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L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Martin Amis “La storia da dentro” -Einaudi- euro 25,00

E’ morto recentemente, a 73 anni, (il 19 maggio 2023), lo scrittore, saggista e sceneggiatore britannico Martin Amis; una manciata di giorni prima della pubblicazione in italiano di questo suo libro che può essere letto come una sorta di testamento e come il seguito del memoir “Esperienza” uscito nel 2000.

Era figlio del mostro sacro della letteratura, Kingley Amis; che tra l’altro sposò un’altra scrittrice di talento, Elizabeth Jane Howard, matrigna di Martin. Un matrimonio che il figliastro descrisse armonioso agli inizi, cementato dalla condivisione della scrittura, poi finito malamente.

Martin non sarà un lettore precoce, neanche di successo immediato, e comunque sempre in qualche modo in gara col padre.

La storia da dentro” è stata definita un’autobiografia di fantasmi, in cui miscela memorie, pensieri sparsi, ritratti di grandi intellettuali conosciuti e frequentati nel corso della vita. Un libro coraggioso, che non fa mai sconti a nessuno, a tratti spigoloso e senza paura di dire fino in fondo. Fondamentalmente parla di morte e vita. I massimi sistemi.

In queste numerose pagine, la vita di Amis interseca e racconta soprattutto le vicende e i rapporti con grandi amici-maestri, le loro morti e come le hanno affrontate. Il romanziere Saul Bellow e i suoi ultimi tempi obnubilato dall’Alzheimer che trascina via la sua mente geniale. Il poeta Philip Larkin che apparteneva alla cerchia paterna e gli fece da mentore; come pure John Updike. Il saggista e amico fin dai tempi di gioventù Christopher Hitchens ucciso dallo stesso male che si portò via Martin, un terribile cancro.

657 strepitose pagine che racchiudono infinite vite, amori, morti, vuoti, alta letteratura; una galleria preziosa di ritratti, in parte affettuosi e in parte satirici, di alcuni grandissimi scrittori. Tanti squarci unici che raccontano l’intellighenzia tra swinging London e New York, dal Vermont allo Yorkshire, tra talento, genio a bizzeffe e sregolatezza.

 

Melissa Da Costa “Bucaneve” -Rizzoli- euro 19,00

La scrittrice francese 33enne Melissa Da Costa -dopo i precedenti successi “I quaderni botanici di Madame Lucie” e “Tutto il blu del cielo”- questa volta strega i lettori con la storia di una Biancaneve moderna.

E’ Ambre, ha 20 anni, una famiglia come tante, dove silenzi e incomprensioni scavano solchi profondi. Dopo un periodo di stravizi e compagnie sbagliate, tra alcol, droga e sesso occasionale, è diventata l’amante di un uomo sposato.

E’ Philippe, professionista 40enne, sposato, con due figli e nessuna intenzione di lasciare la famiglia per la giovanissima amante. Lei diventa succube di quest’uomo che la sistema in un appartamentino, la mantiene, va a trovarla dapprima con una certa costanza, poi sempre più latitante.

La prima svolta è quando lei tenta di farla finita e lui la trova in un bagno di sangue; è allora che, dopo un ricovero, Philippe la spedisce lontano. In un paesino delle Alte Alpi francesi, Arvieux, dove la sistema come cameriera stagionale nell’hotel di suoi conoscenti. E’ lì che Ambre farà nuove conoscenze, altre persone come lei, che sembrano rifiutate dal mondo, e in quella valle isolata trovano lavoro e costruiscono solidarietà.

Il resto del romanzo narra la rinascita della protagonista che impara a volersi bene e rivedere le priorità nella sua vita. Tutto passa attraverso travagli interiori, processi di crescita e nuovi legami; in particolare l’affetto profondo che nasce tra Ambre e Tim, ragazzo gay respinto dalla famiglia che non accetta la sua vera natura.

Un romanzo che parla di amori infelici, sogni, rapporti familiari difficili e della difficoltà di ricostruirsi il futuro dopo una delusione cocente.

 

 

Sequoia Nagamatsu “In alto nel buio” -Neri Pozza- euro 19,00

E’ notevole la fantasia dello scrittore americano di origine giapponese Sequoia Nagamatsu che ha scritto questo strabiliante romanzo durante la pandemia; tassello importante nell’elaborazione del lutto per il nonno al quale non ha potuto dare l’ultimo saluto.

La storia sconfina nella fantascienza ma racchiude molto di più: profonde meditazioni sul senso della vita, della storia, dei rapporti umani e sul futuro del mondo e dell’universo.

Siamo nel 2030 in Siberia dove arriva lo scienziato Cliff Miyashiro per finire il lavoro della figlia adottiva Clara che ha dedicato la sua breve esistenza alla ricerca, ed è morta precipitando nel vuoto del cratere artico durante una scoperta eccezionale; lasciando dietro la figlia piccola e la famiglia

Dal permafrost disciolto in Siberia emergono un virus preistorico e i resti di una ragazza di Neanderthal di 30 mila anni fa che nasconde un segreto di portata cosmica. Tra le pagine più geniali, vi anticipo solo quelle che raccontano di ottovolanti dell’eutanasia, che garantiscono agli infettati dalla piaga artica una morte indolore; oppure cani robot che tengono vivo il ricordo dei defunti, attraverso delle registrazioni.

Ma aspettatevi ben altro e un futuro distopico in cui tutto tende a trovare una cura per il virus e c’è pure l’idea di un nuovo pianeta da colonizzare. Un romanzo che inneggia comunque alla speranza e alla salvezza, per la quale sarà strategico soprattutto un personaggio incredibile: una costruttrice di mondi che secolo dopo secolo si reincarna……..

 

Paola Capriolo “Irina Nikolaevna” -Bompiani- euro 17,00

Questo romanzo è un affresco raffinato e potente di un mondo scomparso. Siamo nella Riviera Ligure, a Sanremo tra 1881 e primi anni del 1900. La storia inizia con Irina Nikolaevna, figura enigmatica e fulcro della storia.

E’ la figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna, ed è cresciuta all’ombra della corte, ricevendo un’ottima educazione in svariati collegi. Poi, alla morte della sovrana russa, il padre era dovuto rientrare in patria e tornare ai suoi obblighi verso la famiglia ufficiale; così Irina si era trovata nella necessità di guadagnarsi da vivere.

All’epoca molte fanciulle di buona educazione e cultura, ma sprovviste di mezzi, diventavano dame di compagnia di signore altolocate, entrando di straforo nel loro mondo dorato. Ora Irina si presenta al colloquio per il posto di dama di compagnia nella villa della vedova di un baronetto, Lady Brown. Le due donne trascorreranno insieme ben 20 anni, tra thè e feste sontuose, amicizie importanti e tanto fascino.

All’epoca la città dei fiori, per il suo clima salubre, era meta ambitissima di molti esponenti del gran mondo: milionari, aristocratici, principi e sovrani che a Sanremo andavano volentieri a svernare nelle magnifiche ville che possedevano o affittavano. Paola Capriolo ricostruisce questo affascinante milieu di glamour, ricchezza e vite privilegiate.

In parte il romanzo si può dire anche storico perché vi compaiono personaggi realmente esistiti. Uno su tutti, il futuro Kaiser di Germania Federico Guglielmo, malato di cancro alla gola che, con la moglie (figlia della regina Vittoria), soggiorna nella magnifica Villa Zirio, in parte trasformata in una sorta di clinica di lusso. E’ una cronistoria puntuale dell’epoca, il racconto delle cure cruente dell’epoca, di come a tutti stesse a cuore la salute del futuro Kaiser e dell’ondata di cordoglio che ne accompagnò la morte, e il trasferimento della salma.

Poi la frequentazione di Irina con Madame Ormond, poetessa e moglie dell’industriale svizzero (ramo sigari). Dopo il terremoto che distrusse la vicina Bussana e danneggiò la sua magione, decise di spianare tutto e creare una sontuosa e impareggiabile villa, circondata da un parco declinante fino al mare. Un Eden visitabile ancora oggi e racconta ricchezze e raffinatezze oggi quasi impossibili.

