

Leader nel settore delle garanzie creditizie in Piemonte, è il primo Confidi italiano a dotarsi di questo innovativo strumento di rendicontazione.
Si è svolto a Torino, nella nuova Sala “Federico Fellini” del Conference Center dell’Hilton Turin Centre, il meeting di presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Confidare S.C.p.A., primo Confidi italiano a dotarsi di questo innovativo strumento di rendicontazione.
Un primato che segna un passo decisivo per l’intero comparto, in cui Confidare, realtà leader nelle garanzie creditizie in Piemonte e attiva su scala nazionale, rilancia con forza il proprio impegno verso sostenibilità, trasparenza e dialogo costruttivo con imprese, istituzioni e stakeholder.
L’evento, che ha di fatto inaugurato la nuova location congressuale, ha richiamato una nutrita rappresentanza del mondo bancario e finanziario nazionale, giunta a Torino per un confronto sui temi ESG applicati al sistema Confidi.
A scandire il ritmo della giornata, la conduzione brillante del giornalista Maurizio Scandurra, volto di Radio 24 e opinionista del programma “La Zanzara”, affiancato dall’attore e performer Giovanni Riggio, presenza familiare al pubblico televisivo italiano.
Un momento aziendale fortemente partecipato, con gli interventi istituzionali del Presidente Adelio Giorgio Ferrari, del Direttore Generale Andrea Ricchiuti, del dott. Federico Nicola, di Claudia Porchietto (Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte), di Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio del Comune di Torino), di Gian Paolo Coscia (Presidente di Unioncamere Piemonte e membro del CdA di Confidare) e di Domenico Massimino (Presidente di Banca Alpi Marittime).
Intercalati dai preziosi saluti del Senatore Giorgio Maria Bergesio, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo del Piemonte Marina Chiarelli, del Presidente di Confartigianato Marco Granelli e del Condirettore di “Libero” Pietro Senaldi.
“Un risultato incoraggiante, frutto di un lavoro di squadra costante e in crescita”, spiega il Presidente Adelio Giorgio Ferrari. “Siamo fieri del percorso intrapreso, che ci vede protagonisti di un’interazione proficua con le principali banche locali e nazionali. Abbiamo costruito relazioni di reciprocità capaci di generare valore, offrendo alle imprese che ogni giorno ci scelgono le condizioni più favorevoli per crescere, innovare e competere”.
Mentre per il Direttore Generale Andrea Ricchiuti “Proseguiamo con determinazione sulla strada di una progressiva e sempre più ampia umanizzazione dei processi produttivi. Il nostro obiettivo è rispondere in modo personalizzato e tempestivo alle esigenze di ogni professionista, artigiano o PMI. L’azione sinergica delle nostre business unit ci consente di offrire risposte certe in tempi rapidi, in linea con le priorità delle imprese. Stimoliamo così competitività, soddisfazione e, soprattutto, risultati concreti”, chiosa il Direttore.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.confidare.it
Attualmente sono in corso le attività di assemblaggio delle vetture preserie, che rappresentano una tappa cruciale nel percorso di industrializzazione del modello. Una volta a pieno regime, la capacità produttiva annuale aumenterà di circa 100.000 unità, mentre entro la fine dell’anno è prevista la realizzazione di 5.000 esemplari.
La 500 ibrida sarà svelata in occasione del Torino Film Festival a novembre, con le prime consegne programmate per dicembre. La serie speciale denominata “Torino” sfoggerà i colori simbolo della città, giallo e blu. Sindacati e istituzioni hanno definito l’iniziativa “un segnale positivo e concreto” per lo stabilimento di Mirafiori, pur ribadendo l’urgenza di assegnare a Torino un ulteriore modello che permetta non solo di chiudere la cassa integrazione, ma anche di creare nuove opportunità occupazionali per i giovani.
“Con l’avvio del secondo turno ci sarà la progressiva riduzione della cassa integrazione. Ci sarà anche un forte impatto sull’indotto perché sono coinvolti 145 fornitori italiani, di cui 70 piemontesi”, ha spiegato Olivier Francois, responsabile Fiat e numero uno del marketing di Stellantis, durante la preview del nuovo modello a Mirafiori.
