Tanti incontri, dibattiti e riflessioni per la seconda edizione di “Biblioteche in Festa”
L’iniziativa promossa dall’associazione “Le Terre dei Savoia” e da “Progetto Cantoregi” ha coinvolto, dal 17
al 24 settembre scorsi, tre province e decine di comuni.
Più di cinquanta eventi singoli organizzati in ventinove comuni delle province di Cuneo, Torino e Asti. Dalle
letture animate ai momenti laboratoriali, dalle tavole rotonde alle presentazioni di saggi e romanzi. La
seconda edizione di “Biblioteche in Festa” (l’innovativo format culturale ideato e promosso
dall’associazione “Le Terre dei Savoia” e da “Progetto Cantoregi”, con il sostegno del Comune di Savigliano,
delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Cuneo, Fossano e Savigliano e con il patrocinio della Provincia
di Cuneo, della Regione Piemonte, dell’Università degli Studi di Torino e dell’Associazione Italiana
Biblioteche) andata in scena dal 17 al 24 settembre scorsi, ha voluto rimettere al centro i libri, i luoghi che li
ospitano e le persone che se ne prendono cura.
«Un bel momento di divulgazione culturale che ha saputo intercettare una platea eterogenea fatta di
bambini, ragazzi, adulti e famiglie. Una condivisione intergenerazionale che in questa seconda edizione ha
saputo trascendere i confini orografici per farsi canto universale del sapere e della conoscenza» il commento
condiviso di Terre dei Savoia e Progetto Cantoregi, organizzatori della manifestazione. «In soli due anni
Biblioteche in Festa è divenuta un appuntamento capace di riavvicinare le persone alla lettura e all’ascolto,
offrendo diversi spunti di riflessione sia durante gli spettacoli, sia durante le tavole rotonde. La cosiddetta
“porosità” delle biblioteche, insomma, rappresenta un punto di forza, consentendo una connessione
profonda e significativa con il tessuto sociale ed economico in cui sono inserite. In tal senso, aver riscontrato
l’adesione di molte biblioteche ci riempie di fiducia, confermando che la letteratura rappresenta ancora uno
straordinario motore di crescita per l’intera società. Lavoreremo fin da ora ad un’edizione 2024 ancora più
ricca e diffusa sul territorio».
Tanta affluenza, dunque, alle iniziative collaterali che hanno interessato diverse località piemontesi (da
Frassino a Monterosso Grana, da Castagnole delle Lanze a Marsaglia, da Pinerolo a Cuneo, Mondovì e
Cavallermaggiore), ma successo similare anche per gli eventi organizzati a Fossano, Bra e Savigliano. Grande
partecipazione, ad esempio, all’istituto “G. Vallauri” di Fossano giovedì 21 settembre per la presentazione
del libro “Il grande manca” (Editrice Il Castoro) di Pierdomenico Baccalario e per la lezione di Nicola Lagioia
“Come si diventa lettori” di sabato 23 settembre al Teatro Milanollo di Savigliano. Tante, poi, le suggestioni
raccolte durante l’inaugurazione di venerdì 22 settembre al Teatro Milanollo di Savigliano con Antonella
Agnoli (“La casa di tutti. Città e Biblioteche”, Editori Laterza) e nel corso della lezione “Leggere vuol dire
raccogliere” di Marco Balzano di sabato 23 settembre al Centro Polifunzionale “G. Arpino” di Bra.
Analogo interesse, inoltre, per gli eventi della domenica presso la sede saviglianese dell’Università degli
Studi di Torino con Cecilia Cognigni (direttrice Biblioteche Civiche torinesi), Rocco Pinto (“Viaggi di Carta”,
Edizioni E/O) e il convegno “Innovazione, prossimità, comunità: il nuovo ruolo delle Biblioteche” alla
presenza di numerosi bibliotecari ed esperti di biblioteconomia. Conclusione emozionante nel nome di Italo
Calvino, infine, con lo spettacolo “Le città invisibili” interpretato dal cantautore Simo Cimo Nogarin e
andato in scena nella serata di domenica 24 settembre al Milanollo di Savigliano. Un amalgama di storie,
uomini e persone grazie al quale si sono riscoperte le biblioteche quali luoghi dinamici, parte integrante
della civiltà, aperti al cambiamento e in grado di rispondere ai bisogni della società in modo flessibile e
attento.
