

Da giovedì 15 a lunedì 19 maggio 2025, Lingotto Fiere
137 mila mq espositivi, oltre 700 stand, 51 sale, 220 ore di laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off
Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna al Lingotto Fiere da giovedì 15 a lunedì 19 maggio per la sua XXXVII edizione, sotto la direzione di Annalena Benini.
Il programma sarà consultabile integralmente sul sito www.salonelibro.it a partire dal 10 aprile.
Il tema della XXXVII edizione del Salone del Libro è Le parole tra noi leggere ed evoca la possibilità costante dell’incontro: il tentativo ostinato e allegro di entrare in contatto con il “noi”, usando le parole per conoscere, raccontare, scambiare idee, offrendo uno spazio di dialogo sull’arte e la letteratura. Il manifesto è realizzato dall’illustratrice e animatrice Benedetta Fasson, e racconta un momento di intimità, due figure che si abbracciano in un’atmosfera calda e raccolta.
Gli spazi e le novità. Tornano gli spazi che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, e si consolida lo spazio delpadiglione 4, struttura temporanea, ideata e progettata dal 2024 come uno spazio dedicato alla formazione,alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni, pensata per dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock. Quest’anno sarà inoltre presente un nuovo spazio, il Publishers Centre, un’area lounge interamente dedicata agli operatori professionali dove per la prima volta saranno organizzate sessioni di speed date tra gruppi di editori e librai e tra gruppi di editori e influencer. E ancora, una nuova sala stampa esterna di 100 mq, che permetterà ai giornalisti e alle giornaliste di lavorare in uno spazio più confortevole. A questo si aggiungono il Centro Congressi e la Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, oggi trasformata da FIAT in giardino pensile. Le sale che accoglieranno oltre 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal giovedì al lunedì, così da avere a disposizione dei visitatori circa 18.000 posti a sedere in più. Inoltre quest’anno nasce Romance Pop-up: uno spazio destinato all’attività di meet&greet con le più importanti firme del genere romance. Gli incontri si svolgeranno sabato 17 maggio negli spazi dell’UCI Cinema Torino Lingotto.
Regione e Paese ospite. Il Salone del Libro accoglierà come regione ospite la Campania e come Paese ospite i Paesi Bassi, presenti con uno stand al padiglione Oval, dove cureranno nei giorni dell’evento una programmazione dedicata.
Da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio torna il Rights Centre con le giornate dedicate alla compravendita di diritti editoriali e audiovisivi. Il Centro Congressi Lingotto ospiterà oltre 500 professionisti dell’editoria da tutto il mondo. Delle 414 candidature per lafellowship sostenuta dall’agenzia ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono 70 i fellows che parteciperanno alle attività promosse dal Rights Centre.
IL PROGRAMMA DI LE PAROLE TRA NOI LEGGERE
La serata di pre-inaugurazione con Rai Radio3.Anche quest’anno, come nelle ultime edizioni, Rai Radio3 organizza la serata di vigilia del Salone del Libro di Torino. Mercoledì 14 maggio alle 20, in diretta dall’Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini, Alessandro Bergonzoni insieme al jazzista Antonello Salis metterà in scena Dire, fare combaciare, leggere e concertamento (Scrittura per pensata armonica).
L’inaugurazione. La XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino comincerà ufficialmente giovedì 15 maggio. Ai consueti saluti istituzionali, seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo Vediamo un po’ di Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese considerata una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.
Le inaugurazioni del Bookstock. Ad aprire il programma per le scuole superiori in Arena Bookstock giovedì 15 alle 10.30 ci saranno Luciana Castellina e Ginevra Bompiani, a partire dal loro libro Il femminismo della mia vicina (Manni). La programmazione delle scuole primarie sarà invece inaugurata dallo spettacolo Be Opera, organizzato in collaborazione con i Paesi Bassi, paese ospite. L’attore Ton Meijer, la soprano Marijke van Stralen e un pianista racconteranno il genere e il repertorio lirico in modo accessibile.
