libri- Pagina 66

“Il cappello dell’Imperatore“ con il Pannunzio a Palazzo Cisterna

Lunedì 26 settembre alle ore 17,30 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), Massimo Novelli, in dialogo con l’autrice, presenterà il libro di Anna Arisi Rota “Il cappello dell’Imperatore. Storia memoria e mito di Napoleone Bonaparte attraverso due secoli di culto dei suoi oggetti”, Donzelli Edizioni. Organizza il Centro “Pannunzio”.
Non occorre prenotazione.

Se la crescita urbana si fa paradosso

A Piossasco, nel giardino a tre gradoni di “Casa Lajolo”, Paolo Verri presenta il suo nuovo libro

Domenica 25 settembre, ore 17

Piossasco (Torino)

Torinese, classe ’66, Paolo Verri è innanzitutto “uomo di libri”. E oggi uno dei manager culturali più importanti d’Italia, impegnato da oltre vent’anni nello studio e nella progettazione di spazi urbani. Una “specializzazione” che, domenica prossima 25 settembre (ore 17) lo porterà – nell’ambito della terza edizione di “Bellezza tra le righe” , organizzata da “Fondazione Casa Lajolo” e “Fondazione Cosso”– a Piossasco, nel giardino di “Casa Lajolo” (dimora storica del Piemonte) proprio per disquisire su “Le città e il loro futuro, per una libertà ‘costruttiva’”. Occasione: la recente uscita del suo nuovo libro “Il paradosso urbano” edito da “Egea”.

“Crescita, crescita, crescita: che sia economica, tecnologica o demografica, l’importante – si legge – è che il futuro punti sempre al rialzo. Vale per gli individui e i loro desideri personali, per le imprese, per gli Stati. E, oggi più che mai, per le città. Eppure lo sviluppo – fondamentale per un’evoluzione degli ecosistemi cittadini – può anche innescare meccaniche insidiose, talvolta perfino distruttive. Soprattutto se risulta fine a sé stesso”. Di qui il “paradosso urbano” che dà il titolo al libro di Verri, in cui si raccontano le “metamorfosi emblematiche” di “Nove città in cerca di futuro”, capaci di sconfiggere crisi, creare strategie alternative e raggiungere risultati concreti per il benessere delle proprie comunità non attraverso perdenti competizioni, quanto piuttosto collaborando con tutti gli interlocutori in campo nella ricerca vincente di un reciproco scambio, di buoni progetti e buone informazioni. Barcellona, Torino, Pittsburgh, Lione, Milano, Istanbul, Tokyo, Wrocław, Matera: sono queste le città al centro di un viaggio che Verri ha compiuto di persona nelle vesti di “urban practitioner”. Alla luce della sua esperienza pluridecennale, quindi, l’autore “cerca di riflettere su come le città stiano diventando sempre di più i luoghi in cui si elaborerà il futuro del pianeta, in cui si sperimenteranno nuovi modelli sociali e tentativi di pace permanente, in cui si svilupperanno una ricerca di frontiera e insieme modelli di cooperazione culturale inediti”. Viaggi non privi di difficoltà, contraddizioni e paradossi, “ma in cui sarà fondamentale – si sottolinea – la capacità di dialogare, talvolta reinventarsi, perfino tornare sui propri passi e ricominciare da capo, alla ricerca di un delicato equilibrio tra crescita, valorizzazione della propria identità storico-culturale e il rispetto, se non rinnovamento, dei processi democratici”.

Paolo Verri è stato direttore del “Salone Internazionale del Libro di Torino” dal 1993 al 1997, oggi vanta un’esperienza pluriennale nell’ambito dello “sviluppo urbano”. Come “urban practitioner” ha diretto il Piano Strategico di Torino fino al 2006, i festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia nel 2011, gli eventi del Padiglione Italia di “Expo Milano 2015” e “Matera 2019 Capitale europea della cultura”. È consulente per numerose amministrazioni italiane e straniere in materia di progettazione culturale ed è docente di “Place attractiveness & Big events” allo “IULM” di Milano, nonché di “Organizzazione di grandi eventi” al “Master Comunicare lo Sport” dell’“Università Cattolica di Milano” e coordinatore del Diploma magistrale in “Transdisciplinary Design” allo “IED” di Milano.

