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Nuovo successo per Luca Viozzi, creatore del commissario Salviati, con il romanzo “Il Terzo segreto”

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Delitto sotto le torri 2 – Il terzo segreto” è il secondo capitolo delle inchieste del commissario Salviati che si trova a dover fare i conti con un cadavere a San Benedetto del Tronto.

Narrare una storia del crimine che si svolge in un determinato luogo vuol dire raccontare la realtà sociale e storica che circonda gli avvenimenti.”

Il romanzo giallo “Delitto sotto le torri 2” è un poliziesco molto moderno che lega perfettamente l’elemento riflessivo e l’indagine con la commedia. Il protagonista riesce ad accompagnare il lettore all’interno di una storia a tinte scure nella frizzante San Benedetto del Tronto. La precisione nella descrizione dei territori e gli approfondimenti storici legati alla vicenda rivelano l’accurato lavoro di documentazione dell’autore.

Per sviluppare una trama credibile è fondamentale legarla al territorio che si conosce bene. Io sono nato ad Ascoli Piceno e ho vissuto tanti anni a San Benedetto del Tronto. Ne conosco la storia, i quartieri, pregi e difetti dei personaggi. Sono posti affascinanti e misteriosi allo stesso tempo.”

Il nuovo romanzo di Luca Viozzi “Delitto sotto le torri 2 – Il terzo segreto” è stato pubblicato dalla Giaconi Editore. La storia prende le mosse dalla telefonata anonima che riceve il direttore di banca romano Roberto Santi: “Sappiamo cosa hai fatto…” Il giorno seguente troverà la morte a San Benedetto del Tronto. Questa volta il crimine pare davvero organizzato e per il commissario Salviati è un caso intricatissimo.

Il romanzo di Luca Viozzi affronta diverse tematiche in maniera coinvolgente: storia, religione, mistero e emozioni. Il testo strizza l’occhio a vari generi, non solo giallo, regalando ai lettori un’opera trasversale e di livello.

Il libro sarà presentato dall’autore insieme all’editore Simone Giaconi al Salone del Libro di Torino 2024.

 

 

 

Linda Maccarini, “Cento modi per sposarsi”: amore, ironia, freschezza e realtà

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“Sai cosa c’è alla base di tutti questi modi per convolare a nozze? C’è il valore universale che muove il mondo, c’è l’essenza senza la quale ogni rapporto muore, prima o poi: l’amore. E l’amore va oltre ogni cosa, oltre la religione, oltre la razza, oltre il sesso, oltre le formalità. L’amore è ciò che unisce due persone, qualsiasi sia la loro identità, e c’è o non c’è e basta. Non è grigio, non è bianco o nero. L’amore ha tutti i colori del mondo”.

Tiffany, Mary Jane e Andrea vivono nella caotica e bellissima Londra. Non si conoscono e non hanno niente in comune, eppure continuano a sfiorarsi, frequentando gli stessi luoghi nei mesi che le separano dal loro grande traguardo: il loro matrimonio, fissato per tutte e tre il 20 giugno 2020. L’eccentrica Tiffany sogna nozze lussuose e glamour per far dimenticare il memorabile matrimonio di Tracy, la sua amica-nemica con la quale è in competizione fin dai tempi della scuola. La curvy Mary Jane si sottopone a diete ferree al limite della resistenza fisica per poter entrare nel suo abito da sposa da cinquantamila sterline ed essere almeno per un giorno la più bella. La polacca, naturalizzata inglese, Andrea sogna un matrimonio religioso tradizionale per accondiscendere alla sua famiglia, scontrandosi con il futuro marito Aaron, ateo convinto. I preparativi procedono fin quando un evento impensabile e assurdo sconvolgerà definitivamente i loro piani: il COVID-19. L’esperienza del lockdown muterà la loro visione delle cose e le loro vite arriveranno davvero ad intrecciarsi e scontrarsi, in maniera del tutto inaspettata. Tiffany, Mary Jane e Andrea riusciranno a coronare il loro sogno? Chi di loro capirà che anche in piena pandemia è possibile essere felici perché esistono almeno “cento modi per sposarsi”?

Amore, ironia, freschezza e realtà: sono questi i componenti di “Cento modi per sposarsi” di Linda Maccarini. L’autrice prende spunto da un periodo attuale e particolare, come quello caratterizzato dalla pandemia Covid, per raccontare con freschezza e leggerezza le vicende di tre ragazze profondamente diverse tra di loro – Tiffany, Mary Jane e Andrea – alle prese con i preparativi del loro matrimonio che, ironia della sorte, si svolgerà per tutte e tre il 20 giugno 2020 e verrà organizzato da Ilary McPherson, la wedding planner della “middle class” più in voga di Londra. Tre storie separate, quindi, raccontate in tre diversi piani narrativi, che a poco a poco si sfiorano, fino a intrecciarsi in maniera del tutto inaspettata, dando vita a imprevisti sorprendenti e a un finale non scontato.