Compare anche Alfred Nobel, l’inventore della dinamite e dell’omonimo prestigioso premio. Irina entrerà nella sua vita, sviluppando nei suoi confronti un amore filiale. Lui è un uomo tormentato, ghermito dai sensi di colpa. Diventato ricchissimo e considerato un mercante di morte, Nobel non si perdona di aver inventato esplosive miscele. Una più letale dall’altra nell’uccidere il massimo numero di persone, nel minor tempo possibile. E le pagine che raccontano la sua amicizia con la protagonista sono semplicemente magnifiche. Un romanzo sulla Sanremo fin de siécle che ci catapulta in anni incredibili e irripetibili, una lettura appassionante.

 

Giallo e thriller all’ombra del castello di Rivalta

Dal 13 al 15 ottobre torna il lungo week-end di RiStory Festival

Dal 13 al 15 ottobre a Rivalta torna la tre giorni di RiStory Festival, la
manifestazione letteraria diretta da Alessandro Perissinotto e dedicata al
racconto e alla narrazione breve. Protagonisti della sesta edizione saranno il
“giallo” e il “thriller”, due tra i generi letterari più popolari e soprattutto amati
dai lettori di tutte le età.

Enigmi, letture teatrali e incontri mozzafiato popoleranno dal venerdì alla
domenica le sale del Castello degli Orsini e il palco dell’auditorium Franca
Rame, accompagnando pubblico e scrittori all’inseguimento del filo rosso della
narrativa di investigazione che dal 2018 – anno della prima edizione del festival
– ha trovato casa proprio a Rivalta.

«Abbiamo deciso che il “giallo” ci piace. Ci piacciono i misteri, le indagini, gli
investigatori più o meno infallibili e le menti criminali più o meno ingegnose»
spiega il direttore artistico Alessandro Perissinotto. «Ecco perché RiStory
torna anche quest’anno al poliziesco e, più in generale, alle storie delittuose».

Ospiti della tre giorni saranno così scrittrici e scrittori che hanno dato vita
attraverso le loro pagine a personaggi originali e unici, che hanno saputo
ritagliarsi un loro spazio sugli scaffali e sui ripiani sempre più affollati delle
librerie di tanti lettori: Mariolina Venezia (la creatrice del sostituto procuratore
Imma Tataranni), Valerio Varesi (con il “suo” commissario Soneri), Marco
Magnone (autore con Fabio Geda della fortunata serie Berlin), Maurizio Blini
(creatore della coppia investigativa Meucci-Vivaldi), Elena Biondo (e la
psicologa-investigatrice Angelina Sperperi). Insieme a loro saranno a Rivalta
Gioele Urso e Marco G. Dibenedetto, Antonio Falco e Daniela Schembri Volpe.

«RiStory Festival è una scommessa che dura ormai da sei edizioni e ogni anno si
rinnova in un lungo week end a misura di lettore – ha detto l’assessora alla
Cultura della Città di Rivalta Nicoletta Cerrato – quasi un viaggio ideale dove i
libri e la scrittura prendono vita, diventano gioco, musica, cinema e soprattutto
condivisione».

A inaugurare il festival sarà venerdì mattina al Castello degli Orsini l’incontro di
Marco Magnone con i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Rivalta.
Venerdì sera poi, dopo il taglio del nastro nelle sale della biblioteca, toccherà al
genio di Edgar Allan Poe animare l’Apericena con Delitto, in una appassionante
ricerca del male assoluto grazie alle riflessioni di Franco Pezzini e al

le letture
teatrali delle pagine de L’uomo della folla.
Come da tradizione saranno ancora una volta gli Incontri con l’Autore a
caratterizzare il festival. Due i temi attorno ai quali si svilupperanno le
riflessioni: il giallo piemontese, che sarà protagonista nella mattinata di
sabato e nella colazione con l’autore la domenica mattina, e il rapporto tra
pagina scritta e serialità televisiva, al centro degli incontri del sabato
pomeriggio. Con Mariolina Venezia e Valerio Varesi parleremo di Imma
Tataranni, interpretata in televisione da Vanessa Scalera, e del commissario
Soneri, che nella serie TV Nebbie e delitti ha il volto di Luca Barbareschi.

Sabato sera spazio al DJ Set letterario, connubio tra musica e letteratura che
quest’anno è dedicato a Bram Stoker e alla sua più famosa creatura. Evocato
dalla musica di Ezra e dalle voci di Riccardo Niceforo e Giulia Berto lo spettro
del Conte Dracula per una sera aleggerà così sul Castello degli Orsini.
La domenica, infine, il festival si trasferisce nell’auditorium Franca Rame per
incontrare – grazie alla collaborazione con AIACE – due interpreti del
personaggio del commissario Maigret: Jean Gabin e Gérard Depardieu.
Saranno infatti due grandi film e qualche riflessione di Dafne Orlando sulla
scrittura di un vero maestro del giallo come Georges Simenon a chiudere il
programma di quest’anno.

Partite a scacchi con delitto, giochi investigativi per bambini e famiglie e visite
guidate al Castello offriranno, infine, tante occasioni di confronto con la
scrittura e con la lettura, adatte ai lettori e ai curiosi di tutte le età.
RiStory Festival partecipa al progetto Atlante del Giallo promosso da LINK,
Università di Torino e Bologna, Università Gabriele D’annunzio, IULM e MUR,
che si propone di indagare la storia del giallo italiano come chiave per rileggere
la storia culturale del nostro paese, anche alla luce delle contaminazioni tra
letteratura, cinema, radio e televisione.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sull’edizione 2023 di RiStory sono
disponibili sul sito www.rivaltastory.it e sulla pagina facebook della Città di
Rivalta.

Letture d’Autunno

LIBRI PER GRANDI E BAMBINI DEDICATI A QUESTA DOLCE STAGIONE.

L’autunno non e’ la stagione della decadenza come spesso si crede. La natura non sfiorisce, ma rinasce con colori caldi, delicatie rassicuranti. Il paesaggio diventa un mantello da vivere e godere. Passeggiate nel foliage, temperature gradevoli, delizie per il palato, vigne in festa, recupero per corpo e mente, una rinascita.

La letteratura ha dedicato molte righe a questa stagione, che personalmente amo profondamente, forse perche’ ci sono nata ?Probabilmente si, ma anche perche’, come  molti altri, penso che sia un periodo rigenerante, durante il quale la “normalita’” sospesa durante l’estate torna con piani e progetti.

I libri da leggere ambientati in autunno sono davvero molti, sia per grandi che per bambini. Lo scenario che questa stagione regala e’ incantevole e non solo per chi usa pennelli e tavolozza, ma anche per chi attraverso le parole racconta storie suggestive e magiche, un’altra maniera per tuffarsi in questo bel periodo dell’anno.Eccone alcuni:

Colori d’autunno di Henry D. Thoreau che in molti dei suoi libri racconta quanto la natura sia un bene per l’esistenza dell’uomo. In questo saggio la descrive nel suo lato estetico, con la sua “sagra dei frutti” che non e’ solo felicita’ per il palato ma anche piacere per il nostro gusto per il bello. I colori delle  campagne del New England sono, dalla tarda estate in poi, nei mille toni di verde, giallo, rosso e viola di erbe, di cespugli e alberi. Tutto questo nutre  la vista e anche l’anima. Una meraviglia in cui immergersi che ha capacità «di conferire forma visibile a qualche nostro pensiero o emozione». La natura offre “utilità e bellezza ben distinte, ma organicamente assortite, per rispondere a tutte le esigenze umane”. Alzando lo sguardo si percepisce la magia.

Per i piu’ piccol , 4-5 anni circa, e’ stato scritto da Jill Barklem “Storia d’autunno”, un libro illustrato che celebra il rispetto per la natura. La storia dei topolini di Boscodirovo che affronta il tema dell’amicizia e del senso della comunita’, ma anche di scoperte, avventure e amore. Primulina aiuta suo padre a raccogliere i frutti della stagione autunnale, ma in vista di una tempesta deve tornare a casa e si perde. Riuscira’ a ritrovare la strada?

