ECONOMIA- Pagina 9

La nuova sede di ESCP Business School

 

Apre ufficialmente al pubblico il nuovo Campus di Torino di ESCP Business School che accoglie oltre mille studenti e docenti da tutto il mondo, consolidando il legame tra la business school e il capoluogo piemontese. Tra gli studenti immatricolati solo 259 sono italiani, un dato che sottolinea il clima multiculturale e dinamico che caratterizza il campus di Torino.

“Oggi – ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo all’inaugurazione – il campus internazionale di ESCP Business School apre ufficialmente le sue porte a studenti e docenti, e siamo entusiasti di questo traguardo. Per la città di Torino, rappresenta l’istituzione di un nuovo polo accademico di eccellenza, con solide radici e uno sguardo rivolto al futuro. La scelta della sede, che ha permesso il recupero di un magnifico edificio nel cuore della città, ne è una testimonianza. Torino sta vivendo una trasformazione significativa e gli investimenti realizzati in questi anni la renderanno sempre più dinamica, attrattiva e internazionale. Una meta ideale per giovani studenti provenienti da tutto il mondo, capace di offrire loro un ambiente propizio per costruire il proprio futuro, oltre a esperienze di studio, lavoro e integrazione nel tessuto economico e sociale della città”.

Situato nel cuore della città, in un edificio storico di proprietà di BNL BNP Paribas (che ha realizzato i lavori per ESCP), il campus si estende su oltre 8mila metri quadrati e rappresenta uno dei simboli del recupero architettonico degli edifici storici di Torino.

Originariamente costruito nel 1877 come residenza di prestigio in stile neoclassico, l’edificio subì danni durante i bombardamenti del 1942 e fu successivamente trasformato da BNL nel 1983.

Il progetto attuale, realizzato in collaborazione con TRA – Toussaint Robiglio Architetti, GAA*, Subhash Mukerjee Studio, Conrotto Progetti, Fionda e Fred s.r.l preserva infatti l’identità storica dell’edificio integrandola con un’estensione contemporanea.

Questa fusione tra tradizione e innovazione rappresenta perfettamente i valori fondamentali di ESCP Business School – fondata nel 1819 e prima scuola di management al mondo – rendendo il Torino Campus non solo un modello accademico innovativo, ma anche una manifestazione materiale della vision di ESCP: rispondere alle esigenze didattiche moderne senza perdere l’importanza della propria eredità storica.

Il campus di Torino, progettato come uno spazio in cui la tradizione incontra l’innovazione tecnologica, si pone al centro di un’importante riflessione sugli spazi dell’educazione in relazione all’innovazione pedagogica. Gli spazi fisici del nuovo campus dialogano con le trasformazioni tecnologiche, in particolare l’intelligenza artificiale, che gioca un ruolo chiave nel definire nuove modalità di apprendimento e interazione. L’AI è parte integrante delle attività didattiche e di ricerca, ma viene sempre messa in relazione con l’intelligenza umana, che rimane al centro del processo educativo. Questo approccio sottolinea che, sebbene le innovazioni tecnologiche siano fondamentali, è l’abilità intellettuale e le qualità più umane come empatia, creatività e pensiero critico che consentono una vera crescita.

Il campus si configura quindi come un laboratorio dinamico, dove l’integrazione tra tecnologia e umanità è il punto di forza per costruire il futuro della formazione.

Il campus favorisce l’interazione tra studenti, docenti e ospiti grazie a spazi comuni come la Library, MeetUp rooms, la futura caffetteriacorridoi e salotti progettati come spazi di dialogo. In particolare, l’Agorà, una piazza coperta e vetrata accessibile a tutti, rappresenta un’importante soluzione sviluppata in collaborazione con la Città di Torino. Le aule, flessibili e riorganizzabili, presentano configurazioni che stimolano l’apprendimento collaborativo. Unicum del nuovo polo sono le classi ad emiciclo: evoluzione della didattica ex cathedra, offrono spazi di dialogo per seminari, discussioni e workshop, sia in presenza che online. La loro conformazione garantisce sempre una visibilità ottimale e una perfetta interazione tra docenti e studenti oltre a un’acustica studiata per la massima efficacia.