Un romanzo che ha le sfumature del genere rosa, ma che in realtà può essere considerato una piacevole narrativa che vi farà ridere, sognare, piangere, riflettere. Protagonista è sicuramente l’amore, ma anche la realtà che ci circonda e le situazioni esterne che indubbiamente influenzano le nostre scelte. Anche la pandemia ha un ruolo chiave, ma non temete. Seppur sia un momento che in molti vorremmo solo dimenticare, in questo romanzo viene narrata con estrema ironia divenendo un pretesto per poter parlare di temi attuali e profondi come le relazioni interpersonali, l’amicizia, le aspirazioni personali, il matrimonio, il rispetto e l’amore verso se stessi. Perché, citando il libro, “c’è una cosa che conta più di qualsiasi cosa nella vita, un valore sacro, intramontabile e inestimabile da tutelare quanto un giuramento di fronte a Dio. La propria libertà”.

“Cento modi per sposarsi”, edito da Rossini Editore, è acquistabile in tutte le librerie e in tutti i negozi online Amazon, Ibs, Feltrinelli ecc.) e anche nel sito della casa editrice https://santellionline.it/.

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L’autrice

Linda Maccarini esordisce come scrittrice con Sandy e l’immagine nello specchio primo capitolo di una trilogia fantasy pubblicata tra il 2018 e il 2019 che la porta ad aggiudicarsi la quinta edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti, nella categoria Libri per Ragazzi, sezione Narrativa. Dopo La ragazza dal futuro rosa confetto (2022) Cento modi per sposarsi è il suo quinto libro e il primo edito da Rossini Editore. L’autrice ha anche un sito internet https://lindamaccarini.it/ e potete seguirla su Instagram e Facebook come linda_maccarini_

 

Il libro  “La ragazza dal futuro rosa confetto” sarà anche acquistabile in fiera al prossimo Salone del libro di Torino, dove sarà presente “La caravella editrice” 

L’isola del libro

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RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

 

Elizabeth Strout “Lucy davanti al mare” -Einaudi- euro 19,00

 

L’esile scrittrice 68enne Elizabeth Strout, che vive tra New York e il Maine, è una delle autrici contemporanee più amate. Vincitrice del Premio Pulitzer nel 2009 con “Olive Kitteridge”, ha l’immensa capacità di raccontare la vita attraverso toni, pensieri e descrizioni appena sussurrati, che rendono il quotidiano teatro di un quadro molto più ampio. Tante pennellate lievi, ma potentissime.

Questo è il suo quarto romanzo dedicato a Lucy Barton, personaggio immaginario e suo alter ego. Scrittrice di successo, grande cuore materno nei confronti delle due figlie ormai adulte, due matrimoni alle spalle e la tendenza a qualche attacco di panico.

Dopo aver sposato e messo su famiglia con William, ha dovuto affrontare il divorzio. Poi la vita le ha messo sul cammino un secondo amore, l’amabile musicista David che però il destino le ha strappato troppo presto. Ora è una vedova pressoché inconsolabile.

A scompigliare ulteriormente le carte si mette il Covid. Siamo all’inizio della pandemia e William, che è uno scienziato (e reduce da un altro divorzio), capisce subito la portata drammatica del virus. Riesce a convincere Lucy a chiudersi insieme a lui in una casa nel Maine affacciata sull’Oceano. Nell’immaginaria Crosby in cui aveva ambientato “Olive Kitteridge” (che tra l’altro viene citata in più parti dell’ultimo romanzo).

Il romanzo è un po’ la cronistoria dello spaesamento dell’abitudinaria Lucy in una casa che non sente sua, alle prese con stati d’animo alterni, senza mai dimenticare da dove viene e la povertà traumatica della sua infanzia. Il suo tempo è scandito da rituali minimi: passeggiate, il progressivo riavvicinarsi a William, le notizie di cronaca. Ma anche i dispiaceri che stanno affrontando le figlie, inquiete e sfuggenti.

William fin dalle prime avvisaglie della pandemia ha spinto le figlie Chrissy e Becha, con i loro mariti, ad allontanarsi dai centri urbani per mettersi in salvo. Poi, una abortisce per la terza volta, si dispera, diventa scheletrica ed ha un amante. L’altra invece viene lasciata dal marito, pseudo poeta mediocre e geloso del successo letterario della suocera.

Teatro di tutto il romanzo è una tavolozza di colori della natura, tra mare in burrasca o calmo, cieli azzurri che virano in tempesta. Ma anche notizie di morte e pazienti intubati in lotta per sopravvivere.

 

 

Gaëlle Nohant “L’archivio dei destini” -Neri Pozza- euro 20,00

 

Dietro le pagine di questo libro ci sono oltre tre anni di lavoro in cui l’autrice ha svolto un’enorme indagine documentaristica, incontrato testimoni non solo in Polonia e Germania.

Fulcro delle sue ricerche sono gli Archivi Arolsen, noti anche come International Tracing Service, il più grande centro di documentazione e ricerca sulle persecuzioni naziste. E’ stato creato dagli Alleati alla fine della Seconda guerra mondiale, ed ha sguinzagliato dei detective col compito di indagare sui destini delle vittime del nazismo, su richiesta dei loro parenti. Tracce ovviamente difficili da seguire quando le camere a gas, i forni crematori e le fosse comuni hanno inghiottito famiglie intere.

