Il marocchino 29enne El Aoual, arrestato a Torino, era stato intercettato dall’Fbi nel febbraio 2016 mentre comunicava con un suo contatto dicendogli al che, se l’Isis gli avesse chiesto di compiere un attentato in Italia, gli sarebbero serviti tre uomini con i quali, grazie al materiale di cui disponeva, poteva ottenere “la potenza di 15 persone”. Emerge intanto che sono 12 mila gli iscritti alla chat web ‘Lo Stato del Califfato islamico’, il canale sulla piattaforma social Zello di cui Mouner El Aoual era uno dei leader. Dalle indagini svolte dai carabinieri del Ros e, negli Stati Uniti, dall’Fbi, emerge che gli iscritti, rigorosamente selezionati, seguono e si scambiano informazioni e notizie sull’Isis partecipando al processo di radicalizzazione.