L’auditorium modulabile e la segnaletica moderna e accessibile, infine, completano la panoramica del nuovo campus di ESCP Business School, definendolo come luogo di apprendimento all’avanguardia, che prepara i leader globali di domani.

ESCP si afferma quindi come un’istituzione che non solo guarda al futuro, ma contribuisce a costruirlo puntando su un cardine per tutti i settori dello sviluppo: la sostenibilità. Il progetto prevede l’integrazione di pannelli fotovoltaici e solari, l’uso di materiali riciclati e un innovativo sistema di gestione energetica per ridurre l’impatto ambientale e garantire l’efficienza in tal senso.

ESCP offre un ampio ventaglio di programmi accademici che valorizzano il territorio piemontese e italiano, grazie alle numerose collaborazioni con aziende locali. Tra i programmi erogati troviamo il Bachelor in Management (BSc), il Master in Management (MIM), recentemente classificato sesto al mondo, il MSc in International Food & Beverage Management (IFBM), il MSc in Luxury Management, il MSc in Hospitality & Tourism Management, l’MBA in International Management e l’Executive MBA (EMBA).

Un’offerta accademica ampia e di altissimo livello che vede, tra gli altri, l’EMBA al secondo posto della classifica mondiale del Financial Times.

In questo contesto si inserisce Blue Factory, l’incubatore d’impresa di ESCP Business School, che favorisce l’interazione con il sistema imprenditoriale locale, sostenendo la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative e startup, contribuendo a creare un impatto positivo sul territorio.

TORINO CLICK

Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta puntano sul turismo. Quasi metà delle presenze parla straniero

A Torino un evento dedicato al confronto tra istituzioni e imprese di Piemonte, Liguria e Valle d‘Aosta
per accelerare la condivisione di dati, mercati e offerte guardando anche oltre i confini nazionali.
Santanchè: “Affrontare le sfide del comparto con investimenti, tecnologia e risorse umane”

Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta nel 2023 hanno totalizzato 12,1 milioni di arrivi di turisti, pari al 12% del totale nazionale. Di questi 5,5 milioni erano stranieri, pari al 45% del totale. Dal 2019 sono proprio gli stranieri a spingere la crescita del turismo nel Nord Ovest, grazie a 685 arrivi in più, mentre il turismo nazionale è stabile a quota 6,6 milioni di arrivi. Sono alcuni dati di una ricerca Nomisma presentata a Torino nel corso dell’evento ‘Il turismo del Nord Ovest – Una visione innovativa di sistema’ organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Liguria e Confindustria Valle d’Aosta, in collaborazione con Unioncamere Piemonte con il contributo di UniCredit.

Le città preferite dagli stranieri nel Nord Ovest sono BavenoLevanto e VerbaniaTorino e Genova risultano invece quelle più visitate in assoluto seguite da SanremoLa SpeziaStresa e CourmayeurDiano Marina è invece quella dove la permanenza media è maggiore, ben 5,4 giorni rispetto ai 2,5 di Torino. Se invece si guarda all’intensità turistica, ovvero il rapporto tra popolazione e visitatori si impone Gressoney-La-Trinité con 424,6 turisti per abitante. Nelle tre regioni sono presenti 13.559 esercizi ricettivi, con un andamento divergente tra strutture alberghiere, che dal 2019 al 2023 calano da 3.200 a 3.000, mentre salgono di 477 unità quelle extra alberghiere, che sono 10.500. Torino e Genova sono di nuovo le due città con più esercizi ricettivi, 535 e 511 rispettivamente, mentre Vernazza risulta essere la località con la maggiore presenza di esercizi extra alberghieri, ben il 98% delle 177 strutture rilevate.

