Per la prima volta, tre giocatrici torinesi sono arrivate a disputarsi in finale l’ambito torneo del circuito federale nazionale.
di Manuela Savini
Francesca Campigotto, originaria di Aosta ma torinese d’adozione e Benny Sobrero, tesserate per il Royal Club di Torino, la prima, e il Monviso Sporting Club di Grugliasco, la seconda, sono giunte in finale dopo aver sconfitto, prima, l’inedita coppia milanese-romana Maria Maderna/Francesca Zacchini e, poi contro ogni pronostico, in semifinale la forte coppia, fresca di convocazione in nazionale, Giulia Sussarello/Martina Camorani. In finale se la sono giocata contro l’altrettanto inedita coppia torinese-romagnola, Cristina Dolce/Sara D’Ambrogio, quest’ultima fresca campionessa d’Italia nei campionati assoluti estivi di agosto. Dolce e D’Ambrogio, rispettivamente Tc Ciriè e Tc Misano, da parte loro, sono partite come testa di serie n. 5 nel tabellone Open e sono riuscite a conquistare la vittoria del torneo, dopo aver sconfitto la solida coppia Annalisa Bona (ex giocatrice n. 235 WTA di tennis) e Sabina Da Ponte (64 36 63), per, poi, imporsi in altri tre durissimi set sulla testa di serie n. 1, Valentina Tommasi/Sara Celata, romane ed esperte giocatrici della nazionale femminile.
La finale femminile ha riservato spettacolo e lotta su ogni punto. Ad aggiudicarsela sono state le giocatrici che alla fine hanno alle spalle una maggiore esperienza. Campigotto/Sobrero erano alla loro prima apparizione in un torneo slam e giungere in finale è stato sicuramente il coronamento di un bel sogno. 64 75 il punteggio finale, ma Dolce/D’Ambrogio hanno dovuto dare il massimo e reagire con grinta nel secondo set quando, sul punteggio di 4 0 per Sobrero/Campigotto, il match sembrava essere destinato ad andare al terzo set. Bella prova di carattere, dunque, per le vincitrici che, oltre ad aver conquistato un’altra tappa dello Slam (la seconda per entrambe), hanno, forse anche voluto lanciare un messaggio ben chiaro al Ct della nazionale femminile, Roberto Agnini, che ha preferito scegliere giocatrici diverse e forse con maggiore esperienza, ma non sarà questa la sede per commentare queste valutazioni.
Se in ambito femminile abbiamo assistito a tanto fair play e sano spirito agonistico, purtroppo, il torneo Open maschile ha visto un epilogo triste e segnato, forse, da un eccesso di burocrazia o di superficialità o, forse, da una inopportuna malizia. Sta di fatto che la finale maschile non è stata disputata ed è stata conquistata a tavolino dalla coppia romana, testa di serie n. 1 del tabellone, Lorenzo Rossi /Gustavo Sarmiento. Polemiche a parte la finale avrebbe riservato tanto spettacolo dato che l’altra coppia italo-argentina, Marcelo Capitani/Matias Baez, aveva concesso agli avversari appena quattro games in tutto il torneo, uno dei quali in semifinale contro la fortissima coppia italo-messicana Denny Cattaneo/Mauricio Lopez.
I vincitori ufficiali sono Sarmiento/Rossi, ma è ipotizzabile che per il livello stratosferico del tandem italo/argentino i vincitori immaginari sarebbero potuti essere Capitani/Baez e soltanto il campo avrebbe potuto emettere il verdetto finale. Epilogo triste a parte, che ha deluso i numerosi appassionati accorsi al Monviso Sporting Club per assistere ad un bella ed entusiasmante finale, il torneo maschile ha comunque soddisfatto le aspettative degli organizzatori sia in termini di partecipazione che di pubblico. Oltre settanta le coppie iscritte in tutto il torneo, suddivise nei cinque tabelloni di diversa categoria: 3a e 4a categoria maschile e 3a categoria femminile, oltre ai due tabelloni open, maschile e femminile.
Il padel torinese è in crescita ed i risultati che le giovani e promettenti coppie torinesi stanno ottenendo ne è una prova. In ambito femminile, oltre alle già citate Sobrero, Campigotto, Dolce, ci sono le meno esperte Scimone, Ligotti e Ponteprino giusto per citarne alcune e senza nulla togliere alle buone giocatrice meno giovani. Mentre in ambito maschile i giovanissimi torinesi Marco Cassetta (Tc Cafasse) e Alessandro Ferrero (Monviso Sporting Club) si sono già messi in evidenza al punto di aver conquistato un posto nella nazionale under. La stessa nazionale, che pochi giorni fa, ha esordito sotto la guida di Marcelo Capitani ai Mondiali Juniores di Malaga, ottenendo un buon undicesimo posto.