Incontro con l’autore compreso nel biglietto d’ingresso: 8 Euro. Prenotazione obbligatoria: Casa Lajolo”, via San Vito 23, Piossasco (Torino); tel. 333/3270586 o info@casalajolo.it

g. m.

Nelle foto:

–       Paolo Verri

–       Cover libro

La visione del futuro di Giulio Cesare Rattazzi

“La biografia di Rattazzi ci consegna il profilo di una personalità che ha saputo interpretare, con grande rigore intellettuale e passione civile, la dimensione etica della politica, servizio al bene comune e alla promozione della dignità e dei diritti delle persone”.

Le parole di Rosy Bindi, già ministra e presidente della Commissione parlamentare Antimafia, riassumono così la poliedrica figura di Giulio Cesare Rattazzi, intellettuale verbanese di nascita  e torinese d’azione, storico preside del prestigioso istituto Avogadro, proposta ai lettori nel libro “Giulio Cesare Rattazzi. Uomo e politico del nostro tempo”, curato da Tiziano Pera e recentemente pubblicato dalla casa editrice verbanese Tararà con l’introduzione dell’ex ministra della sanità. Poco più di duecento pagine ricche di testimonianze, foto, ricordi che raccontano a dieci anni dalla scomparsa la parabola politica di un uomo colto, arguto, ironico e dotato di uno stile e di una eleganza che sono sempre più merce rara in questi tempi. Giulio Cesare Rattazzi, “Gege” per gli amici, era nato a Verbania il 22 agosto del 1936 e per quasi mezzo secolo è stato uno dei protagonisti più vivaci e interessanti, dal punto di vista culturale, della scena non solo locale (fu più volte vicesindaco e assessore nella sua città, oltre che promotore e dirigente di importanti realtà intercomunali) ma anche piemontese e nazionale. Dagli anni ’60 ( dopo la laurea in fisica all’ateneo torinese) dove ricoprì l’incarico di dirigente nazionale dei giovani democristiani fino all’esperienza maturata negli anni ’70 con il Movimento Politico dei Lavoratori di Livio labor, dagli anni della sinistra indipendente e del rapporto dialettico con il Pci fino all’ approdo convinto e entusiasta nell’Ulivo di Romano Prodi e successivamente nel Partito Democratico, Rattazzi visse  con la politica un rapporto intenso e appassionato, intendendola come strumento di cambiamento, di miglioramento della vita delle persone. Una politica dove i valori, la tensione, la passione, l’ ispirazione  hanno saputo intrecciare la battaglia per un futuro migliore con la condivisione del dolore, delle ansie, dei problemi della vita di tutti i giorni. Nelle testimonianze raccolte da Tiziano Pera emerge il profilo di un uomo che incarnava la sua idea di militanza politica con l’attività di amministratore. A Verbania prima, a Torino poi, Rattazzi fu protagonista in tanti organismi dove lasciò il segno di un impegno fortemente sostenuto da una visione etica della politica. Per molti anni nel Consiglio di Amministrazione del CSI Piemonte in rappresentanza dei Comuni piemontesi mentre negli anni ’70 e ’80 fu Segretario Regionale e membro della Segreteria Nazionale della Lega per le Autonomie Locali, nonché nell’Anci e nel Consiglio dei Comuni d’Europa. A Torino, dove si era trasferito, venne eletto in Consiglio comunale come indipendente nell’Ulivo nel 2006, e riconfermato alle amministrative del 2011 nelle liste del Partito Democratico, diventando Vicepresidente dell’organismo che si riunisce in Sala Rossa. Si occupò anche di comunicazione e televisione dai tempi della nascita dell’emittente Tele Vco 2000, del circuito “Cinque stelle” (il consorzio costituito da 28 tv locali) e del “Terzo polo” come segretario nazionale dell’Associazionismo tra Tv locali e Vicepresidente di un Circuito televisivo nazionale, pubblicando con la prefazione di Leopoldo Elia il volume ”L’Antenna Negata” sulle anomale vicende dell’assetto televisivo italiano. Dal 2001 al 2006 ricoprì l’incarico di vicepresidente del Corecom, il Comitato regionale piemontese delle comunicazioni. L’attenzione ai media, all’associazionismo, all’importanza delle relazioni culturali è documentata in ogni pagina di questo ritratto senza mai incorrere nel rischio dell’agiografia. La scuola fu l’altra, grande passione di “Gege” Rattazzi. Dagli esordi all’istituto Cobianchi di Verbania all’Avogadro di Torino, da professore e dirigente scolastico contribuì alla costruzione di una scuola moderna e pronta a tradurre in progetti concreti le aspettative dei giovani. Per un lunghissimo arco temporale, dal 1979 al 2006, svolgendo l’incarico di preside dell’ istituto torinese di corso San Maurizio, una delle scuole più prestigiose e storiche di tutto il paese, introdusse tra i primi in Italia la specializzazione di informatica, il liceo scientifico tecnologico nei corsi diurni, il progetto Sirio nei corsi serali per studenti lavoratori, contribuendo alla nascita degli istituti tecnici di Mirafiori “Primo Levi” e “Enzo Ferrari”. Rattazzi era molto amato dagli studenti e da dirigente appassionato e lungimirante, seppe dare alla scuola un ruolo nell’evoluzione sociale ed economica del paese con lo scopo di farne un luogo di preparazione civile alle responsabilità della democrazia. Nel racconto della sua vita che compone l’ossatura di “Giulio Cesare Rattazzi. Uomo e politico del nostro tempo” sono moltissimi gli episodi, gli spunti di riflessione, le intuizioni che costituiscono una ricca eredità da raccogliere, testimoniando la modernità e l’attualità del lascito culturale di quest’uomo “brillante e operoso”.