In un contesto in continua evoluzione, come quello in cui viviamo oggi, è fondamentale affrontare le sfide attuali del comparto turistico attraverso attenzione e investimenti in pianificazione strategica, evoluzione tecnologica e crescita delle risorse umane. Pilastri fondamentali che abbiamo formalizzato nel primo piano strategico per il turismo italiano e che fungono da fondamenta per la visione industriale che il Ministero e il Governo ha applicato all’ecosistema turistico tricolore. Pilastri sui quali accenderemo ulteriormente i riflettori nella cornice del G7 Turismo, la prima ministeriale nella storia interamente dedicata al nostro settore, e, prima ancora, alla seconda edizione di quel Forum Internazionale che lo scorso anno organizzammo proprio in Piemonte” ha sottolineato in un saluto istituzionale, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

In Piemonte ci sono 40mila imprese turismo, con 160 mila addetti pari al 10% del totale regionale. Eppure, per una così vasta categoria industriale, perché il turismo è un’industria a tutti gli effetti, non esiste un piano strategico regionale. Siamo una delle sole tre regioni in Italia a non esserne dotate, non possiamo più rinviare. Altrimenti mettiamo a rischio un patrimonio” ha sottolineato Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia e vicepresidente di Confindustria Piemonte. “Alle imprese turistiche, sono loro stesse a dirlo, interessa velocizzare digitalizzazione, sostenibilità e reskilling del personale, queste sono le priorità strategiche. È essenziale, anche per rispondere a queste istanze, sviluppare un approccio sistemico nella pianificazione e nella gestione di questa filiera così particolare. A cominciare dalle risorse pubbliche e quindi regionali” aggiunge.

In buona sostanza, più che nuove risorse, si rende necessario come già evidenziato nel position paper sul turismo di Confindustria Piemonte del 2020, che è stato presentato oggi nelle versione aggiornata, razionalizzare l’esistente, inserendo le norme in un compendio chiaro e comprensibile, anche per evitare letture fai da te. Una pulizia legislativa, dove il partenariato pubblico privato, finora utilizzato solo in forma consultiva, venga esteso agli ambiti ritenuti prioritari: Sviluppo del turismo di destinazione; miglioramento della qualità del prodotto; qualità dell’accoglienza; marketing, promozione e immagine; capitale umano (e artificiale) e reti locali; trasporti e logistica del turismo.

Bisogna essere sempre più agili e innovativi per affrontare queste sfide, che si innervano su quelle poste dalla globalizzazione e dai nuovi modelli di consumo. Perché il turismo di massa esige comunque di essere anche esperienziale, il cliente è infatti alla ricerca sempre più spesso anche di autenticità e sostenibilità di montagna, unite però alla comodità e ai servizi delle grandi località di mare o delle città d’arte. Combinare queste vocazioni, è la chiave di volta per rendere sostenibile questo settore” ha sottolineato Edy Incoletti, vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, nel suo intervento. “Per poter competere a livello internazionale, abbiamo bisogno di un sistema turistico più efficiente e integrato. Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni e imprese, per creare un ambiente favorevole agli investimenti e alla promozione di tutto il Nord Ovest, aggregando in questo processo anche le regioni oltre confine, dando vita – ha aggiunto – a un’unica grande destinazione turistica di eccellenza, con vocazioni e soluzioni in grado di soddisfare ogni esigenza e mercato”.

Ad aprire i lavori è stata Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest UniCredit. Hanno preso poi la parola il Vicepresidente di Confindustria Piemonte Filippa, il Presidente di Confindustria Liguria, Giovanni Mondini, e il Vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Incoletti. Giuseppe Russo, Direttore del Centro Einaudi, ha presentato una relazione tecnico economica, seguito da Serafino Nardi, Capo unità in commissione NAT al Comitato europeo delle Regioni, che ha invece illustrato l’agenda europea per il turismo al 2030. Dopo di loro sono intervenuti Valentina Quaglietti di Nomisma, Federico De Giuli di Confindustria Piemonte e Carlo Scrivano di Confindustria Liguria. Ha poi preso la parola Leopoldo Destro, delegato di Confindustria per il turismo. È stata poi la volta di una tavola rotonda: con Marco Montermini, Responsabile Corporate Nord Ovest UniCredit; Laura Zegna, Presidente Commissione turismo di Confindustria Piemonte; Giovanni Pellizzeri, Presidente Avda e presidente della Categoria trasporti di Confindustria Valle d’Aosta; Laura Gazzolo, Ac Hotel Genova by Marriott per Confindustria Liguria; Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte; Roberto Sapia, Presidente della Camera valdostana delle imprese e delle professioni. Infine, è toccato all’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Marina Chiarelli.

