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Cantieri di lavoro e reddito di cittadinanza, in arrivo i fondi straordinari

Un contributo statale straordinario di 97 milioni di euro, da spalmare su più anni, a sostegno dell’attività dei Centri per l’impiego, reddito di cittadinanza compreso: è questa la novità annunciata in Terza commissione dalla Giunta regionale illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione

Tra gli stanziamenti più significativi messi a bilancio per il 2020 nell’ambito delle politiche del lavoro, spiccano i 3 milioni per il Cantieri di lavoro, i 10 per il Fondo disabili e gli 11 (Regione-Stato) sempre per i Centri per l’impiego.

Investire in formazione guardando alla creazione e al mantenimento dell’occupazione: partono da questo concetto le linee strategiche per il lavoro previste dalla Regione. Per raggiungere tali obiettivi bisognerà essere innovativi, pensando a Istituti tecnici superiori (Its) nuovi, capaci di preparare alle nuove professioni legate all’innovazione digitale, all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile o ai Green Jobs.

Nell’affrontare il tema del futuro del lavoro   la  regione intende parlare soprattutto di riqualificazione professionale. Proprio in Piemonte, è stato evidenziato, il settore dell’automotive sta affrontando un processo di transizione molto delicato, per il quale bisogna fornire formazione adeguata per raggiungere prima l’obiettivo dell’ibrido e poi quello dell’elettrico.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd, Luv e Moderati.

Sono invece pari a 68 milioni i fondi stanziati per l’agricoltura. L’assessore ha premesso che circa il 96 per cento del bilancio va a coprire le spese di gestione del comparto, come i servizi basilari e il personale per il controllo.

L’impegno della Giunta è quello di difendere l’agricoltura piemontese nel contesto di un momento generalizzato di crisi e soprattutto per i cambiamenti climatici che stanno mettendo in difficoltà anche alcune delle colture tradizionali e di eccellenza del Piemonte. Altra problematica che sta affliggendo il mondo agricolo è quella del rapporto tra i costi di produzione, sempre più alti, e i prezzi di vendita dei prodotti.

Il rappresentante dell’Esecutivo ha più volte parlato di un Defr di difesa, anche se c’è spazio per proposte che siano però compatibili con le risorse finanziarie a disposizione.

Si pensa ad un’agricoltura sempre più aperta alle energie rinnovabili e attenta al riutilizzo degli scarti, attrattiva per i giovani e determinata nella difesa dei prodotti di qualità, attraverso strumenti quali i Distretti del cibo e i consorzi. È poi stata annunciata la volontà di incominciare a programmare la stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr).

Parlando di caccia, l’assessore ha detto che non si deve avere un approccio discriminante, in quanto la stessa deve sapere stimolare la gestione e il controllo del territorio.

Sono intervenuti esponenti di M5s, Pd, Luv e Fi: tra i temi toccati quelli dei danni causati dalla fauna selvatica, delle predazioni e della risicoltura.

Dagli esponenti della Lega è stata avanzata la proposta di convocare la commissione a Novara, possibilmente in maniera congiunta con la commissione Agricoltura della Regione Lombardia, per trattare l’annoso tema dell’esclusione dai dazi europei del riso cambogiano.

 

Ex Embraco, Costanzo (M5S): “Ministero responsabilizzi le parti”

Riceviamo e pubblichiamo / “Dopo il nuovo presidio  dei lavoratori ex Embraco davanti alla sede Whirlpool Emea di Pero per protestare contro i continui ritardi nell’avvio della reindustrializzazione da parte di Ventures, l’incertezza regna sovrana”

Da mesi ormai si attende di conoscere il destino dello stabilimento di Riva di Chieri, e la deputata Jessica Costanzo (M5S), fin da subito in prima linea al fianco dei lavoratori, continua a seguire gli sviluppi della vicenda.

“Esprimiamo forte contrarietà per quanto sta avvenendo – afferma Costanzo – i tempi di attesa per la reindustrializzazione di Embraco sono scaduti e l’insolvenza conclamata di Ventures impone ormai di voltare pagina.

Abbiamo già avvisato la sottosegretaria Todde e il vice-capo di Gabinetto Giorgio Sorial: il Mise sta lavorando per cercare nuove soluzioni che garantiscano il ricollocamento di tutti i lavoratori.

Auspichiamo in questo senso che il Ministero riesca a responsabilizzare le parti in causa per trovare nuovi investitori solidi, avendo come fine unico il bene dei lavoratori, la loro sicurezza e la tutela delle loro famiglie” conclude Costanzo

L’arcivescovo in piazza con i metalmeccanici contro la crisi

L’ arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha presenziato con i metalmeccanici riuniti in piazza Castello alla manifestazione sindacale “48 ore contro la crisi”

“Siamo nel centro della città e avete fatto bene a venire in centro, sotto un’istituzione importante come la Regione.