LE 8 SEZIONI: GLI INCONTRI
Tornano le sezioni parallele alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema rilevante e centrale per il Salone. Quest’anno diventano 8, con la nuova sezione Crescere curata dallo psicoterapeutaMatteo Lancini.
La sezione Arte, a cura di Melania G. Mazzucco, in dialogo con Tracy Chevalier, Marie Darrieussecq, Riccardo Falcinelli. Inoltre, Mazzucco approfondirà la figura di un personaggio perduto: Diana Karenne, protagonista del suo ultimo romanzo, Silenzio(Einaudi).
La sezione Crescere, a cura di Matteo Lancini, che incontrerà Salmo, Giuseppe Riva, Vittorio Gallese, Pier Cesare Rivoltella, Stefano Moriggi, Beppe Severgnini, Federico Taddia, Maura Gancitano e Viola Ardone.
La sezione Cinema, a cura di Francesco Piccolo, che aprirà con un incontro in ricordo della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, insieme ai tre figli di Suso, Caterina, Silvia e Masolino. Ospiti della sezione anche: Toni Servillo, Cristina Comencini, Francesca Comencini, Giulia Calenda, Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino.
La sezione Editoria, a cura di Teresa Cremisi, che dialogherà con Elisabetta Sgarbi, Silvia Sesé e Paolo Repetti.
La sezione Informazione, a cura di Francesco Costa, che ospiterà nella sua sezione Aldo Cazzullo, Cecilia Sala e Victoire Tuaillon.
La sezione Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, che sarà in dialogo con Mara Venier, Fabio Fazio, Claudia de Lillo – anche nota come Elasti -, Enrica Tesio, Federico Basso, Francesca Crescentini(@tegamini), Nuzzo Di Biase (@nuzzodibiase), Michele Masneri, Francesco Muzzopappa e Luca Restivo.
La sezione Romance, a cura di Erin Doom, che ospiterà nella sua sezione Felicia Kingsley, Penelope Douglas, Stefania S., Carrie Leighton e Valentina Ferraro.
La sezione Romanzo, a cura di Alessandro Piperno, che si confronterà con Antonio Franchini, Jhumpa Lahiri e Paolo Nori.
I TEMI DELLA XXXVII EDIZIONE
La letteratura è uno strumento indispensabile per decifrare il mondo che abitiamo. Sono molti i temi che attraversano il programma del Salone del Libro di Torino e aprono a nuove riflessioni: Genealogie femminili; Sguardi sul presente; Guardare il cielo per capire il mondo; Famiglie e relazioni.
A Volpiano l’autrice Emma Russo presenta “È questione di felicità” giovedì 10 aprile 2025, ore 21 – Sala Polivalente “Maria Foglia”
Prosegue la rassegna “Incontro con l’autore”, promossa dalla Biblioteca Civica e dal Comune di Volpiano: giovedì 10 aprile 2025 alle ore 21, presso la Sala Polivalente “Maria Foglia” (via Trieste 1), si terrà la presentazione del libro “È questione di felicità” (Edizioni GFE) alla presenza dell’autrice Emma Russo.
Emma Russo, classe 1980, vive a Mappano e lavora come insegnante nella scuola dell’infanzia. Da sempre appassionata di lettura e scrittura, ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “E poi… improvvisamente tu”, che ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico. Nonostante gli impegni della vita familiare e professionale, non ha mai smesso di coltivare la passione per la parola scritta, con costanza e dedizione.
Il nuovo libro, “È questione di felicità”, è il sequel del suo primo romanzo “E poi…improvvisamente tu”. Riprende i fili delle storie e dei personaggi già conosciuti, accompagnando il lettore in un’evoluzione emotiva e narrativa ancora più profonda. Con uno stile autentico e coinvolgente, Emma Russo esplora il tema della felicità con delicatezza e concretezza, interrogandosi su quanto sia legata a scelte consapevoli, relazioni sincere e piccoli attimi di verità quotidiana.
“La felicità, a volte, si nasconde nelle cose più semplici. In un gesto inatteso, in un silenzio condiviso, in un mattino senza fretta.”