Marco Travaglini

“Biblioteche in Festa”

Il 24 e 25 settembre a Racconigi e Savigliano 

L’iniziativa, promossa da Le Terre dei Savoia e dal Progetto Cantoregi, prevede
incontri, convegni e spettacoli. Tra gli ospiti anche Davide Longo, Lella Costa e Giusi
Marchetta.
Due giorni dedicati al mondo della lettura e del sistema bibliotecario territoriale,
rivolti sia all’opinione pubblica generica, sia agli operatori del settore. Questa, in
breve, la filosofia della prima edizione di “Biblioteche in Festa” che il prossimo 24 e
25 settembre animerà l’offerta culturale di Racconigi e Savigliano. Un programma
ricco ed eterogeneo quello predisposto dalle Terre dei Savoia e dal Progetto
Cantoregi in collaborazione con tanti Enti e Fondazioni del territorio: dalla
presentazione di “Letture al Castello” al percorso “Iter in Hortis”, dall’incontro con
Davide Longo al reading teatrale di Lella Costa, dal convegno “Le biblioteche della
provincia di Cuneo si raccontano tra prospettive, progetti e speranze” alla lectio
magistralis di Giusi Marchetta. Una manifestazione che intende rimettere al centro
l’importanza della lettura e della condivisione delle buone pratiche bibliotecarie,
intrecciando momenti teatrali, convegnistici e letterari. A tutti i presenti, inoltre,
verrà rilasciato un apposito attestato di partecipazione per gli usi consentiti dalla
legge. Per ulteriori informazioni: info@leterredeisavoia.it ; 0172.86472.

Foto P. Dell’Aquila

Bardo… Noir

A Bardonecchia si parla di libri ed autori Noir.

Riprendendo una tradizione già avviata prima della pandemia, il prossimo 24 settembre, al Palazzo delle Feste è in programma, infatti, l’appuntamento “Bardo…Noir”, un pomeriggio dedicato agli autori ed agli amanti del genere Giallo.