 

I personaggi del libro sono quasi tutti di fantasia, ma le loro esperienze sono quelle vissute davvero da chi è stato travolto dal furore nazista. Tutto quanto viene narrato è basato sulla realtà storica. Tanto più che la Nohant si è avvalsa della collaborazione e dell’amicizia di persone come Nathalie Letierce-Liebig, che da 40 anni lavora alla Missione di Ricerca e Chiarimento dei Destini e si occupa della Missione Memoria Rubata.

 

A questa incredibile donna è ispirata la figura della protagonista del libro, Irene, per la quale il lavoro di ricerca svolto è una vocazione ed un impegno che pervade tutta l’esistenza. Il suo compito è restituire le migliaia di oggetti raccolti nel centro dopo la liberazione dei campi di sterminio. Cose materiali, per lo più di uso comune strappate alle vittime: fedi nuziali, foto, portafogli, orologi,…..

Tutti reperti di immenso valore simbolico, testimonianze silenziose, ma urlanti orrore e testamenti di vite falciate. Grazie a loro i defunti riacquistano il loro posto nel cuore delle famiglie.

Irene cerca in tutti i modi di rimettere insieme legami familiari interrotti dalla guerra, recupera poco a poco, con fatica, sensibilità e grande emozione, alcuni frammenti della quotidianità di chi è scomparso. Così facendo, le loro esistenze non restano limitate solo al tragico destino; ogni vita per breve e tremenda che sia è unica e preziosa.

Un libro magnifico e struggente che riunisce e riconcilia membri di famiglie attraverso generazioni. Mette anche il dito in piaghe dolorosissime come quelle dei bimbi ebrei strappati alle madri per essere dati in adozione a famiglie ariane. Molti di loro neanche ricorderanno più la lingua di origine, mentre i loro discendenti rintracciati da Irene saranno letteralmente scioccati di fronte ai segreti che la storia ha infilato nelle loro famiglie,

 

 

Serena Dandini “La vendetta delle muse” -HarperCollins- euro 18,00

 

Le muse raccontate da Serena Dandini sono state creature dotate di grande ingegno e talento, ma la storia ha steso un velo di indifferenza su di loro; ed ecco che l’autrice ha deciso di scrivere per rivendicarne la grandezza e un po’ anche per vendicarle.

La selezione è avvenuta in base alle preferenze dell’autrice che ha ricostruito un pantheon di figure femminili a lei particolarmente care, che i libri di storia non citano spesso. Grandi donne rimaste per lo più invisibili.

Alcune, come Colette, si sono vendicate da sole; mentre altre sono state considerate delle rovina famiglie, ragazze cattive. Tra queste ci sono Alma Mahler e la Gala di Dalì; ambiziose che hanno coltivato questa loro caratteristica contravvenendo alla regola secondo la quale le donne dovrebbero fare passi indietro per lasciare ampio spazio agli uomini.

Sono state capaci di trasformare in forza le loro debolezze, coraggiose nell’infrangere parecchi tabù, incluso quello di stare con uomini molto più giovani.

A determinare i loro percorsi è stata soprattutto l’ostinazione nell’inseguire i loro sogni. Una su tutte, la splendida Hedy Lamarr, prima donna a comparire nuda sugli schermi nel film “Estasi” nel 1933. Poi diventata l’attrice e la donna più bella del mondo; ma dalla sua aveva anche un quoziente intellettivo fuori dal comune.

Studiò un sistema radiocomandato a distanza che nel 1940 ancora non esisteva; meccanismo ultrasofisticato che consentiva alle frequenze radio di cambiare in continuazione ed ostacolare le intercettazioni del nemico. Un’arma che avrebbe potuto contrastare le aggressioni di Hitler e che è alla base di tutta la tecnologia odierna. Insieme al musicista George Antheil mise a punto un “Sistema di comunicazione segreto per missili radio controllati” che però restò inutilizzato fino al 1958.

 

Le radiofrequenze studiate da Hedy Lamarr troveranno poi applicazione nelle nuove tecnologie militari, mediche, ma anche nel Wi-Fi e nella telefonia mobile e in tanti altri dispositivi che usiamo oggi. Giusto per dire la grandezza di una donna.

 

 

Patricia Cornwell “Cause innaturali” -Mondadori- euro 22,50

Tutto inizia con il macabro ritrovamento dei resti orribilmente mutilati di due campeggiatori ritrovati in una zona selvaggia della Virginia settentrionale. Le vittime sono Huck e Brittany, che erano ricercati dai federali per il riciclaggio di denaro e terrorismo, dal momento che fiancheggiavano il gruppo filorusso “The Replubic.

Quello che gli investigatori trovano nell’accampamento semi segreto delle vittima fa pensare ad un violentissimo attacco a sorpresa computo da più assassini particolarmente spietati e sadici. A far luce sull’accaduto troviamo Kay Scarpetta e la nipote Lucy.

Annullo filatelico per Libri in piazza a Rivoli

Sabato 20 e Domenica 21 Aprile 2024 dalle 10,00 alle 19,00 presso Area Comics –  Stand 31, in Piazza Martiri della Libertà  – 10098 Rivoli (TO),Poste Italiane sarà presente con un annullo filatelico e con delle cartoline dedicate.