Bisogna che la città si svegli e dia un grande segno di solidarietà. Le orecchie  e i cuori si aprano per trovare una soluzione alle situazioni di crisi ma anche un progetto globale per anticiparle e non solo curare quelle  in atto. Rimango stupito dall’indifferenza, dal silenzio imbarazzato di tanti a fronte di gravi situazioni di crisi occupazionale. Pare che le difficoltà degli uni poco importino alla città in quanto tale ma siano considerate come  fatti parziali”.

Sindacati in piazza per la “48 ore contro la crisi”

A Torino  dal 2008 ad oggi si sono persi  ben 9.000 posti di lavoro nel settore auto

Ne sono “spariti” 46.000 in Piemonte, da  107.000 del 2007 a 61.167 nel 2018. In calo la  produzione,  scesa dalle 218.000 unità del 2006 alle attuali  21.000.

I sindacati  Fim, Fiom e Uilm lanciano l’allarme e promuovono   una ’48 ore contro la crisi’, in corso attualmente in piazza Castello.Il Piemonte è oltretutto la regione più cassaintegrata d’Italia: 32 milioni sono le  ore autorizzate, il 14% in più rispetto al 2018, con 16.000 lavoratori coinvolti ogni mese. Le organizzazioni sindacali propongono di prorogare gli  ammortizzatori sociali, lo sviluppo della filiera dell’ automotive, nuove produzioni complementari come le batterie e le paline di ricarica, l’insediamento di nuove realtà produttive.

Poste italiane, disponibili i dati Isee

Anche nei 420 Uffici Postali della provincia di Torino è possibile richiedere i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2019 e necessari per la presentazione dell’attestazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente)

Il documento, che viene emesso su richiesta dell’intestatario, è la sintesi dei prodotti in possesso del cliente.

In particolare riporta saldo e giacenze dei conti attivi/estinti nel corso d’anno 2019, dei libretti di risparmio, dei Buoni Fruttiferi Postali, delle Postepay nominative e delle Carte Enti Previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative.

Tali informazioni sono utili per accedere alle prestazioni sociali agevolate quali il bonus bebè, il bonus elettrico o idrico, l’iscrizione dei figli ai servizi di prima infanzia, i libri di testo gratuiti, gli assegni di maternità e le forme di sostegno al reddito previste dall’attuale normativa.

La certificazione sarà disponibile in tempo reale; per poterla ottenere sarà necessario richiedere all’operatore di sportello l’apposito modulo “Richiesta Attestazione a fini ISEE” e restituirlo compilato.

Marazzato, una lunga storia su Youtube

Disponibile sul nuovo canale ufficiale dell’azienda il video che narra 70 anni di lavoro, coraggio e successo

 

Quando la tecnologia incontra la storia, nascono magie destinate a durare nel tempo. E’ disponibile sul nuovo canale ufficiale YouTube del ‘Gruppo Marazzato’ (visibile all’indirizzo web https://www.youtube.com/user/GruppoMarazzato) l’emozionante video che racconta la storia di una delle più intense, prolifiche e solide realtà industriali italiane dal Dopoguerra a oggi.

 

 

Il filmato inedito, presentato in anteprima lo scorso 22 dicembre nell’ambito del consueto incontro natalizio con tutti i dipendenti e le loro famiglie tenutosi al Multisala ‘MoviePlanet’ di Borgo Vercelli (ove ha sede l’headquarter della rinomata azienda vercellese), “è ora liberamente a disposizione di quanti vogliano approfondire e conoscere da vicino, e con una punta di genuina emozione in più, il percorso e l’evoluzione, dalle origini sino ai giorni nostri, di una famiglia esemplare e affiatata, fatta di generazioni concordi e altrettanto instancabili lavoratori”, spiega Maurizio Scandurra, giornalista e conduttore radiotelevisivo con trascorsi importanti in programmi di punta della tv di Stato quali ‘Mattina in Famiglia’ (Raidue), ‘Scalo 76’ (Raidue) e ‘Telethon’ (Raiuno), nel cast assieme a maestri di prima grandezza del piccolo schermo quali Michele Guardì, Pippo Baudo e l’indimenticato Fabrizio Frizzi.

