La vita militar-coniugale raccontata dalla scrittrice e cabarettista di Zelig Giancarla Tiralongo.
E’ stato davvero un piacere per me intervistare Giancarla Tiralongo e partecipare alla presentazione del suo libro, “Forse Armate. Manuale di sopravvivenza per chi ama un militare”,al Salone del Libro di Torino. Forse perché il tema mi coinvolge direttamente, o semplicemente perché credo che sia interessante conoscere la vita delle “famiglie in divisa”, ammetto che l’opportunità di promuovere la lettura di questo manuale di sopravvivenza mi rende particolarmente entusiasta.
Giancarla Tiralongo è una scrittrice, una cabarettista che ha esordito nel laboratorio di Zelig, una imprenditrice ma soprattutto la moglie di un militare.
Questo libro, edito da Salomone Belforte e alla sua seconda edizione, nasce proprio dall’esperienza coniugale della Tiralongo,dall’esigenza dell’autrice di raccontare la vita delle famiglie militari, le difficoltà e la necessità di riorganizzarsi e di reinventarsi, di ricreare ogni volta una stabilità che già si sa che prima o poi si dovrà abbandonare per continuare la vita nomade in mimetica.
Dalle piccole cose, come trovare un bar dove prendere il caffè, alle problematiche più importanti come inserirsi in una nuova città, in un nuovo tessuto, trovare la casa e la scuola per i figli, la vita “militar-coniugale” porta con sé tutta una serie di incertezze e preoccupazioni poco conosciute, se non da chi le vive sulla sua pelle, che Giancarla Tiralongo ha voluto mettere su carta dopo anni di esperienze ma anche riflessioni, di episodi curiosi ma allo stesso tempo rivestiti dalla terribile angoscia di poter perdere i propri cari. E proprio a quest’ultimo sentimento, che permea la vita delle compagne o dei compagni dei militari, GiarcarlaTiralongo ha dedicato diverse parti del suo libro con racconti da brivido come quando i Carabinieri suonarono alla sua porta mentre il marito era in Afghanistan.
“Forse Armate” è un libro che, tra il serio e il faceto, con ironia ma indubbiamente con grande serietà e probabilmente con necessità terapeutica e spirito solidale, racconta la vita di famiglie “diverse” con i pregi e i difetti di tutte le altre, ma con caratteristiche e peculiarità che, a tratti, diventano totalizzanti e che si infiltrano anche nella vita senza divisa come per esempiol’utilizzo di un certo linguaggio, il militarese.
Quando sposi un militare dunque, sposi anche il suo Comandante, il suo Reggimento e tutta una serie di abitudini, regole e sacrifici che non conoscevi, intraprendi anche tu, in un certo senso, la sua carriera.
Giancarla Tiralongo ci tiene a dire, però, che è immensamente fiera di aver sposato un soldato, che è orgogliosa della sua disciplina, dei valori di cui si fa portatore, della scelta di servire la Patria anche a costo di un sacrificio enorme, come recita il nostro Inno, “siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”.
Maria La Barbera

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Pennsylvania. Dei passeggeri che avevano cercato di sventare l’attentato resta ben poco… l’esplosione li ha disintegrati.
L’autrice, nata a Barcellona nel 1925 e morta nel 2014, è una delle scrittrici più importanti del 900 spagnolo; ha iniziato a scrivere all’età di 16 anni e da allora non si è più fermata. Ha vinto numerosi premi prestigiosi ed è stata anche candidata al Nobel.
Ha pennellate gotiche questo enigmatico romanzo in cui Cotroneo mette a fuoco un concetto a lui caro, quello del bene e del male. E lo fa imbastendo una storia in cui compaiono fantasmi e misteri.
Non ha bisogno di presentazione Alberto Angela, giornalista, paleontologo, naturalista e, tra le altre cose, conduttore di programmi di successo di divulgazione storica e scientifica.
Questo volume è il primo di una trilogia e in Spagna è al vertice delle classifiche e delle vendite. Non è il primo libro scritto dal giornalista radiotelevisivo Juan Gómez –Jurado (l’esordio fu un thriller vaticano “La spia di Dio”, pubblicato da Longanesi nel 2006), ma è il primo suo grande successo. Per scrivere “Regina Rossa” ha impiegato tre anni, fatto ricerche, consultato esperti e il risultato di tanto lavoro si vede.
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Questo libro è scritto dalla canadese 61enne Deborah Ellis, molto attiva sul fronte dell’impegno sociale e oggi anche assistente sociale a Toronto. Femminista e pacifista convinta, fin dall’età di 17 anni ha lavorato in varie zone del pianeta (tra le quali l’Africa) e vissuto un’esperienza decisamente importante in un campo per rifugiati afghani in Pakistan. Da lì e dai racconti delle donne afghane scampate all’orrore dei talebani nasce questo libro che insieme ai successivi “Il viaggio di Parvana” e “Città di fango” forma la “Trilogia del burka”.
L’autrice è nata in Palestina nel 1974 ed ha al suo attivo romanzi, racconti, saggi ed opere teatrali. Ha vinto premi importanti ed è stata finalista al National Book Award 2020 e all’International Man Booker Prize 2021.
La Grenville è una delle più famose e acclamate scrittrici australiane, diventata famosa con il successo del suo primo romanzo “Il fiume segreto” nel 2005, considerato un classico della letteratura contemporanea.
Ira Levin, nato a New York nel 1929 e morto nel 2007, è stato un grande romanziere e drammaturgo; tra le sue opere anche “Rosemary’s Baby” e “I ragazzi venuti dal Brasile”.