Durante l’evento Libri in Piazza 2024, presso stand 31 Poste Italiane, saranno presenti i Cosplayers disponibili a  personalizzare la cartolina annullata in occasione per l’evento.

Per l’occasione sarà allestito uno spazio filatelico temporaneo, dove si potrà ottenere l’annullo dedicato all’iniziativa sulle speciali cartoline.

Presso lo spazio filatelico si potranno acquistare anche le più recenti emissioni di carte valori, francobolli a tema, insieme ai tradizionali prodotti di Poste Italiane (folder, cartoline, tessere)

Il timbro figurato relativo all’annullo sarà disponibile presso lo sportello filatelico di Rivoli, in Via Pasteur 30/D – Rivoli, negli orari di apertura dell’ufficio al pubblico, a partire da lunedì 22 aprile e per i sessanta giorni successivi all’evento, per poi essere depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.

Per qualsiasi informazione o curiosità sugli annulli e su tutto il mondo della filatelia è disponibile il sito filatelia.poste.it.

“Chronica Pisonum”, nella trilogia di Miradoli la storia di Roma è un thriller avvincente

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La realtà, e ancor più la realtà storica sono conoscibili? E se lo è, essa è, poi, una volta studiata, approfondita, fatta propria, narrabile? Il quesito è forse il più ambizioso fra quelli che si può porre uno storico, il quale voglia proporre una versione dei fatti

 

L’AUTORE: Renato Carlo Miradoli – note biografiche  www.miradoli.com

https://www.facebook.com/renato.carlomiradoli.1

https://www.instagram.com/rcmiradoli/

Renato Carlo Miradoli è nato a Milano nel 1967. Maturità classica al Tito Livio di Milano, si è laureato in Lettere Classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1997 con una tesi dal titolo “Έλευθερία e αύτονοµία (Eleutheria e Autonomia) da Alessandro Magno alla conquista romana”.

E’ stato docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.

Ha tradotto “Stonehenge the Secret of the Solstice” di Terence Meaden, pubblicato dalla casa editrice Armenia con il titolo “Stonehenge, il segreto del solstizio”. È il traduttore ufficiale in Italia di Roald Hoffman, poeta americano,  www.roaldhoffmann.com, per il quale ha tradotto varie poesie  tra le quali “From Surfeit to Dearth”, “To the Flame, to the Flame”, Ground Truths”, pubblicate sulla rivista GOLEM  http://www.golemindispensabile.it/. Vive e lavora a Milano.

È autore dei Romanzi storici della saga Chronica Pisonum: Epistola a Tiberio – La Vita Felice – 2020 (Primo Classificato al premio nazionale Equilibri 2020) e Janus, della collera di Nerone – La Vita Felice – 2021 (Premio speciale della Giuria Residenze Gregoriane) e La Conversione di Costantino – La Vita Felice febbraio 2024.

I ROMANZI DELLA TRILOGIA DEI PISONI Chronica Pisonum

Titolo: Epistola a Tiberio – La Vita Felice Editore 2020

Durante il regno di Tiberio Cesare Augusto, Marco Calpurnio Pisone, legato imperiale, giunge a Gerusalemme una sera di un giorno imprecisato di settembre dell’anno 789 a.U.c., 36 dopo Cristo, penultimo della vicenda terrena dell’imperatore.

Su mandato dell’imperatore stesso egli deve portare a termine un’indagine che lo vedrà coinvolto per alcune settimane sull’oscura vicenda del processo e della condanna a morte di un uomo della Galilea avvenuto tre anni prima: quest’uomo si chiamava Gesù.

Incontrerà molti dei personaggi storici e dei vangeli e racconterà nel suo resoconto a Tiberio che questa religione è destinata a cambiare la storia e la stessa esistenza dell’essere umano.

Titolo: Janus della collera di Nerone – La Vita Felice Editore 2021

Roma: nell’anno 38 dopo Cristo, alla porta della residenza del senatore Gaio Calpurnio Pisone appare un buffo uomo, proveniente dalla Galilea, dal corpo minuto e con movenze da ragazzino; egli reca in mano un manoscritto, dal titolo Epistola a Tiberio, e alcune carte.

Molti anni dopo, all’indomani del rogo di Roma del 64, il plico viene rinvenuto casualmente nella casa patrizia della famiglia del senatore.

Sarà l’inizio di una serie di vicende avventurose con continui colpi di scena, che coinvolgeranno personaggi storici come Nerone, Pietro e Paolo, Seneca e i Pisoni stessi, congiurati contro Nerone nel 65, fino alla deposizione e morte violenta dell’imperatore, ultimo rappresentante della dinastia giulio-claudia, il 9 giugno del 68.

Titolo: La Conversione di Costantino  – La Vita Felice Editore 2024

Imbattutosi presso un mercatino del libro usato, in un foglio in cui si cita una fonte storica Chronica Pisonum, l’autore e protagonista del romanzo viene coinvolto in eventi più grandi di sé e accetta l’invito a recarsi presso chi egli, mai e poi mai, avrebbe potuto incontrare, o solo sperato di farlo; e cioè, un noto personaggio romano che sarebbe balzato alle cronache di lì a poco tempo.

