GUSTO

Penne integrali in crema di zucchine: salutari e nutrienti

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Eccovi un primo piatto ricco di sapore, sfizioso ed invitante, perfetto per ogni occasione.

Ingredienti :

380gr. di penne integrali
400gr. di zucchine
80gr. di grana grattugiato
120gr. di dadini di Speck
1/2 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di prezzemolo grattugiato
3 foglie di basilico
Olio evo, sale, pepe.

Dorare i dadini di Speck in padella, tenere da parte.
Lavare e tagliare a metà le zucchine, scavare un poco la polpa e lessare al dente in acqua salata. Raffreddare e conservare l’acqua di cottura nella quale cuocerete poi la pasta.
Frullare grossolanamente le zucchine con olio, aglio, prezzemolo, basilico, grana, sale e pepe. Cuocere la pasta, unire lo speck alla crema di zucchine e servire subito. Se risultasse poco cremosa, aggiungere un mestolino d’acqua di cottura.
Buon appetito.

Paperitapatty

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
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Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Maido di Lima (Perù) incoronato a Torino miglior ristorante del mondo

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La Regione Piemonte ha accolto a Torino dal 17 al 20 giugno «The World’s 50 Best restaurants», l’Oscar mondiale della ristorazione che premia i 50 migliori ristoranti del mondo.

Per quattro giorni sono stati presenti in città e in Piemonte oltre 1.300 ospiti, più di 250 giornalisti specializzati nel settore enogastronomico, 89 ristoranti e più di 100 chef.

Il cuore della manifestazione nel tardo pomeriggio del 19 giugno nell’Auditorium del Lingotto, con il Red Carpet e la proclamazione della classifica del 50 migliori ristoranti del mondo alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, promotore della candidatura della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e di  numerose autorità, tra cui gli assessori regionali Marina Chiarelli, Paolo Bongioanni e Marco Gallo. Fuori dalla sala gli stand di sponsor e partner hanno proposto i loro prodotti agli chef, ai giurati e agli oltre 1300 ospiti.

La giuria ha decretato come vincitore il ristorante Maido di Lima (Perù), gestito da Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura. Secondo in classifica Asador Extebarri dl Atxondo (Spagna, Paesi Baschi), terzo Quintonil di Città del Messico. Cinque gli italiani in classifica: al 16° Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), al 18° Reale di Castel di Sangro(L’Aquila), al 31° Le Calandre di Rubano (Padova), al 32° Piazza Duomo di Alba (Cuneo) e al 43° Uliassi di Senigallia (Ancona).

Oltre al ricordo dei sapori, la Regione Piemonte consegnerà agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita: una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina su cui è riprodotta l’Allegoria di Ugo Nespolo, che ritrae tutte le eccellenze del Piemonte.

A Saluzzo “C’è fermento”

 

Nella capitale dell’antico Marchesato, si festeggiano per quattro giorni i 15 anni del “Salone delle birre artigianali”

Da giovedì 19 a domenica 22 giugno

Saluzzo (Cuneo)

A tutta birra! A Saluzzo, ultimi preparativi e molta attesa per “C’è fermento”, il “Salone delle birre artigianali” che quest’anno spegne quindici candeline e che andrà in scena per tutto il fine settimana, da giovedì 19 a domenica 22 giugno prossimi, presso il Cortile principale de “Il Quartiere”, al civico 1 di piazza Montebello. In collaborazione con la “Città di Saluzzo” e la “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”, l’organizzazione è, come sempre, della “Fondazione Amleto Bertoni”, che per quest’edizione, oltre a 20 birrifici artigianali e a 11 “food truck”, ha scelto di dare ampio spazio alla “musica” conquattro concerti delle band di “saletta live”che, da inizio anno, usufruiscono della “sala prova” messa a disposizione dalla stessa “Fondazione” e dal Comune.

I concerti si terranno ogni giorno a partire dalle 18,30 presso il “Cortile d’Onore”, e, con a seguire, dj set. Per festeggiare i 15 anni del Festival, domenica 22 giugno, ci sarà inoltre la“serata revival” con una bella sorpresa dedicata a chi, negli anni, ha partecipato al Salone. Ampio spazio sarà dato anche a “proposte ludiche” con l’accesso gratuito ai “calciobalilla” e, venerdì 20 giugno, con i “giochi da tavolo” dell’Associazione morettese “Dimensione Arcana”.