La data scelta per la presentazione ha un forte valore simbolico: luglio, infatti, è tradizionalmente il mese legato alla famiglia della 500. Il 4 luglio in particolare è ricordato per il lancio della nuova 500 nel 2007, guidato da Sergio Marchionne, in occasione del cinquantesimo anniversario del modello originale. Come riporta l’agenzia Ansa citando le parole di Olivier Francois: “E’ l’auto più premiata nella storia di Fiat. Ed è tutta nostra: prodotta qui, a Mirafiori, fin dal primo giorno, e amata ovunque nel mondo. Un gioiellino. E fatemi dire, un manifesto. Ora si apre un nuovo capitolo: quella della 500 pragmatica” ha detto Francois, sottolineando anche il prezzo più accessibile rispetto alla versione elettrica e ricordando che nel 2027, per i 70 anni della 500, arriverà una nuova versione elettrica. Il manager ha inoltre definito Mirafiori “non solo un luogo di produzione, la casa di Fiat, il cuore pulsante di una storia iniziata nel 1957 con Dante Giacosa, e oggi centro nevralgico dell’innovazione Stellantis in Europa”.
“Il nostro piano industriale per l’Italia – ha dichiarato all’ANSA – mette Mirafiori e la 500 al centro del rilancio: a novembre celebreremo questo traguardo con la serie speciale 500 Torino, un omaggio alla città, ai suoi lavoratori e alle nostre radici. Torino vuol dire Fiat, e Fiat vuol dire Torino, per questo il lancio ufficiale si terrà proprio qui, nella nostra città”.
Il Piemonte ha discusso delle grandi trasformazioni urbane e industriali con la prima edizione di Urban and Industrial Transitions, manifestazione b2b internazionale a Torino dal 2 al 4 luglio 2025.
Organizzato da Ceipiemonte nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) “Automotive & Transportation”, “Cleantech & Green Building”, “Meccatronica” e “ICT” della Regione Piemonte, finanziati dal PR FESR 2021–2027, l’evento ha messo in connessione 84 PMI piemontesi con 22 operatori internazionali in cerca di nuovi fornitori e provenienti da mercati strategici come Arabia Saudita, Emirati Arabi, Francia, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Tunisia, Turchia, Ungheria.
La manifestazione è stata inaugurata mercoledì 2 luglio al Grattacielo della Regione Piemonte, con una conferenza che ha visto speaker di rilievo approfondire i temi delle transizioni urbane e industriali, con riflessioni sul futuro delle città e sulle strategie per affrontare le sfide del prossimo decennio.
La sessione di scenario “Navigating the Next Decade”, a cura della società di consulenza Kearney, ha offerto una prospettiva strategica sui cambiamenti globali e sulle implicazioni per il mondo urbano e della mobilità. A seguire, due interventi sul tema “Strategies for a Resilient Future in Urban Cities and industrial contests” a cura di EIT Manufacturing South e Stratosferica hanno evidenziato esperienze e visioni sullo sviluppo urbano sostenibile e resiliente e delle trasformazioni in atto e future nel mondo manufatturiero e digitale.
“Il Piemonte si conferma un punto di riferimento europeo per l’innovazione industriale e urbana, valorizzando la nostra tradizione manifatturiera e promuovendo nuove opportunità di collaborazione internazionale, coniugando la forza delle grandi imprese con un ecosistema dinamico di piccole e medie aziende e creando nuove sinergie per lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Andrea Tronzano, Assessore alle Attività Produttive e all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte.
“Questo evento è la sintesi di un impegno costante che Ceipiemonte ha costruito con percorsi trasversali di sviluppo e innovazione, promuovendo il dialogo tra imprese, istituzioni e realtà territoriali – ha dichiarato Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte. “Solo negli ultimi due anni, abbiamo attivato per i settori dei beni industriali oltre 1.000 contatti, tra prospect e buyer esteri. Attraverso l’organizzazione di missioni internazionali e la partecipazione di oltre 100 imprese piemontesi a fiere di rilevanza globale come Smart City Expo, MIPIM, Pollutec, Big 5 Saudi, Battery Show, IAA, Hannover Messe, Gitex e CES, abbiamo consolidato un network che oggi ci consente di attrarre sul nostro territorio operatori internazionali di primo piano e di accogliere qualificate realtà internazionali che cercano fornitori e partner nei settori delle tecnologie digitali, della mobilità intelligente, dello sviluppo di edifici green e dello smart manufacturing.”