Ecco in nuce, la trama di un romanzo di un autore, che, ripercorrendo la genesi dei due precedenti capitoli della trilogia, Epistola a Tiberio e Janus della collera di Nerone, si trova a scrivere, in un terzo, la parola fine a un lungo processo di ricerca tra le fonti storiche. Egli cerca di ricostruire, disponendo della fonte ad oggi sconosciuta, la storia della presunta conversione dell’Imperatore Costantino, Imperatore che, a partire dalla battaglia di Ponte Milvio del 312 e poi dall’Editto di Milano del 313, e del Concilio di Nicea del 325 sarà considerato il fondatore dell’Impero Cristiano.

Ma la trama, cioè la realtà dei fatti narrati, è proprio questa?

Inoltre, la realtà, e ancor più la realtà storica sono conoscibili? E se lo è, essa è, poi, una volta studiata, approfondita, fatta propria, narrabile? Il quesito è forse il più ambizioso fra quelli che si può porre uno storico, il quale voglia proporre una versione dei fatti; e, studiando, confrontandosi con le fonti e con altri studiosi, nonché con autorità nel campo storiografico e filosofico, egli vanta il primato di chi, a ogni riga scritta, si chieda se il contenuto del proprio lavoro sarà mai, se non di beneficio, almeno l’oggetto dell’interesse di un qualche lettore. Senonché, nell’atto di farlo, un colpo di scena rimette tutto in discussione.

L’autore incontrerà i lettori allo stand dell’Editore La Vita Felice al Salone del Libro di Torino 11 e 12 maggio 2024

“Rimpalli”, il calcio e altri sogni

Quando ancora le macchine non avevano preso possesso di ogni spazio tra le case si vedevano stormi di bambini volare rincorrendo un pallone. Non avevano gli occhi incollati ai cellulari, che erano ancora al di là della stessa immaginazione, ma seguivano attenti le traiettorie di quella sfera. E invece di piazzette d’asfalto magari sognavano campi d’erba e spettatori sulle tribune: un glorioso futuro da calciatore.


Rimpalli, edito da Voglino parla di quei tempi e di quei sogni, questi ultimi per l’autore del libro divenuti realtà. Teodoro Lorenzo è diventato infatti un calciatore professionista, arrivando a giocare in una delle squadre più gloriose della nostra regione: l’Alessandria.

E quello che ci racconta sono i momenti salienti di questo passaggio, sportivo ed esistenziale.


Ma nel libro non si parla solo di calcio. Divagazioni originali e interessanti riguardano la nostra città, Torino, dove l’autore è nato e vissuto e non mancano considerazioni amare sul calcio di oggi: come si gioca ed anche come lo si racconta.


Rimpalli è quindi un libro che potremmo definire “multistrato”. Agli elementi più propriamente narrativi si accompagnano quelli di carattere saggistico, facendone una lettura varia ed interessante, adatto anche al lettore più esigente, quello che non si accontenta di una storia ma vuole approfondire anche temi culturali.

La passione dei libri per Torino

Capitale della cultura, luogo privilegiato dove storia, letteratura e arte si incontrano, Torino è un punto di riferimento intellettuale, un magico scenario che ha ispirato penne illustri dando vita a opere meravigliose e famose, scritture dove vite celebri e comuni si incrociano

La città ha ispirato autori celebri come Primo Levi, Erasmo da Rotterdam, Torquato Tasso, Jean-Jacques Rousseau, Emilio Salgari, Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Cesare Pavese, ha incantato personaggi come Nietzsche: “E l’aria: secca, energizzante, allegra… il primo luogo in cui sono possibile!”, letterati come Italo Calvino: “Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia”.  L’eleganza della città, le sue piazze signorili e imponenti, i caffè raffinati, il fermento garbato, il Liberty, il Barocco, la magia, il mistero, tutto a Torino ispira, crea suggestioni positive, slanci creativi che inevitabilmente portano alla produzione di grandi opere. “Profonda” diceva De Chirico, “seconda a nessun’altra per magnificenza” secondo Gogol, uno dei più grandi autori della letteratura russa. Questo fervore ha dato vita a numerosi testi che vedono Torino come sfondo, come scenografia di storie che ci hanno appassionato, emozionato e fatto guardare la città con occhi diversi.

 

Il Libro Cuore di Edmondo De Amicis, il suo capolavoro, un libro per ragazzi ma apprezzato da tutti, in una Italia appena unita il diario di un bambino racconta l’amore per la patria, il rispetto per i genitori, lo spirito di sacrificio, la carità, l’obbedienza.

La solitudine dei numeri primi è il libro di debutto di Paolo Giordano, giovane autore torinese e vincitore del Premio Strega e Campiello. Un romanzo che racconta la storia di due giovani le cui vite sono state segnate da dolorose vicende della loro infanzia. Torino non è menzionata, ma tanti sono i luoghi citati come la Gran Madre o la Basilica di Superga. Al libro è ispirato l’omonimo film.