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Le cose cambieranno ancora quando il padre fa una figlia con l’amante, ed Emily si ritrova a fare i conti con la disperazione materna che aumenta a dismisura. In seguito il genitore si trasferirà a Praga inanellando relazioni con altre donne, mentre gli anni scorrono con Emily palleggiata da un genitore all’altro.
Impossibile riassumere o rendere anche solo lontanamente il fascino intrigante di questo romanzo che viaggia tra corpi smembrati dai macabri squadroni della morte, fantasmi sospesi che assistono ai ritrovamenti delle loro spoglie mortali massacrate e gettate in acqua dentro sacchi della spazzatura. Sono continue, ironiche e divertenti, le incursioni tra questo e l’altro mondo. Personaggi e anime bizzarri, avventure spassose e tragicomiche, delitti e depezzamenti di corpi a iosa.
Ci si riconosce a pelle con i pensieri di Giulia Alberico, per anni insegnate di lettere a Roma. La professoressa che tutti avremmo voluto avere, e che sicuramente deve aver contagiato schiere di studenti con il meraviglioso e salvifico virus della lettura.
Risultato, un libro snello e scorrevole che ripercorre le tappe salienti della vita di King, nato a Portland il 21 settembre 1947; in quell’affascinante Maine dove ha ambientato molte delle storie che gli hanno dato successo e fama.
Sono sempre stato un grande appassionato di letteratura e di storia. Pertanto, ho cercato di unire queste mie passioni facendo sì che la mia fantasia partorisse dei racconti ambientati in alcuni periodi storici del Novecento. Quali la cosiddetta “Belle Epoque”, le guerre mondiali, il fascismo, il secondo dopoguerra, il boom economico. I protagonisti però sono delle persone assolutamente comuni che vivono questi episodi e, molte volte, animati da sentimenti genuini e sinceri li giudicano. I racconti sono ambienti in alcuni paesi della Valle di Susa, ma potrebbero svolgersi in qualsiasi località.

Le lezioni prenderanno il via sabato 2 ottobree si svolgeranno presso la sede di “Edizioni del Capricorno” (via Borgone, 57, Torino). Sono previste 17 lezioni, sempre al lunedì, dalle 18,30 alle 21,30. Gli incontri con i docenti ospiti, invece, si terranno il sabato, in date da definirsi. Il corso sarà in presenza, ma fruibile anche online “via Zoom” (le lezioni si potranno seguire in diretta oppure registrate). Il costo è di 900 euro.
Tutto è già stato detto e scritto sull’icona Jane Birkin, trovata morta all’alba del 16 luglio
Non è stata solo l’esile ragazza che girava con l’enorme cesta di paglia in ogni stagione, e neppure solo la suggeritrice della famosa Birkin di Hermes, tutt’oggi un autentico investimento.
Poi le prime esperienze lavorative, dalle piccole parti in “Blow Up” di Michelangelo Antonioni e “La piscina” con Romy Schneider e Alain Delon. Nel diario racconta le sue giornate sui set, al cospetto di attori e attrici di grande valore come Vanessa Redgrave.
Poi la Birkin si innamora del regista Jacques Dillon col quale va a vivere nel 1980 e nascerà Lou; molte pagine del diario raccontano l’amore infinito di Jane per la nuova creatura. Ma anche stavolta c’è il disperato dissolversi nell’altro, l’ennesimo compagno tossico che dopo la fiammata iniziale perde interesse….e Jane ancora una volta dovrà raccogliere i frantumi di un’unione folle e sbilanciata. Fatica a restare a galla; si ancora più che mai alle tre figlie che grondano talento e diventano fotografe, attrici e cantanti. Ognuna a modo suo alla ricerca di uno spazio significativo nella vita.
Questo è il dialogo di una coppia in crisi. Una scena di vita, diventata anche una commedia teatrale autobiografica di Jane Birkin in Francia negli anni 90, poi un film per la televisione diretto dall’autrice.
Sono nata 60 anni fa, in una delle più antiche e affascinanti isole del mondo : “La Sardegna”. Una terra che amo per i suoi silenzi, le sue tradizioni millenarie, la lealtà del suo popolo e l’ospitalità come stile di vita.