Conad Nord Ovest lancia “Produttori in viva voce”

Un nuovo progetto di grande valore, che dà voce e volto ai protagonisti della filiera

Pistoia, 18 ottobre 2024 – Conad Nord Ovest rinnova il proprio impegno per la valorizzazione delle eccellenze territoriali con il progetto “Produttori in viva voce“. Prosegue dunque incessante il lavoro di promozione di una filiera corta e sostenibile, con attenzione particolare ai benefici per l’economia locale, mettendo in luce l’impegno quotidiano di chi garantisce la qualità dei prodotti.

Un impegno che trova oggi espressione ulteriore attraverso i racconti dalle vive voci dei produttori: inizia con 60 interviste un Progetto di incontro con i produttori delle nostre eccellenze finalizzato a raccogliere e raccontare le storie, le peculiarità e le distintività dei prodotti che abbiamo selezionato per area e stagionalità. I primi contenuti trovano spazio anche pubblicati nei Magazine dedicati al localismo di ottobre e novembre e che coinvolgono una selezione dei produttori delle regioni servite da Conad Nord Ovest, tra cui Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia, Mantova città, Sardegna, Valle d’Aosta e Lazio. Questi periodici rappresentano per Conad Nord Ovest uno strumento di comunicazione essenziale, concepito per avvicinare i clienti alle realtà produttive locali.

“In un mercato in continua evoluzione, il localismo è una leva strategica che ci permette di avere un’offerta distintiva e allo stesso tempo essere volano per la crescita delle comunità in cui operiamo, creando valore economico e anche socio-ambientale. afferma Marco Brambilla, Direttore Generale di Conad Nord Ovest. “Vogliamo che i nostri clienti comprendano l’importanza delle scelte che fanno e il loro impatto positivo sul territorio, supportando così anche un consumo consapevole ed uno sviluppo sostenibile. Uniamo localismo e sostenibilità per la crescita ed il valore futuro”

Un impegno, dunque, verso la comunità e verso le aziende del territorio e la tutela della biodiversità, ma anche l’opportunità di scelte consapevoli da parte del cliente: è ciò che accade dal 2022 con ‘Scontrino Parlante’ , che consente ai clienti di visualizzare direttamente sullo scontrino il contributo delle loro scelte di acquisto alle aziende locali, rendendo trasparente il valore generato per le imprese del territorio.

“La nostra strategia commerciale si fonda sulla valorizzazione delle filiere locali e sull’impegno per la qualità” evidenzia Alessandro Bacciotti Dir. Commerciale di Conad Nord Ovest. “Con iniziative come ‘Produttori in viva voce’ e con la selezione dei prodotti “’I Nostri Ori’, coinvolgiamo sempre più produttori locali e rendiamo il localismo concreto e visibile. Dare voce e volto ai nostri produttori è fondamentale: sono loro stessi che promuovono le proprie aziende, si fanno conoscere, veicolano il loro prodotto, le loro eccellenze. L’obiettivo certamente è quello di confermare il nostro ruolo e di garantire un’offerta distintiva e autentica per i nostri clienti”

Nel 2023, la Cooperativa ha collaborato complessivamente con 1.376 fornitori locali nei territori in cui è presente – Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia e Mantova, Toscana e Lunigiana, Lazio e Sardegna – generando un volume d’affari di oltre 433 milioni di euro. Questa rete permette di offrire prodotti di eccellenza a filiera corta, stimolare la crescita delle aziende del territorio e l’indotto corrispondente, nonché di adottare tecniche a basso impatto ambientale e di promuovere un’economia più equa.