Il cimitero di Praga. Ambientato tra Torino, Parigi e Palermo è il sesto romanzo di Umberto Eco. Il capitano Simone Simonini, il protagonista di fantasia dell’opera e trait-d’union con gli altri personaggi, è un falsario cinico del XIX secolo, gli altri attori sono invece figure storiche del Risorgimento realmente esistite. Un libro che racconta di insurrezioni, rivolte, congiure.

La Casa in Collina Ambientato a Torino e nelle zone circostanti è uno dei più bei romanzi di Cesare Pavese. Una storia che affronta il problema della solitudine durante Seconda Guerra Mondiale, ma anche l’impegno civile, la pace interiore, la fuga, i sensi di colpa di Corrado il protagonista. Può essere considerato l’espressione del momento più maturo professionalmente dello scrittore piemontese.

Lessico Famigliare Gesti, comportamenti, episodi e soprattutto frasi della vita quotidiana dei Levi una famiglia ebrea e antifascista che vive nella Torino degli anni ’30. I ricordi, la lontananza, il disperdersi della famiglia a causa della guerra raccontati dall’interno da Natalia Ginzburg. Un libro-testimonianza che si è aggiudicato il Premio Strega nel 1963.

La giornata d’uno scrutatore. Italo Calvino narra la storia di Amerigo Ormea, intellettuale comunista, il cui scopo è quello di impedire che le persone incapaci di intendere e di volere vengano influenzate da religiosi a votare per la DC, si svolge tutto in un giorno in una sede unica: il Cottolengo di Torino. E’ un libro autobiografico il cui protagonista è l’alter ego dell’autore. Calvino ha impiegato molto tempo per scrivere questo libro, dal ’53 al ’63, non per una ricerca della perfezione, ma per l’impossibilità di scrivere sull’argomento in piena libertà.

Torino è casa mia. “Torino è Torino. Non è una città come un’altra” dice l’autore Giuseppe Culicchia e “aprire questo libro è un po’ come entrare in casa nostra. Mia. Vostra”.

Lo scrittore paragona Torino alla sua casa con “un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie”.

Oltre a questi opere, sicuramente tra le più note, ce ne sono molte altre che vedono la Città della Mole come meravigliosa protagonista:

Il Fantasma di Piazza Statuto, di Massimo Tallone, La Donna della domenica e A che punto è la notte di Fruttero – Lucentini, Torino Parallela di Baricco – Sterling, La Fratellanza della Sacra Sindone di Julia Navarro, La Commedia Torinese: Vicende di una eredità letteraria di  Michael Krüger e davvero tanti altri.

 

Maria La Barbera

 

 

 

Gianfranco Vigneri, “La Piuma sulla Pelle”: un labirinto di inganni e vendette

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Cinque persone comuni, diverse fra loro, si troveranno a condividere l’indagine su un omicidio. Ogni passo verso la verità li porterà a fronteggiare ombre scure e profonde che riaffiorano dal loro passato

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L’autore

Gianfranco Vigneri nasce nel 1973 a Roma, città di cui è profondamente innamorato, dove ha studiato, lavora, vive e dove è ambientato questo suo romanzo d’esordio: “La Piuma sulla pelle”.
Felicemente sposato e padre di tre figli è, da sempre, un amante della lettura, della musica e del teatro.
Attivo come musicista non professionista, ha scritto album originali fra cui Story of Marion & Damiel e collaborato in diverse formazioni legate a progetti di musica originale, Tecno Tenco, Fixes, Memoria.

È attualmente il bassista degli Audiophonica, una Cover Band romana.

Dal 2020 scrive per diverse pubblicazioni nel blog internazionale Medium, diventa co-editore di alcune di esse, fino a fondarne una nel 2022:  Just to Talk About.
La sua frase preferita è una citazione dello scrittore Don De Lillo: “Sono i desideri su vasta scala a fare la storia”.

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Il romanzo

Con questo suo romanzo d’esordio: “La Piuma sulla Pelle” Gianfranco Vigneri fa il suo ingresso nel mondo della narrativa. La vicenda è ambientata durante la torrida estate del 2006, in una Roma intenta a seguire le fasi finali del campionato del mondo di calcio, e si sviluppa attorno a complessi legami che legano i cinque personaggi principali. Anna è una giornalista, ma anche una brillante artista dallo spirito ribelle. Marco è un fotografo affetto da turbolenti problemi relazionali. Glauco è un astuto e integerrimo ispettore di Polizia, bloccato in una carriera stagnante da oltre vent’anni. Cristiana è la proprietaria di un pub in pieno Rione Monti, una donna alternativa dal carattere solido e determinato. Claudio è lo stereotipo del quarantenne single.Cinque persone comuni, diverse fra loro, si troveranno a condividere l’indagine su un omicidio che li condurrà attraverso un intricato labirinto di inganni e vendette. Ogni passo verso la verità li porterà a fronteggiare ombre scure e profonde che riaffiorano dal loro passato.
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Cinque storie si intrecceranno guidate da un unico fattore comune: un profondo sentimento di amicizia. L’indagine si svilupperà in un crescendo di tensione mentre il destino, apparentemente indifferente, continuerà incessante l’intricata tessitura della trama stessa della vita. Tra i punti di forza di questo Mystery-Thriller, sono sicuramente da citare gli elementi psicologici e le dinamiche relazionali tra i personaggi. Ognuno dei protagonisti ha un proprio passato, segreti e motivazioni, e la trama si svela attraverso le loro interazioni portando il lettore attraverso un viaggio verso un finale inatteso.

.La scelta di ambientare la storia a Roma aggiunge inoltre uno strato di fascino alla narrazione. La città stessa diventa un personaggio, con le sue strade, le sue dinamiche e i luoghi iconici che forniscono uno sfondo unico alla vicenda. La Piuma sulla Pelle è disponibile per l’acquisto su Amazon in formato cartaceo o Kindle, o gratuitamente attraverso i canali Kindle Unlimited.

Tutti i link sono disponibili sul sito web dell’autore https://www.gianfrancovigneri.it/
La Piuma sulla Pelle sarà presente durante la prossima edizione del Salone del Libro di Torino 2024 come titolo selezionato nella Libreria Self Publisher 2024.
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L’isola del libro

 

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Tore Renberg “La mia Ingeborg” -Fazi Editore- euro 18,00

Tore Renberg è uno degli autori Norvegesi più acclamati e di successo, e l’editore Fazi ha il merito di avere tradotto in italiano questo strepitoso libro.

Romanzo breve, duro, durissimo, a tratti scarno, ma di una portata emotiva immensa. Capitoli brevi e frasi spesso taglienti come una lama affilata che entra laddove non vorremmo arrivasse.

Cruda la storia raccontata in prima persona dal protagonista. L’anziano Tollak, rude, scontroso e solitario, che vive isolato sulle alture del Sørfjellet e, sentendo approssimarsi la morte, decide di svelare il terribile segreto che gli rode l’anima.

Proprietario di una segheria (alla quale è rimasto tenacemente attaccato anche se insufficiente a garantire il sostentamento della famiglia) tutta la sua vita ruotava intorno alla moglie che non c’è più. Era la sua Ingeborg, il suo baricentro, l’unica persona ad averlo capito; e la sua morte l’ha scaraventato in un abisso di solitudine e rimpianto.

I figli ormai sono lontani e lui è rimasto con Oddo, il ragazzo ritardato e maltrattato da tutti, che con Ingeborg avevano accolto quando era bambino. Ora Oddo è un adulto nel fisico, ma il cervello è quello di un infante.

Ed è anche intorno a lui che si muove questo romanzo denso di tristezza, solitudine, disagio, anafettività e un terribile segreto.

 

 

Rebecca Donner “Nei giorni oscuri della nostra vita” -Feltrinelli- euro 25,00

Questo è uno dei libri più belli letti ultimamente, dedicato a Mildred Harnack, animatrice di una rete di resistenza antinazista, che finì sulla ghigliottina per ordine diretto di Hitler.

A scrivere la sua tragica storia è la pronipote, la scrittrice e giornalista canadese 53enne Rebecca Donner, dopo anni di accurate ricerche.

Mildred Fish Harnack -sorella della bisnonna della scrittrice- è nata il 16 settembre 1902 a Milwaukee nel Wisconsin, e il suo destino viene deciso quando all’università incontra l’intellettuale tedesco Arvid Harnack. Oltre all’amore e al matrimonio c’è la condivisione profonda delle idee e dell’impegno politico.

I due si stabiliscono a Berlino e insegnano all’università; mentre la storia scivola verso l’orrore con la fulminante ascesa al potere di Adolf Hitler.

Arvid e Mildred creano una rete di oppositori al nazismo composta da studenti, operai, intellettuali, diplomatici…uomini e donne indomiti, pronti a rischiare la vita per le loro idee di libertà e giustizia. Il gruppo denominato “Orchestra rossa”, organizza riunioni segrete (anche nel modesto appartamento della coppia) e diventa una delle più importanti reti di resistenza, il cui percorso interseca drammaticamente i tragici eventi storici.

I due infine vengono arrestati e torturati a lungo dai peggiori aguzzini dell’apparato di persecuzione e morte Hitleriano. Come loro, cadono nella rete delle SS, uno dopo l’altro, i membri della resistenza. “Orchestra rossa” viene smantellata, i suoi componenti torturati e condannati tutti a morte.

Arvid viene impiccato, mentre per Mildred la pena comminata è di sei anni di reclusione. Ma i verdetti devono essere vagliati ed approvati direttamente dal Führer, che va su tutte le furie davanti a quello per Mildred e lo cambia con l’inappellabile condanna a morte. E che morte!

Le pagine più intense del libro sono quelle dedicate alla prigionia, all’isolamento, alle torture dei prigionieri. Si entra nelle celle e nelle storie di uomini e donne che gli aguzzini distruggono con orribile sadismo. Mildred finisce legata e ghigliottinata il 16 febbraio 1943 nel carcere di Plötzensee; la sua testa cade sotto la lama dell’efficiente ghigliottina Mannhardt, messa a punto dai nazisti per incrementare le esecuzioni.