Nel futuro si delineano alcune importanti sfide, tra le quali la transizione energetica che sta rivoluzionando interi settori industriali, come la componentistica, e nel campo dell’energia, lo storage e i Data Center. A livello geografico, aree che già sviluppano queste tematiche come l’Arabia Saudita registrano tassi di crescita economica e occupazionale a doppia cifra, paragonabili a quelli dell’Europa nel secondo dopoguerra. Di conseguenza, la sfida delle smart city e, più in generale, degli spazi urbani e industriali, si pone come ambito privilegiato per attivare percorsi di riconversione e rappresenta un aggregatore naturale di opportunità perché concentra trasformazioni nella mobilità, sostenibilità ambientale, sicurezza, imprenditorialità e accesso alle informazioni. Investire in questi ambiti significa non solo affrontare i cambiamenti, ma anche anticipare nuove traiettorie di sviluppo.
Il ritorno a Piani Urbani di lungo termine è quindi vincente, come dimostrano i casi di successo internazionali di città che hanno saputo costruire una visione di lungo periodo, traducendola in modelli concreti di sviluppo urbano, sociale e industriale. Il piano di Londra 2036, la visione di Tokyo post-Olimpiadi, il Sustainable Plan di Washington D.C., il masterplan di Seoul 2040 e la strategia Berlin 2030 mostrano come la pianificazione strategica, se ben attuata, possa rendere le città motori di innovazione e inclusività. Questi esempi evidenziano l’importanza di una governance integrata, investimenti in infrastrutture fisiche e digitali, e l’attivazione di ecosistemi locali capaci di attrarre capitale umano, tecnologico e finanziario.
Il Piemonte, forte della sua tradizione manifatturiera e industriale e di un tessuto imprenditoriale in costante evoluzione tecnologica, è pronto a cogliere questa sfida e si presenta come hub europeo d’eccellenza per soluzioni smart e sostenibili capaci di migliorare la qualità della vita urbana e della produzione industriale e rispondere alle sfide ambientali globali. Urban and Industrial Transitions è stato quindi un’opportunità unica per le PMI piemontesi di affacciarsi sui mercati globali, presentare il proprio know-how, stringere nuove alleanze internazionali in una fase cruciale per la transizione sostenibile delle città e dell’industria e per generare nuove collaborazioni e opportunità di business nei settori chiave per lo sviluppo delle smart city: dalla mobilità sostenibile all’efficienza energetica, dalla digitalizzazione dell’industria alla costruzione di edifici intelligenti e green.
Le giornate del 3 e 4 luglio sono state dedicate agli oltre 280 B2B per far incontrare la domanda internazionale e l’offerta piemontese nei seguenti ambiti:
Tecnologie digitali: IoT, AI, Digital Twin, Cloud Computing, Cybersecurity, Data Management
Energia e ambiente: soluzioni per una gestione efficiente e sostenibile delle risorse
Mobilità intelligente: micromobilità, veicoli elettrici, piattaforme MaaS, logistica dell’ultimo miglio
Edifici smart & green: progettazione, costruzione e gestione di edifici intelligenti e sostenibili
Smart manufacturing: automazione, robotica, elettronica, subfornitura ad alta tecnologia
OPERATORI ESTERI A URBAN AND INDUSTRIAL TRANSITIONS
EDILIZIA, COSTRUZIONI, SMART E GREEN BUILDING
BIMSA Barcelona City Council (Spagna)
Deyaar (Emirati Arabi Uniti)
HBA Architecture (Tunisia)
GRUPO CADOR (Spagna)
MCKB (Polonia)
RAPA Architects (Ungheria)
SAAF CONTRACTING (Arabia Saudita)
MOBILITA’
Bako Motors (Tunisia)
Eon Motors Group (Francia)
Factual Consulting (Spagna)
Fantasia Leaders (Francia)
Real Motors (Stati Uniti)
ENERGIA
AWJ Energy (Arabia Saudita)
Hansa Energy Solutions (Emirati Arabi Uniti)
MT Group (Lituania)
ICT
Digital Sprint (Tunisia)
Wattlecorp Cyber Risk Management Service (Emirati Arabi Uniti)
Starshot Software (Spagna)
MANUFACTURING
Kalitec Verbindungstechnik GmbH (Germania)
Nersan Holding (Turchia)
Newcleo (Francia)
SKF (Svezia)
Sabato 5 luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi 2025, che dureranno otto settimane fino alla fine di agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati con una media di 92 euro pro capite, per un valore complessivo nazionale di 3,3 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni solo in Piemonte. Le previsioni sono in linea con lo scorso anno. In particolare, per quest’estate è atteso un significativo contributo agli acquisti dagli oltre 19 milioni di turisti stranieri previsti in Italia.
