Torna alla ribalta il tema spinoso degli sfratti. Alle preoccupazioni espresse dai sindacati degli inquilini si sono aggiunte quelle del presidente Anci e delle città a maggiore densità abitativa: Roma, Milano e Napoli
Si sitima siano tra le 30 e le 50mila famiglie, in Italia, quelle a rischio di sfratto esecutivo per la mancata proroga degli sfratti di fine locazione. Proprio mentre l’arcivescovo Nosiglia chiede attenzione nei confronti dei poveri, dal governo viene attuata una linea dura rispetto all’emergenza abitativa. Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi sostiene che il governo “non è stato a guardare e ha imboccato una strada nuova, cosciente che l’emergenza deve essere affrontata in modo più radicale e non con lo strumento vecchio e logoro della proroga gli sfratti: non è drammatizzando un problema che lo si risolve”.
Sul tema interviene il sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino: “L’emergenza abitativa, che è particolarmente acuta nelle grandi città richiede una valutazione sulla opportunità di una proroga, almeno temporanea, del blocco degli sfratti”: Tema che sarà affrontato nell’incontro dei sindaci delle città metropolitane in cui verranno definite le proposte da avanzare al governo. Torna così alla ribalta il tema spinoso degli sfratti.
Alle preoccupazioni espresse dai sindacati degli inquilini si sono aggiunte quelle di Fassino e delle città a maggiore densità abitativa: Roma, Milano e Napoli. Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito, assessori alle politiche abitative delle tre metropoli hanno inviato una lettera al governo per chiedere almeno una proroga provvisoria per tamponare una situazione altrimenti ingestibile da un punto di vista sociale e da quello dell’ordine pubblico”.