(da “È questione di felicità”)
L’incontro sarà l’occasione per dialogare con l’autrice, conoscere il dietro le quinte del libro e riflettere insieme sul valore delle parole, delle emozioni e del tempo da dedicare a sé stessi.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: biblioteca@comune.volpiano.to.it – 011 9882344
“Inattesa”, la presentazione al Circolo dei Lettori il 7 aprile
Una casa. Una casa propria e altrui, soprattutto. Matteo Paola Martina Mattia prima, centinaia migliaia di altre persone, un mondo, un mondo sconosciuto e che non ti aspetti – inatteso, anche questo -, poi. “Un giorno capita un incidente a nostro figlio: una caduta quasi banale – un qualcosa di “imprevedibile”, il 18 novembre 2021, ad un giovane ragazzo di liceo, a tutti i suoi – ma che ha messo a rischio la sua vita e che ha totalmente sconvolto le nostre. Oggi stiamo vivendo una “nuova” vita in cui vogliamo dare un aiuto concreto a chi, come noi, si è trovato in una situazione difficile.” Nasce la Fondazione Morandi, “una realtà che sostiene la formazione di nuovi medici all’avanguardia, dalla chirurgia d’urgenza all’educazione, supportando sanità, scuola e sport sul territorio. Capace di creare connessioni e opportunità, realizzando progetti innovativi che diano velocemente risultati inattesi, rendendo accessibili percorsi formativi innovativi a chiunque senta l’esigenza di portare aiuto concreto.”
Succede questo un giorno all’interno della famiglia Morandi, del capofamiglia Matteo che è manager di grandi aziende, un episodio drammatico e una decisione, un grave incidente in moto del figlio e il coinvolgimento di altre persone, professionisti e medici e chi sappia “sentire” secondo i loro medesimi sentimenti. Nasce anche un libro a narrare quei momenti e quella disperazione, quella speranza continua che non abbandona e un nuovo orizzonte, “Inattesa”, scritto da Matteo Morandi con Lidia Labianca, edito dalla Egea Edizioni (casa editrice dell’Università Bocconi), un titolo sospeso che si presta a una doppia lettura. Verrà presentato lunedì 7 aprile alle 18,30 nella Sala Grande del Circolo dei Lettori: una testimonianza a chiedersi ancora tanti perché, a ricordare, a descrivere quello che l’autore chiama “l’Evento”, magari ad agguantare quel trauma che ha sconvolto delle vite ma che è stato la spinta, il punto di partenza per un nuovo confronto con l’Altro, per rivedere le proprie convinzioni e l’indirizzo più consapevole della propria economia, per dare un senso maggiore alla propria esistenza e al proprio lavoro. Progetti sfide traguardi da raggiungere, in quella “inattesa” disponibilità a cui l’Evento ha spinto una intera famiglia.
Elio Rabbione
Nelle immagini, la copertina di “Inattesa” e l’autore Matteo Morandi.
MARZO 2025
Il Libro del Mese – La Scelta dei Lettori
Il libro più discusso nel gruppo Un Libro Tira L’Altro Ovvero Il Passaparola Dei Libri nel mese di marzo è stato I Giorni Di Vetro, di Nicoletta Verna, un romanzo corale, ambientato in Romagna, dalle molteplici trame ispirate a vicende reali.
Appuntamento mensile con le novità da leggere: seguite il nostro sito e i nostri canali e scoprirete titoli e autori di ogni genere.
Amate il genere romantico? L’amante Perduta Di Shakespeare di Felicia Kingsley (Newton Compton) sarà in libreria dall’8 aprile e promette di essere una storia che mescola passioni e intrighi con un ladro gentiluomo – assoldato da un ricco collezionista di libri rari per recuperare un prezioso volume – che si imbatte in un’affascinante ereditiera…
Siete interessati ai romanzi storici? In libreria troverete M. La fine e il principio di Antonio Scurati (Bompiani)
Scurati ci narra il tragico epilogo del Duce, scrivendo il capitolo finale di una saga che ha fatto molto parlare di se’.