La distintività di Conad Nord Ovest e dei suoi Soci sul territorio passa proprio dalla leva del localismo e dal progetto identitario de “I Nostri Ori“. Questo marchio ombrello porta sugli scaffali dei punti vendita Conad Nord Ovest eccellenze locali, garantite da controlli rigorosi per assicurarne provenienza, freschezza e tracciabilità. Nel 2023, i prodotti “I Nostri Ori” hanno generato un fatturato di 108 milioni di euro nei punti vendita Conad Nord Ovest, coinvolgendo in questa dinamica le migliori realtà produttive dei territori. I Nostri Ori oggi contemplano anche l’ampia selezione di prodotti ortofrutticoli e di pescato locale dei Consorzi Ori regionali , organizzazioni che riuniscono produttori ortofrutticoli regionali e rappresentano l’apice della volontà di valorizzare e sostenere le eccellenze locali

A San Mauro nasce lo SpacePark, una Space Factory per la produzione di microsatelliti

Inaugurato oggi a San Mauro Torinese, alla presenza del Ministro Urso e del Presidente della regione Cirio, lo SpacePark, un sito industriale per la produzione di satelliti di piccole dimensioni

 

Argotec, azienda torinese con sedi anche nel Maryland e in Florida (U.S.A.) e specializzata nella produzione di microsatelliti e volo umano nello spazio, ha inaugurato oggi il suo nuovo quartier generale, ribattezzato SpacePark, che si trova a San Mauro Torinese, nella prima cintura di Torino, e che nasce nell’ambito del progetto Space Factory dell’Agenzia Spaziale Italiana.

A tagliare il nastro erano presenti, oltre all’AD e fondatore, David Avino, il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, la Sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente e la Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, Simonetta Cheli.

Presenti all’inaugurazione anche gli astronauti ESA, Paolo Nespoli e Luca Parmitano, oltre a diverse personalità del mondo delle Istituzioni, della Politica, della Difesa e dell’Industria.

Lo SpacePark – il nome è stato individuato tramite un contest tra i dipendenti dell’azienda – è un ambizioso progetto di riqualificazione e trasformazione di un capolavoro dell’architettura contemporanea, a firma del premio Pritzker, Oscar Niemeyer, che lo concluse nel 1981.

La volontà dell’azienda, in linea con i principi di sostenibilità ambientale che la guidano, è stata quella di rilevare e riqualificare un edificio esistente, anziché costruire da zero su suolo libero. Il risparmio in termini di consumo di suolo è stato di oltre 6.000 mq, mentre sono 5.500 metri cubi il cemento non versato.

60.000 mq di lotto totale, 11.500 mq la superficie dell’edificio, 1000 mq di Camera Bianca, 1.200 mq dedicati allo SpacePark HUB per accogliere start-up e imprese spaziali, sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il nuovo quartier generale di Argotec.

Ma lo SpacePark non è solo produzione. Insieme alle ampie aree di integrazione, assemblaggio e test ci sono numerosi laboratori e tre centri di controllo missione per il monitoraggio delle operazioni in orbita.

Grazie a partnership con realtà ad alta capacità di automazione, lo SpacePark è in grado, a regime, di produrre oltre 50 satelliti l’anno e di ridurre fino al 32% i tempi di produzione di un satellite rispetto a quelli attuali.

“Lo SpacePark di Argotec, inaugurato oggi – ha detto l’Amministratore Delegato, David Avino – sarà presto una delle più tecnologicamente avanzate fabbriche di satelliti in Europa. Un contributo forte, concreto, ambizioso, nel definire la leadership dell’azienda nel settore Spazio, a livello italiano e internazionale.
Il progetto SpacePark consiste in 25 milioni di investimenti sul territorio e ulteriori 100 posti di lavoro – prosegue Avino – ed è per noi un ulteriore passo che ci porta a un incremento esponenziale della nostra capacità produttiva, per rispondere sempre meglio, sempre più velocemente, con affidabilità e flessibilità alle esigenze dei nostri clienti, e di tutte le imprese che vogliono cogliere le opportunità della Space Economy.
L’obiettivo è quello di continuare a crescere in Italia e all’estero, affermando il valore della tecnologia Made in Italy a livello globale, come abbiamo già dimostrato di saper fare”, ha concluso il fondatore.