Una storia infinita di lavoro, coraggio e successo efficacemente sintetizzata nella trama delle immagini abilmente ideata dal valente filmaker vercellese Cristian Sosso in cui, ai normali e consueti alti e bassi della vita, la Famiglia Marazzato e l’intero insieme delle loro valide risorse umane e maestranze ha saputo reagire e rispondere con coerenza, trasformando costantemente ogni problema in un’opportunità, restando saldamente ancorati ai propri valori e guardando all’orizzonte in divenire con incrollabile fiducia nel domani, mantenendo sempre ben salda la rotta”, prosegue Scandurra, anche stimato scrittore al fianco di nomi di punta dello showbusiness nazionale quali Ivana Spagna, Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, Valerio Liboni dei Nuovi Angeli, Antonio Lubrano, Renzo Arbore, Alessandro Meluzzi, Andrea Mingardi e gli indimenticati Cino Tortorella e Paolo Limiti.

Immagini che si prendono per mano e rincorrono ritmicamente fra i decenni”, spiega il giornalista e critico musicale, che ha altresì firmato i testi e fatto da voce narrante alla clip.

Che attraversano, e contestualmente disegnano, la linea del cuore, lasciando spazio a quel profumo di valori sinceri alla base di una mission e una vision consapevoli: far emergere, promuovere, diffondere la cultura del sano e del bello, attraverso l’operosità quotidiana nel delicato e quanto mai più che attuale settore delle bonifiche ambientali. Delle cosiddette ‘Soluzioni per il pianeta’, come recita il nuovo claim del ‘Gruppo Marazzato’ presentato con successo allo scorso ‘Ecomondo 2019’, la più importante Fiera europea di settore ove l’azienda ha riscosso anche amplissima attenzione da parte dei principali media nazionali e di settore”.

Per poi concludere: “Ringrazio il ‘Gruppo’ e la Famiglia che lo guida dandogli il nome per avermi consentito di respirare da vicino – e in profondità – il clima di viva cordialità che permea costantemente il loro ambiente quotidiano: anticamera viva e vera del reale benessere che, con competenza, avanguardia, ricerca e pionierismo, contribuisce a rendere migliore anche quello circostante, così come solo loro sono in grado da sempre di fare”.

Premio Odisseo: creatività, innovazione e sostenibilità

Il CDVM valorizza i fattori chiave del successo delle organizzazioni del futuro

Il Premio Odisseo 2020, giunto quest’anno alla sua nona edizione, si propone lo scopo di valorizzare e premiare le realtà territoriali che siano state capaci di distinguersi per la realizzazione di progetti orientati alla creatività, innovazione e sostenibilità. Si tratta, in particolare, di progetti relativi ad attività di marketing innovativo e digitale e di promozione della sostenibilità ambientale.

Il titolo, che definisce meglio gli ambiti, permettendo altresì la flessibilità delle candidature, è “Odisseo 2020. Creatività. Innovazione. Sostenibilità. Fattori chiave del successo delle organizzazioni del futuro”.

“Si possono candidare tutte le aziende – spiega Antonio De Carolis, presidente del CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino), in seno al quale è nato il Premio – enti ed organizzazioni presenti in Piemonte ed in Valle d’Aosta di piccole e medie dimensioni nei loro rispettivi settori”. Le candidature saranno accettate fino al termine ultimo del 10 febbraio prossimo, attraverso la compilazione di una scheda e la fornitura di materiali illustrativi e di comunicazione. Seguirà, sempre in febbraio, la riunione della giuria di primo livello che esaminerà le candidature e creerà la short list di un massimo di dodici nominativi.

La giuria di secondo livello – prosegue il presidente De Carolis – si riunirà invece nel mese di marzo prossimo per la scelta dei sei vincitori. Seguiranno poi la comunicazione agli interessati ed entro aprile avrà luogo la cerimonia di premiazione”.

Il Premio Odisseo è nato da un’idea del Consiglio Direttivo del CDVM che, nel novembre 2004, ha recepito una serie di preziose sollecitazioni pervenute da alcuni consiglieri e da alcuni componenti del Gruppo Giovani. Dopo una bozza preliminare elaborata nel dicembre 2004, nel gennaio immediatamente successivo il gruppo si rafforzò con l’entrata di nuovi componenti che avrebbero dato un ulteriore valido contributo alla creazione e alla prima edizione del Premio Odisseo, tra cui il Past President del CDVM Gianluigi Montresor, che assunse la carica di Presidente del Premio portandolo al livello di notorietà che oggi vanta; al gruppo avrebbero partecipato anche l’allora Presidente Paolo Guazzone ed altri Consiglieri quali Bocchi, Gennaro e Turcati che ancora oggi collaborano all’organizzazione. Seguendo una lunga tradizione, anche l’edizione 2020 del Premio Odisseo si propone di premiare la creatività imprenditoriale con opere d’arte contemporanea, quali espressione diversa ma complementare di un unico talento. Infatti ai vincitori andrà l’omaggio di un’opera d’arte esclusiva, offerta da artisti contemporanei, mentre a tutte le aziende entrate nella short list sarà consegnato un diploma di partecipazione.