Tra i classici non possiamo non menzionare “L’educazione sentimentale” di Gustave Flaubert. Il romanzo e’ ambientato a Parigi, in autunno appunto, e narra di un giovane uomo che tornando a casa dopo gli studi liceali conosce un editore e la sua affascinante moglie di cui si innamora perdutamente e fara’ di tutto per rivedere. Il libro e’ ambientato nel periodo che va dalla Rivoluzione Francese al secondo impero di Napoleo III, un periodo di instabilita’ politica e sociale.

Anche il giallo “Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi” di Maurizio De Giovanni   e’ una buona lettura stagionale. Misteri intricati, indagini, il caso insolito di un bambino morto che non ha ne’ famiglia ne’ amici. Qualcosa non quadra al famoso commissario che risolvera’ il caso proprio nella ricorrenza del 2 novembre.

Il fantasy-horror “Il popolo dell’autunno” di Ray Bradbury, invece, e’ un libro che parla Halloween. Due ragazzi di tredicisono entrambi nati nella notte del 31 ottobre: uno un minuto prima di mezzanotte, l’altro un minuto dopo. A Green Town nell’Illinois manca una settimana alla notte più macabra dell’anno. La tranquilla citta’ viene risvegliata dal rumore di uomini e donne che organizzano un “baraccone magico” che promette di far avverare ogni desiderio e procurare un elisir di lunga vita. Saranno i due amici tredicenni a salvare la città impedendo a questa pericolosa magia nera di prendere il sopravvento. Un libro per adulti e ragazzi.

MARIA LA BARBERA

La cultura è una passeggiata. A Torino torna “Portici di carta”

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16ª EDIZIONE sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023Libri, letture, incontri, dialoghi, laboratori, passeggiate, degustazioni, azioni collettive con autrici e autori italiani e internazionali. 2 km di libri con editori e librerie lungo i portici. Dedica a Milan Kundera

05.10.2013, Torino, Portici di Carta 2013

Premio di letteratura sportiva Gianni Mura, al via le votazioni online

selezionati i finalisti delle sezioni “Miglior libro” e “Fuoriclasse”

www.salonelibro.it

“A Torino la cultura è una passeggiata”: con 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro e oltre 100 appuntamenti legati al libro, sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023 torna Portici di Carta, la manifestazione letteraria che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro, giunta alla sedicesima edizione. Quest’anno si propone al pubblico con l’anteprima di giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti, dal titolo “Il Salone che verrà”: un momento speciale in cui il Salone Internazionale del Libro di Torino illustrerà il progetto editoriale del triennio 2024-26 e annuncerà la lingua ospite dell’edizione 2024.

Il centro di Torino e i suoi eleganti portici (tra via Roma, piazza San Carlo, Piazza C.L.N., piazza Carlo Felice), patrimonio architettonico della città piemontese, sabato 7 e domenica 8 ottobre ospiteranno 63 librerie torinesi, fra indipendenti, di catena, remainders, antiquarie e bouquinistes, 68 case editrici e 49 espositori “Il libro ritrovato” (libri antichi e fuori catalogo), pronti ad accogliere lettrici e lettori di ogni età, oltre che turisti e visitatori. Proporranno un percorso di lettura caratterizzato da sedici aree tematiche per ogni gusto e passione: dalla narrativa alla saggistica, dai gialli ai fumetti, dai viaggi alla spiritualità e cultura orientale, dalla poesia alla storia e società, dalla scienza alle storie di genere, dalle letture per bambini, bambine, ragazze e ragazzi ai gialli, dall’arte alle lingue, alla storia locale, ai racconti.

Il programma culturale coinvolgerà scrittori e scrittrici da tutta Italia, ma anche ospiti internazionali (grazie anche alla collaborazione con Book Pride), bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari: un caleidoscopico calendario di appuntamenti caratterizzato da incontri, dialoghi, celebrazioni editoriali,dediche autoriali, passeggiate e degustazioni letterarie, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, letture ad alta voce. Tra gli ospiti: Viola Ardone, Annalena Benini, l’illustratore Barroux, Roberto Colajanni, Lorenza Gentile, Paolo Giordano, Keith Kahn-Harris(Inghilterra), Felicia Kingsley, Beniamìn Labatut (Cile), Michela Marzano, Giorgio Pinotti, Marco Rossari, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Chiara Valerio, Elena Varvello.

I luoghi degli incontri saranno l’Oratorio e la Chiesta San Filippo Neri, le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa Sanpaolo, Piazza San Carlo e alcuni Caffè storici, pasticcerie ed esercizi commerciali che si affacciano sulla piazza stessa, orgogliosamente soprannominata il salotto di Torino (Caffè San Carlo, Biraghi, Caffetteria Torino, Pasticceria Iginio Massari, Costadoro, Mokita, Sinatra, Stratta).

Contraddistinta a ogni edizione da una dedica speciale a una grande personalità del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese, scomparso l’11 luglio, indimenticabile autore di libri tradotti in tutto il mondo, come L’insostenibile leggerezza dell’essere, Lo scherzo, Il valzer degli addii e i racconti Amori ridicoli, tutti pubblicati in Italia da Adelphi.

Anche quest’anno gli editori ospiti presenti saranno due, ciascuno con incontri sulla propria storia e con autori significativi in dialogo con il pubblico: Adelphi per l’editoria di narrativa e saggistica, Clichy per l’editoria dedicata all’infanzia.

Confermati gli appuntamenti per i più piccoli con il programma Mini Portici, pensato per bambine e bambini, ragazze e ragazzi in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e TorinoReteLibri Piemonte, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.

Tornano le proposte all’insegna della consapevolezza green al Gazebo Sambuy, grazie a Il Giardino Forbito con il mercato della Biodiversità Googreen, e gli incontri letterari Il giro del mondo in 40 libri per confrontarsi sui temi della multiculturalità, migrazione e inclusione grazie al Centro Interculturale della Città di Torino. Novità di quest’anno è la collaborazione con le Giornate della Legalità della Fondazione per la Cultura della Città di Torino e con Festival del Digitale Popolare.

In occasione del centenario di Italo Calvino e come omaggio agli editori ospiti, i librai di Portici di Carta esporranno sui propri banchi il libro del cuore che più hanno amato di Calvino e i titoli di Adelphi e Clichy che hanno particolarmente piacere di condividere con lettrici e lettori.

Portici di Carta si conferma così la manifestazione di promozione del libro e della lettura capace di coinvolgere tutti i soggetti della filiera, dagli editori ai librai, dalle biblioteche alle scuole.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it

IL PROGRAMMA

Autrici e autori

Il programma di Portici di Carta si apre con un’anteprima unica. Giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti alle ore 11 grande attesa per “Il Salone che verrà”,la presentazione alle istituzioni, ai partner pubblici e privati, alla stampa e al pubblico del progetto editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026 (ingresso libero fino a esaurimento posti. Per partecipare scrivere a comunicazione@salonelibro.it).

Ricchezza, qualità e varietà caratterizzeranno il programma culturale che per due giorni porterà a Torino occasioni di condivisioni, riflessioni sulla contemporaneità e la storia e momenti di festa, sempre partendo dal libro. Gli appuntamenti per giovani e adulti di Portici di Carta si svolgeranno alle Gallerie d’Italia-Torino e all’Oratorio San Filippo Neri.

Uno speciale momento per tutte le età aprirà idealmente il cartellone sabato 7 ottobre, ore 11, alla Chiesa di San Filippo Neri con lo spettacolo Musβ es sein? Es muβ sein!” – omaggio a Milan Kundera a cura dell’Ensemble Futura, il gruppo di orchestra e coro della Rete “La musica del corpo, della mente e del cuore”, patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Un viaggio in musica sulle tracce dell’autore ceco, partendo da L’insostenibile leggerezza dell’essere con la citazione del Quartetto di Beethoven No.16, Op. 135. Brani suonati, cantati e danzati dalla formazione artistico-musicale di giovani musicisti, cantanti, attori e ballerini EnsembleFutura provenienti dalle associazioni e dalle scuole elementari, medie e superiori di Torino e del Piemonte. Ingresso libero senza prenotazione.