A Torino e provincia l’attesa è alta da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere i clienti, ma chiedono anche di ripensare i periodi di ribasso per renderli più attraenti. «Nelle ultime stagioni – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –, i saldi sono stati inficiati da concorrenza sleale, svendite anticipate ed e-commerce senza regole. La soluzione sembra ancora lontana. Ma se vogliamo che i saldi tornino ad essere un momento di acquisto importante, serve un cambio di passo. Non possono più essere solo un periodo di ribassi, ma devono trasformarsi in un’occasione più ricca e coinvolgente. È tempo di ripensare i saldi come un’esperienza urbana integrata, capace di connettere lo shopping con l’arte, la cultura, gli eventi, la gastronomia e il turismo. Possono diventare un tassello dell’offerta turistica stagionale, contribuendo a rendere la città ancora più accogliente e interessante». La direzione da prendere potrebbe dunque essere quella dei “saldi esperienziali”, dove lo shopping è parte di un percorso urbano che unisce i negozi ai luoghi d’arte e di storia, agli eventi culturali e gastronomici.
Presentato il Rapporto annuale “Piemonte Economico Sociale 2025”
All’Auditorium della Città Metropolitana di Torino, è stato presentato il Rapporto annuale Piemonte Economico Sociale 2025. Per la Regione Piemonte hanno partecipato l’Assessore Enrico Bussalino e il Sottosegretario Claudia Porchietto.
Il documento tratteggia un quadro complessivamente positivo per l’economia e l’occupazione regionale nel 2024, nonostante l’instabilità globale. Evidenzia inoltre i principali cambiamenti in atto e le priorità su cui agire per orientare il futuro del Piemonte. Al termine della presentazione sono state raccolte le dichiarazioni del Presidente di IRES Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.
Crescita economica e occupazionale
Nel 2024, il Piemonte ha registrato una crescita del PIL dello 0,6%, in linea con le regioni settentrionali comparabili e superiore allo 0,3% del 2023. La maggior parte dei settori manifatturieri ha mantenuto risultati stabili o in crescita, sia per valore aggiunto sia per esportazioni, fatta eccezione per l’automotive, in calo del 4,9% dopo anni di crescita.
Il terziario ha mostrato dinamismo, in particolare il turismo, trainato dagli arrivi internazionali, e la logistica, sostenuta dalla posizione strategica della regione nei corridoi europei. Anche l’agricoltura ha vissuto un’annata positiva.
Sul fronte occupazionale, le unità di lavoro sono cresciute del 2,3%, con circa 110.000 occupati in più rispetto al periodo pandemico. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, un dato migliore rispetto al 7,6% del 2020 e inferiore alla media nazionale (6,5%).
Prospettive per i prossimi anni: continuità e trasformazione
Per il biennio 2025-2026 è prevista una crescita dello 0,5%, leggermente sotto la media delle regioni del Nord. Il tasso di disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi attorno al 5%, mentre entro il 2027 si prevede un tasso di attività del 74% e un tasso di occupazione del 70,4% nella fascia 15-64 anni.