“I grandi protagonisti del Salone – afferma Carlo Allemano, presidente della ‘Fondazione Amleto Bertoni’ – saranno come sempre i birrifici artigianali, con il contributo delle proposte del cibo di strada di qualità. Ma non c’è festa senza musica. Per questo saliranno sul palco i giovani che, nei mesi scorsi, hanno provato nella saletta de ‘Il Quartiere’. Riconfermata inoltre la presenza della ‘Birroteca’ e della birra ‘Terres CF 25’, prodotta dal birrificio agricolo ‘Kauss’, nonché l’impegno alla sostenibilità con ‘eVISO’ e ‘C.S.E.A.’ di Saluzzo per azzerare, edizione dopo edizione, l’impatto climatico del Salone, sempre più una grande festa anche perché questa edizione rappresenta un compleanno importante: quindici anni che vogliamo celebrare con tutti coloro che ci hanno seguito e supportato nel tempo”.

In programma, per quanto riguarda gli eventi musicali: giovedì 19 giugno, l’esibizione del duo cantautorale “Devalle” e la voce e chitarra del “Dama Duet”, con grandi classici del rock; venerdì 20 giugno, si alterneranno la theatrical post-punk stoner metal ironic band “The Schwabs” ed il collettivo musicale “#Hahs21#” che mescola musica elettronica con elementi di funk e jazz sperimentale. Sabato 21 giugno, “Denim & Ties”, giovane cover band che propone rock moderno e contemporaneo, si intervallerà con il quartetto “33cl Band” dal repertorio hard rock e rock anni ’70 e ’80. Domenica 22 giugno, infine, il power trio cuneese “Electric Confidence”presenterà i propri inediti ispirati all’“alternative” e “hard rock”, “punk” e “blues”, e la cantautrice “Erica ed altri musicanti” concluderà con sonorità etniche, particolarmente ricercate.

Tutti i concerti saranno ad ingresso libero ed inizieranno alle 18,30. A seguire, giovedì, venerdì e sabato “dj set” fino a chiusura.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

 

«The World’s 50 Best restaurant», l’Oscar mondiale della ristorazione

Quattro giorni con il meglio della ristorazione internazionale per incoronare Torino e il Piemonte capitali mondiali del gusto

La Regione Piemonte accoglie a Torino i «The World’s 50 Best restaurant» – l’Oscar mondiale della ristorazione che premia i 50 migliori ristoranti del mondo al via oggi, fino al 20 giugno. Una manifestazione che riunisce il meglio della ristorazione e della critica gastronomica internazionale per un evento che punta a mettere Torino e il Piemonte sotto i riflettori mondiali del gusto.

Per quattro giorni saranno in città e visiteranno il Piemonte oltre 1300 ospiti, più di 250 media specializzati nel settore eno-gastronomico, 89 ristoranti e più di 100 chef tra i migliori al mondo.

«Ospitare 50 Best è per noi una scelta strategica per posizionare Torino e il Piemonte al centro delle rotte della ristorazione mondiale. Questa è una terra che esprime un’altissima qualità gastronomica, che però non sempre è percepita come tale. Avevamo bisogno di portare qui critici, giornalisti e i migliori chef del mondo per poterlo raccontare e dimostrare a tutti», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Da oggi il Piemonte accoglie i più autorevoli protagonisti della scena gastronomica internazionale: avranno l’occasione di scoprire un territorio che ha fatto dell’enogastronomia una delle sue espressioni culturali più alte – sottolineano l’assessore al Turismo Marina Chiarelli, l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni e l’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo -. Terra di paesaggi mozzafiato, grandi vini, paesaggi e piatti noti in tutto il mondo, la Regione ha una cultura del gusto che vive ogni giorno nel lavoro di chi, con passione e competenza, contribuisce a farla crescere e conoscere. Questi giorni saranno un’opportunità preziosa per condividere questa ricchezza e, insieme, un invito a tornare».

