Sono passati pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo pentaleghista e già si percepisce il profilo della opposizione che sarà fatta dal Pd. In attesa, comunque sia, di conoscere le scelte concrete che saranno compiute dall’esecutivo guidato dalla coppia Salvini-Di Maio. Una opposizione che deve decidere se condurre una battaglia basata sui contenuti, sul merito e sulle scelte concrete che saranno fatte dal nuovo governo o se, al contrario, saranno ispirate solo e soltanto dalle pregiudiziali ideologiche, dettate dal rancore, dalla vendetta e forse anche dall’invidia. Certo, a giudicare dalle prime dichiarazioni del capogruppo alla camera, il simpatico Del Rio e dall’ineffabile Presidente del Pd, il turbo renziano Orfini, non abbiamo alcun dubbio sul profilo della opposizione che sarà declinata. Quando prima ancora di iniziare l’attività di governo, si minaccia già il rischio della deriva di marca fascista, della possibilità di una dittatura imminente con il rischio, credo, di ridurre anche le libertà personali, non c’è da aspettarsi granché su quello che capiterà concretamente. Ora, conosciamo – almeno crediamo di conoscere – il progetto politico leghista. Conosciamo meno quello che vogliono fare i 5 stelle perché sono un partito senza identità, senza cultura politica e privo di una seria e credibile classe dirigente. Oltre al taglio dei vitalizi e alla promessa del reddito di cittadinanza sappiamo poco. Ma se l’ approccio del Pd e di Leu, per quel che conta, e’ solo quello di urlare all’imminente ritorno del fascismo credo che il duo Salvini- Di Maio possa dormire sonni tranquilli perché il loro potere e il loro ruolo difficilmente sarà scalfito e condizionato. Di Forza Italia non parlo, perché’ non ho ancora ben capito cosa farà. Diverso, invece, e’ se prevarra’ la strada di una opposizione di merito, basata sui contenuti e su una attenta valutazione delle scelte che verranno sottoposte al Parlamento. Ma questa strada non prevede e non contempla pregiudiziali ideologiche o atteggiamenti dominati dalla pura vendetta politica. Per dare la priorità al merito cercando, al contempo, di creare una alternativa politica e culturale al centro destra e ai 5 stelle vanno banditi alla radice quel vecchio armamentario della sinistra e del renzismo, basati sulla pregiudiziale moralistica e ideologica da un lato e dal solo spirito di vendetta politica dall’altro. Un mix che, temo, oggi e’ del tutto minoritario e marginale nella pubblica opinione del nostro paese. Ecco perché dal come si praticherà concretamente l’opposizione al nuovo governo, noi capiremo anche e come si darà vita ad una alternativa politica nei prossimi anni. Sotto questo aspetto, io credo che un movimento politico e culturale come Rete Bianca, di ispirazione popolare e surziana, possa dare un contributo importante sul “come” opporsi al populismo di governo e, soprattutto, sul come condurre nel paese e nella societa’ una opposizione alle eventuali scelte sbagliate di questo nuovo esecutivo. Anche senza essere in Parlamento