La Fondazione Circolo dei Lettori presenta l’ultimo   libro di Renato Romano

“La naja che non volevo”, tra amore e disciplina

Venerdì 7 giugno prossimo, alle ore 18.00, presso la Sala Musica della Fondazione Il Circolo dei Lettori in Via Bogino 9 a Torino, il giornalista e scrittore Renato Romano sarà tra gli ospiti del Circolo per presentare al pubblico il suo romanzo d’esordio dal titolo “La naja che non volevo” con il quale è in tour in tutta Italia. Il romanzo è edito nella collana Edificare Universi della Casa editrice Europa Edizioni. La distribuzione è a cura di Messaggerie Libri del Gruppo editoriale Feltrinelli. L’ingresso all’evento è gratuito. Il libro è una panoramica generale su quell’esperienza un tempo obbligatoria per i ragazzi italiani, che segnava il definitivo passaggio all’età adulta, fra orari rigidi, disciplina e punizioni. Protagonista della storia è Agostino, un semplice ragazzo di provincia, che non avrebbe mai voluto trascorrere un anno rinchiuso in caserma per nessuna ragione al mondo, soprattutto perché sarebbe stato lontano dalle sue due ragioni di vita: la sua passione per la musica e la sua ragazza Maria Noè, della quale era innamorato perdutamente. Il racconto guida il lettore in un passato recente, dove è descritta la vita di un giovane che, in un’epoca in cui la leva era obbligatoria, si trova, inevitabilmente, a vivere questa esperienza.
 
 
Renato Romano è nato a Venezia nel 1967 e vive in Campania. E’ una delle giovani voci della nuova poesia contemporanea. Il suo nome figura nel Compendio degli Autori Italiani del Secondo ‘900. Due le raccolte di poesie all’attivo: Lucia (1992) e Prigioniero ad Auschwitz. Poesie, 1990-2004 (novembre, 2014), che ha presentato in tutta Italia, riscuotendo notevoli consensi di critica e di pubblico. Ha in preparazione un secondo romanzo dai toni noir e una raccolta di interviste ad artisti e cantanti dell’epoca d’oro della canzone napoletana come Sergio Bruni, Roberto Murolo, Aurelio Fierro e altri. E’ giornalista pubblicista. Collabora, sporadicamente, a giornali, riviste e a testate online. E’ alla sua prima prova narrativa.