Si comincerà, alle 15, con una tavola rotonda sul tema ” I segreti degli autori: da dove vengono le storie Noir?”. Ne discuterranno Giorgio Ballario, Massimo Tallone, Maurizio Blini e la psicologa Elena Biondo.

A seguire la presentazione di una novità editoriale. Alessando Perissinotto e Piero d’Ettorre, intervistati da Beppe Gandolfo, presenteranno, infatti, il loro libro, uscito proprio in queste settimane, “Cena di classe – Il primo caso dell’Avvocato Meroni” (Mondadori).

“Bardo Noir – dice il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – è un appuntamento, che abbiamo fortemente voluto per riprendere una fortunata tradizione, che ha visto, negli anni prima della pandemia, Bardonecchia meta di importanti scrittori del Noir, per momenti di confronto su un genere letterario, che appassiona sempre di più lettori e lettrici”. “

Quaglieni a Roma: dialogo sui “Doveri dell’uomo” di Mazzini

AL TERMINE, CONCERTO DEDICATO A MAZZINI CON MUSICHE DI ROSSINI, BELLINI, DONIZETTI E VERDI

MERCOLEDI’ 21 SETTEMBRE ALLE ORE 18 NELLA SALA UNAR  A ROMA (VIA ULISSE
ALDOVRANDI, 16 E 16B), MICHELE CANONICA, PRESIDENTE DEL COMITATO DI ROMA
DELLA SOCIETA’ “DANTE ALIGHIERI”, PRESENTERA’, IN DIALOGO CON IL
CURATORE LO STORICO  PIER FRANCO QUAGLIENI, LA RIPUBBLICAZIONE

DEL LIBRO DI
GIUSEPPE MAZZINI “DOVERI DELL’UOMO”, EDIZIONI PEDRINI. INTERVERRANNO:
ENRICO MORBELLI, PRESIDENTE DELLA FAMIJA PIEMONTEISA DI ROMA; ON. GILBERTO PICHETTO
FRATIN, VICE MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO; UGO NESPOLO, AUTORE
DELLA COPERTINA DEL LIBRO; PIETRO NOCITA, PRESIDENTE SEZIONE DI ROMA AMI
– “LA TERZA ROMA”; MICHELE POLINI, COMPONENTE LA SEGRETERIA NAZIONALE
DEL PRI; EGLE PASQUALI, DELEGATO DELLA FONDAZIONE “GIUSEPPE GARIBALDI”.

AL TERMINE, CONCERTO DEDICATO A MAZZINI CON MUSICHE DI ROSSINI, BELLINI,
DONIZETTI E VERDI.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA DA EFFETTUARE UNICAMENTE  TRAMITE SMS O
WHATSAPP AL N. 3495487626.

L’INIZIATIVA, PATROCINATA DAL CENTRO “PANNUNZIO”E DALL’UNAR PER
RICORDARE I 150 ANNI DALLA MORTE DEL GRANDE PATRIOTA,  RAPPRESENTA UNA
SCELTA PRECISA : OFFRIRE L’OCCASIONE PER UNA RIFLESSIONE SUI DOVERI  CHE
MAZZINI VEDEVA COME PREMESSA INDISPENSABILE PER LA REALIZZAZIONE DEI
DIRITTI, CHE APPARE MOLTO ATTUALE IN UN’EPCA COME QUELLA CHE STIAMO
VIVENDO IN CUI I DOVERI SONO QUASI SCOMPARSI ED I DIRITTI SEMBRANO
ESSERE L’UNICA PRIORITA’.

Incontro con Patrizia Leotta a Moncalieri

Martedì 13 settembre 2022

MONCALIERI NEL CUORE

Moncalieri, ore 19

Pagina facebook della Biblioteca Arduino @bibliomonc

Moncalieri nel cuore è il format nato per dare voce alle storie dei tanti moncalieresi che le vicende della vita hanno portato a trasferirsi mettendo radici lontano: in altre città o all’estero. Quando e perché hanno lasciato Moncalieri? Che ricordi hanno di Moncalieri, diretti o trasmessi da qualche famigliare? Sono mai tornati a Moncalieri in seguito? E come l’hanno trovata, messa a confronto con i ricordi che ne avevano?