Per chi ama leggere storie di vita quotidiana che siano adatte anche ai lettori più giovani, segnaliamo Max E Nigel di Antonio Manzini (Sellerio): un romanzo che vede protagonisti due indimenticabili ragazzini che si mettono spesso nei guai ma che, immancabilmente, riescono sempre a destreggiarsi tra genitori che credono di capire tutto, tetri professori e compagni gradassi.
Consigli per gli acquisti
Questa è la rubrica nella quale diamo spazio agli scrittori emergenti, agli editori indipendenti e ai prodotti editoriali che rimangono fuori dal circuito della grande distribuzione e questo mese abbiamo selezionato tre auto-produzioni.
Oggi vi proponiamo la lettura di: Manifestazione, di Andrea Costa (Protos Edizioni), una storia intensa ma allegra che parla del pressante bisogno di cambiamento di un Paese in crisi e del forte potere di comunicazione dei canali sociali, raccontata con leggerezza e umorismo; Il Barone Di Palagonia, di Giuseppe Saglimbeni (Albatros), un romanzo che vede protagonista Francesco, un bambino costretto a lavorare nel Feudo dei Palagonia come pastore e valletto del giovane baronello Giovanni, con cui sviluppa un’amicizia profonda e complessa… La Tela Di Archimede di Riccardo Mangiacapra, (Spirito Libero Edizioni), un romanzo che esplora il sogno del successo, il peso del passato e il desiderio di trovare un proprio posto nel mondo.
Incontri con gli autori
Sul nostro sito potete leggere le interviste agli scrittori del momento: questo mese abbiamo scambiato due chiacchiere con Maurizio de Giovanni, Marco Vichi e Sacha Naspini.
Per rimanere aggiornati su novità e curiosità dal mondo dei libri, venite a trovarci sul sito www.ilpassaparoladeilibri.it
Un thriller finanziario ambientato nel Ticino dei primi anni Duemila.
È uscito in settimana, autopubblicato su Amazon da Claudio Bollentini, “L’uomo di Lugano. Il denaro non puzza”. È un libro ispirato da vicende e fatti realmente accaduti, opportunamente celati e romanzati, raccontati con lo stile senza fronzoli del giornalista d’inchiesta. Lo scenario è la piazza finanziaria luganese dei primi anni Duemila. Un periodo critico e decisivo per gli gnomi svizzeri, costellato di strani suicidi e torbide trame collegate ad alcuni irrisolti scandali italiani. La narrazione che si dipana nell’arco di un biennio è una buona occasione per fare il punto della situazione nel Ticino di allora, una fase in cui si ponevano le basi delle trasformazioni successive. Un mondo finiva irrimediabilmente per gli evidenti limiti di una generazione che anche per motivi biologici era alla fine e per le pressioni internazionali sempre più incombenti. Un periodo di mezzo in cui non si intravedevano ancora le soluzioni più appropriate per la sopravvivenza della piazza finanziaria luganese.
La trama. Il libro narra la storia di un gestore patrimoniale varesino poco più che trentenne agli inizi degli anni 2000. La sua vita cambia quando decide di trasferirsi a Lugano in Svizzera nell’estate del 2001 perché assunto da una nota fiduciaria finanziaria. Il periodo non è storicamente dei più favorevoli, ma per lui non è nulla in confronto a quello che succederà dopo la scomparsa di lì a poco del presidente della fiduciaria, una morte ufficialmente derubricata a suicidio per non ben specificati motivi legati al lavoro. Il giovane consulente non crede alle soluzioni di comodo trovate in fretta e furia dalle autorità competenti e alle risposte evasive dei colleghi e intende pertanto vederci chiaro, almeno per capire le conseguenze di questi fatti sul suo futuro professionale. Inizia da quel momento un’altra storia, una trama che si dipana con lo stile di un thriller finanziario in un universo opaco pieno di trappole e sabbie mobili, internazionale e trasversale, misterioso e impenetrabile, denso di pericolose collusioni tra finanza e criminalità, di difficile decifrazione anche da parte degli occhi esperti di inquirenti e magistrati. Il protagonista diventa lo svelatore di una storia emblematica di un certo periodo storico in Ticino, i primi anni Duemila e il prezioso narratore di una genia di persone e ambienti finanziari a questo territorio allora strettamente collegata.
