Nell’aula Dellepiane di Via Ventimiglia 3, Torino , è stato inaugurato il nuovo reparto universitario di maternità dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, tra i più grandi d’Europa per la ginecologia e l’ostetricia, in cui, ogni anno, nascono oltre 7000 bambine e bambini da genitori provenienti da quasi 90 paesi. “Il nuovo reparto è stato concepito per un approccio bio-psico-sociale alla cura, considerando il contributo che i luoghi e il senso di armonia possono dare al ben-essere individuale e collettivo” ha sottolineato la Prof.ssa Elisabetta Barberis, Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino. Il Dott. Silvio Falco, Direttore Generale della Città della Salute di Torino, si è detto ” orgoglioso di questo grande passo avanti compiuto verso la totale umanizzazione dei nostri ospedali.” Il Professor Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, ha evidenziato che l’inaugurazione di oggi è ” la dimostrazione della proficua collaborazione tra pubblico e privato che, con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, dura da molti anni “. Il nuovo reparto è frutto di un cantiere durato due anni : un progetto del valore complessivo di 2.447.000 euro in cooperazione inter-istituzionale, tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, che ha investito 240.000 euro, la Compagnia di San Paolo, principale investitore con 2.000.000 di euro e la Fondazione Medicina a Misura di Donna, che ha partecipato con 207.000 euro alla realizzazione di opere, grazie ai contributi diretti e indiretti di coloro che hanno creduto nel progetto – imprese, privati, artisti – ed alle competenze del proprio Consiglio e network. ” Il nuovo reparto , progettato dall’architetto Marco Vitali – ha sottolineato la Professoressa Chiara Benedetto, Direttrice della Struttura Complessa Universitaria Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Sant’Anna e Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus – associa funzionalità, sicurezza e alta tecnologia ad un profondo senso di armonia generato dall’opera dell’artista Massimo Barzagli , concepita per il contesto, nella consapevolezza che l’ambiente assume una valenza strategica nell’accrescere il benessere delle persone coinvolte, siano esse pazienti o personale sanitario. Le forme, i colori, la luce naturale i materiali e le opere d’arte scelte sono stati pensati per concorrere positivamente al clima complessivo di cura. Un luogo pensato per l’Arte della Cura, in cui le Arti contribuiscono al ben-essere “. Oltre al suo percorso pittorico ” Save our flowers” Barzagli ha donato per il nuovo reparto una grande opera in ceramica in grès porcellanato,maiolicato e dipinto nella Bottega Gatti a Faenza, che fu esposta a palazzo Madama nel 2016. Dopo l’intervento delle autorità, fra cui anche Umberto Ricardi, direttore della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e di Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino, i presenti hanno potuto partecipare alla visita guidata al nuovo reparto, accolti dal Benvenuto musicale della Vitamine Jazz Traditional Jazz Band coordinata dal regista Raimondo Cesa. Nel corso dell’inaugurazione è stato presentato un altro importante evento, quello del 9 giugno alle ore 21 al Mastio della Cittadella di Corso Galileo Ferraris 0 con la VITAMINE JAZZ OFF JcT BIG BAND diretta da Valerio Signetto. In occasione di Open House Torino, l’evento pubblico pensato per permettere di visitare e conoscere residenze, palazzi, luoghi abitualmente non accessibili, le ” Vitamine jazz”, componenti del programma ” Vitanine musicali ” del S.Anna, escono dall’Ospedale. Il Mastio della Cittadella verrà così abbracciato dalla musica della JcT Big Band, che offrirà lo swing delle grandi orchestre degli Anni ’30 e ’40 .Sarà questa anche un’occasione per dare un piccolo sostegno ai progetti della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus.
Helen Alterio
Musicisti:
Fulvio Chiara, Roberto Beggio, Didier Yon, Marco Levi, Valerio Chiovarelli
tromba, clarino, trombone, banjo, basso tuba
Vitamine Jazz, direttore artistico Raimondo Cesa