La Città di Torino dà il benvenuto a The World’s 50 Best Restaurants con una campagna di comunicazione e un Look of the City dedicato a promuovere l’evento all’aeroporto, nelle stazioni ferroviarie, alle fermate della metropolitana e su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale.

«Siamo davvero contenti e orgogliosi di ospitare a Torino questa grande competizione internazionale – commenta il sindaco Stefano Lo Russo-. I riflettori di tutto il mondo saranno puntati sula nostra città, regalandoci una importantissima occasione di visibilità e promozione del territorio insieme all’occasione per valorizzare e far conoscere le sue eccellenze enogastronomiche, che costituiscono da sempre uno degli elementi d’attrazione per turisti e gourmand».

«Lo stanziamento straordinario che la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deliberato testimonia concretamente la nostra volontà di far crescere il posizionamento internazionale della Regione e di valorizzarne i suoi asset strategici sostenendo eventi che parlano al mondo e rafforzando, al contempo, la rete culturale locale di un Piemonte capace di attrarre talenti, investimenti e nuove opportunità per tutta la comunità», dichiara Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Si comincia questa sera alla Reggia di Venaria con la cena di benvenuto dedicata alla stampa nazionale e internazionale. Un momento conviviale durante il quale il territorio piemontese – le sue Atl e i consorzi – potranno raccontare e far assaggiare agli invitati il meglio dell’enogastronomia del Piemonte. Sarà anche l’occasione per mostrare l’offerta turistica e culturale della Regione, grazie a una serie di video che saranno proiettati durante la serata e alla presenza di guide turistiche che illustreranno ai giornalisti e agli ospiti le bellezze piemontesi.

L’aperitivo, il menù della cena e l’after dinner sono stati realizzati in collaborazione con le associazioni di categoria Ascom-Confcommercio e Confesercenti, con la partecipazione di Ifse, Italian Food Style Education, l’Accademia d’Alta cucina, Pasticceria e Restaurant management d’Italia con sede a Piobesi (Torino), dell’Associazione Cuochi della Mole, dell’Associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana, oltre che dai cuochi, dai maestri pasticceri e dai gelatieri di Ascom Epat. In campo anche Piemonte Land of Wine, i distretti del Cibo e il Consorzio del Gorgonzola.

L’aperitivo sarà servito sulla terrazza con vista giardini con cinque isole che rappresentano le specialità delle aree territoriali della regione: Torino (dalla battuta di scottone Razza Piemontese, fino alle ciliegie di Pecetto), Cuneo (nocciole Igp, acciughe al verde e cheesecake di Robiola d’Alba e pomodorini), Asti – Alessandria (vitello tonnato, crema di peperoni con bagna cauda e insalata russa), Biella – Vercelli (insalata di riso di Baraggia DOP e antipasto misto Piemonte – Savoia) e Novara – Verbano Cusio-Ossola (specialità al gorgonzola e tomino al verde).

La cena, invece, si aprirà con un “Ovetto croccante con asparagi di Santena scottati, fonduta di Blu del Moncenisio e tartufo nero”, vincitore del Premio FIPE 2025, un’esplosione di sapori e colori.

A seguire, un raffinato “Sorbetto al Vermouth bianco”, il celebre vino aromatizzato simbolo del Piemonte, prepara il palato alla “Zuppa di ajucche”, un’antica pietanza di pane ed erbe spontanee di montagna cotta al forno secondo la tradizione canavesana. Dal Canavese ci si sposta idealmente nel territorio braidese, con le “Perle di Carnaroli con ortiche, salsiccia di Bra ed emulsione di mirtilli”. Il gran finale è affidato al dessert: il tradizionale “Giandujotto della Mole”.

Per il dopo cena, ricca offerta dei drink più celebri del territorio e alcuni classici provenienti da tutto il mondo rivisitati dai più noti bartender torinesi. L’intrattenimento è affidato ai maghi di Master of Magic che proporranno alla platea trucchi, giochi di prestigio e performance: un’anteprima del Campionato mondiale di magia in programma in Piemonte dal 14 al 19 luglio.