Tra gli ospiti di sabato 7 ottobre: lo scrittore cileno Benjamín Labatut, in dialogo con Paolo Giordano, sul nuovo libro in uscita mondiale il 3 ottobre, Maniac (Adelphi; traduzione di Norman Gobetti), vincitore del Premio Malaparte 2023, incentrato sulla razionalità e la follia dell’uomo, partendo dall’invenzione del calcolatore Maniac, che alla fine della Seconda guerra mondiale aprì le porte all’informatica e all’intelligenza artificiale; la regina delle classifiche e del romance, con 200mila follower su Instagram, FeliciaKingsley, autrice di nove romanzi bestseller, a Portici di Carta con il fresco successo Una ragazza d’altri tempi (Newton Compton) in dialogo con la booktoker Francesca La Cava e con letture a cura della doppiatrice Annalisa Platania; Barroux, uno dei più importanti illustratori della scena internazionale, autore di pluripremiati libri per l’infanzia, caratterizzati dal gusto per il colore e la fantasia, edito in Italia da Clichy; Lorenza Gentile con il romanzo che ha scalato le classifiche negli ultimi mesi Le cose che ci salvano (Feltrinelli), un invito a trovare il coraggio di ritagliarsi il proprio spazio nel mondo, presentata dalla libraia Giorgia Mastroianni; GiorgioPinotti, editor capo di Adelphi, storico traduttore dei lavori di Milan Kundera, pubblicati in Italia da Adelphi, per la dedica speciale a un grande autore del Novecento; Roberto Colajanni, amministratore delegato e direttore editoriale di Adelphi, e la scrittrice Chiara Valerio sulla storia della casa editrice; il giornalista Paolo Morelli e il libraio Rocco Pinto sulla collana Stories (Graphot) dedicata alle storie e alle memorie dei luoghi; la libraia Silvana Sola Figure per Italo Calvino (Mondadori) omaggio alle illustrazioni e agli illustratori che hanno incrociato le opere di Calvino

Tra le autrici e gli autori di domenica 8 ottobre: Michela Marzano in libreria con il nuovo Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa (Rizzoli), sull’abuso e le molestie sessuali, sul consenso e sul rapporto delle donne con il proprio corpo dopo il #metoo, presentata dalla giornalista SimonettaSciandivasci; Viola Ardone, in dialogo con la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino Annalena Benini, sul nuovo romanzo Grande Meraviglia (Einaudi), dedicato all’affetto che si viene a creare tra un giovane medico e una bambina rinchiusa in manicomio; Tiziano Scarpa e Marco Rossari, insieme con i loro due nuovi libri, rispettivamente La verità e la biro (Einaudi) e L’ombra del vulcano (Einaudi), un intreccio tra vita e letteratura, con la partecipazione di Elena Varvello; Walter Siti, con il poeta e traduttore Ottavio Fatica, in un omaggiano a Louis-Ferdinand Céline, di cui Adelphi ha appena pubblicato Guerra, uno degli inediti dell’autore rubati nel 1944 dalla sua abitazione e ricomparsi settant’anni dopo; il sociologo Keith Kahn-Harris, presente grazie alla collaborazione con Book Pride, con un’analisi sociologica sui negazionismi, descritta nel sui ultimo libro Negazione. La verità inconfessabile (People), in dialogo con Francesco Foti; i giallisti torinesi Giorgio Ballario, Maurizio Blini, Enrico Pandiani e Massimo Tallone; un momento dedicato a Piero Gobetti con l’incontro sul volume L’editore ideale, diario postumo e manifesto ancora oggi valido per l’editoria indipendente e di cultura (in collaborazione con il Centro studi Piero Gobetti);

Quest’anno, grazie alla collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa, attrici e attori daranno voce alle pagine più intense e significative di alcuni romanzi presentati a Portici di Carta.

Mini Portici

Piazza San Carlo sarà il centro pulsante del programma Mini Portici, dedicato a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, con tre spazi specifici,per tre tipologie di attività differenti, realizzate in collaborazione con l’editore ospite Clichy, le Biblioteche civiche torinesi, i Laboratori di lettura dei servizi educativi della Città di Torino, la Biblioteca pedagogica e il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Nello Spazio laboratori l’editore Clichy porteranno incontri, attività, letture e workshop (per bambini da 5 anni in su), in compagnia delle sue autrici, dei suoi autori, delle sue illustratrici e dei suoi illustratori come: il francese Barroux, le cui opere sono pubblicate in tutto il mondo, e Giulia Pastorino, originale talento del panorama dell’illustrazione italiana (sabato 7 ottobre), Sergio Olivotti, noto per le ambientazioni oniriche e i personaggi ironici, eMarianna Balducci, Premio Andersen 2021 e Premio Nati per Leggere 2018 (domenica 8 ottobre). Le Biblioteche civiche torinesi proporranno letture ad alta voce sui temi dell’amicizia, degli affetti e dell’ambiente, prendendo ispirazione, in particolare, dai libri pubblicati da Clichy

Lì accanto, lo Spazio Nati per Leggere (0-6 anni), aperto tutto il giorno, offrirà alle famiglie un luogo morbido e accogliente e tanti libri da leggere con i propri bambini (tra cui i titoli vincitori delle diverse edizioni del Premio Nati per Leggere), e la possibilità di richiedere letture personalizzate, a tu per tu, grazie ai volontari e agli addetti delle Biblioteche civiche torinesi e dei Laboratori di lettura della Città di Torino.

La grande azione collettiva, curata dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, farà divertire grandi e piccoli durante durante il weekend di Portici di Carta: Con la testa tra le nuvole, ispirata al titolo del libro più famoso di Milan Kundera L’insostenibile leggerezza dell’essere, sarà un dinamico gioco di trasparenze e sovrapposizioni di forme, leggère come nuvole, per creare la visione di un cielo sottosopra, ispirandosi ad artisti che lo hanno interpretato, da Giotto a Lichtenstein, da Friedrich a Magritte.

Approfondimenti e convegni

Portici di Carta sarà anche l’occasione per presentare e confrontarsi su progetti di promozione alla lettura: il Concorso letterario nazionale Lingua Madre con le autrici vincitrici della sua XVIII edizione Patrycja Holuk(Polonia), Hasti Naddafi (Iran), Chiara Nifosì (Italia) in dialogo con Daniela Finocchi domenica 8 ottobre; la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, quest’anno dedicata al viaggio nel Medioevo, il cui programma completo viene annunciato sabato 7 ottobre (tra gli ospiti Roberto Mercadini con uno spettacolo sull’Orlando Furioso); la tappa torinese sabato 7 ottobredell’Independent Book Tour (dopo la partenza a Verbania), ideato da Hangar del Libro – Regione Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino, per far conoscere la ricca realtà editoriale e libraria indipendente piemontese; il convegno Stati generali delle biblioteche scolastiche del Piemonte di sabato 7 ottobre, dedicato alle buone pratiche e al ruolo delle biblioteche scolastiche come strumento di crescita personale e sociale, curato da Torino ReteLibri Piemonte, momento finale di formazione regionale; l’appuntamento Ma… dove vanno i librai? con i librai di diverse parti d’Italia per parlare di scenari, prospettive, cambiamenti e scelte a cui oggi sono messi di fronte (tra i relatori Ines Pierucci, Assessora alla Cultura della Città di Bari con cui il Salone del Libro organizza Lungomare di Libri).

Le passeggiate letterarie

Saranno otto le passeggiate di questa edizione, attesissime ogni anno da lettrici e lettori: sei curate da Alba Andreini, una da Rocco Pinto e una dalla casa editrice Edt.

Le sei passeggiate letterarie a cura di Alba Andreini sono in programma domenica 8 ottobre mattina alle ore 10. Attraverseranno diversi quartieri del centro di Torino, per far scoprire la bellezza nascosta della città che ha ispirato tanti scrittori e che ha fatto entrare i suoi luoghi nel loro immaginario. Si potrà camminare per i Portici di via Po, il Quadrilatero, San Salvario, San Donato, Crocetta e Vanchiglia, sulle orme, fra gli altri, di Fruttero & Lucentini, Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Primo Levi, Mario Soldati, Jean Jacques Rousseau, Edmondo De Amicis, Augusto Monti, Vittorio Alfieri, Friedrich Nietzsche, Emilio Salgari, Italo Calvino, Natalia Ginzburg e anche degli scrittori migranti come Amara Lakhous e Younis Tawfik. L’itinerario letterario a cura di Rocco Pinto e Franca Viglongo, sempre domenica 8 ottobre, guiderà lettori e lettrici nella Torino dei copisti, degli editori, degli stampatori dei librai, partendo da piazzetta Viglongo; sarà l’occasione per ricordare Giovanna Viglongo. L’iscrizione alle passeggiate è obbligatoria su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it).