Il sistema produttivo piemontese si sta evolvendo verso una maggiore diversificazione: insieme all’espansione del terziario, crescono investimenti e occupazione in settori ad alta tecnologia come aerospazio, semiconduttori, microelettronica, biomedicale, logistica e servizi ad alta intensità di conoscenza. Anche l’agroalimentare e il tessile-abbigliamento attraversano un processo di rinnovamento.
Il PNRR contribuisce significativamente al rafforzamento dei fattori abilitanti la crescita e la transizione ecologica, intervenendo su infrastrutture, digitalizzazione, formazione e ricerca.
Demografia ed equilibri sociali in cambiamento
Nel 2024 la popolazione piemontese è aumentata di oltre 4.000 residenti, grazie a una riduzione della mortalità e alla ripresa dell’immigrazione, pur a fronte del continuo calo delle nascite. L’invecchiamento demografico impone una profonda revisione del sistema socio-sanitario, ma è necessario anche un focus sui giovani: se da un lato i NEET sotto i 25 anni sono scesi al 9%, dimezzandosi rispetto al picco pandemico, dall’altro persistono disuguaglianze legate all’origine e alla condizione socio-economica delle famiglie, che influenzano percorsi scolastici e inclusione. Occorre quindi rafforzare il sistema educativo e le reti di inclusione sociale.
Competenze e sistema formativo
In Piemonte le forze lavoro immediatamente attivabili sono ormai limitate e poco qualificate, mentre cresce il numero di giovani qualificati che emigrano. Un dato paradossale in una regione dove solo il 25% dei giovani possiede un titolo di studio terziario, contro il 40% della media UE, e che attrae laureati dal Sud. Il sistema produttivo richiede competenze qualificate, spesso tecniche e non necessariamente accademiche, che il sistema formativo attuale fatica a fornire. In Europa, l’istruzione terziaria include percorsi tecnici altamente professionalizzanti; in Italia, questo ruolo è parzialmente affidato agli ITS, che in Piemonte rappresentano un’eccellenza ma coinvolgono ancora pochi giovani.
Nuovi bisogni di salute e riorganizzazione del sistema sanitario
La speranza di vita in Piemonte ha raggiunto 83,4 anni, ma gli anni di vita in buona salute si sono ridotti a 59. Aumentano criticità negli stili di vita e nei livelli di salute mentale, soprattutto tra giovani e donne. Queste tendenze richiedono un rafforzamento delle azioni di prevenzione e la promozione di stili di vita sani, insieme a un’adeguata rimodulazione dei servizi per rispondere all’evoluzione dei bisogni, con priorità a fasce vulnerabili come anziani, bambini e adolescenti.
Il sistema sanitario piemontese presenta buone performance in prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera, superando i livelli di adeguatezza previsti, pur con criticità da affrontare. La realizzazione della rete territoriale finanziata dal PNRR procede, con le Aziende Sanitarie impegnate nell’adattare i modelli di cura alle specificità locali. Il PNRR sostiene inoltre investimenti in tecnologie digitali come telemedicina e intelligenza artificiale per migliorare la presa in carico dei cittadini.
Territorio: vulnerabilità e trasformazione
Il cambiamento climatico, più marcato nell’area alpina, rende il Piemonte vulnerabile a eventi estremi come alluvioni e siccità, con effetti su salute, infrastrutture e settori chiave come agricoltura e turismo. La Regione ha attivato strumenti di pianificazione per mitigare i rischi, investendo risorse nella prevenzione e gestione delle emergenze. La gestione dell’acqua emerge come tema strategico, richiedendo politiche per ridurre i consumi e aumentare le riserve.
Digitalizzazione della PA e governance
La digitalizzazione della pubblica amministrazione avanza grazie al PNRR e ad altri fondi, con strumenti come ANPR, PagoPA e l’app IO, oltre al miglioramento delle infrastrutture di rete. Persistono però disuguaglianze tra grandi e piccoli comuni, con i secondi penalizzati da carenze strutturali e di personale, a causa della frammentazione amministrativa. Le recenti riforme regionali puntano a rafforzare le Unioni dei Comuni, basandosi su criteri di contiguità territoriale e flessibilità.