«È un onore e un’occasione straordinaria ospitare a Torino l’edizione 2025 di The World’s 50 Best Restaurants. È un onore, perché la nostra città è stata ritenuta all’altezza di accogliere l’evento più prestigioso del mondo nel panorama dell’alta ristorazione. Ed è un’occasione, perché ci offre la possibilità di raccontare al mondo il valore della nostra accoglienza, della nostra tradizione enogastronomica, della qualità della nostra ristorazione, delle imprese e dei prodotti del territorio. Torino è una città che custodisce una grande tradizione gastronomica, ma che sa anche guardare avanti, con spirito d’innovazione e attenzione alla qualità. Uno spirito sempre più apprezzato dai turisti, che per il 20% sceglie Torino come meta per l’offerta enogastronomica. Le Associazioni di categoria sono state coinvolte nella cena dedicata ai giornalisti italiani e internazionali alla Reggia di Venaria: una vetrina straordinaria per raccontare il nostro territorio, in uno dei luoghi più suggestivi e simbolici del Piemonte» dichiarano Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia e Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte.

Il 18 giugno, dalle ore 10, Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, parteciperà alla conferenza stampa di apertura dell’evento, alle Ogr, in corso Castelfidardo 22.

In serata sarà l’assessore Marina Chiarelli a rappresentare la Regione alla Chef feast a Villa Bria, sulla collina torinese, dove partner e sponsor si incontreranno con gli chef e la comunità dei gourmet per festeggiare l’arrivo in città. Il cuore della manifestazione sarà il giorno successivo, il 19 giugno, con il Red Carpet del 50 Best e l’Award e la proclamazione della classifica del 50 migliori ristoranti del mondo nella splendida cornice dell’Auditorium del Lingotto.

Alle 20 partirà la cerimonia di premiazione all’Auditorium Agnelli con la presenza degli assessori al Turismo Marina Chiarelli e alla Tartuficoltura Marco Gallo.

Fuori dalla Sala gli stand di sponsor e partner propongono agli chef, ai giurati e agli oltre 1300 ospiti i loro prodotti. Lo farà anche il Piemonte che con uno stand realizzato da Visit Piemonte mostrerà le immagini del territorio e della sua meravigliosa tradizione enogastronomica, oltre a proporre alcuni assaggi dei prodotti stagionali più rinomati, come la battuta di fassona con scaglie di Castelmagno, il salame di turgia, gli asparagi e dolci a base di nocciole e gianduja.

Oltre al ricordo dei sapori, la Regione Piemonte consegnerà agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita.

Una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina – zaino, grembiule e canovaccio – su cui è riprodotta l’Allegoria di Ugo Nespolo, rinomato artista piemontese. Nespolo ha realizzato un’opera per il Grattacielo Piemonte, sede della Regione, in cui ritrae tutte le eccellenze del Piemonte, dal saper fare della tecnica, dell’innovazione e dell’industria ai paesaggi di montagne, laghi e colline, dai prodotti agricoli ai piatti iconici della nostra cucina, fino ai monumenti che caratterizzano Torino e il Piemonte.

Tre itinerari alla scoperta delle eccellenze del Piemonte – tra sapori, cultura e tradizione – sono curati da Visit Piemonte per oltre venti giornalisti internazionali in occasione della manifestazione. I percorsi toccheranno alcune delle aree più rappresentative del territorio: dalle suggestive zone dei laghi, alle colline patrimonio UNESCO di Langhe, Monferrato e Roero, dove i partecipanti vivranno l’emozione della caccia al tartufo e approfondiranno la tradizione dei Tajarin. Il viaggio proseguirà poi nella zona delle risaie e nel Canavese, con un’esperienza educativa dedicata alla ricerca di funghi e frutti di bosco, accompagnata dalla degustazione del rinomato Erbaluce. Ogni tappa sarà arricchita da pranzi e cene in location iconiche dell’enogastronomia piemontese e torinese, per offrire un’immersione completa nella cultura del gusto che caratterizza la Regione.

A Buonissima sarà protagonista Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenaghen

È  stata presentata oggi presso Gallerie d’Italia, nella centrale piazza San Carlo, la Buonissima Summer Edition,  edizione speciale dell’evento gastronomico di riferimento della città,  con più di 25 appuntamenti  e cinquanta chef provenienti dall’Italia e dal mondo e che prenderà  il via il 17 giugno, per concludersi il 20 giugno prossimo.