Novità di quest’anno è la passeggiata matematica a cura di Edt sabato pomeriggio, ore 17: un itinerario per scoprire le relazioni fra l’arte, l’architettura e il mondo dei numeri, in compagnia di Silvia Benvenuti, divulgatrice scientifica, docente e autrice del libro In viaggio con i numeri(EDT). Iscrizione obbligatoria: libreria.torinocastello@mondadori.it011 577 8802.

Altre iniziative

In Piazza San Carlo farà tappa anche il Bibliobus, la biblioteca itinerante della Città di Torino, con proposte di attività e servizi, inaugurato nell’edizione 2018 di Portici di Carta. Dotato di un catalogo di circa 6000 titoli per adulti e bambini, computer e connettività Wi-Fi, il Bibliobus mette gratuitamente a disposizione il prestito libri e documenti, la biblioteca digitale e iniziative per grandi e piccoli.

Portici di Carta ripete la tradizione della serigrafia tirata a mano dalle Artenaute del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, inedita e originale rielaborazione grafica ideata da Paola Zanini, riservata a tutti quanti si iscriveranno al prestito bibliotecario presso il Bibliobus.

Per il secondo anno Portici di Carta amplia le proposte grazie al progetto Il giro del mondo in 40 libri, a cura del Centro Interculturale della Città di Torino. In Piazza San Carlo e Piazza C.L.N presso Caffè San Carlo, Biraghi, Caffè Torino, Pasticceria Igino Massari, Costadoro Social Coffee Factory, Caffè Mokita, Sinatra Galerie de Beauté, Stratta: 40 incontri letterari con autori e autrici di diverse nazionalità, occasioni per approfondire contesti storico-culturali plurali e confrontarsi sulle più attuali sfide legate ai diritti, alle migrazioni, alle questioni di genere, al colonialismo e la decolonizzazione, in collaborazione con le associazioni del territorio e grazie alla co-organizzazione di Associazione Piemonte-Grecia, AIA, Associazione Donne Africa Subsahariana e II generazione, ANGI, AMECE, Associazione Warà, FARMP. Tra gli ospiti: Amal Bouchareb, scrittrice e giornalista algerina; Leila El Houssi, docente di Storia e istituzioni dell’Africa presso La Sapienza di Roma; Claudileia Lemes Diaz, autrice italo-brasiliana; Antar Mohamed, co-autore con Wu Ming 2 del “romanzo meticcio” Timira; Elvira Mujcic,scrittrice e traduttrice bosniaca; Karim Metref giornalista algerino; Milton Fernandez, artista originario dell’Uruguay.

Tra le novità, la collaborazione con le Giornate della Legalità, manifestazione della Città di Torino, alla prima edizione, realizzata da Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con Libera Piemonte e Avviso Pubblico, in partnership con Biennale Democrazia e con il sostegno di Camera di commercio Torino. Dalla sinergia con Portici di Carta, nascono i Portici della Legalità, uno spazio per riflettere sugli aspetti legati alla legge e alla vita comune, dalla disobbedienza civile al concetto di giustizia, passando per la rieducazione e le possibilità alternative alla pena detentiva. In piazza San Carlo, i Portici della Legalità offriranno al pubblico la possibilità di discutere con autrici, autori, giornaliste e giornalisti di diversi volumi, tra cui Curare il mondo con Simone Weil (Laterza, 2023), Caccia ai nazisti (Rizzoli, 2023), Barre. Rap, sogni e segreti in un carcere minorile (Minimum fax, 2021), Il carcere spiegato ai ragazzi (manifestolibri, 2019) e Io dico no! Storie di eroica disobbedienza (Einaudi, 2017). Grazie alla collaborazione con il Festival della Legalità, sotto i portici di Piazza San Carlo in corrispondenza dello shop Biraghi, sarà allestita la mostra di Letizia Battaglia, artista scomparsa nell’aprile del 2022, una delle più grandi fotografe italiane del Novecento, protagonista di lotte civili, in Sicilia e non solo: in esposizione alcuni tra i suoi scatti più famosi in bianco e nero, che raccontano la Palermo degli anni ‘80 e ‘90.

Al Giardino Sambuy di Piazza Carlo Felice, in occasione e in collaborazione con Vendemmia a Torino e Grapes in Town l’associazione Giardino forbito inaugurerà con Annalisa Benini il progetto SeminaTo con la prima aiuola didattica coltivata a vite, una piccola vigna simbolica e rappresentativa delle terre dei vini letterari del Piemonte.

Il Matota Festival di letteratura per ragazze e ragazzi, che per il secondo anno collabora con Portici di Carta, ospiterà protagonisti della narrativa per l’infanzia come Daniele Aristarco, Sergio Olivotti, Carlo Marconi, Stefano Garzaro e Matteo Saudino in più luoghi della città: dal Polo del 900 alla Fabbrica delle E, da Più Spazio Quattro al Centro del protagonismo giovanile Cartiera (www.matota.it).

I giovani a Portici di Carta

Anche quest’anno a Portici di Carta, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, un gruppo di studentesse e studenti è coinvolto attivamente nella logistica dell’evento. Grazie alla relazione strutturale con TorinoReteLibri Piemonte (rete di coordinamento delle biblioteche scolastiche che conta più di 69 scuole aderenti sul territorio), i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro aiutando nell’accoglienza del pubblico, nella gestione degli spazi e delle sale e nel supporto alle attività per bambine e bambini di Mini Portici. Tutti gli studenti e le studentesse hanno partecipato al percorso organizzato dal Salone del Libro, Lavorare con i libri, l’esperienza formativa che accompagna alla scoperta della filiera del libro. Un percorso per rendere più fruttuosa e consapevole la loro esperienza di PCTO.

Tornano a Portici di Carta anche e ragazze e i ragazzi del Bookblog, i giovani reporter del Salone Internazionale del Libro. Una decina di studentesse e studenti del Liceo Alfieri di Torino documenteranno con interviste, reportage e articoli le giornate di Portici di Carta raccogliendo riflessioni, temi, idee che saranno riportati sul blog onlinebookblog.salonelibro.it.

Ecco come sarà la nuova edizione del Salone del Libro di Torino

“Il Salone che verrà”
XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino 
dal 9 al 13 maggio 2024, Lingotto Fiere

 

 

Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024, sotto la nuova direzione di Annalena Benini.

Il nuovo Salone si ispirerà, nell’ideazione e nella cura, alla costruzione di un giornale: un’opera con una sua precisa personalità che viene raccontata, giorno dopo giorno, dai curatori con le loro sezioni tematiche, da una redazione e da collaboratori tecnici. L’obiettivo è quello di offrire stimoli continui al racconto del presente, attraverso punti di vista diversi e vitali.

Le novità della XXXVI edizione sono state presentate al Teatro Gobetti giovedì 5 ottobre 2023 da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori e da Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Con gli interventi di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino.
La conferenza stampa di presentazione è stata tradotta in LIS, Lingua dei Segni Italiana, da Anna Di Domizio.

 

Il Salone che verrà: sette sezioni

Una delle novità più salienti è la creazione di sette sezioni, affiancate alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema centrale per il Salone. La cura delle sezioni è affidata a scrittori, scrittrici, intellettuali e artisti, che avranno il compito, per quell’argomento, di ideare e guidare incontri-evento durante le giornate del Salone.

La sezione Editoria sarà affidata a Teresa Cremisi, presidente di Adelphi. Gli incontri di questa sezione avranno l’obiettivo di mostrare al pubblico del Salone le differenze tra gli editori, il lavoro artigianale dell’editore, il suo rapporto con gli  autori e con i lettori.

La sezione Arte sarà curata da Melania Mazzucco, per una sezione dedicata alle scritture d’arte, oltre che alle opere: storie di artiste e di artisti internazionali, avventure nascoste che hanno cambiato il nostro sguardo.