Accanto a questo modello, si diffondono nuove forme di governance locale – Green Communities, GAL Leader, Contratti di Fiume e Distretti del Cibo – che fungono da infrastrutture sociali capaci di attivare politiche multilivello e generare valore collettivo.
“Il Rapporto Piemonte Economico Sociale 2025 – dichiara il Presidente IRES Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti – restituisce l’immagine di una regione che, pur in un contesto complesso e in trasformazione, dimostra capacità di adattamento, resilienza e innovazione. Le sfide demografiche, climatiche, sociali e tecnologiche richiedono visione strategica, coesione tra attori istituzionali e territoriali, e un forte investimento sul capitale umano e sull’innovazione. È proprio in questa complessità che IRES vuole essere d’aiuto – continua Sciretti – offrendo chiavi di lettura non dogmatiche e facilitando la ricerca di soluzioni mediante l’utilizzo del buonsenso, senza imporre schemi precostituiti. Tutto questo, grazie ad un lavoro di squadra che guarda avanti, con il rigore scientifico del presente e l’ambizione del futuro.”
“La Relazione Annuale di IRES Piemonte è uno strumento strategico non solo per la Regione, ma anche per tutti gli enti locali del nostro territorio. Offrire una lettura approfondita delle trasformazioni economiche, demografiche e sociali in atto significa dare ai sindaci, alle Province, alle Unioni di Comuni elementi concreti per programmare il futuro con maggiore consapevolezza e visione” dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore agli Enti locali Enrico Bussalino.
“Come Regione stiamo investendo con forza su infrastrutture e logistica, dal Terzo Valico alla nuova Pedemontana, fino alla rigenerazione dello scalo merci di Alessandria, e questi interventi stanno generando effetti reali sul tessuto occupazionale con una progressiva crescita nel settore logistico. Ma per rendere questi progetti davvero efficaci serve il coinvolgimento diretto dei territori, in particolare dei comuni più piccoli, che vanno sostenuti, semplificati e messi nelle condizioni di partecipare attivamente alle grandi strategie regionali. È in questa direzione che prosegue il nostro impegno a favore delle autonomie locali, con fondi specifici per le Province, il rafforzamento delle Unioni dei Comuni e il sostegno alla gestione associata delle funzioni fondamentali” aggiunge l’assessore Bussalino.
Si è svolta a Bruxelles l’assemblea generale dell’European Semiconductor Regions Alliance (ESRA) guidata dalla Regione Piemonte, attuale presidente di turno.
Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, insieme ai rappresentanti delle principali Regioni europee impegnate nello sviluppo della filiera dei semiconduttori.
Nel corso dell’assemblea è stato ufficialmente approvato e firmato il Position Paper “Shaping Europe’s Semiconductor Future”, documento strategico che definisce le priorità condivise per rafforzare la competitività europea e sostenere gli obiettivi dello European Chips Act, che punta a raddoppiare entro il 2030 la quota di produzione mondiale di semiconduttori realizzata in Europa.
“La presidenza piemontese di ESRA – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Tronzano – è un riconoscimento del ruolo di primo piano che il nostro territorio sta assumendo in questo settore strategico per il futuro dell’economia europea. Oggi abbiamo fatto un passo importante per consolidare le relazioni internazionali e dare più forza alle istanze delle imprese e dei centri di ricerca del Piemonte”.
L’incontro di Bruxelles si inserisce in un percorso che vede il Piemonte sempre più protagonista nello sviluppo della microelettronica e delle tecnologie avanzate. Tra i progetti più rilevanti figura l’investimento di Silicon Box a Novara – 3,2 miliardi di euro e 1600 posti di lavoro – destinato a creare un polo produttivo di livello internazionale nel campo dell’advanced packaging dei semiconduttori, con importanti ricadute in termini di occupazione qualificata e innovazione.
“L’arrivo di Silicon Box conferma che il Piemonte è un territorio attrattivo per i grandi player internazionali – prosegue l’assessore Tronzano – e dimostra la capacità di visione strategica che stiamo portando avanti. Come Regione continueremo a lavorare per semplificare le procedure di accesso ai fondi europei, sostenere le infrastrutture di ricerca e la formazione di competenze specialistiche, in coerenza con la strategia delineata oggi da ESRA”.
Il Piemonte conta già oltre 250 aziende e centri di ricerca attivi nella microelettronica e nella sensoristica avanzata, con un fatturato complessivo stimato in oltre 3 miliardi di euro. La Regione proseguirà il proprio impegno per costruire un ecosistema integrato capace di generare crescita, innovazione e nuova occupazione, in stretta collaborazione con le istituzioni europee e con tutti i partner dell’Alleanza.
“Vogliamo che il Piemonte – concludono Cirio e Tronzano – sia protagonista della trasformazione tecnologica che cambierà l’industria europea nei prossimi decenni. La presidenza di ESRA e l’insediamento di Silicon Box a Novara sono due risultati concreti di questa visione”.
cs
92 euro pro capite. Coppa: «I saldi vanno ripensati come esperienza più ampia». Orecchia: «Quest’anno sconti importanti. La scelta della qualità nei negozi di fiducia».
Torino, 03 luglio 2025 – Sabato 5 luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi 2025, che dureranno otto settimane fino alla fine di agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati con una media di 92 euro pro capite, per un valore complessivo nazionale di 3,3 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni solo in Piemonte. Le previsioni sono in linea con lo scorso anno. In particolare, per quest’estate è atteso un significativo contributo agli acquisti dagli oltre 19 milioni di turisti stranieri previsti in Italia.
A Torino e provincia l’attesa è alta da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere i clienti, ma chiedono anche di ripensare i periodi di ribasso per renderli più attraenti. «Nelle ultime stagioni – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –, i saldi sono stati inficiati da concorrenza sleale, svendite anticipate ed e-commerce senza regole. La soluzione sembra ancora lontana. Ma se vogliamo che i saldi tornino ad essere un momento di acquisto importante, serve un cambio di passo. Non possono più essere solo un periodo di ribassi, ma devono trasformarsi in un’occasione più ricca e coinvolgente. È tempo di ripensare i saldi come un’esperienza urbana integrata, capace di connettere lo shopping con l’arte, la cultura, gli eventi, la gastronomia e il turismo. Possono diventare un tassello dell’offerta turistica stagionale, contribuendo a rendere la città ancora più accogliente e interessante». La direzione da prendere potrebbe dunque essere quella dei “saldi esperienziali”, dove lo shopping è parte di un percorso urbano che unisce i negozi ai luoghi d’arte e di storia, agli eventi culturali e gastronomici.
«I saldi ci sono e sono un punto di riferimento, ma vanno ripensati e attualizzati – afferma Roberto Orecchia, presidente del Gruppo Moda di Ascom Confcommercio Torino e provincia –. L’indicazione che noi negozianti ci sentiamo di dare ai clienti è quella di prediligere l’acquisto di qualità: il vestito fatto bene, l’accessorio di valore, la scarpa curata, il Made in Italy. Da sabato si potrà scegliere di investire in capi belli, durevoli, realizzati con cura, senza cadere nella tentazione del prezzo stracciato per prodotti di pessima qualità. Quest’anno l’offerta sarà molto interessante e con sconti significativi. L’esperienza di acquisto migliore, anche nei saldi, è quella nei negozi di fiducia e di vicinato, dove la competenza e il servizio fanno la differenza. Il nostro consiglio è semplice: compra vicino, compra bene».
Nel primo week end di saldi, i commercianti aspettano a braccia aperte i torinesi in cerca di affari e guadano con attesa anche alle 200 mila persone che arriveranno da tutta Europa per il Kappa Futur Festival. Non solo i negozi, soprattutto del centro, che già dallo scorso anno hanno notato un maggior interesse da parte del popolo della musica elettronica, ma anche i ristoranti confermano un aumento di prenotazioni durante i giorni di festival. La sinergia con eventi di richiamo rappresenta un’opportunità importante anche nei periodi di saldi. «Visitare una città in occasione di un evento – conclude la presidente Coppa – è ormai un’abitudine consolidata, e lo shopping deve diventarne parte integrante. Un’opportunità da cogliere con urgenza, in vista di un ulteriore aumento dei flussi turistici anche grazie ai nuovi collegamenti aerei recentemente annunciati da Ryanair».
Santena – Caffè Vergnano è il Caffè Ufficiale di Milano Cortina 2026, grazie all’accordo di distribuzione con Coca-Cola HBC e al supporto di Coca-Cola ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.
A partire dal 6 febbraio 2026 e per tutta la durata dell’evento, le miscele di Caffè Vergnano saranno servite in tutte le sedi olimpiche e paralimpiche, consentendo ad atleti, staff e spettatori di gustare l’autentica esperienza del caffè italiano.
La partecipazione di Caffè Vergnano come Official Coffee a Milano Cortina 2026 è una celebrazione dei valori condivisi che uniscono Caffè Vergnano allo spirito olimpico. Alla base di questo accordo, c’è la condivisione di valori come impegno, onestà e passione che da oltre 140 anni guidano la realtà torinese.
Inoltre, il forte legame con il territorio italiano è un elemento distintivo che accomuna Caffè Vergnano ai Giochi di Milano Cortina 2026. L’evento rappresenta una vetrina globale per l’Italia, e Caffè Vergnano, profondamente radicata nella cultura del Made in Italy, ha saputo negli anni portare la tradizione dell’espresso italiano ben oltre i confini nazionali, affermandosi come simbolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo.
Carolina Vergnano, CEO di Caffè Vergnano, commenta così: “Siamo entusiasti di entrare a fare parte di un evento così ricco di valori: vedere il nostro marchio in un contesto così prestigioso rappresenta un traguardo straordinario. Questa partecipazione è una pietra miliare che ci permette di entrare in una storia dalle radici antiche e rappresenta un’incredibile opportunità per condividere i principi che, da cinque generazioni, guidano il nostro lavoro quotidiano. Crediamo che lo sport sia una fonte d’ispirazione per molti aspetti della nostra attività: l’impegno, la determinazione e la costanza nel perseguire i propri sogni con passione. Sono gli stessi valori che ci hanno permesso di crescere e innovare, mantenendo salda la nostra identità. Dal 1882, la nostra missione è portare l’espresso italiano nel mondo. Durante Milano Cortina 2026, sarà il mondo a essere in Italia e noi saremo pronti a offrire il miglior espresso a un pubblico internazionale, questa volta a casa nostra.”
Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca- Cola, commenta così: “Siamo felici che Caffè Vergnano sia l’Official Coffee dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. L’iconico espresso italiano, emblema di eccellenza e tradizione, offrirà un’esperienza unica a tutti i partecipanti, dagli atleti ai tifosi, fino agli addetti ai lavori. Il legame tra Coca-Cola e l’Italia rimanda a una storia che nasce da lontano, iniziata quasi cento anni fa: la presenza di Caffè Vergnano, una storica azienda dal forte attaccamento al territorio, è per noi motivo di grande orgoglio”.
«L’accordo tra Sagat e Ryanair per il potenziamento delle rotte da Torino grazie al terzo aereo basato nel nostro scalo rappresenta un ulteriore e strategico passaggio nel percorso di crescita dell’aeroporto e di sviluppo del turismo nel nostro territorio. È particolarmente significativo infatti che la prima compagnia aerea in Europa e in Italia per passeggeri continui a puntare su Torino e il Piemonte, e decida di far crescere la sua presenza con un investimento complessivo di 300 milioni di dollari e un traffico previsto di 3 milioni di passeggeri, nel quadro delle performance dello scalo che ha chiuso il 2024 con il record assoluto di passeggeri. Questo nuovo investimento darà ulteriore impulso in vista della stagione invernale in un contesto nel quale crescono i numeri di chi sceglie di trascorrere le vacanze in Piemonte, territorio che registra il 53 per cento di presenze di turisti stranieri, con un dato più alto della media nazionale, a conferma di una capacità di attrazione del pubblico internazionale che affonda le sue radici nella bellezza del nostro territorio, nella varietà dell’offerta turistica e dei grandi eventi» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Paolo Bongioanni commentando l’annuncio di Ryanair di aggiungere un terzo aereo su Torino a partire dall’inverno 2025-26.