In occasione del taglio del nastro della Summer EdItion, è  stata annunciata in anteprima anche qualche novità riguardante l’edizione autunnale di Buonissima, quando da mercoledì 22 a domenica 26 ottobre si alzerà il sipario sulla quinta edizione di Buonissima, evento creato dai giornalisti enogastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, insieme allo chef Matteo Baronetto, evento che unisce cibo, arte e bellezza.

Grande novità dell’edizione invernale sarà la presenza di Rasmus Munk, lo chef di Alchemist, a Copenaghen, ottavo miglior ristorante al mondo nella The World’s 50 Best Restaurants 2024, 2 stelle Michelin e Stella  Verde Michelin. A lui il compito di curare l’appuntamento più atteso di Buonissima 2025,  che si preannuncia anche come uno degli eventi gastronomici più importanti dell’anno in Italia. Sarà sua la firma di “A taste of Alchemist” di sabato 25 ottobre prossimo che, come da tradizione di Buonissima, non sarà una semplice serata gastronomica, ma un evento spettacolo ricco di contenuti interattivi, che trasformeranno il tutto in un’esperienza indimenticabile e irripetibile.

Il nome di Rasmus Munk si viene ad aggiungere a quello dei grandissimi nomi della ristorazione mondiale che hanno calcato il palco di Buonissima nelle precedenti edizioni, da Massimo Bottura a Ferran e Albert Adrià, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Martinez a René Redzepi, Massimiliano Alajmo.

Buonissima 2025 parlerà anche catalano, in occasione di Bistromania,  grazie alla nascita di un gemellaggio gastronomico con la Catalogna. Siamo nel Nord Est della Spagna, a Barcellona, ma anche a Gerona, Lleida e Terragona. Saranno queste zone a regalarci per una serata indimenticabile i loro migliori cuochi, ospiti  eccellenti di una serata in cui il bistrot all’italiana sarà chiamato a dialogare con i migliori interpreti iberici e, in particolare, cinque bistrot catalani.

Mara Martellotta

Torino capitale internazionale della gastronomia con Buonissima Summer Edition

Sono cinque le location protagoniste di Buonissima Summer Edition 2025, luoghi simbolo dell’arte, della cultura e della gastronomia, tutti accomunati da un progetto di riqualificazione.

Dall’ex brefotrofio provinciale oggi Ecosistema per le Culture Contemporanee,  alla sede museale di Intesa Sanpaolo nello storico palazzo Turinetti di Pertengo in piazza San Carlo. Dalle Grandi Officine Riparazioni Ferroviarie, in cui si riparavano i treni,  alla prima drogheria dove nacque l’azienda Lavazza. Fino ad approdare alla Fabbrica del Lingotto, simbolo e icona del modernismo italiano, che ospitava una pista di collaudo sul tetto, oggi trasformata nel più grande giardino pensile d’Europa. Luoghi della memoria industriale e protagonisti della rigenerazione urbana che accoglieranno eventi d’eccezione da lunedì 16 a sabato 21 giugno.

Torino, in questo inizio d’estate, diventa la capitale internazionale della gastronomia mondiale e celebra  la migliore cucina in tutte le sue forme, con una speciale edizione di Buonissima, la ‘Buonissima Summer Edition’, che va ad affiancarsi all’edizione invernale, in programma dal 22 al 26 ottobre prossimi.

Diventato nel corso delle passate cinque edizioni un punto di riferimento del settore, Buonissima, evento creato dai giornalisti enogastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino e dallo chef Matteo Baronetto, Buonissima ha permesso a decine di migliaia di partecipanti di approfondire la conoscenza dei protagonisti della scena gastronomica internazionale,  da Massimo Bottura a Ferran Adrià, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Martinez a René Redzepi e nel corso degli ultimi anni sono stati tantissimi i nomi importanti della ristorazione mondiale ad aver partecipato alla kermesse torinese.

