Un’opera d’arte, un viaggio onirico, le vetrine come tela. È il #PremioBottegaBaretti1, l’unione di Bottega Baretti con The Others Art Fair. La vincitrice si chiama Chiara Fucà, una giovane illustratrice e graphic designer
Luci soffuse, una piccola mostra, in sottofondo la voce di una donna e i delicati suoni di una tromba e un contrabbasso. Giovedì 8 dicembre, dalle 18, Bottega Baretti, in via Sant’Anselmo 28, diventa ancora una volta location di un evento che lega cultura, buon cibo e arte torinese. È l’inaugurazione del #PremioBottegaBaretti1, il concorso che sceglie un artista per donare al locale un’atmosfera natalizia, ma con una rilettura anticonvenzionale e contemporanea. Come? Ridipingendo le vetrine e inserendo tra i mattoni a vista le opere dell’artista selezionata.
La grande novità della seconda edizione del concorso è la collaborazione con The Others, la giovane fiera d’arte contemporanea torinese. È tra i gli artisti che hanno esposto le proprie creazioni tra i corridoi dell’ospedale Maria Adelaide che è stata selezionata Chiara Fucà, illustratrice e grapich designer, classe 1988. La sua mano spazia dal lavoro con acquerelli e matite a quello in digitale: ogni superficie diventa tela e ogni strumento pennello per i suoi viaggi onirici. Le atmosfere sognanti e a tratti grottesche sono fortemente influenzate dai paesaggi e dalle ambientazioni nordiche. Selezionata per vari concorsi e pubblicazioni come Premio Combat Prize 2015, Future Film Festival, Lucca Junior, ha esposto in diverse mostre sia in Italia che all’estero tra cui, appunto, The Others Art Fair. Qui è arrivata insieme alla fucina di talenti con cui collabora, Eggers 2.0, un laboratorio di ricerca, sperimentazione e produzione di comunicazione. Tutto made in Turin. Giovedì le vetrine e le opere di Chiara verranno presentate al pubblico con una piccola inaugurazione; di sottofondo, il duo musicale
OeDèT, Orchestra Da Tavolino:
Lui, Michele Bernabei
Tromba e contrabbasso
Compositore,
Maestro erudito,
Suonatore misto
di ottoni corde e martelletti.
Lei, Valentina Grigò
Fisarmonica e voce
Artista,
Affascinante cantante,
Esperta autodidatta
di ugola, arsenico e vecchi merletti.
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E San Salvario si dimostra nuovamente quartiere vivace di cultura, arte, buon cibo, dove alcune realtà torinesi trovano il perfetto teatro per commistioni di idee e diverse ispirazioni.