Dopo le dolorose sconfitte delle ultime giornate o ai supplementari o all’ultimo secondo, la squadra di Torino è di nuovo pronta a rilanciarsi nella voglia di dimostrare che non è così scarsa come i risultati paiono “far sembrare”. Con i “se” e con i “ma” non si fa la storia ma anche ignorare la realtà non è sano. Si potrebbe scrivere adesso per esaltare i pregi di una squadra entusiasmante se si fosse vinto, ed era assolutamente più che possibile, ma purtroppo non è andata così e quindi le maniche sono di nuovo su e la giusta grinta deve essere mantenuta per tutta la prossima partita contro la neopromossa Trieste, che ha già dimostrato di non essere per nulla squadra materasso.
Il fisico e la potenza non mancano alla FIAT Torino, a volte si pecca in resistenza fisica ma, purtroppo, questo è dovuto anche ad alcuni giocatori che al momento non si stanno esprimendo al meglio del loro potenziale e “costringono” gli altri ad un surplus di permanenza in campo che fatalmente rende meno lucidi nei finali di partita. Sicuramente abbiamo bisogno che il buon Marco Cusin torni ai suoi livelli di qualità e che capitan Peppe “regga” l’urto della velocità della nostra squadra e renda per il campione che è stato al pari del nostro super tiratore Carlos Delfino, e che tutta la pattuglia U.S.A. si amalgami al meglio e renda al 100% per tutto l’arco della partita. E poi, visto che i mezzi sono strabordanti, saremmo felici che Mc Adoo dimostrasse a tutti il suo superbo talento stravolgendo con roboanti schiacciate il canestro avversario…come a tratti fa vedere, e che Rudd travolga “sportivamente” gli avversari che lo frenano nelle sue entrate a canestro: ma, bisogna ricordare, sono neanche due settimane che si allenano insieme, e l’inizio non è stato proprio così semplice per l’Auxilium. Le guardie hanno solo bisogno di capire che se vogliono sono quasi immarcabili e che il loro peggiore avversario talvolta sono loro stessi con le loro paure, ma la qualità è alta sia fisicamente che tecnicamente.
Insomma, la situazione dei risultati parla chiaro e purtroppo bisogna parlare con i fatti tangibili, e quindi una vittoria sarebbe uno splendido refrigerio sui bollori della mestizia che avvolge i tifosi quando si perde. Già, i tifosi. Quelli veri li abbiamo visti al Palavela ringraziare una squadra che perde per l’impegno profuso, e quelli veri erano tristi ma non arrabbiati, dispiaciuti ma non delusi. Quelli veri. I pochi, del gruppo “io tifo contro”, stanno esultando, ma come disse il poeta “non ti curar di lor ma guarda e passa”. Il lavoro a questi livelli è comprensibile solo a chi lo ha vissuto, con le innumerevoli difficoltà che non sono minimamente accessibili ai “saputi” della critica, che magari hanno anche giocato a basket (alcuni probabilmente tifano una squadra NBA dicendo “noi”) o allenato a livelli diversi, ma la serie A è un altro mondo. L’alto livello professionistico non è solo un gioco. E anche colpire chi lavora per un gusto insano è un gioco che lascia al tempo l’ovvio e amaro giudizio per chi lo pratica.In ogni caso, per domani attendiamo con calore ed entusiasmo i veri tifosi del basket torinese e non solo per supportare al meglio i colori gialloblù della FIAT Torino, che anche domani non potrà contare sul mitico coach Larry Brown pronto a rientrare al più presto dopo un intervento per la salute subito negli States, ma che avrà la carica dei suoi “assistants” che hanno voglia altrettanto di dimostrare a tutti che non possono essere pochi punti di differenza a far sembrare incapaci un gruppo di atleti che con il tempo sogniamo e speriamo possano essere all’altezza di quanto tutta la parte realmente tifosa si auspica che accada. La voglia di vedere giocare bene e vincere la FIAT Torino è alta. Come diceva un politico estremamente famoso, in Italia esistono due tipi di pazzi: quelli che dicono di essere Napoleone e quelli che dicono di voler risanare le finanze dello stato… , ma parafrasandolo, a Torino esistono due tipi di pazzi, quelli che credono di essere Napoleone e quelli che dicono di saperne di Basket…Go Aux! E che la vittoria sia con te!
Paolo Michieletto