Il programma prevede oltre 25 eventi, con il coinvolgimento di più cinquanta cuochi e chef provenienti dall’Italia e dal mondo per celebrare la buona cucina.

Cinque saranno in particolare i format proposti da questa Special Edition estiva di Buonissima che coinvolgerà la città nell’atmosfera di una festa enogastronomica portata dall’occasione unica della cerimonia di premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants, che ha scelto per la prima edizione italiana della sua storia proprio Torino.

La prima grande novità della Buonissima Summer Edition è la speciale ‘Vertical Dinner’, che si terrà martedì 17 giugno a partire dalle ore 18 presso Flashback Habitat, centro artistico indipendente situato nella scenografica e panoramica collina torinese, ricavato da un edificio riqualificato, che un tempo ospitava un brefotrofio. Qui sei chef si avvicenderanno in una cena verticale pensata per raccontare  la migliore cucina regionale italiana lungo il tema “Trattoria Italia”. Tra i partecipanti alla Vertical Dinner spiccano i nomi di Giuseppe Iannotti, in rappresentanza della Campania, Ugo Alciati ( Ristorante da Guido) per il Piemonte,  Paolo Gori (Trattoria da Burde) per raccontare la cucina toscana e Luciano Monosilio ( Luciano Cucina Italiana) per il Lazio.

Apriranno la serata, nel giardino della villa, Giuseppe Rambaldi e Massimiliano Prete.

Prezzo  a partire da 80 euro a persona.

Il 18 giugno sarà  in programma “ Degustando Melting Pot. “Tutti i Saperi del mondo”, una grande festa della cucina internazionale che si terrà sulla pista 500 sul tetto del Lingotto, con una particolarissima e unica edizione del popolare formato “Degustando”. Protagonisti saranno undici chef internazionali  che hanno portato la loro interpretazione gastronomica, culturale e territoriale in Italia, contribuendo a costruire un panorama sempre più lungimirante e di ampio profilo. Tra i protagonisti della serata figurano Matias Perdomo, nativo dell’Uruguay, attivo a Contraste Milano, Roy Caceres della Colombia, attivo a Roma presso Orma, Giulia Liu di Gong Oriental Attitude e del progetto Mr Dumping a Milano ( Cina), Charles Pearce del Regno Unito, Jose Alfredo Villa Lopez di El Beso a Torino, proveniente dal Messico, Antonella Ricci & Vinod Sookar dalle Mauritius, Max Chiesa di Kensho a Torino (in Giappone), Alessandro Scardina de La Pista a Torino, che proporrà una cucina con influenze internazionali, per chiudere con Jessica Rosval e Caroline Caporossi che porteranno a Torino il progetto Roots di Modena, un esempio che coinvolge l’imprenditoria femminile e le donne provenienti da Congo, Repubblica Dominicana, Guinea, Marocco e Nigeria.

Dal 17 al 20 giugno si terranno anche le Cene Pop Up, appuntamenti che uniscono l’anima pop con l’anima top della ristorazione.

Ecco l’elenco: martedì 17 giugno, l’ Osteria Antiche Sere della famiglia Rota ospiterà le Calandre dei fratelli Alajmo, tre stelle Michelin a Rubano, nel Padovano. Sempre martedì 17 il ristorante SanTommaso 10, guidato dallo chef Gabriele Eusebi, ospiterà  lo chef Enrico Recanati, maestro della brace nel Ristorante Andreina, una stella Michelin a Loreto, in provincia di Ancona.

Mercoledì 18 giugno Matteo Baronetto, già chef del ristorante del Cambio e co-ideatore di Buonissima, sarà ospite di Lao, il ristorante che ha saputo raccontare la miglior cucina di Shangai a Torino.

Mercoledì 18 giugno, al ristorante La Pista, lo chef Alessandro Scardina ospiterà  nella sua cucina con vista sulla città  lo chef Salvatore Elefante, che giunge dal ristorante più iconico dell’isola di Capri, l’Olivo, e Marco Sforza di Firenze.

Venerdì 20 giugno la cena sarà  al ristorante l’Opera-Ingegno e Creatività  dove lo chef Stefano Sforza ospiterà il collega Paolo Griffa, una stella Michelin al caffè nazionale di Aosta.