Recentemente Argotec ha firmato, durante un evento ufficiale allo IAC 2024 a Milano, il contratto per la consegna di altri 15 microsatelliti per l’osservazione della Terra che andranno a comporre la costellazione IRIDE. Programma voluto dal Governo Italiano, finanziato con fondi del PNRR e coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea.

Si tratta del secondo lotto per l’azienda che, già nel dicembre 2022, era stata la prima a firmare per la consegna dei primi 10 satelliti, ora quasi terminati e pronti ad essere lanciati nei prossimi mesi.

 I satelliti hanno una massa di circa 70kg e sono dotati di un sofisticato computer di bordo in grado di processare le immagini direttamente in orbita. La costellazione fornirà dati cruciali per la fornitura di servizi, tra questi il monitoraggio del consumo di suolo, l’osservazione di punti critici del territorio, la tutela delle coste, l’agricoltura di precisione, il supporto alla Protezione Civile e molto altro. La costellazione formata dalle piattaforme di Argotec prende il nome di HEO (Hawk for Earth Observation) ed è ampiamente scalabile.

Tutti i satelliti verranno realizzati nello SpacePark di San Mauro che si preannuncia tra i più avanzati in Europa.

Lori Barozzino 

Lavoratori in piazza a Torino per il futuro di Mirafiori

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Un migliaio tra operai e impiegati del gruppo Stellantis hanno manifestato questa mattina in piazza Palazzo di Città a Torino per il futuro dell’automotive e per quello dello storico stabilimento di Mirafiori. Le organizzazioni sindacali Ismic Confsal, i quadri Fiat e Ugl hanno promosso l’iniziativa torinese in contemporanea con quella di Roma organizzata da Cgil cisl e Uil.

Fabbriche aperte, le eccellenze della produzione piemontese si presentano al pubblico

La Regione Piemonte organizza, dopo gli ottimi risultati ottenuti e la grande partecipazione riscontrata, la quinta edizione di “Fabbriche Aperte Piemonte”, che permette al grande pubblico di visitare gratuitamente i luoghi della produzione industriale del territorio, aperti straordinariamente per l’occasione.

Fabbriche Aperte Piemonte vuole favorire una maggiore conoscenza delle attività produttive che operano nella nostra regione, valorizzando le sue eccellenze economiche e tecnologiche, la cultura d’impresa e il senso di appartenenza delle comunità locali al sistema manifatturiero. Un’importante occasione di apprezzare le eccellenze e il valore della “fabbrica” come elemento imprescindibile della ricchezza sociale, imprenditoriale e professionale della regione.

Sono più di 130 gli stabilimenti che apriranno le loro porte il 24, 25 e 26 ottobre. Nell’edizione del 2023 oltre 8.000 persone hanno potuto partecipare decretando un successo crescente a una manifestazione che ha un fascino unico visitando anche aziende che hanno fatto la storia dell’impresa italiana

“Fabbriche aperte – commenta l’assessore allo sviluppo e attività produttive Andrea Tronzano – è un fiore all’occhiello della Regione Piemonte mette in contatto persone e aziende e apre le porte degli stabilimenti per mettere in evidenza il valore di chi crea impresa. Nelle passate edizioni abbiamo constatato un interesse crescente e sono felice che il numero delle aziende in questa edizione si sia incrementato. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro patrimonio di saperi e di fare imprese” Per chi volesse prenotare la visita il sito https://www.fabbricheapertepiemonte.it/ è disponibile dalla tarda mattinata di lunedì 14 ottobre.