La sezione Romanzo sarà affidata a Alessandro Piperno, che ci guiderà in un viaggio nelle letture, nei romanzi amati o odiati dai grandi scrittori. Si entrerà quindi nell’officina segreta di chi legge per scrivere e per vivere. Che cosa cerca in un romanzo uno scrittore? Come legge? Che cosa lo attrae?

La sezione Romance sarà affidata a Erin Doom, maggiore esponente del genere in Italia, autrice di romanzi da milioni di copie. Erin Doom dialogherà al Salone con le voci internazionali del Romance che hanno conquistato il mondo dei giovani lettori, indagando il futuro della letteratura a partire dai classici che hanno formato la nostra educazione sentimentale.

La sezione Leggerezza sarà curata da Luciana Littizzetto. I suoi incontri indagheranno la narrativa capace di penetrare tra le luci e le ombre della vita per dare anche spensieratezza a lettrici e lettori. Inoltre mostrerà come il linguaggio televisivo possa costruire spazi di intrattenimento e di risate.

La sezione Informazione sarà curata da Francesco Costa. Con la consapevolezza che la rete, i social network e i giornali online hanno trasformato completamente il nostro modo di leggere e informarci, Costa incontrerà i maggiori esponenti italiani e internazionali dell’informazione, indagando le trasformazioni e i fallimenti del mondo delle notizie.

La sezione Cinema sarà curata da Francesco Piccolo, che mostrerà – attraverso gli incontri con i suoi ospiti – il viaggio attraverso cui la letteratura si trasforma in opera cinematografica o in serie tv, evidenziando i cambiamenti di immagini e di linguaggio e la centralità del lavoro di registi, sceneggiatori, attori e produttori.

Oltre le sette sezioni, ci sarà una redazione che insieme alla squadra editoriale del Salone lavorerà al programma: Paola PeduzziIgiaba ScegoFrancesca SforzaTiziana Triana.

collaboratori tecnici saranno invece: Ilide Carmignani, per l’area traduzione; Lorenzo Fazzini, per i rapporti con l’editoria religiosa; Giusi MarchettaEros Miari e Andrea Falcone, per l’area ragazzi e scuole; Sara Speciani, per l’area professionale e Federico Vergari, per l’area sport e fumetto.

La lingua ospite

Il Salone decide di accogliere quest’anno una Lingua Ospite per poter approfondire nelle cinque giornate di manifestazione la produzione letteraria e culturale di una lingua: il tedesco.

Un libro tante scuole

È arrivato alla quarta edizione il progetto di lettura condivisa che riunisce, attorno a un grande classico, studentesse e studenti di tutta Italia consegnando loro 6000 copie gratuite: quest’anno il volume sarà Cime tempestose di Emily Brontë. Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo e dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, quest’anno in collaborazione con Mondadori, con la partecipazione di Chora Media.

Dall’italiano al mondo

Dopo il sold out delle due precedenti edizioni, torna il convegno “Dall’italiano al mondo”, iniziativa nata per promuovere e sostenere le traduttrici e i traduttori stranieri che danno voce alla letteratura italiana all’estero e per creare una rete di sostegno alla diffusione del libro italiano all’estero. Curato da Ilide Carmignani, il convegno, gratuito, è in programma venerdì 24 novembre online sulla piattaforma digitale SalTo+ dalle ore 14 alle ore 18.30 (ora italiana). Chiusura iscrizioni: 21 novembre 2023.
Per iscrizioni e informazioni: https://saltopiu.salonelibro.it

Portici di carta

Torna anche Portici di Carta, che sabato 7 e domenica 8 ottobre trasformerà Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro con oltre 100 appuntamenti. Tra gli ospiti: Viola Ardone e Annalena Benini, l’illustratore Barroux, Roberto Colajanni, Lorenza Gentile, Paolo Giordano, Keith Kahn-Harris (Inghilterra), Felicia Kingsley, Beniamìn Labatut (Cile), Michela Marzano, Giorgio Pinotti, Marco Rossari, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Chiara Valerio, Elena Varvello. Portici di Carta omaggerà quest’anno Milan Kundera. Due gli editori ospiti: Adelphi per l’editoria di narrativa e saggistica, Clichy per l’editoria dedicata all’infanzia.

Aspettando il Salone

Nel quadro di “Aspettando il Salone”, in collaborazione con La nave di Teseo, il 17 ottobre alle ore 18:30 presso il Sermig, ci sarà la presentazione di Sogni e illusioni di libertà – La mia storia, il libro di Patrick Zaki.
Evento gratuito, prenotazione obbligatoria su saltopiu.salonelibro.it – a partire dal 6 ottobre.

In calce, il link al press kit digitale, contenente il comunicato stampa completo di maggiori dettagli e delle dichiarazioni di Silvio Viale, Giulio Biino, Annalena Benini, Alberto Cirio, Vittoria Poggio e Stefano Lo Russo, oltre ad alcune fotografie, le schede partner e il logo.

Nel libro di Sorrentino i misteri del Maresciallo Cavallero in quel fatale settembre 1943

Informazione promozionale

“La Benda al Cuore” / Il nuovo romanzo di Gerlando Fabio Sorrentino  ripercorre le pagine di  storia italiana che ruotano attorno alla data del’8 settembre 1943 e alla misteriosa scomparsa del Maresciallo d’Italia, piemontese di Casale Monferrato

 

E’ da poco trascorso l’ottantesimo anniversario dell’8 settembre 1943, una delle date più controverse della storia italiana del ‘900. Di quel periodo è stato scritto e detto tanto. Ma mancava un’opera che, con rigore storico e passione dell’autore, andasse a scavare in una delle pagine ancora oscure che riguardano quel periodo: la morte del Maresciallo d’Italia Ugo Cavallero, figura di spicco della storia militare italiana, originario di Casale Monferrato (il caso volle che l’altro militare protagonista delle vicende che segnarono la caduta del Fascismo fosse Pietro Badoglio, anch’egli monferrino di Grazzano, a pochi chilometri da Casale). Questo “soldato piemontese” è al centro di un’opera che illumina una delle pagine più oscure e cruciali della storia italiana.

L’autore Gerlando Fabio Sorrentino ci presenta il suo ultimo lavoro, il suo terzo romanzo, “La Benda al Cuore”, imperniato sul mistero della morte di Cavallero nel contesto della tumultuosa transizione dell’Italia, dalla caduta del regime fascista al lento e sanguinoso cammino verso la democrazia, a partire proprio dalla data storica in cui l’Italia annunciò l’armistizio con gli Alleati, spianando la strada a una serie di eventi tragici e rivoluzionari che avrebbero segnato per sempre la nazione. Nel libro vengono affrontate e svelate alcune pagine della storia vera dell’enigmatico capo di stato maggiore generale delle Forze Armate Italiane durante la Seconda Guerra Mondiale, trovato morto nel settembre 1943 in circostanze misteriose.

Con precisione giornalistica e profondità di analisi, Sorrentino disegna un panorama del settembre 1943: dallo sbandamento dell’esercito italiano, alla reazione violenta dei tedeschi, dai bombardamenti alleati alle atrocità naziste, dalla confusione politica al dramma di un popolo preso tra due fuochi. Una nazione letteralmente spezzata in due, con al centro la figura emblematica di Cavallero, simbolo dei tormenti, delle divisioni e delle complessità di un’epoca. In “La Benda al Cuore”, l’autore non si limita a ricostruire la cronaca degli eventi, ma penetra l’animo dei protagonisti e il clima di incertezza, paura e tradimento che permeava quei giorni.

Il romanzo si configura non solo come un viaggio storico, ma come una lente di ingrandimento sulle dinamiche umane, politiche e militari che hanno determinato le sorti dell’Italia. Alla luce dei recenti sussulti politici e sociali che attraversano il continente europeo, l’opera di Sorrentino acquisisce un valore ancora più profondo, fungendo da monito sulla fragilità delle democrazie e sulle cicatrici indelebili lasciate dalla guerra, invitando a riflettere sulle lezioni non apprese e sulle tragiche ripercussioni delle guerre passate e presenti. “La Benda al Cuore” si propone come un testo indispensabile per tutti coloro che vogliono approfondire o riscoprire un periodo cruciale della storia italiana, sottolineando l’importanza della memoria collettiva e dell’analisi critica degli eventi passati, soprattutto in occasione dell’ottantesimo anniversario del fatidico settembre ’43.