Venerdì 20, presso il ristorante delle Gallerie d’Italia, da Scatto, guidato da Costardi Broa, verrà ospitato lo chef Daniele Panzeri de la Piola di Piazza Duomo ad Alba, che grazie all’attenzione al territorio e all’inventiva della famiglia Ceretto, ha saputo innovare la proposta di cucina piemontese tradizionale.

Sempre dal 17 al 21 giugno hanno aderito alla Summer Edition di Buonissima molte piole, che sono state  inserite in Piolissima, evento che celebra la più grande tradizione gastronomica piemontese. Piola è  un termine dialettale, intraducibile nella sua completezza, che definisce  quelle osterie tipicamente torinesi, con un menu fatto di cose buone e semplici, di bicchieri di Barbera in mescita e di piattini di antipasti, di accoglienza famigliare e di serate che finiscono tardi.

Tre la piole protagoniste di Buonissima  Summer Edition Barbagusto, Cantinone San Paolo, Ristorantino la Fucina, le Ramine, Trattoria Amicizia, Magazzini Oz, Ballatoio Bistrot di Ringhiera, Du’ Cesari, il Pastis, le Putrelle, Podiciotto, Pescheria Gallina, San Giors, La Piola di via Piol, Uliveto, Osteria Calabrese, Muro, Madama Piola Vini & Piattini.

Prezzo delle cene di Piolissima 30 euro a persona

L’ultima sezione di Buonissima Summer Edition è  Bistromania, che celebra uno dei modelli più contemporanei della ristorazione cittadina e nazionale,  i bistrot, luoghi fatti di cucina buona e curata, che trae le sue origini dalla tradizione, ma tenta di trasformarla in una chiave più moderna, accompagnandola con una selezione enologica interessante. Tra i bistrot che vi parteciperanno figurano Buatta Cucina Popolare, Contesto Alimentare,  Gaudenzio Vino e Cucina, Locanda del Falco, Luogo divino, Bistrot del Nazionale del Vernante, Osteria Andirivieni, Osteria Contemporanea la Bottega d’ Mentin, Paltò, Razzo, Salto dell’Acciuga, Scannabue, Silos, Smoking Wine Bar.

Prezzo di ingresso comprensivo di un calice di vino 10 euro.

La Summer Edition di Bistromania sarà ospitata venerdì 20 giugno  a partire dalle ore 19 da Snodo, il ristorante delle OGR,  con una grande festa di chiusura per chiunque abbia voglia di festeggiare questa manifestazione che inneggia alla bellezza gastronomica di Torino e internazionale.