A San Mauro il ministro Urso inaugura Argotec

Mentre a Roma il sindacato metalmeccanico manifestava,  il Ministro dello Sviluppo e del Made in Italy URSO ha inaugurato oggi  a S.Mauro Torinese la nuova sede di Argotec una bella azienda dell’aerospazio che come ha spiegato il fondatore e amministratore DAVID AVINO non ha voluto aumentare cubi di cemento e ha scelto di insediarsi nella Astronave di Oscar NIEMAYER , il grande archistar scomparso alcuni anni fa.
La SPACE Park è stata realizzata nell’ambito del programma promosso dalla Agenzia Spaziale italiana , utilizzando fondi del PNRR. Sarà in grado di produrre 50 satelliti all’anno. Per il brillante imprenditore oggi è un punto di partenza anche perché il Governo Meloni crede molto in questo settore e il Ministero Urso ha stipulato un accordo importante con Francia e Germania.
Urso uno dei Ministri che si sta impegnando moltissimo  sia per il rilancio del settore auto che per lo sviluppo dell’aero spazio ha favorito l’insediamento a Novara della nuova fabbrica dei chips, ha scelto Torino come sede per il Centro della IA collegata al settore auto e all’aerospazio lo ha legato,  sia nell’intervento che nel l’incontro stampa successivo , alla necessità di rilancio di Torino e del Piemonte che ne hanno bisogno. Con i giornalisti Urso che fa riferimento alla Destra storica di Cavour ha detto che Torino può rimanere Capitale dell’auto se la azienda si impegna a rilanciare la produzione in Italia e potrà essere anche la Capitale dell ‘Aerospazio.
Alla cerimonia sono intervenuti molti imprenditori, numerosi Sindaci a partire dalla Sindachessa di S. Mauro Guazzora , a Lorusso , al Presidente Cirio , alla Vice presidente Chiorino e a numerosi parlamentari da Fabrizio Comba a Augusta Montaruli.
Mino Giachino

Auto in crisi, Mirafiori di più

Domani sciopero generale con manifestazioni a Roma e Torino: l’automotive è in crisi. Lo sono ancora di più le carrozzerie di Mirafiori che  resteranno chiuse fino al 4 novembre. Questa mattina davanti ai cancelli, precisamente davanti alla porta 5, si è tenuta l’assemblea degli operai in cassa integrazione convocata dai sindacati per informare lavoratori e cittadinanza sullo sciopero nazionale per l’auto del 18 ottobre. Presenti tutte le sigle sindacali: FIOM CGIL TORINO, Fim Cisl TorinoeCanavese, UILM Torino, Ugl Metalmeccanici Torino, Fismic Torino, AQCFR – Associazione Quadri e Capi Fiat.

L’assemblea di oggi preannuncia la giornata di sciopero per la difesa del settore automotove di domani con la duplice manifestazione di Roma e Torino. (In collaborazione con lineaitaliapiemonte.it)

Sella inaugura il nuovo Open Innovation Center di Torino

Una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati, 200 postazioni di lavoro, zone per coworking e meeting tra imprenditori, startupper, liberi professionisti, giovani talenti, investitori e clienti, un team dedicato all’AI, uno spazio eventi, un bistrot caffetteria aperto al pubblico, oltre ad un rooftop disponibile anche per eventi privati. È l’Open Innovation Center del gruppo Sella, inaugurato oggi in Corso Galileo Ferraris 32, nel cuore di Torino, un nuovo polo che integra tutte le competenze di consulenza specializzata del Gruppo nei diversi ambiti di attività con l’obiettivo di sviluppare un’innovazione finalizzata a generare un impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

L’apertura dell’Open Innovation Center di Torino rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del gruppo Sella per sostenere la crescita del territorio piemontese, supportando il vivace ecosistema dell’innovazione presente e rafforzando la competitività delle sue imprese e startup grazie ad una pluralità di servizi legati alla consulenza che possano aiutarle nell’affrontare le sfide odierne e nel cogliere le opportunità offerte dall’innovazione tramite un approccio “open”.

L’Open Innovation Center si configura anche come uno spazio di co-creazione e contaminazione di idee in cui le diverse realtà del gruppo Sella affrontano le sfide della sostenibilità e promuovono l’innovazione con un impatto sociale positivo e sostenibile. All’interno dell’edificio trovano posto, infatti, diverse società del Gruppo, da Banca Sella presente con una succursale al piano terra e spazi dedicati alla consulenza e ai servizi di Wealth & Business Advisory a Sella Leasing, fino a quelle legate alle tecnologie e all’innovazione, come Fabrick, Centrico e la fintech Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity. Nell’Open Innovation Center di Torino è inoltre presente Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella nata 10 anni fa e presente anche a Biella, Padova, Salerno e Lecce.