Cavallero, oltre al suo ruolo militare, ha incarnato una figura chiave nell’industria italiana, guidando colossi come Pirelli e Ansaldo. Laureato, poliglotta e dotato di un’intelligenza brillante, la sua morte rimane uno dei grandi misteri della storia italiana del ventesimo secolo. Il romanzo getta luce su un uomo complesso, alle prese con le tensioni dell’epoca e con un profondo senso di appartenenza ai valori tradizionali italiani, capace di ispirare l’ammirazione e l’avversione dei suoi contemporanei. Una figura dalla personalità enigmatica, che continua ad affascinare e a suscitare interrogativi a distanza di ottanta anni esatti dalla sua morte. L’autore ci conduce attraverso gli ultimi tre giorni di vita del maresciallo, raccontando gli eventi che portarono alla sua tragica scomparsa, avvenuta nel settembre del 1943: si trattò di un suicidio oppure di un omicidio ordito dai tedeschi o dai fascisti?

La morte di Cavallero è solo uno dei tanti elementi che compongono questo romanzo. Vi è presente anche una drammatica e dettagliata ricostruzione delle convulse giornate che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943. Una pagina della storia italiana caratterizzata da una grande confusione, dalle atrocità e deportazioni perpetrate dai tedeschi e dalle devastazioni causate dalle Forze Alleate.

 

L’autore

Originario di Agrigento ma abruzzese d’adozione, Gerlando Fabio Sorrentino ha consolidato la sua presenza nel panorama letterario italiano con una carriera variegata che spazia dal romanzo alla poesia, ricevendo significativi riconoscimenti, tra cui una segnalazione sul Venerdì di Repubblica da parte del giornalista Corrado Augias, distinguendosi per la sua capacità di unire la meticolosità della ricerca storica alla profondità dell’analisi psicologica. Sorrentino continua il suo percorso di esplorazione dei meandri più oscuri della storia italiana, offrendo un’opera matura e articolata e trovando in “La Benda al Cuore” uno dei suoi apici espressivi.

Dettagli dell’opera

La benda al cuore

Autore: Gerlando Fabio Sorrentino

Editore: PAV Edizioni

Formato: 15×21

Pagine: 496

Prezzo di copertina: € 22,00

Collana: Romanzo Storico

Pagina Facebook:

https://www.facebook.com/labendalcuore

 

Link per acquisto su Amazon:

https://www.amazon.it/benda-cuore-edit-edizioni-edito/dp/B0CHLH8RBJ

Paolino e Chiamparino giallisti e finalisti

Finalisti al PREMIO VERMENTINO

«Il giorno prima del voto» tra le 6 opere finaliste

 

Il romanzo noir «Il giorno prima del voto» di Michele PAOLINO e Sergio CHIAMPARINO (collana “Piemonte in Noir”, Edizioni del Capricorno) è stato selezionato nella rosa delle 6 opere finaliste del Premio eno-letterario Vermentino, giunto alla VII edizione.

L’opera vincitrice sarà proclamata sabato 7 ottobre presso il Museo Archeologico di Olbia, che ospiterà la cerimonia di premiazione condotta da Neri Marcoré.

Il Premio eno-letterario Vermentino, ideato dalla Camera di Commercio di Sassari in partenariato con i Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra, unisce la letteratura al mondo del vino e premia quelle opere che sono in grado di cogliere in maniera unica ed originale, aspetti peculiari e significativi del variegato mondo vitivinicolo e del lavoro nei campi tra i grappoli d’uva e i filari. L’iniziativa prende spunto dal Vermentino, uno dei vitigni a bacca bianca caratteristico di diverse regioni italiane, tra cui la Sardegna.

Quest’anno sono state 31 le opere candidate con 25 Case editrici nazionali.

 

«IL GIORNO PRIMA DEL VOTO»

Un brutale fatto di sangue scuote l’atmosfera in apparenza quieta e imperturbabile delle Langhe: l’ultima discendente di una famosa famiglia di produttori di Barolo viene trovata uccisa nella sua cantina con un forcone conficcato nella schiena. Negli stessi giorni, a Torino, la campagna elettorale per il nuovo sindaco è al suo clou. Tra un’asta di beneficenza frequentata dal bel mondo dei vip (o presunti tali), la comparsata elettorale di un ministro in cui si schiera compatta tutta la città che conta (o che vorrebbe contare) e un dibattito senza esclusione di colpi (bassi) tra candidati, sulla scena politica si scontrano gruppi di potere opposti: la vecchia guardia, incerta se consegnarsi ai giovani leoni di casa, e i nuovi barbari giunti da fuori. Intanto, nelle Langhe, Serena Valente, giovane maresciallo dei carabinieri, meridionale, del tutto estranea al mondo chiuso della provincia, e uno stagionato giornalista bohémien indagano sul delitto, ciascuno per conto proprio, per scoprire i fili segreti che collegano la cantina sui bricchi e le stanze ovattate del potere economico torinese. Unico sospettato per il crimine: un lavorante macedone, sparito subito dopo il dramma. Ma c’è ben altro, dietro l’omicidio…

 

Libri e reading a cura di Belgravia e Pathos

Libreria Belgravia propone: Pathos, SABATO 7 E DOMENICA 8 ottobre,dalle 10 in avanti fino a notte, a Portici di Carta,: in Via Roma 116 all’angolo con Piazza San Carlo, UNICO BANCO DEDICATO SOLAMENTE ALLA POESIA con reading entrambi i giorni e un poetry slam sabato sera dalle 20,30 alle 22,30 il cui.vincitore avrà accesso alla finale nazionale 2024.

In un libro il mondo dell’animalismo e i suoi segreti

All’OPEN FACTORY Gabriele Merlo presenta

il libro “SALVA una VITA il mondo, l animalismo e i suoi segreti

 

Sabato 7 ottobre dalle ore 18.30 presso

l’OPEN FACTORY

via Del Castello n.15Nichelino

Gabriele Merlo, Coordinatore Nazionale Guardie Zoofile e Direttore Corsi Formativi Leidaa con oltre 30 anni di esperienza in Italia e all’estero, presenta SALVA una VITA, un libro sull’animalismo.

“Un testo per Salvare, Difendere e Proteggere gli animali!” , commenta l’autore. 

Organizzazione LeidaaTorino, incontro aperto al pubblico.

Presidente Massimiliano Laiti

www.leidaa.info

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Alexandra Lapierre “La donna dalle cinque vite” -edizioni e/o- euro 25,00

Alexandra Lapierre si riconferma biografa eccezionale, capace di rendere accessibili, avvincenti e scorrevoli le vite complicatissime di grandi personaggi dimenticati dalla storia. Qui ricostruisce in un’opera monumentale – ben documentata (per 3 anni ha rovistato nelle biblioteche di mezzo mondo) e romanzata magnificamente- la storia di Mura Zakrevskaja. Affascinante aristocratica ucraina che attraversò pagine importanti del Novecento; forse fu anche una spia, sicuramente la musa di Gorkji e Wells.

L’autrice individua 5 fasi nel suo percorso, che equivalgono ad altrettanti romanzi.

A partire da quando nasce, a fine Ottocento, in una nobilissima famiglia russa; ultima figlia di Sua eccellenza Zakrevskij proprietario terriero (di foreste, villaggi, distillerie e raffinerie di salnitro) e padrone di 2000 anime. La madre è una baronessa, detta “la vipera”, donna fredda e dal carattere impossibile.

Mura cresce nel castello barocco tra tate e precettori; a 13 anni padroneggia già 5 lingue. Bellissima e intelligente brilla nell’alta società tra feste e balli a San Pietroburgo alla corte dello Zar.

Quando il padre viene fulminato da un infarto e il suo patrimonio va tutto alla massoneria, ripianare debiti e ipoteche tocca alla “vipera” che sistema le figlie in matrimoni discutibili. A 17 anni Mura sposa il nobile estone Jon Benckendorff, diplomatico a Berlino e riprende a frequentare il bel mondo; ma nonostante la nascita dei figli, non sarà un matrimonio d’amore.