Laura Pompeo

Assessore alla Cultura

Martedì 13 settembre Moncalieri nel cuore – lo spazio di approfondimento culturale dedicato ai racconti di vita dei moncalieresi che si sono trasferiti stabilmente in altre città e desiderano raccontarsi – torna dopo la pausa estiva e dà la parola a Patrizia Leotta, moncalierese di nascita, insegnante di scuola superiore, residente a Velletri. Nel format curato dalla Biblioteca civica Arduino, che ritorna ogni secondo martedì del mese, a dialogare con l’ospite c’è Gianfranco Chieppino. L’incontro viene trasmesso sulla pagina facebook della Biblioteca alle ore 19.

 

Chi vuole e ha storie da proporre alla rubrica può scrivere a:

assessore.cultura@comune.moncalieri.to.it

La rassegna dei libri del mese

Ecco una piccola rassegna dedicata ai titoli che maggiormente hanno interessato i lettori iscritti al gruppo di Facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri, nel mese di agosto.

Memorie Di Adriano, di Marguerite Yourcenar è uno dei libri più apprezzati dai lettori, anche all’interno delle comunità digitali; il primo posto del mese è, ancora una volta, suo.

 

Al secondo posto Fabbricante Di Lacrime, di Erin Doom, proposto inizialmente ai lettori più giovani ma che ha conquistato anche quelli più adulti.

 

Terzo posto per Ti Amerò Per Sempre, saggio sulla scienza dei sentimenti dell’amatissimo e compianto Piero Angela.

 

Andar per libri… e non solo

 

Sabato 10 settembre a Certaldo verrà assegnato il Premio Boccaccio a Alessandro Zaccuri per la Letteratura, Lorenzo Cremonesi per il Giornalismo e Lucia Goracci per l’Etica della Comunicazione. Seguite il nostro sito per tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione.

 

Incontri con gli autori

 

Massimo Berni ne La Classe Di F…erro (Pagliai, 2022) ricostruisce il percorso quinquennale della mitica sezione F, la classe che egli stesso ha frequentato, in un viaggio nostalgico e divertente. Lo abbiamo intervistato per voi.

 

Per questo mese è tutto, vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

‘La ragione del silenzio’, il primo romanzo di Patrizia Monzeglio

‘La ragione del silenzio’ il primo romanzo di Patrizia Monzeglio, edito per tipi della Neos Edizioni, ha un doppio pregio. Da un lato è ambientato in Monferrato, tra Casale, un paese della collina che pur avendo un nome di fantasia, tutte le descrizioni portano ad identificarlo in Vignale e Torino, dove si cela il segreto attorno al quale ruota tutta la vicenda. Dall’altro, proprio attraverso la trama che porterà a svelare il segreto e ‘La ragione del silenzio’ di uno dei protagonisti si apre una finestra su un passato che oggi si tende a dimenticare ma chi era giovane negli anni Settanta e Ottanta ha ben presente: il terrorismo. In 166 pagine, seguendo un arco temporale di poco più di due mesi, si vengono a conoscere i protagonisti: Letizia, che si impegna in una nuova attività dopo aver perso il marito, Michele, l’ex studente che ha rilevato le quote di una libreria, Giovanni il suo enigmatico e misterioso socio, il professor Gaspardi, Sergio il marito della sindacalista. La trama procede agile, ben scritta, con riferimenti storici e culturali, descrizioni puntuali dei luoghi, il mistero cheruota attorno ad una data, il 20 settembre 1980, origine di una serie di eventi che avvengono oltre 40 anni dopo, con un clamoroso ritorno al passato. Patrizia Monzeglio, nata a Vignale, due lauree in economia e commercio ed in filosofia, una carriera a livello manageriale, è rimasta sempre legata al paese dove e nata ed a Torino, dove vive ed ha studiato. Nel libro ha portato quei ricordi dell’epoca degli ‘anni di piombo’, patrimonio comune di chi in quegli anni aveva vent’anni e studiava, in una città profondamente dal fenomeno del terrorismo. E’ un testo che merita di essere letto non solo per la scorrevolezza ma per gli affreschi ed il recupero della memoria che reca. Dopo le presentazioni di Torino, Vignale e Rubiana a giugno e luglio, il 16 settembre sarà ad Alessandria ed il 17 a Casale per un incontro con i lettori alla Libreria Coppo e poi ancora a Torino il 29 settembre.

 

Massimo Iaretti

Nel giardino di Casa Lajolo, a Piossasco, presentazione dell’ultimo libro di Enrico Camanni

“La discesa infinita”

Domenica 28 agosto

Piossasco (Torino)

Un noir decisamente intrigante. E la montagna. Colta e raccontata (sempre protagonista, mai comprimaria) in quei sussurri, in quei sentori, in quelle ombre, misteri e silenzi che segnano il tempo di mezzo – affascinante e perfino poetico – fra l’estate pronta ad andarsene e l’autunno ormai quasi ai nastri di partenza. “In autunno la montagna scivola in una stasi tutta sua, tra l’estate ormai ricordo e la neve da aspettare”. Nasce qui e in questo tempo “La discesa infinita” (Mondadori), l’ultimo romanzo di Enrico Camanni – scrittore, giornalista e alpinista torinese, classe ’57 – che sarà presentato domenica prossima 28 agosto (ore 18) nel sontuoso giardino all’italiana (articolato su tre livelli) di “Casa Lajolo”, settecentesca dimora storica, dal 1850 proprietà dei conti Lajolo di Cossano, situata nell’antico Borgo di San Vito sulla collina di Piossasco, alle pendici del monte San Giorgio. L’incontro con Camanni si inserisce nell’agenda di “Bellezza tra le righe”, la rassegna promossa da  “Fondazione Casa Lajolo” “Fondazione Cosso”, realizzata con il contributo della Regione Piemonte. Nella chiacchierata e nel volume Camanni offrirà la sua personale e affascinante commistione tra mistero noir e romanzo di montagna, capace di dar vita ad avvincenti pagine “in cui spicca l’analisi attenta e curata degli animi di chi, tra le vette, ritrova se stesso e la libertà, tema al centro di ‘Bellezza tra le righe 2022’”.

L’appuntamento, per chi lo desidera, sarà seguito da aperitivo nel prato, su prenotazione, con omaggio dall’orto.

L’incontro con Camanni è compreso nel biglietto di ingresso alla Casa e al giardino: 8 euro. Aperitivo su prenotazione 10 euroPrenotazione obbligatoria333/327 0586info@casalajolo.it

Enrico Camanni è approdato alla scrittura ed al giornalismo di montagna, attraverso la passione e la pratica dell’alpinismo. Molto attivo sulle Alpi, come alpinista ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa ottocento itinerari di roccia e ghiaccio. E’ stato inoltre membro del “Gruppo Alta Montagna”, istruttore della Scuola Nazionale di Alpinismo “Giusto Gervasutti” e direttore della Scuola Nazionale di Scialpinismo della “Sucai” di Torino. Come giornalista collabora con numerosi quotidiani e periodici, da “La Stampa” a “L’Unità” al “Sole 24 Ore” a “Meridiani” e a “L’Indice dei libri del mese”. Nel 1985 ha fondato il mensile “ALP”, che ha diretto per tredici anni. Ha affrontato, fra l’altro, anche il problema della museografia alpina contemporanea, curando la progettazione scientifica del “Museo Nazionale della Montagna” di Torino, del “Museo delle Alpi” nell’Opera Carlo Alberto e de “Le Alpi dei ragazzi” nell’Opera Vittorio al valdostano Forte di Bard. Nel giugno 2012 ha fondato con un gruppo di torinesi e l’appoggio esterno di Carlo Petrini la rivista “Turin, storia e storie della città”. Si è dedicato contemporaneamente alla Narrativa, pubblicando vari romanzi ambientati in diversi periodi storici.

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