Mara  Martellotta

Chabiant Winery

Vale il viaggio ! A circa  3,15 ore da Baku in Azerbaigian
ecco Chabiant Winery , un’azienda vinicola isolata nel villaggio di Hacıhətəmli,a circa 750 mt con 250 ettari di vigneti di vitigni caucasici
e europei , dove l’elevato sbalzo termico tra notte e giorno è ideale per l’uva .
La neve sciolta dalle magnifiche montagne Niyaldag (2063 m) è l’unica fonte d’acqua che nutre il suolo tutto l’anno . Fondata nel 1982 , nel 2017 ha modernizzato la struttura di produzione e ha iniziato ad esportare in Russia ed in China .
Offre vari blend di vini, ma quando si tratta di autentici vitigni locali, la produzione è 100% in monovitigno per mantenere la purezza
del vigneto.
Le uve vengono raccolte a mano e imbottigliate nella tenuta mantenendo la massima qualità nella produzione di vini bianchi, rossi e giovani.
Chabiant winery è riuscita a tenere viva la lunga tradizione vinicola del Caucaso, nonostante la campagna contro l’alcol del 1985 di Mikhail Gorbaciov, che portò alla distruzione dell’80% dei vigneti azeri.
Tour del vino (₼ ), con cui potete degustare
le varietà indigene come il Madrasa e il Bayan Shira, sono presenti ogni giorno .
Sotto la sapiente ed attenta supervisione del enologo italiano Marco Catelani , la cantina ha fatto passi da gigante in campo tecnologico e nella attenta analisi dei vigneti.
Ecco i vini che mi sono piaciuti:
CHABIANT MADRASA 2022
Uve: 100% Madrasa
Vendemmia: manuale, metà ottobre
Affinamento: 70% affinato per mesi in serbatoi di acciaio inox,30% in barrique usati per 6 mesi
Almeno 12 mesi in bottiglia.
Colore: rubino medio
Naso :ciliegia e mora e prugna con leggere note di vaniglia
Bocca: ciliegia e frutti rossi maturi, bilanciati da
tannini morbidi e bella beva
CHABIANT BAYAN SHIRA 2020
Uve: 100% Bayan Shira
Vendemmia: manuale, fine agosto
Affinamento: 6 mesi in serbatoi di acciaio inox, battonage settimanale sulle lieviti indigeni
Colore: paglierino medio con riflessi verdognoli
Sapori: aromi floreali bianchi e agrumati
Sapore: fresco e minerale con acidità equilibrata, note di erbe aromatiche
e lime persistente nel finale .
Chiamate in anticipo per prenotare un posto. È anche possibile pernottare nella guesthouse di Chabiant, circondata dai pendii rigogliosi del Caucaso maggiore, con grandi panorami che arrivano fino a Qəbələ.
Grazie all’entusiasmo di Sasha che ci ha accompagnato in cantina ed alla competenza e passione dell’enologo Marco Catelani.
Attenzione alle prossime uscite che sono ancora in sperimentazione….
Alla prossima!
LUCA GANDIN
PER INFO
Ismayilli Wine-2″ OJSC, Hajihatamli village,
Ismayilli region, Azerbaijan
+ 9 9 4 5 1 7 0 0 3 2 22
i n f o @ c h a b i a n t . a z
@ www.chabiant.az
© chabiantwinery

Succulenti cannelloni al gorgonzola in crosticina dorata

Una ricetta gustosa adatta ad ogni occasione. Crosticina dorata, ripieno morbido e vellutato, un primo piatto delicato, facile da realizzare e super veloce.

Ingredienti

Pasta fresca per lasagne (tipo Rana) 12 sfoglie
300gr.di ricotta morbida
300gr.di gorgonzola dolce e cremoso
1 uovo intero
Latte fresco q.b.
50gr. di grana grattugiato
Sale, pepe, noce moscata q.b.
Granella pistacchi  (facoltativo)

Mescolare la ricotta con il gorgonzola, 30gr.di formaggio grana grattugiato, sale, pepe e noce moscata, aggiungere l’uovo intero e diluire con poco latte sino ad ottenere una crema densa.
Ungere una pirofila da forno.
Stendere l’impasto su ogni sfoglia di pasta e arrotolare a ” cannellone”, sistemare nella teglia, versare sulla superficie la crema rimasta, diluita con altro latte, cospargere con il rimanente grana e infornare a 200 gradi per 20 minuti coperto con un foglio di alluminio poi, 5 minuti sotto il grill. Servire a piacere con granella di pistacchi

Paperita Patty

Tarte Tatin a modo mio

PENSIERI SPARSI

Ecco la ricetta per una Tarte Tatin un po’ insolita; siamo abituati, quando si parla del famoso dolce francese, alla classica torta di mele rovesciata, in questo caso prepariamo una torta salata.
Ci occorreranno circa 400 gr di pomodorini ciliegini, un rotolo di pasta sfoglia, olive, capperi, origano e timo, zucchero, olio evo, sale.
Laviamo e asciughiamo i pomodorini, tagliamoli a metà e mettiamoli su una teglia rivestita con un foglio di carta forno con la parte del taglio verso l’alto; cospargiamo con un po’ di olio, zucchero, sale, timo, origano e inforniamo a 160/170 gradi in modalità ventilato per 30/35 minuti.
A questo punto possiamo tirarli fuori dal forno, aggiungere le olive e i capperi ed adagiare la pasta sfoglia bucherellata con una forchetta a ricoprire i pomodorini  e via in forno a 180 gradi per 35 minuti.
Appena sfornata rovesciatela e guarnite con foglie di basilico , volendo potete aggiungere al centro della Tarte Tatin della stracciatella, sarà ancora più golosa.
Didia Bargnani