L’autore. Claudio Bollentini (Milano, 1963), laureato in Scienze Politiche e specializzatosi in Relazioni Internazionali prima e in Comunicazione Istituzionale e Politica poi, è un giornalista, esperto di comunicazione reputazionale e crisis management, comunicazione istituzionale e politica, tecniche di influenza e di creazione di immagine, con una lunga esperienza tra Italia e Svizzera. Negli ultimi anni ha dedicato ampio spazio ai new media sul web e ai social network creando blog, portali e giornali. Divide la sua vita tra Varese e Novalesa in Piemonte.
Venerdì 4 aprile, alle18.30, presso la libreria Belgravia , in via Vicoforte 14/D, verrà presentato il libro di Michele Paolino “Il profeta del lungo termine” (Capricorno Edizioni), con la partecipazione del giornalista Beppe Minello.
“Il profeta del lungo termine” narra di una Torino affascinante e smarrita, orfana di un re edi una corte, ma assediata dai cortigiani, dove imperversano un faccendiere complottista con la passione per l’arte erotica, un elegante e spregiudicato avvocato presenzialista, un imprenditore nerd con la fissa per il lungotermismo. Serena Valente, luogotenente del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, e Mimmo Pescatore, vicecommissario di Polizia devono seguire il corso tortuoso di un’indagine che parte da due dipinti scandalosi ed una serie di tavole inquietanti.
Michele Paolino, classe ’66, è nato a Torino nello storico quartiere operaio di Borgo San Paolo. È di origini lucane. Giornalista pubblicista, si occupa di servizi pubblici locali, di comunicazione e di una bocciofila. In passato è stato presidente di Circoscrizione e consigliere comunale della Città di Torino. È un appassionato scrittore di letteratura noir con diverse pubblicazioni all’attivo.
Info e prenotazioni al n. 3475977883
Mara Martellotta
“L’unico rovello consisteva nel trovare un’occupazione che rendesse meno noiose quelle ore e qui il maresciallo calò l’asso: una bella merenda sinoira, sfruttando la vicinanza dell’osteria che era fornita di ogni ben di Dio e di una cuoca di indubbia (e positiva!) fama. L’idea venne approvata all’unanimità e, una volta coinvolto anche l’oste del Passero, messa in pratica. Spostata l’urna in un angolo, il tavolo venne coperto con una grande tovaglia a quadretti bianchi e rossi e, come d’incanto, comparirono le vivande: pane, salame, formaggio e frittate; carne e zucchine in carpione, acciughe al verde e al rosso, vitello tonnato, insalata russa e capricciosa, tomini elettrici, tome da accompagnare con il miele o la cugna”. Marco Travaglini nel nuovo libro dal titolo “Il seggio del peccato. Vite e dicerie di strapaese tra laghi, monti e vigne” da cui abbiamo tratto il brano sopra riportato, ci porta a conoscere il Piemonte, dalle valli al confine con la Svizzera ai laghi, dal Canavese fino a Torino, con la sua gente laboriosa, i suoi ambienti, le atmosfere e le tradizioni, come ad esempio la merenda sinoira di cui abbiamo appena letto. Per conoscere altre storie e curiosità legate al Piemonte segnaliamo l’incontro con l’autore, in dialogo con Simona Paonessa, che si terrà venerdì 4 aprile a SANTHIA’ (VC), presso la biblioteca civica di via Dante alle ore 17,30.
Informazione promozionale
IL LIBRO
Lasciati gli Angeli Neri, Marco Leon vive una vita apparentemente tranquilla come bibliotecario di un anziano nobilhomo veneziano. Gli Angeli gli mancano, ma lui ha scelto Marion e non si pente della propria decisione. Tuttavia, la sua vecchia vita è sempre in agguato. A sorpresa, Alvise Geminiani chiede d’incontrarlo. È stato ucciso un sicario dell’Inquisizione, Fabio Groggia. Il sicario era incaricato di eliminare un dalmato, Ivo Stupich, ma aveva eseguito l’ordine in modo stranamente maldestro, per poi sparire per qualche giorno.
