La ceramista espone a Mantova presso la galleria “Arianna Sartori”

Giuliana Cusino e le sue donne calate nelle favole

Con “Donne vi voglio cantare” (facendoci riassaporare una buona aria trecentesca) Giuliana Cusino ha abbandonato per un attimo la curatela delle mostre altrui allestite all’interno di “Arte per voi” ad Avigliana e ha pensato a se stessa portando le proprie ceramiche raku in quel di Mantova, nella galleria “Arianna Sartori” (fino a giovedì 4 ottobre). Una ventina di opere, poste su tavola, un piccolo esercito femminile dove trovano posto forme e colori, nati in primo luogo da una spericolata fantasia, gioiosa e animata da suggestioni e leggende lontane, dal piacere della narrazione miniaturizzata in ogni singolo particolare, nell’espressione, nella piacevolezza dell’abito, nell’ambientazione, nei piccoli oggetti o animali chiamati a raccolta intorno a questo o quel personaggio, nei mestieri e negli strumenti; e poi da una tecnica maturata lungo le varie prove, dove l’impegno combatte con la difficoltà del materiale trattato, con gli incidenti di percorso e il caso che può stravolgere ogni risultato, con l’impervia strada della cottura, il tutto forse sconosciuto a quanti raramente abbiano avuto che fare con quanto diciamo. È il mondo della libertà, che incrocia fantasia e realtà e che richiede la perfezione del disegno, l’accostamento dei colori esatto, l’apporto mai banale. Il risultato è allegro, fascinoso, ti spinge a

riscoprire tempi antichi, abbandona il reale per trasportare chi guarda verso dimensioni inaspettate. E allora ecco “Griselda 2”, un busto di donna sulla cui sommità troneggia un favolistico cappello dove case e torri e merlature danno un senso di alto comando, o “Eleonora” dove la giovane protagonista, riccamente vestita ed elegante nella sua rossa acconciatura, non è un piccolo tronco quello che afferra ma una robusta forchetta “con cui si accinge a portare ogni cosa a cottura”, complice un grasso Martin Pescatore; o ancora Morgana, forse sognante dietro quegli occhi chiusi, alle prese con il suo liuto, su cui s’è appollaiato un gufo dietro cui si camuffa “il principe Benvenuto che potrà scegliere con calma la Principessa dei suoi sogni”. Favole, strani uccelli, principi e dame, sogni e pensieri in libertà, la fantasia dove tutto può succedere, un mondo incredibile, fatto di autentiche assurdità, che Cusino confeziona e regala con vera passione.

 

 

Elio Rabbione

 

 

“Eleonora”, ceramica raku su tavola, 67 x 74 cm, 2018

“Morgana”, ceramica raku su tavola, 55 x 65 cm,2018

 

 

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