Tutte le informazioni e notizie inerenti il Premio sono disponibili sul sito www.premiodisseo.com e sul sito www.cdvm.it.

Ulteriore riferimento è la Segreteria del CDVM e del Premio Odisseo presso l’Unione Industriale, Via Fanti 17, 10128 Torino. Tel 011 5718438, Mail cdvm@ui.torino.it

 

Mara Martellotta

Fdi, cantieri di lavoro nelle periferie

Riceviamo e pubblichiamo

MARRONE : “DA DESTRA FATTI, NON PAROLE”

“La destra sociale è questo: fatti, non parole”. È soddisfatto il capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone commentando l’uscita delle graduatorie dei cantieri di lavoro per over 58 e per disoccupati. “In campagna elettorale – prosegue Marrone – avevamo promesso di stare al fianco delle fasce più deboli, oggi la destra al governo della Regione Piemonte conferma la parola data. Grazie al nostro lavoro, a stretto contatto con l’assessore Elena Chiorino, possiamo annunciare che i progetti approvati per la Città metropolitana, sono 98 per un totale di 415 cantieristi. Un numero importante, che aiuterà molte persone a rimboccarsi le maniche e darà loro un lavoro. Le persone inserite nel cantiere, infatti, percepiranno un’indennità lorda giornaliera di 29,70 euro, per un massimo di 30 ore di lavoro a settimana. L’assegno sarà poi erogato dall’Inps al lavoratore. Il nostro compito ora – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – sarà quello di dare la massima risonanza al bando pubblicizzandolo nei nostri sportelli sociali di Barriera di Milano e Lingotto. Quelle periferie in cui la destra sociale lotta ogni giorno in difesa degli italiani”.

L’Esercito promuove il ricollocamento professionale

In Piemonte il progetto pilota per l’inserimento nel mondo del lavoro dei militari congedati

L’Esercito Italiano, quale maggiore contributore del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazionali ,e agevolare l’inserimento dei giovani nelle realtà lavorative,attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende. 

Attualmente è in via di definizione un progetto pilota che potrebbe portare ad un successivo accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le Forze Armate. Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle Forze Armate in loco, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste delle aziende. Questo permetterà di aumentare l’apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o, addirittura, un travaso diretto nell’impresa.

A tal riguardo l’Esercito ha organizzato, nell’aula Beniamino Andreatta del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) di Roma, il primo workshop dal titolo “Il ricollocamento del personale militare  la prospettiva dell’Esercito”. Coordinato da Esercito Italiano, Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro, il seminario rientra nel progetto “sbocchi occupazionali”, a sostegno della ricollocazione professionale prevista a favore dei militari delle Forze Armate Italiane congedati/congedandi senza demerito.

A testimonianza della valenza del workshop hanno partecipato varie Autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Enrico Borghi e l’onorevole Alberto Pagani membri della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Vice Segretario Generale della Difesa, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin ed alti rappresentanti delle Forze Armate.

L’implementazione del progetto “sbocchi occupazionali” consentirà di incrementare gli accordi interministeriali per agevolare l’inserimento lavorativo dei volontari congedati senza demerito. 

 

Maria La Barbera

M5S: “Togliere i contributi a chi delocalizza”

Le imprese beneficiarie di contributi regionali avranno l’obbligo di restituirli in caso di delocalizzazione fuori dal Piemonte o di mancata applicazione delle norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro e di legislazione ambientale

È questo l’obiettivo principale della legge anti delocalizzazione, a prima firma Francesca Frediani (M5s), illustrata oggi in Terza Commissione, presieduta da Claudio Leone.

La Pdl era stata presentata nella passata legislatura: la commissione aveva concordato sull’opportunità di non ripetere le consultazioni già effettuate.

“Si tratta di uno strumento utile per arginare, almeno in parte, casi fin troppo frequenti in Italia e nella nostra regione dove aziende in piena salute, dopo aver beneficiato di contributi pubblici, spostano la produzione in paesi in cui il costo del lavoro è più basso” ha sottolineato Frediani.

Il testo prevede anche l’istituzione dell’Osservatorio per il controllo sulle delocalizzazioni produttive con il compito di acquisire e di monitorare i dati e le informazioni relativi al fenomeno delle delocalizzazioni, nonché di avanzare proposte che neutralizzino le incidenze negative del fenomeno.

Si prevede inoltre la stipula di “Contratti di insediamento” tra le imprese e la Regione Piemonte attraverso i quali si impegnano le imprese al mantenimento dell’attività per almeno sette anni dall’erogazione del contributo regionale.

Dopo l’illustrazione, sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri Mauro Fava e Angelo Dago (entrambi della Lega), Raffaele Gallo (Pd) e Sean Sacco (M5s).

www.cr.piemonte.it