Quando nel 1917 scoppia la rivoluzione russa il mondo della 24enne Mura viene stravolto. Dopo il brutale assassinio dei Romanov a Ekaterinburg, la Russia apre una pagina in cui sotto Lenin i nobili vengono perseguitati, cacciati e uccisi. Anche la vita di Mura è sulla soglia del baratro. Finisce tre volte nell’infernale carcere della Lubjanka; ma è abilissima e la scampa ogni volta, portandosi dietro il sospetto di essere una spia.

Si innamora perdutamente del diplomatico inglese Robert Bruce Lockhart, sposato e con la fama di avventuriero. I due diventano amanti e lui sarà il primo grande amore di questa istrionica eroina. Poi gli stravolgimenti storici li separano, lui torna in Inghilterra e se ne perdono le tracce a lungo.

Mura, rimasta in Russia, entra nel cerchio magico che ruota intorno a Maksim Gor’kij, fautore della rivoluzione, ma critico verso i suoi metodi brutali. E’ lui il fulcro di una sorta di comune-corte di accoliti che ospita, sfama e protegge. Il poeta vive insieme a ex moglie e amanti di turno. Lui ha 52 anni, Mura 27; lei scalza le altre donne e diventa il suo braccio destro, amante e musa, anche se tra alti e bassi.

Il terzo grande amore è il famoso scrittore H.G.Wells del quale diventa la compagna. La sua lunga vita è sempre ingarbugliata, sospettata dall’Occidente di essere una spia dei russi, che a loro volta pensano sia un’agente straniera; spesso in fuga da un paese all’altro, rischiando di essere uccisa. Sicuramente un’eroina piena di passione, ma all’occorrenza di grande sangue freddo, capace di mentire e sempre di salvarsi.

 

 

Angela Carter “La bottega dei giocattoli” -Fazi Editore- euro 18,50

In questo romanzo la scrittrice, giornalista e femminista inglese, morta nel 1992, imbastisce una storia di violenza e soprusi con al centro la protagonista Melanie.

La conosciamo nella beata ingenuità dei suoi 15 anni, davanti ad uno specchio intenta a scoprire i cambiamenti dal corpo di adolescente a una nuova femminilità. La vita vira drasticamente con la morte improvvisa dei genitori in un incidente, che lascia Melanie, il fratello minore Jonathon e la piccolissima Victoria poveri in canna e con un destino incerto.

I tre vengono affidati allo zio Philip che di mestiere fa il giocattolaio ed ha un’anima crudele e nera. E’ sposato con la sottomessa Margaret, che vive miseramente e vestita di stracci. E’ rimasta muta dal giorno delle sue nozze e -forse per compensare il suo desiderio di essere madre tarpato dall’infertilità- in un orfanotrofio ha preso i fratellini Finn e Margaret, nel tentativo di salvarli da povertà e abbandono.

In casa dello zio Philip domina il terrore: è un Barbablù che comanda, picchia, insulta e maltratta. Per lui contano solo i giocattoli e i burattini che costruisce; agli altri, invece, riserva sopraffazione e violenza gratuite.

I più esposti sono Finn -che si ribella e viene costantemente malmenato- e Melanie, la cui femminilità in divenire costituisce un ulteriore elemento di pericolo. Nel breve romanzo c’è la cronistoria di continue ingiustizie perpetrate dall’orco sui più deboli: la moglie e i bambini. E tutto il libro ci fa vibrare di indignazione man mano che emerge la brutalità e la capacità di manipolazione del padrone di casa.

 

 

Percival Everett “Gli alberi” -La nave di Teseo- euro 20,00

In questo romanzo del poliedrico e famoso scrittore americano è centrale il tema del razzismo, narrato dalla genialità di Everett e dunque tra il pulp, il fantasy e il thriller.

La torbida vicenda è ambientata a Money, piccola comunità del Mississippi, dove ai giorni nostri avviene una serie di brutali omicidi. Vittime sono sempre dei bianchi ammazzati ed evirati brutalmente. Ogni volta accanto a quei corpi c’è anche il cadavere sfigurato di un uomo di colore; giovane che come per magia continua a sparire e poi ricomparire sulla scena del delitto successivo.

Tra scene cruente che ricordano i film di Tarantino, la vicenda si sviluppa attorno a questo incredibile mistero. Siamo nell’America rurale e razzista, lì 80 anni prima un ragazzo nero di Chicago, Emmmett Till, era stato linciato da due bianchi che poi lo avevano legato con del fil di ferro e gettato nel fiume, senza via di scampo. E’ un brutale caso di omicidio razzista realmente accaduto e qualcosa vorrà dire….

Dettaglio: gli alberi del titolo sono sia quelli a cui venivano impiccati i neri, che quelli genealogici delle famiglie del luogo che annaspavano in un mondo intriso di tristezza, sospetti e tanta discriminazione.

 

 

Nancy Cunard “Parallax” -De Piante- euro 18,00

Questa è la raccolta di poesie di Nancy Cunard: miliardaria, bellissima, poetessa, scrittrice, editrice ed attivista che incrociò le traiettorie di grandi personaggi del Novecento. Una vita intensa, scivolata verso un epilogo tristissimo con la brillante mente che si sfalda. Delirante, alcolizzata e scheletrica finì per aggirarsi sempre più sperduta per le vie parigine; invecchiata e distrutta precocemente, muore a 69 anni, in totale solitudine il 17 marzo 1965 all’Hospital Cochin.

Era nata a Londra il 10 marzo 1896, figlia di Sir Bache Cunard, erede dell’impero navale Cunard Line, e dell’americana Maud Burke sbarcata in Europa con una ricca dote, alla ricerca di un marito blasonato. Il matrimonio con Cunard le aveva aperto le porte dell’alta società; ma i due erano male assortiti.

Lui gentiluomo di campagna, felice nella sua tenuta di Nevill Holt nel Leicherstershire; dedito a caccia, pesca e a creare oggetti in oro, argento e ferro battuto. Lei più giovane di 20 anni, considerava la maternità «cosa bassa e infima», in compenso fu abilissima nell’aprire il suo salotto a membri della famiglia reale, personaggi politici della caratura dei coniugi Churcill, scrittori tra i quali Yeats, Pound e Maugham, pittori, scultori, musicisti,….

Nancy cresce con tate e servitù ed è una bambina molto dotata e solitaria. Quando ha 15 anni i genitori si separano e lei si costruisce un bagaglio culturale notevole, con studi in Germania e a Parigi. A farle un po’ da padre ed aprirle lo sconfinato orizzonte della letteratura sarà uno degli amanti della madre, il romanziere irlandese George Moore.

La sua vita è di per sé un intrigante romanzo, protagonista di svariate storie d’amore, tra vere e presunte. Fu ritratta da Man Ray in tutta la sua sfolgorante bellezza androgina; sguardo che trapassa l’anima, ricoperta fino al gomito dagli enormi bracciali africani per i quali nutriva un’autentica passione.

Aldoux Huxley la immortalò in due suoi romanzi, James Joyce era solito andare a trovarla quotidianamente ed Ernest Hemingway l’ammirava profondamente.

L’esordio letterario della Cunard è tra il 1915 -1916 con la prima poesia “Prayer”; mentre nel 1921pubblica la raccolta “Outlaws”, versi che parlano della sua filantropia e anticipano la futura militanza di donna anticonformista e libera.

Quattro anni dopo, il suo capolavoro “Parallax” viene pubblicato nientemeno che dalla Hogarth Press di Virginia e Leonard Woolf.

Il suo più grande amore fu Louis Aragon che iniziò a frequentare nel 1926, insieme al quale fondò la Hours Press, nella tenuta in Normandia acquistata con l’eredità paterna. Poi la relazione naufraga, lei si invaghisce del musicista afroamericano Henry Crowder, e Aragon tenta il suicidio.

Seguiranno altre relazioni, sempre innamorata di un uomo e della sua causa; sarà paladina dell’amore interraziale, si professerà amazzone comunista e viaggerà in lungo e in largo, sperperando il patrimonio, sempre alla ricerca di qualcosa che le riempia la vita.