La vicenda va chiarita, anche perché potrebbero coinvolgere un patrizio veneziano: Enea Dorigo. Inoltre, alcuni fatti sembrerebbero portare al Lazzaretto Vecchio, importantissimo presidio veneziano contro le epidemie. Geminiani gli chiede di tornare fra gli Angeli segretamente – per adesso, nessuno dovrà saperlo, neppure i suoi uomini – e occuparsi del caso. Incerto, Marco accetta di riflettere sulla proposta, subordinandola comunque all’opinione di Marion.
Per caso, al colloquio ha assistito, non visto, Luciano Pasqui, il gazzettiere che si firma Duprè; questi rimane molto colpito dall’incontro fra i due. Conosce Leon come un tranquillo borghese curioso e un po’ ingenuo. Cosa ci fa insieme a un uomo come Geminiani, sempre alle prese con gli intrighi della politica? Intuisce l’esistenza di una trama interessante e inizia a scrivere una serie di articoli in cui sostiene che il caso Groggia, contrariamente a quanto dicono dalle autorità, non è stato risolto. Le indagini continuano in segreto e sono state affidate a un uomo misterioso – Duprè si astiene da fare nomi – che gira sempre mascherato. Per lui, tutto ciò significa che a Venezia sta accadendo qualcosa.
Le indagini di Marco iniziano da Giuseppina, la sorella di Groggia, una ex prostituta affetta da sifilide, a cui Fabio ha lasciato una grossa somma di denaro, di provenienza dubbia. Da lei viene a sapere che Fabio aveva una relazione con una certa Viola. Parallelamente, viene trovato proprio il cadavere di Viola, la moglie del priore del Lazzaretto Vecchio, Vincenzo Bisson.
Marco si rende conto che non potrà condurre le indagini da solo. Geminiani gli affianca quindi i suoi due fedeli Angeli, Lorenzo e Gabriele: gli unici, a parte loro, che dovranno essere al corrente del suo ritorno. Anche Dupré continua nella sua personale indagine giornalistica e, grazie a un informatore, viene a sapere delle voci che circolano a proposito dell’esistenza di un gruppo di agenti segreti, di cui nessuno è a conoscenza. Questo, ovviamente, rinfocola la sua curiosità.
Casualmente, Marion intercetta una lettera con la quale Geminiani informa Marco della morte di Viola e decide di prendere l’iniziativa. La donna è stata uccisa in una casa “equivoca”, di proprietà di una certa Agostina Bellin. Marion vi si reca e interroga la donna, col proposito di riferire tutto a Marco.
Nel frattempo, il Leone è a Poveglia: una piccola isola della laguna. L’indagine l’ha condotto, infatti, a parlare con Giorgio Zonta, il comandante della nave su cui era stato imbarcato Fabio Groggia pochi giorni prima di venire ucciso. Nel colloquio spunta il nome di Enea Dorigo – il patrizio forse implicato nella vicenda – e questo suscita la violenta reazione del comandante e di uno dei presenti nella locanda in cui alloggia.
Lorenzo ha avuto l’incarico di dare un’occhiata al Lazzaretto e, con sua grande sorpresa, si rende conto che tra i facchini e i barcaioli che lavorano sull’isola c’è una sua vecchia conoscenza: Giovanni Braga, uno degli sgherri di Santino Jovich, il contrabbandiere. La scoperta lo mette in allarme.
L’AUTORE
Paolo Lanzotti è nato a Venezia e si è laureato in filosofia all’università di Padova. Lettore onnivoro, con predilezione per la divulgazione storica e quella scientifica, ama la musica classica e il teatro di prosa. È autore di diversi romanzi gialli e libri per ragazzi.
L’enigma della maschera è il quinto romanzo della serie «Le indagini di Marco Leon», dopo “I guardiani della laguna”, “Le ragioni dell’ombra”, “Le carte segrete della Serenissima” e “L’alchimista della laguna”, già apparsi in queste edizioni.
Il romanzo si trova nelle librerie fisiche e on line.