Il nuovo centro, oltre a supportare la crescita di startup e imprese, funge anche da luogo d’incontro dove tutti gli attori dell’innovazione, inclusi università, centri di ricerca, hub di innovazione e incubatori, possono collaborare, anche grazie alla presenza di spazi di coworking, per sviluppare nuove opportunità legate al digitale e al fintech, in connessione con altre realtà industriali del territorio, al fine di accompagnarle in un percorso di espansione attraverso le nuove tecnologie e l’open innovation. Il polo torinese di Sella favorisce la realizzazione di progetti innovativi e casi d’uso, dalla fase di concept fino all’implementazione pratica, e ospita anche un team con data scientist ed esperti di data governance e architetture AI.

Il Politecnico dà il via ai lavori della Piattaforma della Città dell’Aerospazio

 L’intervento prevede un quadro economico di circa 44milioni di euro e permetterà la realizzazione di oltre 12mila metri quadri di laboratori e spazi per la collaborazione con aziende del settore aerospaziale.

 

Con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Piemonte la Valle d’Aosta e la Liguria – è stato dato il via libera all’avvio dei lavori per la costruzione della Piattaforma dell’Aerospazio, l’intervento che il Politecnico di Torino realizzerà nell’edificio 37 di Corso Marche, ceduto in diritto di superficie all’Ateneo da Leonardo. L’intervento rappresenta il primo tassello della realizzazione del progetto della Città dell’Aerospazio, coordinato dalla Regione Piemonte e che vedrà il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private nella realizzazione di un polo interamente dedicato alla ricerca nel settore aerospaziale.

L’intervento edilizio, che sarà realizzato dal Politecnico, prevede attualmente un quadro economico complessivo di  circa 44 milioni di euro ed è finanziato attraverso fondi interni di Ateneo per circa 27 milioni e importanti finanziamenti esterni definiti nell’ambito dell’”Accordo di programma per la realizzazione di centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico attraverso la ricerca, la dimostrazione e la formazione curricolare, professionalizzante e continua funzionali allo sviluppo dell’industria manufatturiera 4.0 e dell’industria dell’aerospazio”, sottoscritto nel marzo del 2019, che prevede un importo di 15 milioni a carico della Regione Piemonte e 2,5 milioni a carico della Camera di Commercio di Torino.

Il centro di ricerca, di circa 15mila metri quadri complessivi con oltre 6mila mq di spazi esterni, sarà in grado di ospitare circa 12mila metri quadri tra spazi di relazione condivisi e laboratori per attività di ricerca condotte dall’Ateneo, ma anche in collaborazione con aziende nel settore aerospaziale.

Questa infrastruttura si colloca all’interno di un ampio quadro di investimenti del Politecnico di Torino indirizzati al settore aerospaziale, rivolti alle tre missioni di ateneo” commenta il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati “A partire dal rafforzamento degli indirizzi formativi fino alla costituzione di nuovo Centro Interdipartimentale sull’Aerospazio, un playground interdisciplinare che metterà a sistema le competenze dei vari Dipartimenti e favorirà i processi innovativi in piena collaborazione con il tessuto produttivo territoriale, sempre più orientato ad una vocazione industriale ad elevata densità tecnologica”.

“Nella settimana in cui a Milano si svolge lo IAC (l’internazional Austronautic Congress) e che vede la partecipazione di 30 aziende piemontesi e di un innovativo format di comunicazione sul nostro sistema produttivo, questa notizia ha un altissimo valore. La Regione ha sempre creduto nel comparto aerospaziale come uno dei pillar da valorizzare e da far crescere. Una filiera che ha un positivo trend di crescita con un giro d’affari di oltre 8 miliardi e 35.000 posti di lavoro. La città dell’aerospazio compie così un altro sostanzioso passo in avanti”, aggiunge l’Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano.