aggiungere la panna ed il rimanente latte. La salsa e’ pronta per essere servita bollente in ciotole di terracotta singole per ogni commensale. Abbinamento perfetto con un giovane barbera vivace.
Paperita Patty
I giovani designer hanno intrapreso un’azione forte per riappropriarsi del mondo, del proprio potere e della capacità di produrre senso e sono riusciti nel loro intento, attraverso l’ideazione di un nuovo linguaggio, che parla di coesistenza del mondo virtuale con quello reale, di concomitanza tra il lessico della distanza ed espressioni di contatto. Il mondo digitale diventa, così, socievole e acquisisce tutta l’immediatezza di quello analogico.
Dopo aver studiato a lungo i trucchi di seduzione e di bellezza delle cortigiane, ho deciso di lanciare un brand con le iniziali del mio nome ‘TB’ per riportare alla contemporaneità un accessorio della cosmesi rinascimentale, irrinunciabile per le donne dell’epoca, realizzato con lo stesso olio essenziale usato dalle cortigiane e che ha rappresentato l’arma segreta nel make up della loro capacità di sedurre. “’Si può sedurre un uomo a venti metri di distanza’, diceva Veronica Franco, svelando i segreti della sua arte”. “Oggi la seduzione è più sfacciata e diretta rispetto al passato, quando invece era più sottile e misteriosa. Ecco l’intenzione è riprendere la seduzione che insegnava la famosa cortigiana, parlando dell’amore come un gioco in cui ‘il battito del cuore e il sospiro si fanno brivido della carne”. Accanto alla scrittrice Tamara Brazzi, ci sarà la make up artist Silvia Squadrito, che truccherà le donne presenti e mostrerà lo strumento di fascino che utilizzavano le cortigiane. Nel corso della serata si terrà la vendita dei libri che hanno cambiato la mia vita e la vendita dell’accessorio essenziale che usavano le donne cortigiane. La mia linea si chiama Il Segreto delle Cortigiane, il mio accessorio contiene un ingrediente particolare utilizzato nell’epoca rinascimentale. Sono molto contenta di promuovere e far conoscere il mio brand, e felice di far conoscere una donna che ha contribuito a cambiare le sorti dell’emancipazione femminile e la forza delle donne. Il giallo è il colore predominante; le cortigiane indossavano il foulard giallo come simbolo distintivo, il colore della forza delle donne. A breve uscirà il mio romanzo Il Segreto delle Cortigiane.
The cold season is gently approaching and we can say goodbye to swimwear and light clothes. For me, this means sweaters, warm jackets and scarves. And of course, indulging on food a bit more since the terrible bikini season is quite far now. While waiting for
From 9 to 10 October the
At
Autumn is knocking at our doors, and so is the Piedmontese anti-vampire dish called bagna cauda. This sauce prepared with garlic (a lot of garlic) can be found in traditional restaurants and it is generally paired with vegetables and potatoes. But let me warn you: this is not the right dish for a romantic first dinner or if you have a business meeting the next day. Try bagna cauda with your long-term partner, family or friends. Or, as I said before, if you need to fight against Dracula.
Ti scrivo per raccontarti alcune cose, penso ad esempio che le vie dei fumetti siano infinite, infatti un tempo semplice appassionato, mi sono trovato a pubblicare dei miei lavori diversi anni fa, come ad esempio sulla rivista “Ganesh”, oppure su “Gruppo Misto”. Poi, è la volta
di trasformarmi in vignettista (insieme ad un caro amico), per sei mesi per la rivista “Il Punto City Life”. Arrivano altre pubblicazioni, su “Fatece Largo” e “Talkink”, e la volta poi di una rubrica di freddure sul lodevole “Trenta giorni”. La mia passione per la musica Rock viene premiata con l’inserimento nel doc “Springsteen and I”, il documentario dedicato ai fan del Boss, prodotto dal grande Ridley Scott. Come se non bastasse tutto ciò, mi viene dedicato un albetto, che vede selezionate le mie battute fotografiche
dedicate alle copertine di Zagor, il bellissimo fumetto edito da Bonelli Editore. Qualche anno fa, dopo essere arrivato secondo ad un concorso di Poesia della città, riesco a realizzare e a farmi pubblicare un libro tutto mio, di composizioni poetiche. L’ultimo successo, se così vogliamo chiamarlo, mi vede titolare di un secondo libro, questa volta dedicato a battute e freddure. Concludo, dicendo che queste grandi soddisfazioni spero abbiamo portato riflessioni, e perché no un sorriso a persone che come me credono ancora in qualcosa, ma che hanno bisogno di sorridere, in mezzo a tante brutture che ci tocca vivere in questo strano mondo.