Ancora più atroce è scoprire il destino che attende i corpi delle giustiziate; finiscono tutti dissezionati dal professore Hermann Stieve che riceve continuamente i cadaveri delle donne della resistenza grazie ad un accordo con il direttore del carcere.

Stieve stila un preciso elenco della sua carne da macello, compreso quello decapitato di una giovane Hilde Coppi che aveva partorito da poco.

Giustifica il suo operato con la ricerca medica: preleva ovaie e uteri per studiare gli effetti dello stress sull’apparato riproduttivo femminile. Fa a pezzi quei corpi con lo stesso ardore scientifico con cui nei campi di concentramento altri medici condussero esperimenti orribili sui prigionieri. E la Donner ricostruisce anche questa nefanda pagina di storia.

Inclusa la menzogna con cui Stieve, professore di anatomia all’Università di Berlino, consegna all’allieva Margarete von Zahn-Harnack (nipote di Arvid) l’urna con le ceneri di Mildred, sostenendo che ne aveva salvato il cadavere decapitato dalla dissezione. Falso, perché nella sua lista macabra Mildred compare con il n 84 tra i corpi smembrati.

 

 

Valeria Provenzano “Le mille strade per Buenos Aires” -Garzanti- euro 16,00

Una bellissima e struggente storia scritta dalla giovane Valeria Provenzano, nata nel 1992 a Cumaná nei Caraibi Venezuelani; oggi trapiantata a Torino, dopo aver vissuto in vari luoghi e sempre in movimento.

In questo romanzo di esordio narra la vita difficile della protagonista Rosario, sospesa tra abbandono, fuga e rinascita. La conosciamo quando ha 12 anni, nel 1941, e vive a San Juan, paesino dell’Argentina, in una famiglia numerosa e poverissima. Tanto in difficoltà che il padre la vende a un’anziana signora, Iris; durissima ebrea ortodossa che le cambia il nome in Judith e la porta nella sua fattoria a lavorare come schiava.

L’impatto con il duro lavoro, la solitudine, la vita di stenti e in cattività le piomba addosso come un macigno. Ad alleviare il suo dolore è la presenza del giovane Facundo che ha avuto la stessa sorte. Lui è diventato Ivri e, a differenza di Rosario, ha accettato la schiavitù quasi con gratitudine, legandosi sempre di più ai padroni. Un terremoto che spezza la schiena a Iris scombussola la vita della fattoria e i due ragazzi diventano strategici per la vita dei padroni.

Ma è appena l’inizio di una serie di vicende che inducono Rosario a scappare, incinta e sola, verso la famiglia di origine, che nel frattempo è stata falciata da lutti e abbandoni. Nulla potrà più essere come prima. E ancora una volta la protagonista deve ricominciare daccapo.

Altri lidi, un altro paese, una sorella che la ospita e poi precipita nella malattia. Rosario si mantiene come donna delle pulizie nelle case dei ricchi e riesce a farsi una famiglia tutta sua con Raúl. Avranno 5 figli, ma lui non è l’uomo che lei pensava.

Altre battaglie l’attendono, le affronta tutte, con forza e coraggio; cresce come essere umano che impara a fare i conti con quel senso di abbandono di quando aveva 12 anni e un futuro da schiava. Diventa una donna indipendente e piena di affetti profondi, che è andata oltre tutte le delusioni che la vita le ha scaraventato addosso.

 

 

Hannah Rotschild “Ritorno a Trelawney”

-Neri Pozza- euro 19,00

Hannah Rotschild è un’aristocratica dama inglese, prima donna presidente del Cda della National Gallery, autrice di romanzi in cui mette sotto la lente d’ingrandimento vizi e vezzi

dell’aristocrazia britannica e il business (non sempre limpido) del mondo dell’arte.

Ora ci riporta nella fatiscente dimora di Trelawney, in Cornovaglia, nelle spire della famiglia eccentrica, andata in malora nel corso di tre generazioni di incapaci.

La tenuta è finita nelle mani di sir Thomlinson Sleet, personaggio discutibile che ha sposato la bellissima Ayesha, figlia illegittima del conte di Trelawney, cresciuta nel palazzo indiano di un maharajah. E’ una storica dell’arte che si ritrova ad essere moglie trofeo, sottomessa al marito faccendiere senza scrupoli, accumulatore di ricchezze e conquiste femminili senza un’oncia di autentico sentimento.

Ayesha ha ereditato il castello, suscitando la rabbia dei parenti che l’avevano sempre tenuta lontana e reietta. Quando poi scopre che il marito l’ha ingannata (facendole firmare documenti che di fatto la privano di proprietà e soldi), e deve lottare per la custodia della figlia Stella, allora rialza la testa.

Il resto è la storia di come Ayesha cerca di fronteggiare il marito che si è invaghito di una losca affarista albanese legata alla mafia del suo paese.

In mezzo ci sono vari personaggi, spesso parecchio eccentrici, come la duchessa vedova 87enne Clarissa che inventa un talk show sul nulla.

Poi dissapori tra consanguinei e meschinità assortite, raccontati con grande ironia. Ma anche argomenti tosti, come l’uso illegale delle cripto valute, le zone d’ombra della politica internazionale, l’abuso informatico dell’insider trading.